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Bonelli, uscite della settimana

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Vi proponiamo, qui di seguito, le uscite Sergio Bonelli Editore della settimana:

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Martedì 14 ottobre
Dylan Dog Collezione Book N° 221 - Il tocco del diavolo
Soggetto e sceneggiatura: Paola Barbato, disegni: Fabio Celoni, copertina: Angelo Stano

Un sinistro personaggio si aggira per Londra plagiando persone infelici e spingendole a commettere i più atroci delitti. Scotland Yard dà la caccia a quest'uomo che si comporta come un diavolo incarnato. Ma i poliziotti ignorano che si tratta realmente di un demone scacciato dall'Inferno. Si chiama Ash e il compito di Dylan Dog è esiliarlo in un luogo in cui non possa fare del male a nessuno!

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Mercoledì 15 ottobre

Tex Nuova Ristampa N° 362 - Desperados
Soggetto e sceneggiatura: Claudio Nizzi, disegni: Giovanni Ticci/Vincenzo Monti, copertina: Aurelio Galleppini

Il vile Coda Macchiata viene fermato da Tex mentre sta per uccidere il sakem Nuvola Bianca. Messo a confronto con il sioux ribelle da lui pagato per rapire il nipote del Presidente, l'infame scout Zanoby spiffera tutto, persino il nome del mandante, un bieco speculatore che intendeva scacciare gli odiati indiani dalle loro terre per arraffare l'oro delle Colline del Vento. Tempo dopo, incaricati di liberare l'ingegnere Lacroix, sequestrato nel Golfo del Messico per carpirgli i segreti del suo nuovo sommergibile, i rangers sconfiggono i desperados di Macedo assoldati dai rapitori.
In questo numero: da pag. 5 a pag. 32, si conclude l'avventura precedente (disegni di Ticci); da pag. 33 a pag. 114, Desperados (disegni di Monti).

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Giovedì 16 ottobre

Orfani: Ringo N° 1 - Ancora vivo
Soggetto e sceneggiatura: Roberto Recchioni, disegni: Emiliano Mammucari, Copertina: Emiliano Mammucari, colori: Annalisa Leoni

“Per lungo tempo la razza umana ha vissuto nel terrore della fine del mondo. Ma quando quella fine è arrivata ha scoperto, con sgomento, che non era la cosa peggiore che potesse capitargli…”. Sono parole della Presidente Jsana Juric, sopravvissuta ai tragici avvenimenti accaduti vent’anni prima, e con le redini del potere saldamente strette in mano… Contro di lei, nelle strade di Napoli, si scatena un gruppo di giovanissimi guerriglieri, che dovranno però vedersela con la terribile guardia personale della donna, costituita dai famigerati Corvi. E la strada dei ribelli è fatalmente destinata a incrociare quella del nemico pubblico numero uno: Ringo.

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Venerdì 17 ottobre

Nathan Never N° 281 - Strage sul fondo
Soggetto e sceneggiatura: Giovanni Gualdoni, disegni: Paolo Di Clemente, copertina: Sergio Giardo

Nathan e Legs si trovano a bordo dell’espresso sottomarino, durante il suo viaggio inaugurale. Sull’avveniristico treno, progettato per solcare i fondali oceanici, gravano minacce di attentati che non ne hanno comunque impedito il collaudo. Tutto pare procedere secondo i piani, sino a quando una misteriosa forza non si impadronisce dei comandi del convoglio, facendo strage dei passeggeri!

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Sabato 18 ottobre

Brendon N° 99 - Luna nera calante
Soggetto e sceneggiatura: Claudio Chiaverotti, disegni: Giuseppe Liotti, copertina: Massimo Rotundo

"Se il Serpente Nero risorgerà, non potrà essere sconfitto da nulla. La sua unica possibile fine è celata nel suo stesso inizio": ma quale è stato l'inzio di quel mostro nato dal sangue dei quattro sacerdoti della Luna Nera? Come farà Brendon a risalire alle origini del male, di un evento che oltre centocinquant'anni prima ha scatenato l'apocalisse della Grande Tenebra? Eppure, anche a costo di un tragico sacrificio, l'Ultimo Cavaliere di Ventura dovrà farcela, se vorrà salvare il futuro della Nuova Inghilterra e del mondo intero!

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Bonelli, uscite della settimana

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Vi proponiamo, qui di seguito, le uscite Sergio Bonelli Editore della settimana:

tex648
Martedì 7 ottobre
Tex N° 648 - Sotto assedio
Soggetto e sceneggiatura: Tito Faraci, disegni: Giovanni Bruzzo, copertina: Claudio Villa

Tex e Carson hanno Slade in pugno. Ma il criminale, rifugiatosi sotto il tetto di una tranquilla famigliola di coloni, può far saltare il coperchio di un nido di vipere che coinvolge pesci ben più grossi di lui. Un branco di sicari assedia la fattoria e vuole Slade. I rangers, così, si ritrovano costretti fianco a fianco con un nemico per fronteggiarne un altro!

raccoltajulia67
Martedì 07 ottobre
Raccolta Julia n°67
Contiene gli albi:
N° 133 "Il grande vuoto"
N° 134 "Cuore di mamma"

dragonero17
Giovedì 09 ottobre
Dragonero N° 17 - Il trafficante di schiave
Soggetto e sceneggiatura: Stefano Vietti, disegni: Francesco Rizzato, copertina: Giuseppe Matteoni

Camminando senza meta per le strade di Vahelndart, in attesa che Ian ritorni dai suoi impegni presso la corte imperiale, Gmor e Sera si ritrovano nella malfamata zona dei bassifondi dove incappano in due loschi tagliagole che riescono a rapire la giovane elfa! Dragonero giunge in aiuto di Gmor con Alben il Luresindo, e insieme iniziano a cercare tracce della ragazza rapita: Sera pare essere caduta nelle mani di un potente mago che gestisce un traffico di schiave verso i regni del Sud. Un individuo spietato, che si circonda di pericolosi servitori: feticci lignei animati dalla sua oscura magia!

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Venerdì 10 ottobre

Martin Mystère N° 335 - L’ombra di Za-Te-Nay
Soggetto e sceneggiatura: Alfredo Castelli e Mirko Perniola, disegni: Franco Devescovi, copertina: Giancarlo Alessandrini

Era noto come Za-Te-Nay, o “L’Uomo con la scure”, protagonista di una collana di romanzi popolari pubblicati nel XIX secolo, e il suo nome era avvolto nella leggenda. Ma alcuni anni fa il Detective dell’Impossibile ha appreso che non costituiva il frutto della fantasia di uno scrittore, ma era esistito davvero, e il suo destino era legato a vicende avvenute su un altro pianeta, in un’epoca remota. A distanza di anni, l’arma dell’eroe, una scure dotata di poteri straordinari e da tempo apparentemente inerte, torna al centro di una serie di accadimenti misteriosi che coinvolgono suo malgrado Martin Mystère, Java e un piccolo oggetto di origine ignota il quale sembra dotato di volontà propria...

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Sabato 11 ottobre

Le Storie N° 25 - Capodanno cubano
Soggetto e sceneggiatura: Pasquale Ruju, disegni: Max Avogadro, copertina: Aldo Di Gennaro

Cuba, 1958. La revolución castrista è alle porte e la “bella vita” dei gangster americani – che sull’isola hanno fatto fortuna – sembra giunta al capolinea. Per un giovane luogotenente che vuole fare carriera a spese del suo boss, l’occasione è propizia, portata dal caos e dall’incertezza… Ma l’ambizioso Harry Rain dovrà stare molto attento: la strada che porta al vertice è costellata di trabocchetti mortali!

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Adam Wild 1 - Gli schiavi di Zanzibar

Prima o poi doveva accadere. Dopo varie serie di "rottura", la Bonelli torna a proporci una testata dal gusto più classico, decisa ad accostarsi alla tradizione. Eppure il termine classico va usato con cautela e di sicuro non nella sua accezione di "vecchio". Perché se Adam Wild si colloca fra gli eroi d'avventura tipici dell'editore milanese (leggendo il suo primo numero è chiara una certa affinità con personaggi come Mister No in primis, ma anche Tex e Zagor), è evidente che ne rappresenti una rilettura moderna. Una modernità non tanto nel suo modo d'essere (spaccone ma serio e affidabile, gran bevitore e amante del divertimento quanto dotato di una forte morale) ma anche, e sopratutto, nella scrittura. D'altronde Gianfranco Manfredi non lo scopriamo certo oggi, storico sceneggiatore Bonelli e autore di celebri e acclamate serie quali Magico Vento, Volto Nascosto e Shanghai Devil. Ed è proprio Manfredi che con grande nonchalance riesce ad infondere il gusto moderno ad una serie che vuole essere classica. Lo fa non solo con un personaggio che cattura da subito le simpatie del lettore, ma anche grazie a una sceneggiatura perfetta nella sua cadenza dei tempi narrativi.

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Adam Wild opera nell'Africa subequatoriale di fine XIX secolo, un territorio ricco di fascino esotico ma non molto esplorato nella narrativa a fumetti e, per questo, quasi inedito. In fondo, il protagonista è un esploratore membro della Royal Geographical Society di Londra e dunque viaggeremo attraverso gli stati africani alla scoperta delle popolazioni che lo abitano insieme a lui. Scozzese di nascita, l'Africa è l'ambiente naturale di Adam Wild di cui, però, non conosciamo il passato nonostante nell'albo si sollevi questo interrogativo almeno un paio di volte. Sappiamo per certo che odia gli schiavisti e li combatte in un'epoca in cui la schiavitù è stata quasi abolita da tutti ma che continua ad essere praticata sopratutto per mano degli orientali.

Particolarmente importante è il ricco cast di comprimari che accompagna l'eroe. Come dichiarato dallo stesso Manfredi, Adam Wild non è un solitario e accanto a lui avremo l'ex schiavo Makibu, il conte italiano Narciso Molfetta, finanziatore delle sue spedizioni, la principessa guerriera bantu Amina, di cui l'eroe si innamora, e molti altri ancora... L'avventura d'apertura permette ai personaggi di conoscersi facendo intuire un crescendo nei loro rapporti che si svilupperà nei prossimi numeri.

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Personaggi che hanno un'anima grazie anche alle matite di Alessandro Nespolino che, con la sua consueta classe, riesce a infondergli la giusta personalità affinché possano vivere anche nella mente del lettore, oltre che sulla carta. L'artista offre una prova valida non solo per le splendide matite ma anche per uno storytelling vivace e vario che alterna numerose soluzioni. Anche dal lato visivo, dunque, Adam Wild riesce con modernità ad inserirsi nella tradizione classica. Dalle dichiarazioni di Manfredi, gli artisti avranno molta libertà, e questo è un ulteriore aspetto positivo di una serie che, non c'era da dubitarne, è partita col piede giusto e che, ne siamo sicuri, potrà solo migliorare.

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Color Zagor 2 – Il ritorno di Guthrum

Un anno dopo il successo dell’esordio dedicato al capitano Fishleg, la collana Color Zagor prosegue il progetto – interessante quanto astuto dal punto di vista editoriale – di dedicare ciascun numero a uno dei personaggi storici delle avventure dello Spirito con la scure. In attesa quindi di riabbracciare, secondo le anticipazioni del curatore Moreno Burattini, i vari Guitar Jim, Rochas, Metrevelic e Winter Snake, ecco "il ritorno di Guthrum".

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La trama sfrutta la leggendaria vicenda dei primi insediamenti vichinghi nel Nord America: Zagor e Cico accompagnano quindi l’amico Guthrum e una banda di dieci eroici vichinghi in una spedizione archeologica sulle tracce del tesoro e delle armi di Erik il Rosso. L’intreccio fra passato e presente – che non può che essere l’elemento narrativo tipico della collana – viene in questo caso gestito attraverso l’espediente narrativo di Molti Occhi, già di per sé abusato, e in questo contesto particolarmente inutile e dannoso, sia perché moltiplica e ingarbuglia i livelli del racconto, sia perché toglie ulteriore spazio a una storia già in se stessa troppo densa. La debolezza di quest’albo, scritto da Jacopo Rauch e disegnato da Gianni Sedioli, consiste proprio nel voler mettere troppa carne al fuoco. Gli elementi narrativi si intralciano fra loro, introducendo con troppe parole molti soggetti che, nella dinamica degli eventi, scompaiono nel giro di poche pagine. Non c’è spazio per sviluppare dignitosamente i Salteaux Wendigo né i Draugar (pericolosi deja vu col tesoro maledetto del n. 200). Allo stesso modo, il tentativo di caratterizzazione dei compagni vichinghi si risolve in una presentazione a parole di Guthrum tronfia quanto inefficace, al punto che quando i nostri “eroi” spariscono – in un batter d’occhio – quasi non riusciamo a distinguerli.

Ma non sono gli unici elementi a stonare. Sterili sono le figure di Lena e soprattutto di Sven, il quale si presenta pettinato, con barba curata e senza neppure un’ammaccatura dopo essere stato imprigionato diversi giorni in un dirupo. Insipido il ruolo dello stregone Ragnar, i cui presagi dovrebbero caricare di suspance e invece spoilerano il finale. Infine, si rilevano alcuni comportamenti anomali persino nello stesso Zagor, il quale dapprima tratta Cico come un bambino tenendolo all’oscuro del loro viaggio, poi accetta in diverse circostanze che i propri compagni si sacrifichino per il bene del gruppo.

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Una considerazione finale: Re Guthrum – in quanto capo di una tribù vichinga che vive nell’America dell’Ottocento – è un personaggio nolittiano appassionante quanto delicato, perché capace di rappresentare la predominanza della pura componente immaginativa-surreale dell’avventura zagoriana. Il tentativo di riproporre il tono epico delle prime apparizioni (specie l’odissea dei nn. 170-172) stona con la mancanza di spazio: Zagor, come Tex, necessita di lungo respiro e non si può pretendere di condensare tutte le dimensioni dell’avventura in 128 pagine. Il Color Zagor estivo è un albo leggero, pensato per una lettura da spiaggia.

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