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Speciale BATMAN BEGINS



Dopo anni di assenza, il cavaliere oscuro di Gotham City ricompare sul grande schermo, con il volto di Christian Bale, in un lungometraggio che, attraverso il talento del regista Christopher Nolan ne narrerà le origini, in un percorso che ci porterà nell’anima del giovane Bruce Wayne e nei tormenti che hanno dato vita all’uomo pipistrello














Un nuovo inizio

Nell’estate del 1997, l’uscita nei cinema di tutto il mondo del film “Batman & Robin” decretò quella che sembrava la conclusione definitiva della saga cinematografica dell’uomo pipistrello.
Ricreato per il grande schermo da Tim Burton, l’eroe creato da Bob Kane nel lontano 1939 non riuscì a sopravvivere alla deriva umoristica e fracassona orchestrata dal regista Joel Schumacher con il delittuoso contributo di Akiva Goldsman e del suo interprete, quel George Clooney che di lì a poco avrebbe ammesso pubblicamente di essere tra i principali responsabili della morte su celluloide di Batman.
Quel tracollo infatti, determinò una sorta di esilio della Dc Comics da Hollywood, e un silenzio tombale cadde sulle produzioni cinematografiche legate all’uomo pipistrello, un silenzio che in molti hanno cercato di rompere, i dirigenti della Warner Bros. infatti erano ancora convinti delle potenzialità e del fascino racchiusi nel personaggio di Batman, e intenzionati a dare un forte segnale di discontinuità con le pellicole precedenti, per anni hanno tentato in diversi modi di far rinascere dalle ceneri un nuovo capitolo della saga dell’eroe di Gotham.
Nel 2000 la major cinematografica commissiona infatti al talentuoso regista Darren Aronofsky l’adattamento cinematografico di “Batman Year One”, un progetto che purtroppo, a seguito dei continui rinvii dello stesso Aronofsky non vedrà mai la luce, e uguale sorte toccherà anche a “Batman Vs. Superman” di Wolfgang Petersen, naufragato dopo poche settimane.
Nel 2003 finalmente avviene la grande svolta, la Warner infatti sceglie il regista-culto di “Insomnia” Christopher Nolan, per narrare sullo schermo la pagina più avvincente e allo stesso tempo misteriosa della vita di Bruce Wayne: l’origine di Batman.




Un cast stellare


Con Nolan al timone, la questione primaria per la dirigenza della Warner Bros. e per lo stesso regista era quella di trovare un attore che sapesse, oltre a ridare nuova linfa al personaggio, trasmettere al pubblico i dolori e i dubbi di Bruce Wayne, una scelta infine caduta su Christian Bale, che molti ricorderanno ancora ragazzino in “L’impero del sole” di Steven Spielberg, e che negli ultimi anni si è fatto apprezzare come interprete di film quali “American Psycho” e soprattutto del recente e bellissimo “L’uomo senza sonno”, pellicole che hanno dimostrato in tutto e per tutto che l’attore aveva il fisico, l’attitudine e l’abilità di calarsi nei recessi più oscuri del lato umano, la persona adatta per disegnare sullo schermo la figura di un uomo spinto dalla rabbia e dal rancore per la morte dei genitori e ossessionato dal bruciante desiderio della vendetta, e che sapesse allo stesso tempo ricreare l’uomo pipistrello, esprimendo così i due volti, entrambi oscuri, dello stesso personaggio.
A differenziare ancora di più “Batman Begins” dalle precedenti pellicole è stata inoltre la composizione del resto del cast, ad affiancare Christian Bale infatti nomi illustri come quello del premio Oscar Michael Caine (“Le regole della casa del sidro”), che ricoprirà il ruolo del mitico maggiordomo Alfred, mentre Liam Neeson sarà Henri Ducard, mentore di Bruce Wayne e importante figura nel viaggio iniziatici intrapreso del protagonista, mentre Morgan Freeman, altro vincitore della famosa statuetta con “Million Dollar Baby”, comparirà nella parte di Lucius Fox, dirigente delle Industrie Wayne, altre presenze quella di Gary Oldman nel ruolo di un giovane tenente James Gordon, mentre la bella e brava Katie Holmes (“The Gift”) interpreterà Rachel Dawes, assistente del procuratore distrettuale nonché fiamma del giovane Bruce Wayne.
Ma cosa è un film sull’uomo pipistrello senza i proverbiali cattivi? A minacciare la tranquillità di Gotham City e del suo protettore saranno questa volta il letale Spaventapasseri, interpretato dal 29enne Cillian Murphy (“28 giorni dopo”), inizialmente proprio assieme a Bale uno dei candidati principali per la parte del protagonista, mentre Ken Watanabe (“L’ultimo samurai”) sarà Ra’s Al Ghul, nemesi principale di Batman.
Nomi importanti quindi che hanno dato fin da subito agli appassionati un segnale del cambiamento radicale, del letterale “ritorno alle origini” operato da Nolan assieme allo sceneggiatore David Goyer; un cast interessante, denso di veterani del cinema e di giovani talenti che potesse dare forza a una pellicola il cui primo intento è quello di entrare nel profondo dei personaggi, per dipingere un potente affresco capace di fare conoscere al pubblico più da vicino il mondo di Bruce Wayne.




Un eroe ossessionato

“Quando indossa il costume, Bruce diventa una creatura totalmente diversa, cessa di essere umano, e del resto per me era una necessità, perché mi sarei sentito un idiota a restare una persona normale con indosso il costume. Devi rimanere concentrato. Devi mantenere il controllo. Devi restare focalizzato. Su un ossessione, l’ossessione di Batman. Il quale è ossessionato da un evento accaduto vent’anni prima, ma ancora al centro dei suoi pensieri”.
Così Christian Bale, in una delle numerose interviste rilasciate negli ultimi mesi, ha descritto il suo personaggio, un uomo la cui vita ruota interamente attorno alla morte dei genitori (interpretati nel film dagli attori Linus Roache e Sara Stewart), l’evento che nella pellicola di Christopher Nolan sarà il motore principale del viaggio iniziatico intrapreso dal protagonista per scoprire non solo quale sia il suo destino, ma per trovare risposta anche alle sue paure più nascoste, ai suoi tormenti e ai suoi sensi di colpa, nascosti nel profondo del suo animo.
Un animo diviso e lacerato che Bale ha saputo rendere perfettamente sul grande schermo, dai trailer usciti in queste ultime settimane si coglie il conflitto interno e la disperazione muta e feroce che dilania Bruce Wayne, un conflitto che riguarda la sua stessa ossessione, in lui vi è sempre la lotta tra la spinta a prendere quella ossessione e trasformarla in qualcosa di buono e la voglia di spaccare ossa e quindi di vendicarsi.
Un viaggio psicologico quindi ma anche fisico, a cui il protagonista si è preparato riprendendo i 30 chili persi per “L’uomo senza sonno” ma anche aggiungendone altri al suo peso forma per calarsi nel ruolo del muscoloso supereroe della Dc Comics, addetrandosi anche nell’arte marziale della Keysi, una fra le più brutali e violente, a cui Bale si è preparato intensamente con ore e ore di allenamento e riguardando per interi giorni i filmati dei suoi allenamenti.
Una preparazione al ruolo non del tutto indolore come ha confessato lo stesso Bale in un intervista a Sci Fi Wire di qualche mese fa: “Ho terminato ‘L’uomo senza sonno’ nel luglio del 2003, e abbiamo comiciato a filmare‘Batman Begins’ alla fine di Febbraio del 2004. Mangiavo, mangiavo come un matto, solo nel tentativo di mettere su chili e chili. E sono andato un po’ oltre. Quando arrivai in Inghilterra, Chris (Nolan, n.d.r.) mi ha guardato sconvolto e mi ha detto ‘Oddio, sembri quasi un grizzly’. Mi ero presentato con capelli lunghi e barba, e la mia figura, per così dire, riempiva la stanza. All’epoca avevo preso una quarantina di chili dalla fine delle riprese di ‘L’uomo senza sonno’ all’arrivo in Inghilterra, in Gennaio. E non è stata una cosa molto salutare. Decisamente no. Potevo sollevare dei pesi, ma se mi avessi chiesto di correre per la stanza, sarei finito esausto. Quindi quando arrivai, fu il momento in cui dovetti cominciare sul serio ad allenarmi, fare molte corse e altre cose, e ho rimesso in sesto il mio peso.”
Per entrare nel personaggio inoltre Bale ha iniziato a leggere diverse storie a fumetti e graphic novel dell’uomo pipistrello, confessando di non essere mai stato un appassionato di fumetti, scoprendo però un eroe differente da quello che aveva sempre conosciuto dalla serie televisiva degli anni ’60 con Adam West e Burt Ward: “Quando Nolan mi ha coinvolto nel progetto ho iniziato a leggermi alcuni fumetti di Batman e ho avuto modo di scoprire qualcosa di completamente diverso dalla serie Tv, e anche dai film finora realizzati. In quelle pagine c’è un personaggio incredibile che finora nessuno ha mai saputo sfruttare. Ma noi ci abbiamo provato, abbiamo fatto un film in cui vi è la forza di quelle storie meravigliose, senza fare alcun riferimento ai film precedenti.”
E infatti “Batman Begins”, il cui budget si aggira intorno ai 140 milioni di dollari (4 milioni solo per la Bat-mobile, del peso di 2 tonnellate e completamente corazzata) è una pellicola differente, non è un sequel, non è un prequel, ma l’inizio.
“Ero molto interessato all’idea di creare un film di Batman – ha dichiarato Nolan - con quello che pensavo non fosse mai stato fatto, che in un certo senso ti saresti aspettato ci fosse stato nel primo film, ovvero la storia delle sue origini e il percorso del personaggio da una persona normale a Batman, e volevo creare una visione che fosse del tutto inedita e diversa”.
Un percorso che ha visto la troupe e il cast effettuare la lavorazione in gran parte del globo, prima in Islanda, nelle gelide location di Öræfasveit, Vatnajökuls e Svínafellsjökuls, in cui sono state girate alcune sequenze che si svolgono sul monte Himalaya e che vedono protagonisti Christian Bale assieme a Liam Neeson, per poi trasferirsi in Inghilterra, dove le riprese sono state effettuate in gran parte in un enorme hangardella seconda guerra mondiale a un paio di ore da Londra, dove Nolan e i suoi collaboratori, tra cui il direttore della scenografia Nathan Crowley, hanno ricreato diversi quartieri di Gotham City, inclusi palazzi di otto piani, oltre ai bassifondi di Gotham.
Una lavorazione che è continuata anche a Chicago, Tokyo e nei sobborghi di Hong Kong, il tutto per ricreare non solo l’ambiente in cui Bruce Wayne affina le sue tecniche per divenire l’uomo pipistrello, ma anche per riportare sullo schermo una Gotham City oscura come nei precedenti film, ma allo stesso tempo completamente diversa, circondata da strade e linee della metropolitana, e da vecchi e tetri quartieri, atmosfera adatta per le nuove avventure dell’uomo pipistrello, che dal 15 Giugno finalmente rinascerà.




Il regista: Christopher Nolan

Christopher Nolan nasce a Londra il 30 giugno del 1970 e poco più che ragazzino inizia già a realizzare brevi film amatoriali con la super 8 del padre.
Dopo aver trascorso tre anni a Chicago con la famiglia, Christopher torna in Inghilterra per frequentare l'University College di Londra ed è proprio in questo periodo (la metà degli anni Novanta) che inizia a muovere i primi passi nel mondo del cinema.
Realizza infatti due cortometraggi molto interessanti, “Lanceny” e “Doodlebug”, e poi debutta nel lungometraggio con “Following” (1999), inquietante noir che cattura immediatamente l'interesse del pubblico e della critica, e di cui Nolan firma, oltre che la regia, anche la sceneggiatura, la fotografia e il montaggio.
Nel 2000 il regista ottiene un discreto successo grazie a “Memento”, film dall'originale costruzione a ritroso, che ottiene diversi riconoscimenti, nonché una nomination all'Oscar per la migliore sceneggiatura originale. Due anni dopo il successo di “Memento”, Nolan torna dietro la macchina da presa con il thriller “Insomnia”, remake dell'omonimo film norvegese diretto da Erik Skjoldberg, con Al Pacino e Robin Williams nei ruoli principali. “Batman Begins” è la sua prima produzione ad alto budget.





























Il cast:



Christian Bale

Per leggere l'intervista a Christian Bale clicca qui.

Christian Morgan Bale è nato a Pembrokeshire, in Galles, il 30 gennaio 1974, ed è cresciuto in Inghilterra, Portogallo e Stati Uniti. Il padre era un pilota civile e la madre lavorava in un circo come ballerina e clown.
Christian ha fatto il suo esordio in teatro all'età di dieci anni, con l'attore inglese Rowan Atkinson (meglio noto come Mr. Bean), e nel 1986 ha debuttato in televisione nella miniserie 'Anastasia: The Mystery of Anna'. In seguito, Christian Bale è scelto tra oltre quattromila ragazzi per impersonare Jim Graham, il figlio di un diplomatico inglese internato in un campo di prigionia giapponese durante la seconda guerra mondiale, nel film che Spielberg ha tratto dal romanzo autobiografico di James G. Ballard “L'impero del sole”.
Lo stesso anno, Bale è protagonista del film svedese “Mio min Mio” (1987), mentre nel 1989 appare nell' ”Enrico V” diretto ed interpretato da Kenneth Branagh. L'anno dopo è Jim Hawkins in L'isola del tesoro (1990), un film girato per la televisione, con Charlton Heston nel ruolo di Long John Silver.
Nel 1992, Christian Bale è protagonista del musical di Kenny Ortega “Gli strilloni”, prodotto dalla Disney, e l'anno successivo è con Robert Sean Leonard e Kenneth Branagh in “Swing Kids - Giovani ribelli” (1993), per la regia di Thomas Carter.
Poi, Bale è nel cast del film di Gilliam Armstrong “Piccole donne” (1994), con Winona Ryder, in seguito ha un piccolo ruolo in “Ritratto di signora” (1996), di Jane Campion, ed è il protagonista di “Metroland” (1997), di Philip Saville.
Dopo “Velvet Goldmine” (1998) e “All the Little Animals” (1998), Christian Bale è stato Demetrius in “Sogno di una notte di mezza estate” (1999), accanto a Kevin Kline, Michelle Pfeiffer e Rupert Everett. Nel 2000, Bale ha interpretato Patrick Bateman nel film di Mary Harron “American Psycho”, ed è stato a fianco di Samuel L. Jackson nel remake di “Shaft”.
Christian Bale è vegetariano e ha l'abitudine di adottare tutti gli animali abbandonati che incontra,è un sostenitore di molte organizzazioni come Greenpeace, il WWF e il Dian Fossey Gorilla Fund.
Dal 29 gennaio del 2000 è sposato con Sibi Blazic.



Katie Holmes

Nata il 18 Dicembre 1978 a Toledo (Ohio), Katherine Noelle Holmes è' la più giovane dei cinque figli di Marty (avvocato) e Kathleen (casalinga) Holmes. Inizia a recitare negli spettacoli allestiti dalla sua scuola, la Notre Dame Academy (un istituto femminile cattolico) e contemporaneamente frequenta la Margaret O'Brien's Modeling School. Nell'estate del '95 partecipa all'annuale convention "Hooray for Hollywood" a New York, dove viene notata da un talent scout che le propone di andare a Los Angeles per tentare la carriera di attrice.
La prima apparizione è per il grande schermo in "Tempesta di ghiaccio" (1997) di Ang Lee. Successivamente viene scelta per il ruolo principale della serie TV "Buffy, l'ammazzavampiri" ma decide di rifiutare per prendere il diploma e torna nella natia Toledo per l'ultimo anno di scuola. Venuta a conoscenza delle audizioni per un nuovo serial, insieme alla madre realizza una videocassetta che manda come provino al regista Kevin Williamson. Questi ne rimane impressionato e decide di affidarle il ruolo di Joey Potter nella serie "Dawson's Creek" anche se deve aspettare la fine dell'estate per averla sul set, poiché Katie è la protagonista dello spettacolo di fine anno scolastico "Damn yankies" e non se la sente di abbandonare i suoi compagni fino alla fine delle esibizioni estive. Grazie al fortunato telefilm, il suo volto diventa ben presto molto noto ai telespettatori di tutto il mondo e viene chiamata a recitare nei film "Generazione perfetta" (1998) di David Nutter, "Go - Una notte da dimenticare" (1999) di Doug Liman, "Killing Mrs. Tingle" (1999) di Kevin Williamson, "Wonderboys" (2000) di Curtis Hanson e "The Gift" (2000) di Sam Raimi, in seguito compare come protagonista in “Abandon – misteriosi omicidi” (2002), mentre nello stesso anno è accanto a Colin Farrell in “In lina con l’assassiono” per la regia di Joel Schumacher, mentre recentemente ha preso parte alla commedia sentimentale “Firts Daughter” (ancora inedito in Italia).
Dopo essere stata legata sentimentalmente all’attore Chris Klein, è da pochi mesi la nuova compagna di Tom Cruise.



Michael Caine

Nato a Bermondsey (Londra, Inghilterra) il 14 Marzo 1933, Maurice Joseph Micklewhite è figlio di un pescivendolo e di una casalinga. A quindici anni lascia gli studi, va a lavorare e in seguito si arruola nell'esercito britannico e va a combattere in Korea. Inserito nella classificadi Forbes, tra le 50 star di tutti i tempi, sceglie di chiamarsi Caine a 21 anni perchè affascinato dal film "L'ammutinamento del Caine", con Humphrey Bogart. Calca i più importanti palcoscenici teatrali inglesi (il suo autore preferito è Shakespeare) e nel 1957 debutta sul grande schermo, non accreditato, con il film "Sailor Beware!" di Gordon Parry. Ma è nel 1966, con il film "Alfie", interpretato dopo alcune produzioni televisive, che si fa conoscere dal grande pubblico conquistando una candidatura all'Oscar e il premio della critica cinematografica di New York. Attore poliedrico, in grado di recitare commedie brillanti e film d'azione, raggiunge la popolarità negli Stati Uniti con il film d'avventura "L'uomo che volle farsi re" (1975), diretto da John Huston, e recitato con Sean Connery. Vincitore del premio Oscar come miglior attore non protagonista nel 1987 con il film "Anna e le sue sorelle" (1986) di Woody Allen, è un attore che ha investito i propri guadagni (derivanti da oltre 100 film all'attivo) in produzioni cinematografiche e in ristoranti (ne possiede 5 in Inghilterra e uno a Miami).
Nel 2000, grazie all'interpretazione nel film "Le regole della casa del sidro" (1999) di Lasse Hallström, vince il secondo Oscar come migliore attore non protagonista. Nel 2003 riceve la sesta candidatura (quarta come miglior attore protagonista) agli Academy Awards grazie al ruolo del giornalista Thomas Fowler in "The Quiet American" (2002) di Phillip Noyce.
Nel 1958 divorzia dall'attrice Patricia Haines (sposata nel '55, da cui ha avuto la figlia Dominique) e nel 1973 sposa Shakira Baksh (Miss Guyana 1967), da cui ha avuto la figlia Natasha.
Nel 1992 scala le classifiche americane editoriali con la sua autobiografia in cui rivela particolari della sua infanzia povera e difficile.
Nel 2000 è stato insignito dalla regina d'Inghilterra del titolo di cavaliere.


Gary Oldman

Nato a New Cross (Londra, Inghilterra) il 21 Marzo 1958, Gary Leonard Oldman è figlio di Leonard e Kathleen Oldman, dopo l'abbandono della famiglia da parte del padre - lui ha solo sette anni - cresce con la madre e le due sorelle (una delle quali è anch'essa attrice con lo pseudonimo di Laila Morse, anagramma di 'mia sorella' in italiano). A diciassette anni abbandona gli studi e dopo un primo amore per la musica - deciso a diventare pianista, impara da autodidatta a suonare il pianoforte - grazie all'incontro con Roger Williams si appassiona alla recitazione. Fallito il tentativo di entrare alla Royal Academy of Dramatic Art di Londra, frequenta icorsi di Williams al Greenwich Young People Theatre. Ottenuta una borsa di studio per il Rose Bruford College of Speech and Drama, si diploma nel 1979. Dopo essersi messo in evidenza come uno dei più dotati attori del panorama teatrale britannico - ha recitato anche con la compagnia del Royal Court Theatre e con la prestigiosa Royal Shakespeare Company - e per l'interpretazione dello skinhead Coxy nel film tv "Meantime" (1981) di Mike Leigh, nel 1986 debutta al cinema con "Sid e Nancy", film biografico sull'ex leader del gruppo punk dei Sex Pistols, diretto da Alex Cox. Abile nel trasformare sia il suo corpo che il suo accento, dà vita sullo schermo a una vasta serie di personaggi, molti dei quali particolarmente 'cattivi': Lee Harvey Oswald in "JFK - un caso ancora aperto" (1991) di Oliver Stone, il Conte Dracula (1992) nel film di Francis Ford Coppola, il poliziotto corrotto e tossicomane Norman Stansfield in "Léon" (1994) di Luc Besson, Ludwig Van Beethoven in "Amata immortale" (1994) di Bernard Rose (sul set è scoccata la scintilla con Isabella Rossellini), il perfido Zorg in "Il quinto elemento" (1997) ancora una volta diretto da Besson, il capo dei terroristi Ivan Korshunov in "Air Force One" (1997) di Wolfgang Petersen. Gli anni '90 lo vedono protagonista non solo in veste di attore ma anche di produttore e regista. Fondata con Douglas Urbanski la casa di produzione SE8 Group (il nome deriva dal codice di avviamento postale della cittadina natale di Oldman) nel 1998 produce il suo film d'esordio come regista e sceneggiatore "Niente per bocca", presentato al Festival di Cannes.
I successi sul lavoro non vanno però di pari passo con la vita privata. Dedito all'abuso di alcolici (vizio 'ereditato' dal padre), a metà degli anni '90 si sottopone a una cura disintossicante e conosce la fotografa Donya Fiorentino. I due si sposano nel '97, anno in cui nasce anche il loro primogenito Gulliver Flynn, mentre nel 1999 nasce il secondo figlio Charles John. L'attore è al terzo matrimonio dopo quello con le attrici Lesley Manville, da cui ha avuto il figlio Alfie, e Uma Thurman, sposata nel '90 e da cui ha divorziato due anni dopo. In entrambi i casi la rottura pare sia legata proprio ai suoi problemi con alcool, così come il divorzio dalla Fiorentino, avvenuto nell'aprile 2001.



Morgan Freeman

Nato a Memphis (Tennesse, Stati Uniti) il 1 Giugno 1937, Morgan Freeman durante gli anni '40, si trasferisce con i suoi genitori a Chicago, e Morgan cresce con i nonni a Charleston. Si diploma in un liceo di Greenwood, Mississipi. Il cinema è un suo grande amore fin da ragazzo, ma poiché anche l'idea di volare lo aveva sempre ammaliato, a 18 anni si arruola nell'aviazione. Rimane nelle forze armate cinque anni, trascorsi in gran parte chiuso in un ufficio. Deluso, decide allora ditentare la carriera di attore. Senza arte né parte, si trasferisce a Los Angeles, dove comincia a studiare recitazione. Nel 1967 fa il suo debutto a Broadway, in una versione di "Hello Dolly!" in cui recitano da protagonisti Pearl Bailey e Cab Calloway. Poco tempo dopo, si apre per lui la strada della televisione: entra a far parte del popolare show educativo per bambini "The Electric Company" in cui crea il personaggio di 'Easy Reader'. Durante gli anni '70 e per buona parte degli '80, continua a barcamenarsi tra teatro, televisione e marginali ruoli cinematografici ("Brubacker", "Teachers", "Harry & Son"). Poi, nell'87, gli viene offerto in "Street Smart" di Jerry Schatzberg il ruolo di Fast Black, un protettore violento e senza scrupoli, e quel ruolo, che lo porta alla sua prima nomination all'Oscar (come attore non protagonista), basta a far sembrare lontanissimi i tempi grami dei programmi per bambini. Comincia a trovare con facilità parti più importanti, come quella che due anni dopo ottiene in "A spasso con Daisy": quella di Hoke, l'autista saggio e paziente di una inizialmente scontrosa e prevenuta Jessica Tandy, della quale si conquisterà tuttavia rispetto e simpatia. "A spasso con Daisy", un film che gli vale la seconda nomination all'Oscar (stavolta come migliore attore) e che di Oscar ne ha vinti quattro, dà a Freeman una fama che non aveva mai conosciuto prima. Ne approfitta per lasciare la sua impronta in vari film di grande successo, come in "Robin Hood principe dei ladri" (con Kevin Costner) o come in un altro film vincitore di Oscar, "Gli spietati", di Clint Eastwood. Nel 1993, si cimenta anche nella regia con "Bopha!", ambientato nel Sudafrica dell'apartheid. L'anno dopo, ne "Le ali della libertà", è Red, compagno di prigionia di Tim Robbins in un dramma carcerario a lieto fine, tratto da un racconto di Stephen King: è la terza nomination all'Oscar (ancora come migliore attore). Seguono nel '95 "Seven" - in cui è un detective alle prese con un serial killer che uccide ispirandosi ai sette peccati capitali - e nel '97 "Amistad", di Steven Spielberg. Nel 1998, in "Deep Impact", Freeman si è tolto la soddisfazione di vestire i panni del presidente degli Stati Uniti (benché in un film di fantascienza), in quella che è stata la prima volta in cui questo ruolo, come ruolo principale, è stato affidato ad un attore afro-americano. Un'ulteriore conferma, per lui, di appartenere ormai a quella ristretta cerchia di attori neri che Hollywood ha davvero accettato all'interno del suo star-system.



Liam Neeson

William John Neeson è nato a Ballymena (Irlanda del Nord) il 7 Giugno 1952, Fisico possente (è alto più di 1 metro e 90) prima di fare l'attore ha lavorato nella fabbrica della Guinness, come autista di camion e senza mai trascurare la sua passione per la boxe che ha praticato a livello amatoriale.
Diplomatosi al Queens College di Belfast, nel '76 inizia la sua carriera di attore teatrale al Lyric Players Theatre della città e due anni dopo si trasferisce a Dublino, all'Abbey Theatre, dedicandosi ai classici.
Notato da John Boorman, viene scelto per "Excalibur" nel 1981 che rappresenta l'esordio sul grande schermo per l'attore britannico. Seguono una lunga serie di film per la televisione e soltanto nove anni dopo arriva il suo primo ruolo da protagonista in "Darkman" di Sam Raimi; nel '92 ha il suo primo "approccio" con il fascismo in "Vite sospese" con Michael Douglas e Melanie Griffith e l'anno dopo entra di diritto nel gotha di Hollywood grazie alla sua interpretazione in "Schindler's List" che gli valela nomination all'Oscar.
Lo stesso anno debutta a Broadway in "Anna Christie" al fianco di Natasha Richardson ottenendo la nomination per il Tony Award e l'anno dopo sposa proprio la Richardson nonostante la sua fama di autentico dongiovanni (gli sono stati attribuiti flirt con Helen Mirren, Julia Roberts, Brooke Shields, Barbra Streisand e la cantante Sinead O'Connor) e dalla quale ha avuto due figli.
Dopo arrivano altri film di successo come "Nell", e ruoli da eroe come lo scozzese "Rob Roy" e l'irlandese rivoluzionario "Michael Collins", mentre tra i suoi film più recenti ricordiamo "Guerre stellari: Episodio I - La minaccia fantasma", "Haunting - Presenze", "Gun shy", “Kelsey” e “Le Crociate” di Ridely Scott, accanto a Orlando Bloom.




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