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Speciale F4: Intervista al regista Tim Story





























































Tim Story, trentaquattrenne occhialuto, energico e dalla voce delicata, potrebbe facilmente passare per un teenager, mentre è stato il regista di commedie come “The Barber Shop” e “Taxi” (n.d.t. remake del film francese “Taxxi”, ancora inedito da noi). Come suggerito dal suo berretto da baseball, che porta le parole “Fantastic 4”, il suo progetto attuale è la versione cinematografica del classico fumetto Marvel (in uscita la prossima estate).“The Fantastic Four” è stato il primo successo della Marvel; nel 1961, Stan Lee e Jack Kirby diedero inizio alla Marvel Age con i quattro adorabili personaggi le cui realistiche personalità prepararono la strada per i successi seguenti come “The Incredibile Hulk”, “The Amazing Spider-Man” e “X-Men”.
Guidati dal brillante ma logorroico Reed Richards (conosciuto come Mr. Fantastic), i FQ includono la sua fidanzata, la bellissima Sue Storm (La ragazza invisibile), l’impetuoso fratellino di lei, Johnny (la Torcia Umana) e il miglior amico di Reed, il duro e scontroso Ben Grimm (la Cosa).
Il quartetto era composto da persone normali fin quando un incontro nello spazio con i raggi cosmici non ne cambiò la morfologia. Ora posseggono superpoteri, pur mantenendo i propri problemi quotidiani. Insieme, come figure pubbliche di New York City, usano le loro abilità speciali per difendere la Terra dalle minacce interne ed esterne, combattendo contro gente come il gigantesco dio spaziale Galactus, i mutaforma alieni Skrulls e il loro antagonista più conosciuto, il metallico Dottor Destino, compagno di stanza al college di Reed ed a lui intellettualmente eguale.



Fiamma!


Story si trova di fronte ad un film a grosso budget che mette i FQ contro il loro nemico giurato, Destino. Ma diversamente da altri film tratti da fumetti, che si concentrano su un unico eroe, i Fantastici Quattro hanno quattro protagonisti ed un cattivo! “Non ricordarmelo” dice Story con un grugnito scherzoso. “Sto scherzando. Il punto è capire come realizzarlo e farlo funzionare. E quando ci arrivi, ti dici ‘Ok, è così che devo farlo’ e ti metti in moto. In più, ho imparato diverse cose da quello che hanno passato realizzando gli X-Men.”

Allora, Story è emozionato nel dedicarsi alla prima famiglia della Marvel?
“Oh, certo! Stai scherzando?!” sorride “Sono nato e cresciuto a Los Angeles, passando il tempo a leggere albi della Marvel. Sono un Vero Credente, e leggevo The Fantastic Four, quindi far parte di questo film è una grande emozione. Abbiamo un grande cast: Ioan Gruffudd (“King Arthur”) è Reed, Jessica Alba (il serial “Dark Angel”) è Sue, Chris Evans (“Cellular”) è Johnny e Michael Chiklis (“The Shield”) è la Cosa. Michael è stupefacente col trucco. Hanno davvero portato in vita i FQ.”
Per la prima avventura del gruppo, “Stiamo facendo un film sulle origini, dove i Fantastici Quattro sono ancora alle prime armi, perché una volta che ce ne siamo occupati nel primo film e il cast prende affiatamento, possiamo capire cosa abbia funzionato e cosa no. Questo è il motivo per cui il secondo film è sempre meglio del primo: hai capito come funziona! Un film come Spider-Man 2 alza le aspettative, ma il nostro sarà un film sulle origini come nel primo Spider-Man. Il primo X-Men era stato fatto per quelli che non conoscevano gli X-Men, ma già nel secondo, i realizzatori furono liberati da tutte le spiegazioni e poterono andare al succo della storia.”
I FQ, diversamente dagli X-Men che lavorano o risiedono in una scuola, sono una vera famiglia, inclusa di marito, moglie, cognato e amico di famiglia. “Manterremo quest’aspetto dei Fantastici Quattro. Non sono solo una squadra, sono una famiglia,” dice Story. “Sono noti per essere una famiglia unita, e sto cercando di riportarlo nel film…facendo in modo che litighino fra di loro! Ho sempre percepito i Fantastici Quattro come molto realistici. Mi ricordo di quando litigavo e discutevo con mia sorella proprio come loro. I FQ sono credibili proprio per questo e mi ci posso riconoscere. Perché sono una famiglia, non sempre vanno d’accordo e si piacciono, ma si vogliono bene. Sebbene sia cresciuto leggendo il fumetto, ogni giorno scopro qualcosa di nuovo sui FQ! Mi sto facendo un educazione rileggendo i fumetti e mi dico ‘Wow, non lo sapevo. Questo dobbiamo usarlo’. E’ incredibile quante delle storie a fumetti si svolgano assieme nel film. Sto usando tutto! In realtà, nelle mie ricerche, ho trovato così tante informazioni da non poterle inserire tutte in un solo film. Il mio scopo è far sì che il film abbia abbastanza successo da essere invitato a realizzarne un altro. Più potrà esplorare il loro cattivo, più cattivi ci sono che vorrei utilizzare.”
Restando fedeli al fumetto, i membri del gruppo sono personaggi pubblici. ”Diversamente da Spider-Man o Devil, i Fantastici Quattro non hanno identità segrete. Non indossano maschere. Tutta New York li accetta per ciò che sono: gente normale a cui è capitato di avere questi fantastici poteri.”



É tempo di distruzione!

Il personaggio più colorito della squadra è la rocciosa, arancione e rissosa Cosa dagli occhi blu. “Abbiamo deciso subito di non realizzare la Cosa usando la CGI, come per Hulk,” dice Story. “É diverso da Hulk, perchè Hulk non parla con le persone mentre Ben sì. Non so se avrei fatto il film senza poter rendere Ben reale. Tutti sappiamo come Ben sia un tipo normale, a cui però è accaduto qualcosa di davvero strano. Io volevo che il cuore del Ben interpretato da Michael si vedesse attraverso il suo aspetto roccioso. Volevo che Michael potesse parlare col resto del cast e divertirsi. In questo modo non ho dovuto creare io gli istanti che Michael è già in grado di fare. Realizzeremo anche molte scene di forza in modo da far capire i poteri di Ben. Avrà la forza che si vede nei fumetti.”

Decidere l’aspetto della Cosa è stata dura: avete usato una delle versioni classiche alla Kirby o la versione più moderna alla John Byrne?
“Abbiamo deciso per un mix di entrambe.” risponde Story. “Non seguiremo decisamente la versione dei cartoni animati della Cosa, perché le sopracciglia non fanno una bella figura. Siamo partiti da una considerazione: ‘Come apparirebbe la Cosa se fosse reale?’.
Il trucco di Michael ha le apparenze di una pelle. É comunque roccioso, ma è più come un’epidermide piuttosto che solo rocce. Abbiamo trovato il modo giusto con cui renderlo, e quando abbiamo finalmente visto Michael (nei panni della Cosa), ci siamo detti, ‘Eccolo!’.
Se non avessimo trovato il look giusto per la Cosa, l’intero film non avrebbe funzionato. É perfetto e, ovviamente, dirà una sua versione di ‘è tempo di distruzione!’. L’abbiamo messo, in un modo che sarà divertente. Michael sa dare vita a Ben. Vedrete l’aspetto serio e quello leggero della Cosa...
La Cosa è così realistica, che potresti mettergli addosso una maglietta e comunque funzionerebbe. E siamo rimasti fedeli ai fumetti per le mani: la Cosa ha tre dita e un pollice, e gli stessi piedi del fumetto. Il trucco della Cosa è creato da Mike Elizalde e la Spectral Motion”, che hanno dato vita anche ai personaggi del film di Hellboy.

Nei fumetti, molte delle espressioni della Cosa sono date dal sopracciglio roccioso. Ci sarà nel film?
“Il sopracciglio c’è. Ma non è sporgente come nei fumetti,” dice Story. “Abbiamo pensato sarebbe sembrato fuori posto, ma quando lo vedrete, sarà perfetto! Nel film, la Cosa appare a volte bellissima, altre scene è tragica. A volte, persino paurosa.”

I FQ indosseranno le classiche tute blu?
“Ce le abbiamo,” conferma Story, “e le indossano per tutto il film. Abbiamo voluto fare un omaggio a quelle tute. Quei costumi sono un classico, dovevamo metterceli! Le tute hanno un design davvero forte: un incrocio fra il look alla Kirby e quello degli Ultimate Fantastic Four.”
Comunque, i pantaloncini blu della Cosa, non sono stati resi così fedelmente sullo schermo. “Abbiamo scelto qualcosa di simile, cambiandoli un po’” ammette Story.. “Il trucco della Cosa è così buono che non potevamo usare gli stessi calzoncini dei fumetti. Avrebbero stonato.”
Anche il viola è stato eliminato. “Non lo useremo,” sottolinea Story a proposito delle tute viola che la squadra indossa quando viene irradiata dai raggi cosmici. “Ci sono alcune cose che abbiamo cambiato qua e là, perché volevamo comunque fare un film diverso (dal fumetto).”

Ci sarà il Baxter Building?
Il loro quartier generale a New York resta il famoso Baxter Building. “Dovevamo avere il Baxter Building! Dove altro potrebbero vivere i Fantastici Quattro?” ride Story. “Abbiamo un set incredibile per il Baxter Buildings, stiamo cercando di usare tutti i richiami possibili al fumetto. Lo spettatore medio potrà non coglierli, ma i fans decisamente sì!”.

Il personaggio preferito del regista?
Ogni lettore dei Fantastici Quattro ha il proprio personaggio preferito, ma la scelta di Story è alquanto inaspettata. “Mi sono sempre piaciuti i cattivi,” confida. “Come puoi battere il Dottor Destino o Galactus? Del gruppo, mi piace la Cosa. É il personaggio più interessante, perché è divertente, caustico e con una personalità accattivante. Mi ricordo quando Byrne lo rimpiazzò con She Hulk. La Cosa deve essere nei FQ; non ho mai letto la sua serie solitaria.”
Nel film ci saranno anche i personaggi di contorno dei fumetti. “Willie (Lumpkin, il postino dei FQ) c’è, così come Collins (il bizzoso proprietario del Baxter Building) e la gang di Yancy Street. Faremmo omaggi a tutto! Ci sarà anche Alicia Masters, la ragazza cieca della Cosa. Non puoi fare i Fantastici Quattro senza Alicia!”



Il Dottor Destino impera!


Il Dottor Destino è uno dei cattivi-bandiera della Marvel. Nel film, è interpretato dal Julian McMahon (il serial “Nip/Tuck”). “Vogliamo essere certi di rispettare il Dottor Destino. Nello stesso tempo, quando traduci un fumetto sul grande schermo, devi renderlo credibile,” osserva Story. “La maschera del nostro Destino è stupefacente e riflette come i fans si aspettano che appaia. Comunque non seguiremo la strada degli Ultimate FF (dove il nome di Destino è stato cambiato in Van Damme ed è stato reso un parente di Dracula). Il suo nome nel film è Victor Von Doom e solo dopo diverrà Dottor Destino.

Come vi siete regolati per Destino ed il suo aspetto?
“Stiamo creando un look che sarà veramente forte. Abbiamo già scelto i suoi abiti e tutto il resto, ma dobbiamo stare attenti, perchè se il Dottor Destino non appare realistico, la reazione del pubblico sarà ‘Awww, non posso credere a niente di ‘sta roba!’ La sua maschera e il suo aspetto saranno alquanto sinistri. Ci assicureremo che il re dei cattivi venga rappresentato degnamente.”
Reed e Destino erano compagni di college nel fumetto. “Ovviamente, questo l’abbiamo tenuto,” promette Story. “Manterremo integro quanto più possibile del fumetto e c’è molta roba a cui stiamo pensando che si vedrà nel secondo film. Destino ne fa parte, ma col fatto che questa è una storia delle origini dei Fantastici Quattro, non possiamo già fare tutto col Dottor Destino.”
Il passato di Destino come zingaro in Latveria “è qualcosa che accenneremo, ma che verrà approfondito probabilmente in un film successivo. La consideriamo una storia di sfondo. I fans del fumetto coglieranno i piccoli riferimenti nel film che altri non potranno vedere. Faremmo omaggi ai fumetti, e i lettori dei FQ diranno, ‘Oh, l’ho capita!’ Accenneremo anche all’accento di Destino, quindi non credo che i fans saranno delusi.”

Come per altri film Marvel, gli spettatori vedranno anche il co-creatore dei FQ Stan “The Man” Lee?
“É lui ‘The Man’, quindi Stan doveva esserci,” ride Story.
E, in effetti, Lee interpreta Willie Lumpkin.
“Avremo anche qualcosa che faccia riferimento a Jack Kirby (che morì nel 1994). Ci ispiriamo un po’ a Kirby in termini di direzione artistica. Vedrete lo stile di Kirby in tutto il film. Sono un fan della serie Ultimate, quanto al suo tono, ma abbiamo preso e incorporato molto del materiale di Lee e Kirby. Abbiamo un po’ di tutto dai fumetti dei FQ. Vedrete i fantastici poteri del gruppo e le loro personalità. Io continuo a rileggere i fumetti di Lee e Kirby, in modo da poterci mettere piccoli accenni (nel film). C’è anche un riferimento alla Fantasticar.”

I classici di Lee e Kirby sono stati adattati in modo più o meno fedele per i cartoni animati dei Fantastici Quattro.
“Li avevo già visti, ma non di recente,” dice Story. “Io dipendo dalla sceneggiatura, ma continuo a guardare ai fumetti per le piccole cose che potremmo usare, tipo la Cosa che colpisce qualcuno col suo dito. Cerco sempre idee divertenti dai fumetti che posso usare nel film. Mi piace molto Ultimate FF, per come affrontano le storie. Non mi piace tutto, ma ci sono delle buone idee. Da un punto di vista artistico, mi piacciono le serie Marvel Knights, è forte come disegnano i FQ.”

Non tutta la storia dei FQ verrà trattata con amore.
“Alcune cose funzionano, altre no e dovremo tagliare alcune cose,” rivela Story. “Quando ero un ragazzino, mio fratello, i miei amici ed io volevamo tutti uccidere il Robot H.E.R.B.I.E. (la mascotte fin troppo adorabile del gruppo nella serie animata degli anni ‘70). Spero di potermi vendicare di H.E.R.B.I.E.”

Una cosa da cui Story ha voluto stare molto lontano è la versione povera (e inedita) del film dei FQ di Roger Corman...
“Ne posseggo una copia, ma non l’ho mai visto,” ridacchia. “Me l’hanno mandata appena sono stato inserito nel progetto, ma non sono proprio riuscito a guardarlo.”
Come molti lettori di fumetti, Story è stato introdotto al mondo dei supereroi dal suo fratello maggiore, Dexter. Allora, cosa ne pensa Dexter di questo suo fratellino che è arrivato a dirigere una versione cinematografica del “Più grande fumetto del mondo”? “Ci si rode il fegato,” sorride Tim Story. “Non vedevo l’ora di dirglielo.”






















Intervista tratta da StarLog Magazine a cura di Rosencrantz






Chiudiamo lo spazio dedicato al film The Fantastic Four con una curiosità: è stato messo in onda un curioso spot del film in occasione della finale del campionato dell’NBA che vede la star della pallacanestro americana Magic Johnson giocare una partita insieme alla Cosa ed alla Torcia Umana contro Mr. Fantastic e la Donna Invisibile. Potete vedere qui sotto una selezione dello spot andato in onda nei giorni scorsi e che potete reperire con il sistema di lettura di Windows Media Player proprio su Comicus, a questa pagina: https://www.comicus.it/view.php?section=news&id=886.































BREVISSIME


La durata complessiva del prossimo BATMAN BEGINS sarà di ben 139 minuti e 55 secondi (due ore e venti minuti). La Warner Bros ha lanciato un nuovo trailer internazionale.

L’attore James Marsden, intervistato circa la possibilità che faccia parte del cast di X-MEN 3 ha mostrato delle perplessità a causa della sovrapposizione delle riprese di SUPERMAN RETURNS, al quale sta lavorando, ed il terzo film sui mutanti Marvel. Marsden ha dichiarato che in merito ci sono complicazioni, ma lui spera davvero tanto di far parte di X3, arrivando a dire di essere disposto a recitare anche gratis!
Intanto, il compositore John Ottman (responsabile delle musiche dei primi due “X-Men”) è in trattative con la 20th Century Fox per curare la colonna sonora di X3, così come dovrebbe far parte dello staff tecnico del film anche Geoff Hubbard, supervisore ed art director di X2.

Programmate da Luglio ad Agosto a Toronto le riprese della commedia super-eroistica “Zoom”, tratta dal fumetto "Zoom's Academy for the Super Gifted", con protagonista Tim Allen e Courtney Cox. Prodotto dalla Revolution Studio, "Zoom" sarà filmato presso i Toronto's Cinespace Studios.


Natalie Portman [nella foto] si è rasata il cranio a zero per il film “V for Vendetta” dove interpreta il ruolo di una prigioniera messa in carcere dai servizi segreti inglesi. Prodotto dalla Warner, il film diretto da James McTeigue sarà distribuito il prossimo 4 Novembre.

La major cinematografica New Line Cinema ha annunciato di aver acquistato i diritti della mini serie a fumetti scritta da Neil Gaiman “Death: the High Cost of Living”. Da alcune indiscrezioni, lo scrittore Gaiman potrebbe sceneggiare ed anche dirigere il film.





Paolo Pugliese (testi e traduzioni)
Valeria Marinaccio (download ed ottimizzazione grafica)

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Carlo Coratelli
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