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Arriva per Bao Publishing Animal Pound di Tom King e Peter Gross

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Esce per Bao Publishing Animal Pound, il nuovo graphic novel scritto da Tom King e illustrata da Peter Gross, che propone un’attuale rilettura allegorica de La fattoria degli animali di George Orwell. Ambientata in un rifugio per animali sconvolto da una rivolta, l’opera esplora temi di potere, identità collettiva e costruzione democratica. L’opera sarà disponibile in libreria e fumetteria a partire dal 4 luglio 2025.

Di seguito il comunicato diffuso dall'editore.

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"ANIMAL POUND

Quando una rivolta al rifugio pone gli animali in controllo, essi diventano uniti contro tutto ciò che cammina su due gambe. Ottant'anni dopo La fattoria degli animali, Tom King - uno degli sceneggiatori contemporanei più apprezzati - insieme al disegnatore Peter Gross attualizza la metafora di Orwell per il tempo confuso che stiamo vivendo. 

BAO Publishing è orgogliosa di annunciare l'uscita di Animal Pound di Tom King (testi) e Peter Gross (disegni).

Quando gli animali si stancano di essere ingabbiati e maltrattati, è solo questione di tempo prima che la situazione precipiti... Dopo una rivolta che mette cani, gatti e conigli a capo del rifugio per animali Mansfield, la nuova alleanza porta con sé una sfida inaspettata: come gettare al meglio le basi per una nuova democrazia? Riusciranno a mettere da parte le loro differenze per il bene superiore del rifugio?

Tom King non è certo un nome che ha bisogno di presentazioni: ha rivisitato con il suo stile alcuni tra i supereroi più importanti pubblicati tra Marvel e DC Comics, fornendo ispirazione anche al Marvel Cinematic Universe, e come owner creator si è fatto notare con Love Everlasting, portato in Italia da BAO. Ora, insieme al disegnatore candidato al premio Eisner Peter Gross (American Jesus, The Books of Magic), realizza un aggiornamento dell’allegoria orwelliana de La fattoria degli animali per il XXI secolo.

Animal Pound è disponibile in libreria e fumetteria dal 4 luglio 2025

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Tom King è un pluripremiato scrittore vincitore di diversi premi Eisner, Ringo e Harvey, noto per il suo lavoro su Mister Miracle, Batman, Visione, The Sheriff of Babylon, Strange Adventures, The Human Target, Superman Up in the Sky e molti altri. I suoi lavori sono apparsi numerose volte nella lista dei best seller del New York Times. La miniserie Visione, scritta nel 2021, è stata l’ispirazione per la serie televisiva di successo WandaVision. Prima della sua carriera di scrittore, King ha servito all’estero come ufficiale antiterrorismo della CIA nei teatri di guerra in Iraq e Afghanistan. Vive a Washington DC con la moglie e tre figli.

Peter Gross è co-creatore della serie The Unwritten per DC/Vertigo e co-creatore e disegnatore di American Jesus/Chosen con Mark Millar. Ha inoltre illustrato due delle serie più longeve di Vertigo: Lucifer e Books of Magic. Vive a Minneapolis, Minnesota, con sua moglie Jeanne McGee."

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In arrivo la serie di Mister Miracle tratta dal fumetto di Tom King e Mitch Gerads

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Warner Bros. Animation e DC Studios hanno ufficialmente annunciato il via libera alla produzione di Mister Miracle, una nuova serie animata per un pubblico adulto basata sull’acclamata miniserie a fumetti in 12 numeri firmata da Tom King e Mitch Gerads, vincitrice del prestigioso Eisner Award. La rete televisiva o piattaforma di distribuzione non è ancora stata resa nota.

Mister Miracle è la seconda serie animata per adulti prodotta da Warner Bros. Animation e DC Studios, dopo il successo della prima stagione di Creature Commandos, attualmente in fase di produzione per la sua seconda stagione destinata a HBO Max. Tra le altre recenti produzioni annunciate da DC Studios e Warner Bros. Animation figurano Starfire!, My Adventures with Green Lantern e DC Super Powers.

La serie segue le vicende di Scott Free, alias Mister Miracle, celebre artista della fuga noto in tutto il mondo, che dovrà affrontare una sfida estrema: sfuggire alla morte stessa. Dopo aver costruito una vita apparentemente perfetta sulla Terra con la sua compagna e guerriera Big Barda, l’equilibrio viene infranto dal riaccendersi della guerra tra Apokolips e Nuova Genesi, i mondi d'origine della coppia.

Con il temibile Darkseid — padre adottivo di Scott — apparentemente in possesso dell’Equazione dell’Anti-Vita, una potente arma capace di soggiogare l’universo intero, la missione di Mister Miracle si fa disperata. Il conflitto miete vittime inarrestabili e Scott dovrà confrontarsi non solo con un nemico invincibile, ma anche con i fantasmi della propria mente, in una lotta tra realtà e illusione.

La serie promette un viaggio epico, drammatico ma anche venato di umorismo, attraverso i confini dell’ordinario e dello straordinario, seguendo le gesta del “figlio di Dio cresciuto dal diavolo” nel tentativo di salvare la sua famiglia, il suo mondo e forse anche se stesso.

WBA MisterMiracle Annecy Final

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Il Pinguino, recensione: Tom King scava nel passato di Oswald Cobblepot

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Terminata la lettura de Il Pinguino (due cartonati confezionati con la consueta cura da Panini Comics, che raccolgono i dodici numeri della maxiserie dedicata all’alter ego di Oswald Cobblepot, pubblicata negli USA tra il 2023 e il 2024) viene spontaneo chiedersi che cosa abbia fatto la DC per meritarsi un autore come Tom King. La domanda non nasce da qualche forma di antipatia verso la casa editrice di Superman e Batman, ma piuttosto dalla semplice constatazione che da parecchi anni le due major del fumetto d’oltreoceano (un discorso identico si potrebbe fare anche per la Marvel) non rappresentano più il punto d’arrivo di tanti sceneggiatori e disegnatori affermati. Forse, l’essere stato incluso nel team creativo che si occuperà del nuovo universo cinematografico DC, capitanato da James Gunn, ha giocato un ruolo determinante nelle scelte professionali dello scrittore americano, ma, paradossalmente - Love Everlasting a parte - la sua firma ha cominciato ad apparire su alcuni progetti creator owned (Animal Pound, Helen of Windhorn) solo dopo aver ricevuto quell’incarico. A nostro avviso, invece, è più probabile che il buon Tom abbia deciso di proseguire la sua esperienza presso l’editore californiano, perché ancora sinceramente entusiasta di poter gestire molti dei suoi storici character.

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Non che la cosa ci dispiaccia, comunque, vista l’altissima qualità con cui King continua a impreziosire le sue opere. Una qualità che, neanche a dirlo, ritroviamo nella serie del Pinguino, la quale non solo assolve al compito di riportare nel mondo di Batman (dopo essere stato messo provvisoriamente fuori gioco da Chip Zdarsky nei primi episodi del suo ciclo, sull’omonima testata del personaggio) uno dei suoi iconici nemici, ma prosegue l’egregia azione di approfondimento - e per certi versi di rinnovamento - delle personalità di questi ultimi, che l’autore statunitense ha iniziato con l’Enigmista, nell’ottimo one shot che ha inaugurato la collana Batman: una brutta giornata (ristampata di recente da Panini in edizione cartonata) e continuato con il Joker, in alcuni numeri della nuova incarnazione di The Brave and the Bold, di pochi mesi fa. In ognuno di questi lavori, King scava nel passato dei personaggi, mostrandoci risvolti parzialmente o totalmente inediti, cercando una spiegazione della loro deriva criminale, evitando tuttavia di commettere l’errore di portare i lettori a empatizzare con essi. Con le dovute differenze e sfumature – che dimostrano come lo scrittore abbia ormai una conoscenza così profonda delle nemesi più importanti del Cavaliere Oscuro, da potersi permettere il lusso di introdurre in loro qualche cambiamento, senza che questi ne modifichino in alcun modo l’essenza -  i tre villain vengono rappresentati come irrimediabilmente malvagi e spietati, benché per il Pinguino non sia trascurato il suo forte desiderio di rivalsa verso una società che, a causa dei suoi difetti fisici, lo ha sempre tenuto ai margini. Non è un caso che Stevan Subic, l’artista chiamato a illustrare i due capitoli della saga ambientati nel passato – che ricostruiscono, in una lunga digressione dalla vicenda principale, l’ascesa di Cobblepot da semplice barista dell’Iceberg Lounge a capo della malavita di Gotham City – ritragga l’antagonista di Batman in maniera grottesca, estremizzandone l’aspetto “freak”. Al contrario di Rafael De Latorre, il disegnatore titolare della serie, che, invece, pur non smorzando la figura sgraziata del personaggio, ne limita la deformità, lasciando spazio solo alla sua bassa statura e alla sua obesità. In questo modo, diventa più credibile la trama elaborata da King che vede il Pinguino ricattato dall’agente federale Nuri Espinoza per costringerlo ad abbandonare Metropolis – dove, dopo essere stato “esiliato” dai figli Aiden e Addison, si era rifatto una vita da normale cittadino – e tornare a Gotham City, al fine di reimpossessarsi del suo impero criminale. Primo passo per portare il Crociato Incappucciato davanti alla giustizia, nel piano perverso che la cinica (per usare un eufemismo!) Amanda Waller, superiore diretto dell’agente Espinoza, ha ordito contro tutti i superumani (un anticipo del crossover Absolute Power, che presto vedremo anche in Italia).

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Tolta questa premessa – ennesima stoccata dello scrittore verso l’opacità delle agenzie governative americane, che nasce dai suoi trascorsi alla CIA (un’esperienza di cui, evidentemente, non ha ancora smaltito le tossine) – la serie procede inizialmente attraverso l’ingresso di nuovi comprimari a ogni episodio, tutti necessari al Pinguino per restaurare il suo potere a Gotham City. I personaggi coinvolti sono o recenti creazioni dello stesso King (oltre a Nuri Espinoza abbiamo pure il killer “elegante” noto come l’Aiuto) o figure secondarie del sottobosco DC come Lisa St. Claire, la Force of July e Black Spider, che lo sceneggiatore americano, al solito, reinterpreta alla sua maniera. Lisa St. Claire, per esempio, è stata fino agli anni Settanta una delle protagoniste di diversi fumetti rosa, ma nelle mani di King diventa addirittura la ex signora Cobblepot (o meglio, una delle ex, dato che tra mogli decedute, fidanzate e flirt vari, il nostro Ozzy ha sempre avuto una vita amorosa alquanto invidiabile!), affascinante e machiavellica proprietaria di un casinò di Las Vegas, per nulla restia a invischiarsi in affari poco puliti. Oltre a questo, per rendere ancora più palese su quale attore della vicenda puntare i riflettori, la narrazione in terza persona cambia “voce” di continuo, soprattutto nei numeri finali, quando il succedersi degli eventi diventa vorticoso e incalzante, garantendo all’autore statunitense, attraverso poche didascalie, la possibilità di inquadrare tutti i personaggi e di approfondirne le intenzioni. Lo stesso vale per Batman, che, viste le dinamiche in gioco, rimane, però, spesso sullo sfondo. Persino il suo proverbiale fiuto investigativo viene messo in discussione, in particolare nei due episodi ambientati nel passato, accennati sopra, dove un Cavaliere Oscuro ancora alle prime armi, si lascia trarre in inganno da un giovane Oswald già abile doppiogiochista.

Il Pinguino, dal canto suo, oltre che reale motore della serie, è anche il collante che mantiene agganciate le storie personali dei vari comprimari alla vicenda principale. Il risultato è un fumetto scritto benissimo, che spazia brillantemente dal thriller all’action drama, con sprazzi di black comedy e un pizzico di supereroismo (quel tanto che basta a non farci dimenticare che siamo sempre e comunque all’interno del DC Universe). In più, per quanto Oswald Cobblepot abbia smesso da tempo i ridicoli panni del gangster da operetta appassionato di volatili, con cui è stato ritratto per molti anni, King porta a compimento il restyling del personaggio, trasformandolo definitivamente in una sorta di Wilson Fisk in versione DC, di cui, pur non condividendone affatto l’aspetto fisico, ne riprende la scaltrezza e la perspicacia. Così come, inevitabilmente, la brutalità e l’assenza di scrupoli.

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Sul versante grafico, il brasiliano De Latorre asseconda le intenzioni dello scrittore come meglio non si potrebbe. Con il suo tratto essenziale - benché sempre incisivo ed estremamente  rispettoso delle anatomie - e aiutato dalle tonalità volutamente spente del colorista Marcelo Maiolo (che diventano ancora più buie nelle parti disegnate da Subic, per esaltare il carattere parzialmente gotico di quegli intermezzi), l’artista sudamericano gioca efficacemente con le espressioni facciali, scegliendo le inquadrature in modo tale che il lettore possa percepire chiaramente lo stato d’animo dei vari personaggi, quasi come se non ci trovassimo di fronte a figure di carta, ma ad attori in carne e ossa. De Latorre, inoltre, è bravo a limitare gli sfondi o a “eccedere” con essi quando anche i dettagli si rivelano elementi fondamentali del racconto, dimostrando pure di non avere alcuna difficoltà a gestire la gabbia a nove vignette, tanto amata dallo sceneggiatore statunitense, alternandola con sorprendente fluidità a tavole costruite in maniera totalmente differente (fino ad arrivare ad autentiche splash page, all’occorrenza), concorrendo attivamente a imprimere il ritmo narrativo cercato da King e a far sì che il fumetto del Pinguino possa essere considerato l’ennesimo colpo messo a segno dall'autore di Washington DC. Con un unico rammarico: che la testata abbia chiuso dopo soli dodici numeri. È vero che l’attuale scrittore di Wonder Woman dà il meglio di sé su story arc brevi e ben definiti. Non provare, però, a sfruttare il potenziale richiamo derivante dal recente arrivo sul piccolo schermo del serial dedicato al personaggio (reperibile in Italia sulle reti Sky) lascia comunque un po’ stupiti. Pubblico diverso, certo. Mai come in questo caso, tuttavia, tale verità è apparsa così evidente.

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Animal Pound, nuova serie di Tom King e Peter Gross per BOOM! Studios

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Il sempre prolifico scrittore Tom King, fresco vincitore di Eisner Award, e il co-creatore di American Jesus, Peter Gross, uniscono le loro forze per un inedito progetto per BOOM! Studios dal titolo Animal Pound.

Basata sul romanzo La fattoria degli animali di George Orwell, la serie intende offrire ai lettori una lettura dell’opera in chiave moderna ma comunque fedele all’originale.

King ammette di aver avuto grandi difficoltà nella scrittura dell’opera ma ha anche sottolineato di come, alla fine, sia valsa la pena avventurarsi in un progetto così ambizioso, Gross, invece, di essersi innamorato subito dell'idea e di essersi sentito coinvolto già dalla lettura della presentazione di King.

Ad aiutarli nell’impresa la colorista Tamra Bonvillain e il letterista Clayton Cowles, nonché l’entusiasmo di Eric Harburn, redattore esecutivo dello Studio che senza mezzi termini parla chiaramente di una sfida accettata e ampiamente vinta dal quartetto di autori.

Di seguito la sinossi ufficiale di Animal Pound: “Quando gli animali sono stanchi di essere ingabbiati, uccisi e venduti, è solo questione di tempo prima che ne abbiano abbastanza. A seguito di una rivolta che permette agli animali di controllare un canile, essi si ritrovano rapidamente compagni, uniti contro tutto ciò che cammina su due zampe. Ma da questo nuovo potere nasce una nuova sfida: come gettare le basi per questa nuova democrazia".

Animal Pound #1 sarà disponibile nelle fumetterie a partire dal 20 dicembre 2023.

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