IL DESTINO E LA TECNOLOGIA LI HANNO DOTATI DI POTERI STRAORDINARI E, TRA MILLE AVVERSITÀ E MILLE TRAGEDIE, LORO DIFENDONO IL MONDO INTERO DALLE FORZE DEL MALE. SONO LA BANDIERA DEL CANADA, SONO IL SOGNO DI JAMES MCDONALD HUDSON, GUARDIAN.

 

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Numero 4

TAMBURI DI GUERRA

 

di Andrea Garagiola

 

 

Claremont, Ontario, Canada. La cittadina è completamente devastata dalla furia dei wendigo meccanici fuori controllo sfuggiti da una base segreta dell’H.Y.D.R.A. La squadra formata dal nuovo Guardian, Wild Child, Murmur, Flex e Radius ha fatto il possibile per contrastare la minaccia, ma la superiorità numerica degli avversari li ha sopraffatti e ormai molti dei mostri furiosi sono fuori dalla loro portata, diretti verso Toronto.

Decine di elicotteri militari si sparpagliano nel cielo per intercettare i wendigo sfuggiti agli Alpha Flight. Le squadre di militari, comandate dal generale Atwood in persona e coordinate dal colonnello James Gibson, riescono a fermare in breve tempo l’avanzata dei mostri verso Toronto. La situazione è tornata alla normalità.

 

- Immagino che le dovremo dei ringraziamenti, generale... - Guardian si avvicina al generale Atwood, appena sceso da uno degli elicotteri. Intorno a loro si dispone una squadra armata.

- Non ce n’è bisogno, figliolo, abbiamo fatto il nostro dovere. - Il generale si porta alla bocca un sigaro e lo accende. - Madison Jeffries, immagino... Gentry me lo ha accennato. Lei e i suoi uomini avete fatto un eccellente lavoro, complimenti. In cinque avete tenuto testa a così tante furie meccaniche, sono sbalordito... Peccato solo che senza il nostro intervento alcune vi sarebbe sfuggite e avrebbero causato parecchi danni anche a Toronto. Ma tutto è bene ciò che finisce bene, no? - Con arroganza il maestoso generale sbuffa una nuvola di fumo contro Guardian e si dirige verso le sue truppe per impartire ordini al colonnello Gibson. - Colonnello, faccia caricare sui velivoli tutti i rottami di queste dannate ferraglie e li faccia portare al laboratorio. Allerti i tecnici in modo che siano pronti per iniziare subito con le analisi. -

- Vorremmo prenderne almeno uno in consegna noi, generale. - Guardian blocca il generale. - Ho già fatto una scansione parziale di uno di questi robot e vorrei poter approfondire le cause di quanto è accaduto. Ho rilevato la presenza di un virus nelle loro intelligenze artificiali, vorrei poterlo studiare meglio nel mio laboratorio. -

- Avete fatto un lavoro eccellente, vi ringrazio, ma ora spetta a noi portare a termine l’operazione. Come ho già detto più volte al suo predecessore, Alpha Flight è una preziosa risorsa per il nostro paese, ma non è il fulcro di tutta la sicurezza nazionale. La difesa di questo paese non gira tutta intorno a degli eroi in costume. Forse in America è così, senza Vendicatori o Fantastici Quattro non riuscirebbero nemmeno ad allacciarsi le scarpe, ma qui è diverso. L’esercito da me comandato è all’avanguardia in ogni settore e, come avete potuto ben vedere, siamo riusciti a contenere una situazione che, senza il nostro intervento, avrebbe portato conseguenze ben peggiori. Ora, se avete la cortesia di scusarmi, dovrei tornare alla base. Ho ancora parecchie cose da sbrigare su questa faccenda. -

 

***

Dipartimento H. Toronto, Ontario, Canada. Le immagini del video di sorveglianza che mostrano James Hudson uccidere Jacques Cross si ripetono per l’ennesima volta sullo schermo della sala video del Dipartimento H. Per Gentry e Jeffries, ogni visione è sempre più dolorosa.

- L’avremo rivisto già dozzine di volte, Madison... Cosa speri di ottenere? -

- Non so, Holland, un indizio, un particolare che ci è sfuggito. Qualcosa che ci faccia capire che questo video è un falso. -

- Sono giorni che i nostri tecnici lo stanno visionando, è tutto in regola. Non c’è un fotogramma che appaia falsificato. Nemmeno con le apparecchiature più all’avanguardia siamo riusciti a cavare un ragno dal buco. -

- Lascia che ci provi anche io. Ho bisogno di fare dei tentativi. Non può essere James. Dovremmo essere abituati alle cose più strane, potrebbe essere un video manomesso così bene che le apparecchiature in nostro possesso non sono abbastanza per smascherarlo. O un duplicato di James messo lì apposta per far ricadere su di lui le accuse di omicidio... O un qualsiasi altro dannato piano diabolico. -

- Madison, anche io sono sconvolto, ma non ci sono solo i video. Ci sono le impronte digitali di James sulla pistola, tracce del tessuto di rivestimento del costume sotto le unghie di Cross... Sulla mia scrivania c’è un fascicolo pieno di prove che incolpano James. Atwood lo ha colto sul fatto e il video è solo l’ultimo tassello che chiude il mosaico... -

- Al diavolo la parola di Atwood! Non ti starai arrendendo, Holland? -

- Forse è il caso di prenderlo in considerazione. Dobbiamo pensare al peggio... -

- No! - Madison blocca il video con il telecomando. Il fotogramma di James che fa fuoco contro Cross troneggia, immobile, alle sue spalle. - Io tirerò fuori James di prigione. Lo devo a Heather, lo devo ad Alpha Flight. Fammi avere una copia del video e del fascicolo con il rapporto di Atwood, per favore, ho bisogno di vederci chiaro. Possibile che non ci sia nulla che non torni, qualcosa che non combaci. Non è possibile che sia tutto perfetto... -

- Ci ho perso delle notti su quel rapporto, tutto quadra. L’unica cosa che non mi spiego è perché viene adottato anche per Mac il massimo regime di sicurezza nella detenzione. Lo stanno trattando come un supercriminale. Non sono ancora riuscito a vederlo. Ogni visita è proibita e l’avvocato è stato scelto d’ufficio, gli viene negata anche la possibilità di scegliere la sua difesa. -

- E con questo dici “tutto quadra”? Sanno bene che James non ha intenzione di fuggire. Se ha fatto veramente quello di cui è accusato, lo ha fatto in un momento d’ira, ora non è più pericoloso e senza la sua tuta non potrebbe fare nulla. Atwood queste cose le sa bene, l’odio che ha nei suoi confronti non può giustificare tutta questa sicurezza, deve per forza esserci sotto dell’altro. -

 

***

Base militare “White Queen”. Sede operativa del generale Atwood. Toronto, Ontario, Canada.

- Ottimo lavoro, Netrunner... - La possente mano del generale Atwood si poggia sulla spalla di un giovane ragazzo dai capelli lunghi dalle cui braccia cibernetiche spuntano una dozzina di cavi che lo mettono in simbiosi con il gigantesco computer davanti al quale è seduto. Gli spessi occhiali del ragazzo riflettono il filmato dello scontro tra Alpha Flight e i wendigo meccanici trasmesso dal monitor che fissa costantemente per circa ventidue ore al giorno.

- Ottimo lavoro anche a lei, colonnello Gibson. E a tutta la sua squadra, naturalmente. - Lo sguardo compiaciuto del generale si sposta sul suo fedele luogotenente. Il colonnello James Gibson è giovane, anche troppo per il ruolo che ricopre, ma il suo sguardo trasmette sicurezza e una determinazione rara in un suo coetaneo. Il generale Atwood lo ha scelto perché sa che lo seguirà ciecamente e, soprattutto, perché è il migliore tra i suoi soldati in tutto quello che fa. Il miglior uomo per comandare la sua squadra.

- Avete fatto tutti un ottimo lavoro. Ora Alpha Flight e il Dipartimento H hanno mostrato una falla nella loro struttura. Dobbiamo fare leva in quel punto e vedrete che cadranno come un castello di carte... - Il generale prende posto davanti ad una serie di schermi che replicano il filmato trasmesso dal computer di Netrunner e sorride pieno di sé. - Il virus che Netrunner ha inoculato in quelle sentinelle robotiche ha fatto un ottimo lavoro, il governo ha visto che Alpha Flight, nonostante tutti gli sforzi, non può affrontare qualsiasi pericolo minacci la nostra amata nazione... Quest’oggi ho un colloquio con il nuovo contatto del Dipartimento di Pubblica Sicurezza... Visti gli ultimi sviluppi, sono fiducioso che la mia proposta sarà accolta con parecchi consensi... -

 

***

Uffici del Dipartimento di Pubblica Sicurezza. Toronto, Ontario, Canada. Holland Gentry cammina nervosamente per i freddi corridoi del grande edificio. La valanga di eventi che ha travolto lui e il Dipartimento H nell’ultimo periodo è riuscita a intaccare la sua fermezza e il suo sangue freddo. L’incontro che dovrà sostenere a breve non è altro che una banale formalità, ma l’attesa lo sta dilaniando. Ogni cosa sta andando storta, ogni imprevisto è un presagio di sventura. La paura che anche questo intoppo si possa trasformare in un ennesimo problema prende sempre più piede nei minuti di attesa.

Il tradimento e la morte di Jacques Cross hanno segnato un duro colpo e hanno lasciato un vuoto nell’importante incarico di contatto tra il Dipartimento H e il governo. Incarico che ora è stato preso in mano dalla determinata Cecilia Lengies.

- Mister Gentry, è un piacere conoscerla. - La porta di un ufficio alle spalle di Gentry si apre e appare Cecilia Lengies che gli tende una mano. Gentry si era preparato per “affrontare” una burocrate rinsecchita e trovarsi davanti una donna di questo calibro lo ha spiazzato. Non più giovanissima, ma ancora molto bella e in forma. Qualcosa gli suggerisce che l’ennesimo guaio è alle porte.

- Uh?! È un piacere anche per me... Signora Lengies... - Un po’ goffamente Gentry ricambia la stretta di mano.

- Direi che ormai possiamo darci del tu e può andare benissimo Cecilia... - Tenendo sempre salda la stretta di mano sfoggia un sorriso di quelli a cui è difficile dire no. E questo, a Holland, incute parecchio timore. - La prego, si accomodi pure nel mio ufficio... -

 

- Davanti ad un buon bicchiere di scotch si chiacchiera meglio, dico male? - Cecilia Lengies porge i bicchieri a Gentry e al generale Atwood, poi prende in mano il suo e lo alza davanti al volto per un brindisi. - A questa nuova collaborazione. Che possa portare nuovi cambiamenti e più sicurezza per il nostro amato Canada. Salute, signori. -

I bicchieri tintinnano, Gentry manda giù un grosso sorso di scotch e fissa la donna che gli sta davanti. È affascinante, decisamente affascinante e sicura di sé.

- Signori, vi ho convocati qui innanzitutto per fare la vostra conoscenza e per parlarvi degli ultimi avvenimenti che hanno coinvolto l’esercito e il Dipartimento H. - La formalità dettata dal luogo viene presto infranta dalla Lengies che si siede sulla sua scrivania e accavalla delicatamente le gambe. - Holland, vorrei che sapessi che vi sono vicina per i problemi che il Dipartimento H e Alpha Flight sta affrontando in questo periodo. Per qualsiasi cosa, potete contare sul mio aiuto. -

- Grazie, Signora Len... Cecilia. -

- È il mio dovere... Ma ora veniamo al punto. Visti i problemi che hanno afflitto il Dipartimento H, Alpha Flight e le altre sue squadre ne stanno risentendo. Quello che è accaduto a Claremont ne è un perfetto esempio. Con questo non voglio certo mettere in cattiva luce tutto quello che avete fatto fino ad ora, Holland, non smetterò mai di ringraziarvi, ma vediamo bene che gli ultimi avvenimenti hanno destabilizzato il Dipartimento H e non siete più operativi al 100%. Per questo il governo ha deciso di accettare la proposta di supporto che il generale Atwood ci ha sottoposto. -

- Cecilia, non posso certo negare che ora il Dipartimento H stia navigando in pessime acque, ma possiamo rimetterci in piedi con le nostre gambe. Ci serve solo un po’ di tempo per riorganizzarci, potremo infoltire le squadre con nuovi membri e entro qualche mese essere nuovamente operativi. -

- Tempo prezioso che non abbiamo, Signor Gentry. - Atwood poggia violentemente il suo bicchiere sulla scrivania e si intromette con irruenza nella discussione. - Il mio progetto potrebbe essere operativo nel giro di qualche giorno! Io spero che il nostro paese non abbia mai bisogno di un intervento massiccio per risolvere problemi di sicurezza interna, ma, visti i tempi in cui viviamo, nuove minacce sono sempre alle porte e il Canada non può permettersi di trovarsi impreparato. Il Dipartimento H è liberissimo di reclutare nuovi membri, ma io ho già pronte diverse dozzine di soldati impeccabilmente addestrati e le nuove tute da combattimento aspettano solo la firma del governo per vedere la luce. -

- Ora si calmi, generale. Siamo tutti dalla stessa parte. - La mano di Cecilia Lengies, poggiata delicatamente sulla spalla di Atwood, riesce a smorzare ogni irruenza. - Holland, diamo una possibilità alla squadra del generale. Al governo sono entusiasti per il progetto che ha mostrato. Gli studi della tecnologia dell'esoscheletro di Guardian hanno dato ottimi risultati, le armature che sono state progettate promettono risultati sbalorditivi... -

- Grazie signora Lengies. I primi esoscheletri saranno pronti tra quattro giorni e la squadra entro la settimana potrà essere operativa. Se chi ci ha scagliato contro quell'esercito di mostri meccanici deciderà di fare una nuova mossa, dobbiamo essere pronti il prima possibile. Ora, se volete scusarmi, vorrei andare nei miei laboratori a vedere come procedono i preparativi, in attesa dell'approvazione ufficiale... Questo pomeriggio, se il governo approva il piano, ci sarà la presentazione della prima squadra, spero che non mancherà signor Gentry... - Il sorriso compiaciuto del generale inchioda Holland alla sedia e la porta si chiude dietro alle sue massicce spalle.

 

***

Il lucido costume di Northstar ben ripiegato è l'ultimo indumento che Jean-Paul Beaubier mette nella valigia aperta sul letto del suo albergo. La discussione avuta poche ore prima con la sorella lo ha fatto esitare, ma la presenza costante di Eric nei suoi pensieri gli ha fatto prendere la decisione. Tornare in America e dare un colpo di spugna sugli ultimi tragici giorni in Canada.

Jean-Paul sa bene che Jeanne-Marie ha perfettamente ragione. Scappare e far finta che tutto questo non sia accaduto non serve a nulla, ma il pensiero di poterlo fare gli dà un piccolo sollievo. E questo è il massimo a cui può aspirare.

Conoscendo le velocità supersoniche che può raggiungere, la lentezza con la quale chiude la cerniera pare ridicola, e questo lo fa sorridere. Il primo sorriso dalla morte di Eric. O forse da molto tempo prima.

Ormai è tutto pronto, nessuna esitazione o ripensamento. Tra poco un taxi verrà a prelevarlo e finalmente potrà andarsene da questo incubo. Ma anche solo il sogno di un momento di pace, per uno come Northstar, è merce assai rara. I problemi sembrano farsi avanti inesorabilmente senza sosta e senza ritegno. La porta si spalanca. Una velocissima scia bianca e nera irrompe nella stanza e si getta tra le sue braccia. È Jeanne-Marie. O quella che una volta lo era.

Jeanne-Marie lo stringe e piange. È ricoperta di sangue, ma non è il suo.

- Perdonami, Jean-Paul... Avrei dovuto darti ascolto. -

- Calmati, ma sœur, raccontami quello che è successo. - Anche lui l'abbraccia, le stringe forte il volto contro il suo petto. Istintivamente le accarezza i capelli, ma quello che trova è solo un cranio completamente rasato. Qualcosa nella mente dell'amata sorella si è infranto nuovamente. Jean-Paul piange con lei.

- Mi avevi detto di non fare nulla, di non cercare quei maledetti che ti hanno fatto del male, ma io, come una stupida, non ti ho dato retta... -

- Cos'è accaduto? -

- Li ho uccisi. Li ho macellati come se fossero dei maiali. Non so cosa mi sia preso... Quando sono uscita da questa stanza ero furiosa. Ero piena di rabbia e dolore. Ho cercato di calmarmi, ma non ci sono riuscita. Ci ho provato, Jean-Paul, ti giuro che ci ho provato, ma non ci sono riuscita. Sentivo solo il desiderio di estirpare da me ogni freno, avevo necessità di eliminare dalla mia mente Jeanne-Marie e Aurora, loro non me lo avrebbero permesso. I capelli li ho tagliati perché appartenevano a loro due... -

- Dio, cosa ti sta succedendo, chérie? -

- Non lo so, Jean-Paul. Non so più chi sono. Aiutami ti prego. Ho bisogno del tuo aiuto. -

 

***

Base militare “White Queen”. Sede operativa del generale Atwood. Toronto, Ontario, Canada.

Il generale Atwood aspetta impaziente che i suoi ospiti si dispongano attorno al grosso tavolo che ha preparato per l'occasione. Alla presentazione della sua nuova squadra partecipano politici e alte cariche militari. Passa in rassegna tutti gli ospiti e non riesce a trattenere un sorriso quando vede il volto deformato dalla rabbia di Holland Gentry seduto a fianco di Cecilia Lengies.

- Bene, signori, vedo con piacere che ci siamo tutti. - Atwood si alza in piedi e abbassa le luci della sala con un comando sulla consolle della sua postazione. - Non nascondo la mia soddisfazione per questo progetto e spero che voi, dopo la presentazione, sarete soddisfatti almeno quanto me. Prima di entrare nel vivo, vorrei ringraziare tutti voi, solo grazie alla vostra approvazione questo progetto potrà vedere la luce. Vorrei sopratutto ringraziare Holland Gentry che, nonostante tutti i problemi che sta affrontando in questo momento il Dipartimento H, ci ha gentilmente concesso di sfruttare la tecnologia e le conoscenze che il dottor James McDonald Hudson ha messo a disposizione. - Il generale si gongola della sua più grande vittoria e con un altro comando sulla consolle apre due massicce porte metalliche davanti ai suoi spettatori. - Signori, ci siamo... Ecco a voi SIGMA FLIGHT! - Atwood passa in rassegna tutti i presenti per scrutare le reazioni sui loro volti e si sofferma su Gentry. Gli lancia un sorriso carico di disprezzo. - Il nome spero vi piaccia, l'ho scelto personalmente in onore di Alpha Flight e delle altre squadre. Senza di loro questo progetto non sarebbe mai potuto esistere e mi sembrava il minimo riconoscimento. Ora passo la parola a una persona che sicuramente saprà esporvi il progetto meglio di quanto non possa fare io. Vi presento l'uomo a cui ho affidato la gestione della squadra. Il dottor Jacob Jaxon! -

Dal buio della nuova stanza che il generale ha appena rivelato, si presenta un giovane uomo molto magro, con dei capelli biondi ben pettinati e un paio di piccoli occhiali tondi. I presenti iniziano a lanciarsi tra di loro sguardi interrogativi.

- So cosa state pensando... - Jacob Jaxon si avvicina sistemandosi gli occhiali sul naso. - Il mio cognome non vi è nuovo, lo so. Mio padre, Jerome [1], ha commesso degli errori nella sua vita, ma io non sono certo qui per seguire le sue orme. Anzi, vorrei poter fare il contrario. Qualcosa di buono. Vorrei riscattare il nome della mia famiglia. Quando il generale Atwood mi ha contattato per questa iniziativa, ho pensato che sarebbe stata un'ottima occasione per rimediare ai danni che mio padre ha causato e poter contribuire a creare qualcosa per aiutare il nostro amato paese. - Il dottor Jaxon si avvicina ad un terminale e schiaccia alcuni pulsanti sulla tastiera. - Ma ora veniamo ai veri protagonisti del nostro incontro... - Una serie di luci soffuse sul pavimento della stanza da cui è apparso il dottore rivelano sei sagome nere al suo interno. Uno scatto e una luce proveniente dal soffitto si accende rivelando il primo dei membri di Sigma Flight con alle spalle un ologramma tridimensionale dell'armatura che indosserà in battaglia.

 

Colonnello James Gibson. Nome in codice: GUARDIAN.

Il giovane colonnello ha lo sguardo fiero fisso sui presenti. Indossa l'uniforme da cerimonia con i gradi in bella vista. L'ologramma del costume che incombe dietro di lui mostra una tuta identica a quella del suo omonimo alphano se non per dei grossi guanti metallici che gli ricoprono mani e avambracci e  la bianca foglia d'acero su fondo rosso, anziché stampata sul fianco, troneggia fiera sul petto.

- Questa tuta da combattimento, signori, è una diretta evoluzione di quella indossata dall'eroe Guardian. Come il suo omonimo può volare, generare un campo di forza e sparare raggi elettromagnetici. In aggiunta, abbiamo pensato di dotarlo di un sistema di mimetizzazione totale, in grado di renderlo praticamente invisibile all'occhio umano e alla stragrande maggioranza degli strumenti di localizzazione, e di due dozzine dei più svariati tipi di arma nei guanti. Grazie al campo di energia elettromagnetica che lo circonda è in grado di plasmare le nanoparticelle ionizzate, di cui sono composti i suoi guanti, per creare qualsiasi arma di cui possa aver bisogno.

 

Capitano Jane Russell. Nome in codice: BOX.

Un altro faro si accende e illumina una ragazza su di un secondo piedistallo. Ha dei lunghi capelli biondi raccolti in una coda di cavallo e veste un top grigio attillato e dei pantaloni mimetici infilati in pesanti anfibi. Sul seno si posa la piastrina identificativa che le pende dal collo. Sarebbe una ragazza davvero bella se non si portasse dietro un centinaio di chili di muscoli. Dietro di lei una replica della vecchia armatura di Box rivisitata al femminile. Come Guardian, e gli altri suoi compagni, porta sul petto l'effige della foglia d'acero bianca sulla cromatura rossa.

- Il capitano Jane è la nostra esperta di combattimento corpo a corpo e armi bianche. Non c'è soldato nel nostro esercito che sia riuscito ad atterrare la qui presente. Non potevamo che concederle il posto in prima linea. L'armatura di Box, oltre ad amplificare la forza fisica e la resistenza dell'occupante, è in grado di volare e negli avambracci nasconde due letali gladi di adamantio, arma in cui il capitano Russell è una vera maestra. -

 

Gardner Monroe. Nome in codice: FLASHBACK.

Sul terzo piedistallo, l'uomo che un tempo è stato un criminale ora si sente fiero di avere tutti gli occhi puntati su di lui, per ammirazione e non per accusa. Il suo costume non differisce da quello che indossava precedentemente, se non per i colori e per una serie infinita di piccoli e utili oggetti di sopravvivenza riposti nella cintura e negli avambracci.

- Alcuni di voi conosceranno già il signor Monroe, alias Flashback. Ha militato in Beta e Gamma Flight. Nel suo passato ha commesso degli errori, è stato alleato di mio padre nel gruppo Omega Flight, ma ora il signor Monroe è un uomo nuovo. Quale miglior modo per riscattarsi, se non quello di far parte di una nuova squadra nata con il solo scopo di difendere questo paese? Se la forza sta nel numero, Flashback è l'uomo ideale. Il suo potere lo rende capace di portare nel presente versioni future di se stesso e la tuta in suo possesso fornisce ai suoi doppi tutti gli optional di cui Monroe avrà bisogno in quel momento... E, cosa molto importante, i suoi doppi non mancheranno di avere il costume di colore inverso al suo, come avveniva in passato. -

 

Maxwell Carter. Nome in codice: NETRUNNER.

Il giovane dai capelli lunghi che non molte ore prima si è rivelato essere il misterioso hacker che ha infettato i wendigo meccanici con un virus, appare su un piedistallo quando il quarto faro si accende. Indossa una tuta aderente disseminata di fori di connessione che gli consentiranno di fondersi completamente con il suo computer tecno-organico.

- Netrunner sarà il supporto informatico e tecnologico della squadra. L’avanzatissimo computer di sua invenzione verrà ricostruito all'interno di questa sfera levitante che potete vedere nell’ologramma alle sue spalle. Il dottor Carter, grazie alla sua nuova tuta, sarà in grado di interfacciarsi con il suo computer al 100% ed essere un tutt’uno con esso. Potrà controllare qualsiasi apparecchio elettronico e potrà intercettare qualsiasi comunicazione. La sfera è dotata di un campo magnetico che le consente di muoversi e difendersi così da poter sfruttare le sue abilità anche sul campo di battaglia, se si dovesse ritenere necessario. - 

 

Laura Dean. Nome in codice: PATHWAY.

Il quinto posto della squadra è occupato da un altro ex membro di Gamma Flight e Beta Flight, una giovane ragazza di colore. Al suo vecchio costume da battaglia sono state aggiunte delle placche protettive e dei bracciali spara-dardi.

- Signori, un altro ex membro del Dipartimento H si trova nella nostra formazione. Pathway fornirà la tempestività necessaria per poter intervenire contro qualsiasi minaccia in qualsiasi luogo del paese o del mondo. Anche nei punti più inaccessibili o in altre dimensioni. La signorina Dean ha il potere di aprire varchi dimensionali per l’intera squadra, un notevole vantaggio tattico direi, e, per poter essere più versatile in qualsiasi missione, è stata addestrata anche nel combattimento corpo a corpo proprio dal capitano Russell. -

 

Goblyn Dean. Nome in codice: GOBLYN.

L’ultima luce si accende e rivela un terzo ex membro di Gamma e Beta Flight. È una ragazza, ma a vedersi non si direbbe. Ha un cranio enorme, denti e artigli affilatissimi e un paio di zoccoli al posto dei piedi. Sul piedistallo rimane accovacciata, come una bestia mostruosa pronta a scattare contro la sua preda. Tra i presenti, per chi già non la conosce, si diffonde orrore e disgusto.

- Anche Goblyn, come sua sorella Pathway e Flashback, ha militato in passato nelle squadre del Dipartimento H. La sua mutazione è eccezionale, ha trasformato una ragazzina in una perfetta macchina per uccidere. Veloce e letale. La natura è già stata generosa e perfetta con lei, ma abbiamo pensato di creare anche a lei un costume da battaglia in grado di amplificare notevolmente la sua agilità e la sua forza. -

 

Le luci di tutta la stanza si riaccendo, un incessante brusio si diffonde tra gli spettatori. L’unico che rimane in silenzio è Holland Gentry.

- Bene, signori. - Il generale Atwood si alza dal suo scranno e si avvicina al tavolo dei suoi ospiti. - Il dottor Jaxon ha detto tutto quello che c’era da dire. Ora non resta che fare una bella firma e possiamo partire con il progetto. Sono sicuro che non ve ne pentirete. Ma non devo certo dirvelo io, quello che vi abbiamo mostrato parla da solo. Sigma Flight è il futuro dell’esercito canadese. Al momento, la squadra verrà affiancata da tredici plotoni di cui faranno parti i migliori soldati di tutta la nazione. Se il progetto dovesse incontrare la vostra approvazione, entro la fine dell’anno vi possiamo garantire tutto l’alfabeto greco e la completa sicurezza su tutto il territorio canadese. -

 

// NOTE //

[1] - Jerome Jaxon, durante il suo lavoro alla Am-Can Corporation, è stato capo di James Hudson, a cui ha cercato di sottrarre i progetti da usare poi per scopi bellici, e, in seguito, uno dei primi avversari di Alpha Flight al comando dell'originale Omega Flight.

 

 

 

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