Intervista a Paradox Pollack - movement director, coreografo e stunt in Thor
- Scritto da Carlo Coratelli
- Pubblicato in Screen
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Vi presentiamo, in esclusiva per Comicus, un'intervista a Paradox Pollack, che ha lavorato all'adattamento cinematografico del Dio del tuono in veste di movement director, direttore delle coreografie, oltre ad aver fatto da controfigura all'attore Colm Feore.
Italian/English version
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Intervista a cura di Carlo Coratelli
Traduzione di Andrea Cassola
Nel 2005 sono stato chiamato da un mio amico per fare una video-audizione per Io Sono Leggenda e ho ottenuto il ruolo, lavorando instancabilmente alla creazione dei movimenti per le creature del film. Da allora, sono state le raccomandazioni nel mondo dello spettacolo che mi hanno portato il lavoro.
Avevo lavorato come stuntman in Io Sono Leggenda nella parte dell'Alpha-Zombie e durante le riprese ho avuto contatti con il coordinatore degli stunt che mi ha presentato a J.J. Abrams per Star Trek. Ho lavorato in Star Trek come coreografo degli alieni. Il mio lavoro è stato visto da molti produttori e sono stato invitato a un incontro con Patty Witcher (produttrice), Luc Etienne (AD) e Kenneth Branagh nella prima settimana di gennaio 2010. Dopo quell'incontro fui assunto come movement director del progetto.
Inizialmente avrei dovuto lavorare per due settimane su una sola scena di lotta, ma ho assunto sempre più responsabilità man mano che passava il tempo. Ho lavorato direttamente con Loki, Thor, Sif e i tre guerrieri, così come con Rene Russo nel ruolo di Frigga. Ho lavorato per tre mesi...
Quale preparazione hai affrontato prima di prendere parte a questa pellicola?
Mi sono allenato a recitare recitando. Ho appreso le abilità registiche insegnando ai bambini e dirigendo gli adulti.
Il mio allenamento è sempre e semplicemente la pratica, ed è una cosa che faccio giornalmente da 25 anni. Quando c'era qualcosa che non sapevo fare, trovavo qualcuno che fosse pratico o, con un po' di fortuna, un maestro, e gli chiedevo di insegnarmi. Recitare, ballare e dirigere spettacoli circensi erano le capacità principali su cui ho lavorato. Tutto ciò che ho fatto di valido, è stato ottenuto semplicemente facendo un salto nell'ignoto.
Il tuo lavoro in Thor come coreographer director e movement director ti ha portato ovviamente a lavorare a stretto contatto non solo con gli attori, gli stunt, ma credo anche con il regista Kenneth Branagh. Cosa puoi dirci della collaborazione con lui?
Kenneth è un artista creativo e rispettoso. Lavora in modo concentrato e con profonda considerazione per gli altri attori coinvolti. Dal momento in cui ci siamo incontrati, ha visto il valore del mio lavoro e mi ha incoraggiato a dare il meglio. Facendo bene il mio lavoro, ho ottenuto sempre maggiori responsabilità. Sul set mi chiamava “Doxy”, e io adoravo sentirlo.
Ci siamo riuniti qualche volta per scegliere con attenzione la strategia per ottenere il meglio dal cast. È stato un onore lavorare così vicino a lui in queste occasioni... un grande uomo con cui lavorare.
Ho visto un video estremamente affascinante sul tuo sito, in cui crei i movimenti e le coreografie per una creatura aliena. Quanto le emozioni hanno a che fare con un lavoro del genere, che richiede una concentrazione fisica totale sui personaggi?
Il mio compito è di portare tutta l'essenza di un attore all'interno del ruolo che interpreta. Le sue sensazioni, emozioni, ogni particella della sua personalità è una risorsa da cui attingere.
Le emozioni sono alla base del movimento e i sentimenti guidano la nostra vita interiore. Ci vuole molta pratica per riuscire a cogliere questa relazione. Facciamo questo lavoro per scavare nelle risorse dell'attore. Riguarda il saper recitare fieramente con la massima intelligenza (corpo/mente/emozione/immaginazione) e il saper lavorare in condizioni estreme mantenendo la naturalezza.
Puoi descriverci, nel dettaglio se possibile, il piano di lavoro che hai affrontato in Thor?
Mi svegliavo tutti i giorni alle 4 del mattino e alle cinque ero allo studio, facevo colazione al Raleigh Studio Lot. Ero sul set alle 6:30 tutti i giorni, fino a circa le 8 di sera. Kenneth ci guidava con ordine e disciplina. Nelle scene di battaglia, gli stuntman dovevano sottoporsi al trucco alle 7 del mattino per almeno 3 ore mentre io dirigevo gli aspetti della battaglia e preparavo gli attori per tutta la giornata e anche la notte.
Quante ore di preparazione ci vogliono per mettere a punto una sequenza e preparare le persone che vi lavorano?
Per il coordinatore degli stunt, delle battaglie e per gli stessi cascatori, molte, molte, molte ore. Io sono arrivato dopo un mese di loro preparazione, probabilmente 7 ore al giorno per un mese, 240 ore di prove di combattimento. Io sono arrivato per lavorare con gli attori principali, Chris Helmsford, Tom Hiddleston, Rene Russo e gli stunt. Facevo 6 ore aggiuntive al giorno di prove... per circa 10 giorni prima delle riprese. Quindi in tutto stiamo parlando di circa 500 ore di duro lavoro per la troupe dedicata a queste scene.
In base a quali influenze riponi le tue scelte per un certo tipo di movimenti rispetto ad altri?
Guardo il design delle creature e dei personaggi, le illustrazioni dei disegnatori. Per Thor ho passato ore ed ore a documentarmi su vecchi albi a fumetti, osservando la posizione delle creature e degli dei nelle storie. Ho guardato le posture e l'atteggiamento. Ho poi studiato gli aspetti mitologici e mistici per capire il modo in cui immaginazione e corpo si uniscono. E tutto va plasmato per ogni singolo attore.
Chris (Thor) era un surfista, e un esperto di arti marziali che ha studiato Muay Thai, così lo guardavo e mentre eseguiva i movimenti gli dicevo cose tipo: “Cosa fa l'altra mano mentre colpisci col martello, evochi un fulmine, bilanci le armi?”, “Gambe da surfista”, e ognuna di queste indicazioni hanno cominciato a inserirsi nella reale dinamica delle espressioni e del personaggio, per ricordarlo con indizi celati.
Tom (Loki) ha una formazione da ballerino ed è stato molto diverso e profondamente gratificante. Avere a che fare con un cast così talentuoso è stata una gioia. Lavorare con questi due attori è stato davvero uno dei momenti salienti per me.
Qual è stata la sfida più grande che hai affrontato nel lavorare a questa pellicola?
Un giorno ho dovuto dirigere 250 comparse asgardiane. Li ho mantenuti tutti caldi e sciolti e nella parte. Ho corso senza sosta sul set per 8 ore, verificando ogni aspetto e risolvendo i bisogni loro e di Kenneth. A fine giornata ero esausto, ma ebbi il primo abbraccio da parte di Ken. Era sincero. È stato un duro giorno di lavoro.
Nel film hai lavorato anche come stunt di Colm Feore, puoi parlarci di questo aspetto del tuo lavoro nel film?
Colm Feore e io ci siamo divertiti molto quel giorno sul set quando lui doveva essere ripreso mentre si affacciava dalla torre e guardava sotto. Io ero da solo in basso a rappresentare tutta la scena. Vic Armstrong mi ha lasciato interpretare tutti i ruoli mentre Colm guardava in basso dal suo piedistallo reale.
Da quel momento in poi abbiamo avuto entrambi un profondo rispetto reciproco e quando ho fatto la sua controfigura è stata solo questione di muoversi con il medesimo regale abbandono e la stessa virile e intelligente sovranità.
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Al momento ho firmato per la movement direction di Snow White and the Huntsman, un emozionante esordio di Rupert Sanders, che credo sarà brillante. Io sto producendo una versione cinematografica del romanzo “The 5th Sacred Thing” di Starhawk" con una fantastica squadra. È una storia futuribile di un collasso ecologico e della presa del potere militare in America con una città di streghe che difende l'utopia ecologica di San Francisco. Un'epica di pace che vince sulla guerra. Sono molto grato e emozionato per questi progetti.
English version
First of all, can you tell us how did your career begin?
My career began running away from home with my brother to join the circus in 1984. I co-founded a theater troupe in Philadelphia, performing original political farce and avant-garde mad vaudeville for 6 years. After realizing my aptitude for physical theater, I pursued dance and moved in 1992 to San Francisco where I founded, wrote and directed for 2 circuses over 15 years and toured America and France.
In 2005 I was called in by a good friend to do a video audition for I Am Legend and earned the role, working tirelessly on the creation of the movements for the creatures in that film. From then on, it has been recommendations in the industry that get me the work…
How did you get to work on Thor?
I had worked as a stunt actor on I Am Legend, stunt doubling the Alpha-Zombie and during that film connected with the stunt coordinator who introduced me to J.J. Abrams on Star Trek.
I worked on Star Trek as the Alien/Creature choreographer. My work was seen by a number of prominent producers and I was called into a meeting with Patty Whitcher (producer), Luc Etienne (AD) and Kenneth Branagh for a meeting in the first week of January 2010. After that meeting I was hired on as the movement director for the project.
I was hired to work on one fight scene for two weeks and continued to get more responsibility as time went on. I worked directly with the principals Loki, Thor, Sif and the warriors 3 as well as Rene Russo in the role of Frigga. I worked for 3 months…
What kind of training did you go through before taking part in this movie?
I have trained as an actor by performing as an actor; I learned the skills of directing by teaching children and directing adults. My training is always simply to practice, and I have been in the discipline of daily practice of the craft for 25 years. When there was something I didn’t know how to do, I found someone who was a practitioner or if lucky, a master and ask them to teach me. Acting, dance and directing circus shows were the main skills that I worked to refine. Anything of value I have done; was done simply by taking a leap into the unknown.
Your job on Thor as choreographer director and movement director led you to work in strict contact not only with actors, but also with the director Kenneth Branagh. What can you tell us about your collaboration with him?
Kenneth is a creative and respectful artist. He works in a focused manner and with deep consideration for the actors working on the project. From the moment we met he saw the value of my job and encouraged me to do my best work. As I did my job well, I was given more and more responsibility. He called for me by Doxy, which I loved hearing across the set.
We sat and spoke a few times choosing carefully the strategy for getting the best out of the cast. It was an honor to work with him closely these few times…A great man to work with…
I’ve seen an extremely charming video on your website, in which you create movements and choreographies for an alien creature. What parts do the emotions have in a job like this, that requires a complete physical concentration on characters?
My work is to bring the entire actor’s being into the role of the character. Their sensations, emotions; every bit of their personality is a resource to draw from. Emotions are the root of motion and feelings guide our inner life. It takes practice and more practice to find this relationship. We do this work to dig into the resources of the actor. It’s about learning how to play fiercely with the full intelligence (body/mind/emotion/imagination) and how to work under extreme conditions and still find naturalness.
Can you describe, detailed as possible, the schedule you followed in Thor?
I woke everyday at 4am and drove to the studio by 5, had breakfast on the Raleigh Studio Lot. I was on set by 6.30 every day and worked till about 8 at night. Kenneth respectfully ran a tight ship. During the fight sequences the stunt performers were in make up and prosthetics by 7am with at least 3 hours of make-up and assembly for them and I was directing aspects of the fight scene and coach the actors over the whole day and into the night.
How many hours of preparation are needed to set a sequence and train the people working in it?
For the stunt coordinator, fight choreographer and stunt performers many, many hours go into their work. I arrived after a month of preparation, probably 7 hours a day for a month. 240 hours of rehearsal fighting hard, with giants and then when I came in, working with the principles Chris Helmsford, Tom Hiddleston, Rene Russo, and the stunt performers, I was putting in 6 hours a day of rehearsal in addition…for about 10 days before we were on set..
So all in all we are looking at about 500 hours of solid work from a committed crew for the scenes that we will see in the film.
Which influences do you follow when you choose this or that type of movements?
I look to the creature design. The artist’s rendering of the creature or of the character. With Thor I spent hours and hours looking over old comic books, observing the stances of the creatures and the gods in the story. I look at the mechanics of posture and attitude. I look then into the systems of mystical or indigenous mythology for the way in which imagination and the body come together. It all has to be shaped with and from the individual actor.
For Chris (Thor) he was a surfer, and a martial artist who had studied Muay Thai so I watched him and while he executed his movements I would call out things like, “what is the other hand doing while you strike with the hammer, trace the lightning, balance the arms”, “surfer’s legs”, and each of these cues began to sink into the actual dynamics of the expression of the character, to remind him with inner cues. With Tom (Loki) he is trained as a dancer and was very different and deeply rewarding What a joy to work with such a talented cast, working with these two was one of the BIG highlights for me.
What has been the biggest challenge you’ve faced working on this movie?
I had a day of directing 250 extras as Asgardians. I kept them all warm and limber and in character… I was running around the set for 8 hours tirelessly looking after every aspect of their needs and the needs of Kenneth. At the end of the day exhausted, I got the first hug from Ken. It was sincere. It was a hard day of work.
In the movie you’ve worked as Colm Feore’s stunt too. Can you tell us about this aspect?
Colm Feore and I had a great day on set when he was being filmed by himself, looking out over the scene from his tower above and I was the only one there to represent all the action, Vic Armstrong let me play all the roles below, as Colm looked down from his royal perch.
From that moment on we had a warm regard for each other and when I did his stunt work it was really a matter of simply standing and moving with the same level of regal abandon and virile intelligent sovereignty.
What are your future projects?
Currently I am signed on for the movement direction of Snow White and the Huntsman, an exciting first time feature directed by the Rupert Sanders, which I believe will be brilliant. And I am producing a film version of the novel “The 5th Sacred Thing” by Starhawk, with an amazing team. It is a future story of ecological collapse and military take over in America with a city of witches defending the ecological utopia of San Francisco. An epic of peace overcoming war. I’m very grateful for and excited about these projects…