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Digital Domain - gli effetti speciali di X-Men: L'inizio

Vi presentiamo la prima di una serie di interviste riguardanti gli effetti speciali dell'atteso X-Men: L'inizio, il prequel sui mutanti Marvel diretto da Matthew Vaughn. In esclusiva per Comicus abbiamo intervistato Jay Barton, supervisore agli effetti speciali per la Digital Domain, che ha lavorato in particolare alle sequenze relative al personaggio di Sebastian Shaw, interpretato da Kevin Bacon.  

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Intervista a cura di Alessandro Diele e Carlo Coratelli

Traduzione di Francesco Borgogliosebastianshaw

A quali sequenze e a quali personaggi avete lavorato per "X-Men: First Class"?

La Digital Domain ha realizzato tutti gli effetti visivi e di animazione relativi al personaggio di Sebastian Shaw (Kevin Bacon), che ha l’abilità di assorbire qualunque tipo di energia - pugni, proiettili, esplosioni, ecc - e di reindirizzarla all’esterno attraverso “un’eco cinetica”, come una sorta di arma/superpotere. Abbiamo lavorato a stretto contatto con John Dykstra, direttore responsabile di tutti gli effetti visivi, per ideare e realizzare le modalità in cui Shaw era in grado di assorbire e muovere energia. Molte sequenze hanno richiesto una versione completamente digitale di Kevin Bacon – talvolta dettagliata in primi piani estremi – al fine di realizzare gli effetti necessari.

Per alcuni degli effetti visivi vi siete basati direttamente sugli albi a fumetti?

A dire il vero, l’abilità di Shaw di assorbire energia è piuttosto contenuta nei fumetti, mentre noi volevamo realizzare una rappresentazione di questo potere molto più concreta e intensa.
Lavorando attentamente con  John Dykstra sulla ”eco cinetica”, abbiamo deciso  che Shaw dovesse provare un estremo dolore e imbarazzo ogni qualvolta assorbisse energia, ma che fosse capace di sopportare tale dolore in quanto consapevole di poterla usare contro chiunque stia tentando di colpirlo. Così sono convinto che assisterete nel film a poteri di Shaw molto più rilevanti di quanto non siate abituati nei comics.  

Avevate già lavorato agli effetti visivi del primo film degli X-Men. Avete tenuto conto di quel lavoro nella realizzazione degli effetti visivi di X-Men: First Class, che ne è un prequel, o avete preferito ripartire da zero?

Ci sono così tanti nuovi elementi in questo film rispetto alla nostra esperienza sul primo X-Men – registi diversi, personaggi diversi, sono ambientati in epoche diverse, inoltre sono passati più di dieci anni da quando lavorammo al primo film – che il nostro lavoro aveva davvero pochissimi punti in comune tra le due pellicole. Certo, il primo film fu un grande successo di critica e pubblico, così speriamo accada lo stesso anche per questo!  

A quante sequenze con effetti visivi ha lavorato, in totale, la Digital Domain su "X-Men: First Class"?

Alla fine abbiamo portato a termine 100 sequenze con effetti visivi, con buona parte di queste girate nella “stanza dello specchio” sul sommergibile nucleare di Shaw. Ad ogni modo, vedrete gli effetti visivi che daranno il risultato finale della “eco cinetica” di Shaw nel film, quella  è roba nostra!

Quali sono le tecnologie che avete utilizzato per questo film? Ce le potete descrivere?

Avevamo un fantastico team di esperti  per questo film che hanno usato una vasta gamma di strumenti, come Maya per l’animazione, Nuke per la composizione delle immagini e V-Ray per il rendering, tanto per citarne qualcuno.

Quali sono i vostri prossimi progetti?

Siamo attualmente sul set a Londra, al lavoro sul film 47 Ronin, per il regista Carl Erik Rinsch.


 

What shots and characters did you work on for X-Men: First Class?sebastianshaw1

Digital Domain created all visual effects and animation related to the Sebastian Shaw character (Kevin Bacon), who has the ability to absorb any kind of energy—punches, bullets, explosions, etc.—and redirect it outward by “kinetic echo” as a kind of weapon/superpower. We worked closely with overall visual effects supervisor John Dykstra to design and establish the ways in which Shaw could absorb and displace energy. Many shots required a completely digital version of Kevin Bacon—sometimes detailed in extreme close up—in order to realize the necessary effects.

Did you base directly on comics for some of the visual effects?

As a matter of fact, Shaw’s ability to absorb energy in the comics is rather plain, and we wanted to create a much more visual and visceral representation of this power.  Working closely with John Dykstra on the “kinetic echo,” we decided that Shaw feels extreme pain and discomfort whenever he absorbs energy, but he’s able to withstand the pain because he knows he will be able to use it against those trying to hurt him.  So I think you’ll see that Shaw’s powers in the film are much more expressive than what we’ve seen in the comics.

You already worked on visual effects of the first X-Men film. Did you refer to that work to make visual effects in X-Men: First Class, (which is a prequel of that film) or did you like better starting over?

There were so many new factors on this film compared to our experience on the original X-Men—different directors, different characters, they’re set in different time periods, plus it’s been over ten years since we worked on the original—that our work between the two films didn’t overlap much at all.  Of course the original movie was a big hit with both critics and audiences, so we hope that’s the case on this one as well!

How many shots with visual effects did Digital Domain wholly work on for X-Men: First Class?

In the end we completed 100 visual effects shots, with a good chunk of those set in the “mirror room” on Shaw’s nuclear submarine.  But anytime you see visual effects showing the result of Shaw’s “kinetic echo” in the film, that’s us!

What kind of technology did you use for this film? Can you talk about it?

We had an amazing team of experienced artists on this film that used a wide range of tools, such as Maya for animation, Nuke for compositing and V-Ray for rendering, just to name a few.

What about your future projects?

I’m currently on set in London, working on the film 47 Ronin for director Carl Erik Rinsch.

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