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Cover e info sull'uscita di Superman: Year One di Frank Miller e John Romita Jr.

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È ormai da qualche anno che si parla del Superman: Year One di Frank Miller e John Romita Jr., ma finora non si era ancora intravista una data di uscita.

La DC Comics ha diffuso ora una cover per l'edizione in volume del progetto dell'etichetta "Black Label". Oltre al disegno, finora inedito, di Miller, sappiamo anche la sua data di uscita: novembre 2019. Il che significa che gli albetti usciranno, presumibilmente, a partire da giugno.

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Nel 2017 Miller dichiarò quanto segue riguardo a questo progetto: "Attraverso il Cavaliere Oscuro ho toccato tutti i personaggi del pantheon DC, ma non sono mai andato a fondo su Superman. Nel caso della DC Comics, che ha di gran lunga la più grande e più ricca mitologia, ci sono tre pilastri fondamentali che sono Superman, Batman e Wonder Woman. Tutti gli altri personaggi in qualche modo li seguono, il che è incredibile.
La serie Dark Knight è tutta dal punto di vista di Batman. Ma se guardi a Dark Knight 2, vedrai un Superman molto più calmo di quello del primo Cavaliere Oscuro. Batman e Superman sono opposti. Amo Superman. Amo più Batman? Non sono persone. Sono solo linee su carta."

Nella gallery in basso trovate qualche tavola a matita realizzata da John Romita Jr.

(Via Bleedingcool)

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Marvel Integrale: i dettagli delle ristampe economiche degli X-Men di Claremont e del Devil di Miller

  • Pubblicato in News

Dopo l'annuncio fatta a Lucca Comics & Games, Panini Comics ha comunicato sul catalogo Anteprima tutti i dettagli della nuova collana Marvel Integrale. L'iniziativa proporrà le storiche saghe del Daredevil di Frank Miller e degli X-Men di Chris Claremont a un prezzo economico: 96 pagine a colori, formato brossurato 16x21, a 4,90€.

Le due collane esordinaranno a gennaio il 17 gennaio (X-Men) e il 31 dello stesso mese (Devil).

Trovate le immagini con gli annunci dei due mensili, tratte da Anteprima, qui di seguito.

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I diritti cinematografici di Sin City tornano a Frank Miller

  • Pubblicato in Screen

I diritti cinematografici di Sin City, una delle opere fumettistiche più note di Frank Miller, sono tornati possesso del suo creatore. L'opera noir in bianco e nero, edita in Italia dalla Magic Press, ha avuto nel passato due trasposizione cinematografiche dal titolo Sin City (film del 2005 dal grande successo) e Sin City: A dame to kill for (uscito invece del 2014 non troppo acclamato da critica e pubblico).

I diritti di entrambi i film erano di proprietà della Weinstein Company che, a seguito della dichiarazione di bancarotta legate alle vicende sessuali di Harvey Weinstein, è stata interamente rilevata dalla Lantern Capital Partners per la cifra di 289 milione di dollari.
Miller si è opposto alla vendita delle sue opere riuscendo però ad ottenere esclusivamente i diritti del primo film. La perdita della proprietà intellettuale della seconda pellicola è stata però compensata dall'acquisizione dei diritti per una eventuale serie tv.

All'orizzonte dunque oltre ad una nuova avventura a fumetti a cui Miller sta lavorando si prospetta anche la possibilità di vedere una serie tv dedicata interamente a Sin City.

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Xerxes 1-3, recensione: il prequel-sequel di 300 di Frank Miller

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Frank Miller (Ronin, Il ritorno del Cavaliere Oscuro, Sin City) ritorna nell’Antica Grecia dopo l’indimenticabile 300 per raccontarci ancora dello scontro impari fra Persiani e Greci ma, questa volta, con un’ottica leggermente diversa. Si chiama infatti Xerxes - La caduta della casa di Dario e l’ascesa di Alessandro l’ultima fatica del fumettista statunitense, una miniserie di cinque numeri che vede Miller come sceneggiatore e disegnatore e Alex Sinclair (All Star Batman & Robin) come colorista e che sembra collocarsi prima e dopo quella battaglia delle Termopili (480 a.C.) che Miller aveva raccontato in 300.

Un prequel-sequel, dunque, in cui storia, mito e violenza si intrecciano su un arco temporale di un secolo e mezzo, dalle Guerre Persiane fino all’avvento di Alessandro Magno, che, in questi primi tre numeri ambientati a cavallo delle vicende di Leonida e dei suoi trecento soldati, racconta dello sbarco in Attica di alcuni manipoli persiani per ordine di Dario, padre di Serse. Ad accoglierli ci saranno però gli Ateniesi guidati dal capitano Temistocle, da Milziade e da Eschilo, il drammaturgo, in un primo numero ricco di azione che sembra fatto più per introdurre i personaggi e l’ambientazione che per portare avanti le vicende: la figura di Dario, l’iniziatore della lunga guerra fra Greci e Persiani, è appena accennata all’inizio dell’albo e Serse, suo figlio, è del tutto assente nel primo numero che ricalca, in tono minore, le atmosfere di 300.
Anche qui, infatti, abbiamo i Greci contro i Persiani, ma qualcosa è cambiato: il capitano dell’esercito ateniese, il rude e coraggioso Temistocle, simile in molti aspetti a Leonida, non combatte da solo, ma è affiancato da Eschilo, che nella rilettura di Miller diventa un letale esperto di armi bianche, e da un androgino Milziade. La scelta di affiancare a Temistocle due comprimari scongiura una somiglianza con 300 che sarebbe stata davvero notevole.

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Allo stesso modo i soldati che i protagonisti guidano non sono i valorosi e addestrati Spartani, ma "un’accozzaglia di sarti e vasai, di fabbri e pescatori". Manca quella dimensione epica, fra storia e leggenda, che aveva caratterizzato 300, sebbene le scene d’azione siano preponderanti ed il numero si concluda con la colossale battaglia di Maratona: se si considera che buona parte dello spillato è occupata da scene di combattimento, la parte dedicata allo svolgimento dell’intreccio è davvero esigua, visto anche il numero non elevato di pagine, appena trentasei.

Bisogna aspettare il secondo numero perché Miller si discosti dal modello: qui, infatti, la figura di Serse assurge a protagonista delle vicende narrate, lasciando la Grecia per la sfarzosa, calda Persia. La scelta di raccontare l’origine del dio-imperatore adottando il punto di vista del villain è sicuramente originale, sebbene a volte si abbia l’impressione che la narrazione si dipani troppo velocemente, sorvolando con noncuranza svolte nella trama che avrebbero meritato maggiore spazio.

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Per quanto riguarda il comparto visivo, l’aggettivo ‘spartano’ risulta più che mai azzeccato: Miller sceglie il formato verticale che, al contrario del panoramico formato orizzontale, è poco adatto a rendere con la dovuta spettacolarità le scene di combattimento di massa, sebbene gestisca la griglia con grande libertà ed efficacia. Il tratto, invece, è quello inconfondibile di Miller, sebbene, si tenda spesso ad una stilizzazione che nuoce soprattutto alla resa delle splash-page e dei campi larghi, nonostante i tentativi di Sinclair di riempire con il colore tavole che altrimenti sembrerebbero troppo vuote. L’ambientazione persiana del secondo e terzo numero, invece, e in particolare l’ingioiellatissima figura di Serse, forniscono a Miller l’occasione di rappresentare con perizia di dettagli lo sfarzo ed il lusso dell’impero persiano, raggiungendo in alcune tavole risultati davvero pregevoli.

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Questi primi numeri di Xerxes - La caduta della casa di Dario e l’ascesa di Alessandro, in Italia per Magic Press, presentano una serie di pecche a livello grafico e di narrazione, pecche che ci sembrano ancora più grandi se paragonate a 300, vero e proprio fratello maggiore di questa miniserie, da cui pure Miller cerca, con intelligenza, di discostarsi. Nonostante i difetti, tuttavia, la natura prettamente action delle vicende narrate e la curiosità di scoprire qualcosa di più dell’universo narrativo di 300 permettono comunque una lettura scorrevole e tutto sommato piacevole. Attendiamo gli ultimi due numeri, previsti in autunno, per poter formulare un giudizio conclusivo.

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