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Redazione Comicus

Redazione Comicus

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Heidi e Altri Flash

Heidi e Altri FlashCorrado Mastantuono lascia briglia sciolta all’estro e raccoglie in questo agile volume varie strisce più le vignette viste nel corso degli ultimi tempi sul quotidiano “L’Unione Sarda”, in una pubblicazione all’insegna del non sense e della destrutturazione della realtà, una divertente e surreale satira sociale.

L’autore romano, attivo fin dai primi anni ’90 quando esordisce dalla porta principale grazie alla Comic Art di Rinaldo Traini, e successivamente protagonista presso altri due grandi marchi editoriali (Disney Italia e Bonelli) e di un’incursione nel mercato francofono con Elias le Maudit di Sylviane Corgiat, ha questa capacità di rappresentare il fumetto a tutto tondo, senza distinzione di generi né target.

Qui è a suo perfetto agio grazie ad un segno particolarmente felice sul fronte dell’ironia e del grottesco, e in quattro successive sezioni rappresenta l’uomo medio alle prese con la quotidianità. Tra queste da rimarcare il capitolo dedicato agli interpreti del media fumetto.

Un libro consigliato a chi ha voglia di ridere sulle miserie di ogni giorno.


Giovanni La Mantia

Vir l'immortale

Vir l’immortaleCosa ha fatto grande la narrativa a fumetti degli anni ’70? Tra i tanti fattori, forse il fatto di non sapere mai cosa il lettore si dovesse aspettare nella pagina successiva.
Così è per Vir l’immortale di Paolo Ongaro: di lui non si sa niente se non che è stato risvegliato dal suo sonno in un mondo post-atomico e che sembra essere immune a qualsiasi danno. Solo progressivamente le cose saranno svelate tra alleati (pochi), nemici (tanti) e immancabili belle ragazze.

L’opera è infatti composta dai 14 episodi apparsi originariamente su “Corrier Boy” più di 30 anni fa, e di quegli anni, oltre alla magia, si può cogliere tutta l’ingenuità. Nello stesso tempo l’autore, benché limitato dalle poche tavole di ogni episodio, riesce a dare sfogo alla sua fantasia, raccontando qualcosa di nuovo o strano (sempre relativamente al periodo) in ogni storia. Anche a livello grafico il tutto risulta molto “fresco” e dinamico anche se si appiattisce un po’ man mano che si procede.

Per i nostalgici ma non solo.


Andrea "Zio-P" Poli

Witchblade - Il primo Figlio

Witchblade - Il primo FiglioSara Pezzini aspetta un bambino. Una creatura concepita misteriosamente per la quale ha rinunciato a Witchblade, donandola ad una nuova Detentrice.
Ma ci sono forze in gioco pronte a sottrarle il figlio in arrivo, credendo che il nascituro possa far pendere l’ago della bilancia a favore della loro fazione. L’Angelus, la luce, e Darkness, la tenebra, eternamente in lotta per rompere il fragile equilibrio che Witchblade ha il compito di preservare.

Ron Marz racconta una storia fatta di donne forti. E insieme alle vicende epiche in cui esse sono coinvolte, presenta la tematica del cambiamento apportato da una nuova vita, delle responsabilità ad essa legate e della completezza che questo avvenimento dona alla protagonista, non più solo guerriera, non più solo donna, ma anche madre.

Un volume in cui spiccano le splendide illustrazioni di Stjepan Sejic, che regala dei personaggi dalle anatomie morbide e dalle pose scultoree che tanto ricordano l’heroic fantasy, con una colorazione dagli effetti quasi fotografici.


Ylenia Semenzato

Canzoni in A4

Canzoni in A4Canzoni in A4 è in realtà un album, una raccolta nella quale Paolo Bacilieri ha riunito i suoi più vari disegni. Troviamo infatti prove per alcune sue opere famose, come La Magnifica Desolazione, ma anche semplici appunti presi sottoforma di disegno: così come in un diario, Bacilieri ferma con le immagini ciò che vede attorno a sé e che lo colpisce particolarmente, con illustrazioni più o meno particolareggiate, schizzi più o meno curati. E poi le tavole che danno il titolo all’opera, realizzate per gioco dall’autore, tramite le quali visualizza le canzoni che sente o che piacciono a lui e a chi gli sta attorno, da Lucio Battisti ai Beatles, passando per Chuck Berry.

Il materiale più disparato, suddiviso in grandi gruppi segnalati solo nell’indice finale, in realtà senza soluzione di continuità, per un’opera curiosa e affascinante, consigliata anche a chi per la prima volta (difficile a credersi) si avvicina all’autore.


Annamaria Bajo
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