GHOST RIDER - THE MISSED LINK

- act. 1 : La speranza negli occhi -

 

Ti chiami Naomi Kale.
Sei talmente stravolta, ogni mattina, quando ti svegli, che hai bisogno di ricordartelo.
Fino a qualche mese fa, a farti sentire stravolta sarebbero stati i postumi della serata precedente.
Adesso sono le nausee mattutine.
Ti siedi sul letto e ti stropicci annoiatamente gli occhi.
Allunghi una mano e accendi la radiolina scassata che c'è accanto al tuo letto, in modo che la musica agevoli il tuo risveglio
Fino a qualche mese fa, avresti agevolato il risveglio con una sigaretta.
Adesso non fumi più, anche se ogni tanto senti ancora il desiderio di stringere una Malboro tra le labbra.
Ma poi lo scacci via, perché ti ricordi che non devi farlo per rispetto della vita che sta crescendo dentro di te.
Ti alzi e sentì un brivido che ti ricorda che indossi solo le mutandine.
Tremando, cerchi i tuoi Jeans nel disordine della stanza e alla fine li trovi in mezzo dentro il lavandino.
Li indossi, insieme ad una felpa troppo larga per essere da donna.
Cammini facendo attenzione a non pestare coi piedi nudi gli avanzi della cena del giorno del prima, apri la finestra e prende gli anfibi che avevi lasciato fuori.
Ti infili le calze e poi gli scarponi.
Annusi l'aria: c'è puzza...
Puzzano i tuoi vestiti, puzzano gli avanzi, puzzi pure un po' tu...
Ma nel monolocale in cui abiti non c'è spazio per una lavatrice e non te la senti di chiedere di nuovo a qualche amica di farti usare il suo bagno per lavarti.
Molte tue coetanee storcerebbero il naso a questo stile di vita...
Ma sai che non puoi pretendere di più, tua madre è morta, tuo padre non l'hai mai visto, tuo nonna ti ha buttata fuori di casa l'ultima volta che sei tornata a casa troppo fatta per ricordare il tuo nome... anzi, dovresti ringraziare la vecchia per averti almeno dati un po' di soldi...
Di sicuro avresti speso tutti in soldi per un'altra dose, se non avessi incontrato lui...
Barton Blaze si chiamava... era un motociclista (proprio come te, anche tu ami andare in moto, ami sentire il vento tra la pelle, quella sensazione unica di libertà che per un attimo ti fa credere di star staccandoti da terra) ed uno stunt man... ed un uomo dal cuore d'oro..
Quanti si fermerebbero a soccorrere una tossica che sviene tra i bidoni della spazzatura?
Quanti l'accompagnerebbero all'ospedale?
Quanti la verrebbero a trovare ogni giorno durante a degenza?
Ma soprattutto, quanti finirebbero per innamorarsi di lei?
Mentre si prepari il caffè la mente torna indietro, fermandosi sul ricordo del vostro primo attimo di intimità...
Il profumo delle lenzuola appena lavate del motel, la musica country sulla radio, la luce soffusa di una lampada da tavola..
Non è stata la tua prima volta, ma la vivesti come tale... il sapore della carne di Barton e l'odore della sua pelle erano inebrianti, te ne sentivi piena... lo amavi e volevi darti a lui con tutta te stessa...
Lanci un grido mentre il caffè caldo uscito dalla caffettiera ti scotta la mano.
Sorridi, ti senti sciocca a pensare a quelle cose come una semplice liceale (ma hai solo diciannove anni.. non sei poi così diversa da una liceale..)
L'orologio sul muro segna le otto e mezza: raccogli il tuo zaino da terra ed indossi la tua giacca di pelle.
Esci dall'appartamento e chiudi a chiave la porta (anche se non pensi che ci sia bisogno.. nessuno sarebbe così disperato da venir a rubare li!)
Ti incammini verso il cinema, ridacchiando tra te e te nel pensare che non era la tua massima aspirazione da bambina lavare i cessi di un cinema porno...
Ma ora hai bisogno di soldi, per il piccolo Johnathan (avete scelto il nome insieme, tu e Barton) non vuoi che solo suo padre prenda il peso delle spese sulle spalle...
Per questo hai venduto anche la tua moto.. tutti soldi che vanno nel conto che permetterà a tuo figlio un futuro tranquillo...
Un po' ti manca Crash... ma la vita dell'artista è così: sempre in giro per l'america...
Ha passato due mesi con te.. e poi è dovuto correre in Colorado per fare la controfigura in un film... ma ti scrive una lettera ogni settimana e vi sentite al telefono il più spesso possibile...
Ti senti felice, perché se anche affronti un momento difficile della tua vita, l'amore di Crash ti fa sentire speciale...

Il cinema è permeato da un odore affissante... un aroma dal vago sentore metallico che nei bagni è ancora più forte e intenso...
Senti la leggera colazione fatta al bar, risalirti su per lo stomaco, mentre passi lo straccio dietro le tazze...
Quello che combinano qua dentro gli avventori del cinema quando è il film è iniziato lo sanno solo loro, a te non interessa, ma fossero almeno un po' più puliti...
Dai una passata di straccio sugli specchi, ansiosa di finire il tuo turno, in modo da poter subito andare al tuo secondo lavoro presso l'autolavaggio...
Sei arrivata tardi al cinema, forse perché ancora non sei molto abituata a camminare a piedi, quindi non ti rendi conto del tempo che realmente necessita percorrere una data distanza...
Di solito riesci a terminare le pulizie prima che il cinema apra, ma oggi non fai in tempo...
Sentì la macchina da presa mettersi in moto e i suoni del film cominciare a rimbombare in sala..
Con una musichetta ritmata che ti rimbomba nelle orecchie, dai un'ultima passata di straccio e poi raccogli i tuoi oggetti da lavoro: non è nelle tue intenzioni rimanere troppo dentro al cinema, non hai pregiudizi contro le persone che vengono lì, però li reputi dei pervertiti con cui non vorresti nemmeno dividere lo stesso pezzo di pane...
Ti muovi verso la porta del bagno, quando entrano due uomini...
Ti guardano stupiti: non sono molte le donne che si trovano in quel tipo di locali... forse non sono molte le donne che hanno viste in tutta la loro vita...
Hanno dei corpi robusti, grassi e muscolosi allo stesso tempo.. i loro volti hanno tratti duri e carnagione rossastra..
Lanci loro solo un'occhiata poi abbassi lo sguardo e fai per uscire, ma uno dei due ti si para d'avanti.
"Fai passare la signor.." ridacchia uno dei due.
"Oh.. chissà dove ho dimenticato l'educazione..." fa l'altro facendosi da parte.
Fai un passo in avanti, valutando se dire qualcosa riguardo dove potrebbe essersi ficcato l'educazione, quando senti un colpo al piede e cadi con il muso in avanti.
Uno degli uomini ti ha fatto uno sgambetto e ti ritrovi con il sedere per aria.
Ti afferrano per un gamba e ti trascinano dentro una toilette.
"Oggi ci va meglio del previsto.." ridacchia uno dei due.
Il dolore alla testa e la nausea di impediscono di reagire, mentre ti piantano con la schiena contro la parete e iniziano ad alzarti la felpa.
Senti la lingua di uno dei due scivolare sulla tua guancia e una mano infilarsi sotto la felpa.
Le dita fredde scivolano sulla tua pancia e il tuo pensiero va a Johnathan "Lasciatemi vi prego.. sono incinta.."
Ma i due bruti affamati di sesso non sembrano aver orecchie per le tue suppliche.
Non riesce opporti e senti di odiarti, di odiare la tua debolezza, la tua incapacità di proteggere la piccola vita che cresce nel tuo ventre.
D'improvviso sentì sbattere la porta del bagno.
I due si voltano di scatto, lasciandoti cadere a terra e riesce a intravedere oltre di loro una figura vestita elegantemente.
"Che cazzo vuoi vecchio?" chiese uno dei due "Non vedi che il bagno è occupato?"
"Quello che state facendo non è di certo un comportamento rispettoso..." la voce che risponde è rauca e grave.
"Ma togliti dalle palle, mummia rinsecchita!" grida l'altro uomo e si muove verso di lui con fare minaccioso assieme al suo compare.
Approfitti della distrazione e fai leva sulla tazza del water per alzarti, l'odore del disinfettante acuisce la tua nausea e di conseguenza scatena un mal di testa che confonde i tuoi sensi: ti pare di sentire dei colpi e qualche tonfo, ma è come se fosse tutto lontano, indistinto, apri gli occhi ma è tutto nero... proprio tutto? Per un attimo ti sembra di scorgere qualcosa in lontananza, una luce, forse una fiaccola... si, è un fiamma che brucia... o forse è solo un sogno?
Quando finalmente ritrovi le forze e riesci a metterti in piedi, ti accorgi che sei da sola nel bagno: non perdi tempo a farti domande, segui solo la certezza di voler andare via da lì.

Non ce la fai ad andare all'auto lavaggio.
Ti senti troppo traumatizzata per l'accaduto.
Non hai neanche avvertito, questo probabilmente ti costerà il posto, ma per il momento non ci pensi... (con molta probabilità invece domani ti tormenterai per ciò)
Uscita dal cinema sei subito corsa a casa della tua amica Michelle...
Amica forse è un parolone... sarebbe più corretto dire che una volta vi facevate insieme.. è strano vedere come certe cose possano unire le persone... adesso, mentre tu hai completamente chiuso con quella roba, Michelle continua a farsi, ma a suo dire lo fa solo ogni tanto...
Fatto sta che Michelle è l'unica amica che ti è rimasta... quelle che avevi a scuola hanno tutte chiuso i ponti con te dopo che sei stata espulsa e sul posto di lavoro non sei stata capace di fartene (anche per colpa dei tuoi posti di lavoro.. non i luoghi ideali per conoscere gente...)
Sei venuta subito da lei, camminando con passo affrettato e con una mano sul ventre, maledicendo la tua scelta di aver venduto la moto: ma in un momento come quello avresti voluto correre via più veloce del vento...
Poi ricordi che hai venduto la moto per Johnathan e dici a te stessa che non è stata poi una perdita così grave.
Sotto casa di Michelle, prima di entrare, hai notato un tizio...
Ti osserva con aria strana, quasi come fosse interessata te (ma cos'hai per attrarre tutti i probabili stupratori della città?), era in piedi, poggiato su una moto.. una bella moto, non sei riuscita a riconoscerne il tipo, però sembrava un pezzo d'epoca, ottimamente tenuta... hai sentito un brivido nel vederla...
"Che cosa orribile..." fa Michelle porgendoti una tazza di tè.
Metti un po' zucchero e mescoli senza tanta convinzione.
"Vuoi rimanere qui questo pomeriggio mentre vado a lavoro?" fa prendendo la sua borsetta (lavora in un fast food... non avresti mai creduto che saresti arrivata ad invidiare il lavoro in un fast food) "Magari poi stasera ci vediamo con gli altri.. sai chiedono tutti come mai non ti si vede più in giro..."
Gli altri sono il gruppo di ragazzi con cui uscivi prima di conoscere Barton, tutti drogati, chi più e chi meno... una parte della tua vita con cui hai cercato di chiudere il più rapidamente possibile.. in fondo fai sempre così, no? La tua vita è fatta di una serie infinita di porte chiuse alle tue spalle... di cose che hai preferito lasciarti alle spalle perché non volevi affrontarle..
"No grazie.. preferisco fare un salto all'auto lavaggio... Magari se chiedo scusa non se la prenderanno troppo..." ti alzi e raccogli la giacca.
"Allora facciamo un pezzo di strada insieme!" sorride Michelle, uno di quei sorrisi ricchi di buon umore, che ti sanno dare speranza anche quando sei nel più profondo dei baratri.
Percorrete le scale, chiacchierando del più e del meno, quando uscite dal palazzo il tuo occhio cade nel punto in cui c'era il tizio coi capelli biondo cenere: lui non c'è più, ma la moto è ancora li... splendida come l'avevi già vista...
Sei così presa da guardare quel gioiellino che il pugno alla guancia giunge senza che tu te ne accorga...
Michelle lancia un gridolino e per la seconda volta in poche ora ti ritrovi a terra..
Li riconosci subito: sono gli stessi due del bagno... ma hanno qualcosa di diverso.. gli occhi sono come iniettati di sangue e i loro volti sono privi di espressioni, non tradiscono alcun'emozione...
"Michelle, scappa!" intimi alla tua amica, in quel momento schiacciata contro il muro dalla paura.
In sincronia i due uomini si voltano verso Michelle.
Allungano le mani, tu cerchi di agire ma sei lenta, troppo lenta...
Arrivi accanto a loro che uno dei due ha già tirato fuori un coltello..
Ti attacchi al suo braccio cercando di fermarlo, ma lui si libera di te con un gesto secco.
Michelle intanto ha fatto qualche passo cercando di scappare, ma l'altro uomo l'afferra per il capelli e la trascina a se.
Si volta e offre il ventre di Michelle al suo compare.
Il pugnale entra nello stomaco..
Inizi a edere tutto confuso, i colori girano vorticosamente, il rosso vivido del sangue si disperde nel nero..
Cerchi di alzarti, annaspi in quell'oscurità confusa e finisci per sbattere addosso ad uno degli uomini...
Vedi il suo viso.. e le sue mani sporche del sangue di Michelle...
Vorresti dire qualcosa ma non ce la fai, ti senti male, ti senti esplodere...
"bastardi" è l'unica cosa che ti esce dalla bocca, come un sussuro.
Una spinta di getta verso la strada...
Senti male in tutto il corpo...
Stai per morire? E' questo il destino che è riservato al frutto del tuo amore? Ti sembra di sentire i passi dei due che si stanno avvicinando...
Devi morire come starà morendo Michelle? Povera e dolce Michelle... il sangue versato in modo così ingiusto e brutale...
Non vuoi morire...muovi le mani nell'aria e trovi qualcosa accanto a te, qualcosa di freddo e metallico... ti ci poggia facendo leva per alzarti..
E' la moto... non riesci a capire come è giunta lì se prima era dall'altra parte della strada?
Formuli l'irrazionale pensiero di salirci sopra per scappare...
Una luce.. la vedi... sulla moto.. è il tappo della benzina.. che brilla...
La luce di avvolge e allora accade qualcosa...
Ti senti trascinata via.. come strappata al tuo stesso e corpo... e ti ritrovi.. all'inferno? Non ti è chiaro... è tutto un volteggiare di fiamme intorno a te.. sei forse morta davvero? No, dev'essere un sogno.. devi svegliarti... non puoi rimanere svenuta... lo devi fare per il bene di Johnathan...
D'improvviso un cerchio di fiamme di fronte a te si dirada... e tra loro compare una superficie liscia, simile ad uno specchio.
Come sullo schermo di un televisore vedi una strada.. la strada dove ti trovavi fino a poco prima... in un angolo il corpo di Michelle (stavi per pensare cadavere ma non vuoi prendere in considerazione l'idea).. e a qualche passo di distanza i due uomini... e poi, accanto alla moto.. una figura vestita di pelle... la sua testa... è un teschio avvolto dalla fiamme... e guardo con occhi furiosi i due uomini che davanti.
"La vendetta sarà servita!" grida e inizia ad agitare una catena in aria.
Gli anelli della catena feriscono gli uomini, facendoli cadere a terra... la creatura si avvicina a loro con passi solenni e poi li guarda in volto, dritti negli occhi "Soffrite dello stesso dolore che avete causato!" e gli uomini iniziano ad urlare.
Chiudi gli occhi, non capisci che succede... senti solo tanto male e la nausea alle stelle... quando li riapri sei di nuovo in strada, di fronte ai due uomini che si contorcono in preda a quella che sembra una crisi epilettica..
E mentre li guardi, capisci...
L'uomo con la testa fiammeggiante.. quella creatura simile ad un demone... eri tu.

 

act.1 Fine

Benvenuti, cari lettori, a questo racconto che inaugura l'antologico dei figli di mezza notte...
Sono felice che questa serie sia andata in porto e ancora più felice sono più felice di aver iniziato a scrivere questo Serial su un personaggio probabilmente dimenticato da molti... Naomi Kale è apparsa Esclusivamente su Ghost -1(in Italia Marvel Mix 19) dove ci veniva rivelato il suo triste destino (ha fatto un paio di apparizioni negli ultimi numeri di Ghost Musa.. tuttavia devo decidere in che misura considerare queste sue apparizioni in continuity)... Ma cosa c'è stato prima? Io ci 'ho pensato a lungo... e il risultato è questa storia che cita nel titolo una saga cruciale di Ghost Rider. Essa dovrà raccontare più o meno il periodo che parte dalla nascita di Johnny Blaze fino alla nascita di Dan Ketch., in un ciclo di circa 10 episodi che cercherà di risolvere un piccolo cruccio che mi porto dalla lettura di Ghost-1: chi è l'uomo che seppellisce Naomi alla fine della storia?