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Le nuove rotte dell'universo Bonelli annunciate al Salone del Libro di Torino

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Al Salone del Libro di Torino, Sergio Bonelli Editore ha presentato alcune interessanti novità relative al suo futuro, tra innovazione, memoria e sperimentazione e progetti crossmediali: dal catalogo delle opere di Vanna Vinci all’atteso debutto animato di Legs Weaver e a quello della seconda stagione di Dragonero, fino a Disperanza, nuova proposta firmata da Samuel Spano. Un viaggio tra generi, linguaggi e visioni, che conferma l’impegno di Bonelli nel reinventare continuamente il proprio universo narrativo.

Di seguito i dettagli nel comunicato diffuso dall'editore.

"PRESENTATE AL SALONE DEL LIBRO DI TORINO
LE NUOVE ROTTE NARRATIVE DELL’UNIVERSO BONELLI
SERGIO BONELLI EDITORE
annuncia la pubblicazione di un catalogo di opere di
Vanna Vinci, le anteprime delle serie animate di Legs Weaver e Dragonero, l’arrivo di Disperanza, la novità firmata Samuel Spano

Lo scorso venerdì, nel fitto calendario di eventi del Salone del Libro di Torino, Sergio Bonelli Editore ha scelto di accendere i riflettori su un tema sempre più centrale nel mondo del fumetto e dell’animazione: il racconto delle grandi donne, tra tradizione e sperimentazione, tra carta e schermo. L’incontro, intitolato “Dalla Marchesa Casati a Legs Weaver. Grandi donne dal fumetto all'animazione”, ha visto protagonisti autori, editor e produttori ed è stata anche l’occasione per confrontarsi sui nuovi linguaggi e sulla pluralità di sguardi del fumetto italiano, che è chiamato ad ampliare costantemente il proprio orizzonte narrativo.

«Dal western epico alla narrazione intima, Sergio Bonelli Editore si muove oggi tra le grandi avventure e le piccole storie, capaci di scendere in profondità e raccontare meglio l’interiorità — ha spiegato Michele Masiero, Direttore editoriale della Casa editricePer questo stiamo approfondendo sempre di più anche un altro tipo di avventura: non solo quella sognata nei grandi spazi del West, negli universi più remoti o tra misteri soprannaturali (luoghi che, assieme ai nostri lettori, continuiamo ad amare e abitare), ma anche quella più silenziosa e personale che nasce, cresce e si sviluppa dentro ciascuno di noi. Trasmigrare i nostri personaggi e tutte le loro anime in altri media — dal live action all’animazione, dal cinema al videogioco — è parte della creatività che nasce dal fumetto e ne rappresenta una naturale evoluzione. Questo sarà sempre il nostro percorso e la nostra cifra. Le nostre storie nascono da lì».

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Vanna Vinci, l’autorialità in primo piano

Tra gli ospiti più attesi dell’incontro, che è stato moderato da Flavio Aquilone, c’è stata Vanna Vinci, che ha raccontato la genesi del suo lavoro, introspettivo e originale, dedicato alla marchesa Luisa Casati, figura eccentrica e leggendaria che ha attraversato arte, moda e letteratura lasciando un’impronta incancellabile. Per Vinci la “scoperta” della Casati risale a una mostra su Boldini nel 2005, da cui nasce un’autentica ossessione e un lungo lavoro di documentazione culminata in LA CASATI. LA MUSA EGOISTA, la graphic novel oggi inserita nel catalogo Bonelli.

«La sfida era raccontare un personaggio fuori dagli schemi, magnetico e sfuggente, evitando la caricatura — ha spiegato Vinci — Ho scelto una narrazione corale, dove voci diverse ricordano la marchesa, accanto alla sua stessa voce e a quella, ironica, che più mi appartiene».  LA CASATI. LA MUSA EGOISTA riflette la tensione tra libertà creativa e rigore biografico, tra fascinazione personale e forma narrativa. Lo stesso accade, seppur in modi diversi, in VIAGGIO NOTTURNO, la miniserie in quattro episodi in cui Vinci è tornata alla sua passione per i vampiri, seppur un po’ diversi da quelli a cui siamo solitamente abituati. Si muovono a Bologna, la città in cui Vanna vive: un luogo accogliente, ma che sa rivelare anche un lato notturno, misterioso e solitario, proprio come la Marchesa Casati.

In occasione dell’incontro, Michele Masiero ha definito Vanna Vinci «una delle più grandi autrici, anzi autori tout court, di fumetto che abbiamo in Italia» e ha annunciato, in anteprima assoluta, l’intento di portare il suo catalogo in Bonelli, in un’operazione che premia autorialità e identità artistica. Dopo LA CASATI, nel prossimo autunno sarà quindi la volta della riproposta di GATTI NERI CANI BIANCHI, in un’edizione che ne raccoglierà l’intera storia.

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Bonelli Entertainment: l’epopea continua su altri schermi

A raccontare il lavoro di Bonelli Entertainment, il braccio produttivo della Casa editrice, è stato Vincenzo Sarno, Responsabile Ufficio Sviluppo Sergio Bonelli Editore, che ha sottolineato come il passaggio dal fumetto all’audiovisivo non sia un’operazione di routine, ma una migrazione creativa coerente con l’identità dell’editore.

«Il desiderio più grande è quello di far divertire e di condividere un’esperienza di vita — ha raccontato Sarno Anno dopo anno, ci stiamo impegnando con tutto il team della Casa editrice per costruire una “piscina culturale”, un ambiente stimolante in cui immergersi, fatto di riferimenti, passioni e visioni condivise. È da lì che nasce l’idea di migrare i nostri personaggi verso altri media — animazione, cinema, videogiochi, live action — con una valorizzazione pensata per gli anni che stiamo vivendo e per quelli che verranno. Un modo per restare fedeli allo spirito del fumetto Bonelli, continuando a raccontare storie attraverso forme sempre nuove e coinvolgenti».

L’obiettivo è condividere esperienze, emozionare, aprirsi a un pubblico nuovo senza perdere l’anima del fumetto originario. Tra i progetti in corso, particolare rilievo assume la miniserie animata realizzata con Rai Kids e dedicata LEGS WEAVER: 4 episodi da 10 minuti ciascuno che saranno presentati in anteprima a Lucca Comics & Games 2025. Un progetto che, partendo dalla matrice del fumetto in bianco e nero, omaggia – per l’abito che lo veste – l’anime giapponese anni ’80 caro ad Antonio Serra, che con Michele Medda e Bepi Vigna ha dato vita al personaggio di Nathan Never e di Legs nel 1991. Confermato anche il successo della prima stagione di DRAGONERO, in onda su Rai, cui seguirà una seconda stagione, con due episodi in anteprima sempre a Lucca nel 2025.

Oltre i confini del formato

L’incontro torinese è stato anche l’occasione per annunciare e ricordare nuove proposte editoriali. Dal rilancio di TEX — che riparte dal numero uno della versione mensile, in un elegante formato cartonato come i grandi classici della letteratura richiedono — al ritorno di KEN PARKER di Giancarlo Berardi e Ivo Milazzo, che rientra nel catalogo Bonelli. E poi una delle novità più attese: DISPERANZA dello storyboard artist, color-key artist e character designer Samuel Spano, una proposta dal linguaggio inedito per Bonelli, in arrivo in autunno, che riconferma ancora una volta come oggi non esistano più confini nel racconto a fumetti della Casa editrice. Infine, l’omaggio ai 50 anni di MISTER NO, primo vero antieroe del fumetto italiano inventato da Guido Nolitta (Sergio Bonelli), con la ristampa di alcuni numeri classici e della versione Revolution, accompagnata da nuovi dossier con approfondimenti redazionali.

Un futuro di storie e visioni

Dal Salone del Libro la Casa editrice propone un messaggio chiaro: Bonelli guarda avanti senza dimenticare le proprie radici. Dalla tradizione dell’edicola all’esplorazione autoriale della libreria, dal fumetto alla serialità animata, il futuro è fatto di storie capaci di far innamorare, che raccontano la complessità dell’oggi senza rinunciare all’avventura. Siano esse in formato edicola, in formato digitale – come quello proposto dall’abbonamento Bonelli Digital Classic – oppure in versione libraria e ancora nelle infinite forme che il dipartimento Bonelli Entertainment sta esplorando in questi anni: il cinema, le serie animate, il live action, i videogiochi… E tutti quei mondi che, ancora non esistono ma saranno lo spazio perfetto per i personaggi, di oggi e del futuro, della Casa Editrice."

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Io sono Maria Callas, recensione: Vanna Vinci racconta la donna Callas

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Abbiamo già detto altrove che questo è il momento dei biographic novel. E così, anche Feltrinelli Comics si imbarca nel flusso della narrazione di personaggi iconici che hanno fatto la storia della cultura contemporanea. È il caso di Vanna Vinci con la sua opera Io sono Maria Callas. In ambito fumettistico, la Diva ha già ricevuto attenzioni da altre autrici, ricordiamo ad esempio Nata Libera di Lorenza Natarella del 2017 per Bao Publishing - inserita anche nei ringraziamenti del volume dalla stessa Vinci.

La fumettista organizza un racconto non tanto sull’aspetto iconico del personaggio: certo, questo è presente - sarebbe assurdo non inserirlo - ma la sua narrazione ha un focus diverso incentrato sulla donna. Il lato umano con tutte le sue sfumature, determinazioni, debolezze, sogni e desideri. Il conflitto tra "Maria" e la "Callas". Tra la sua determinazione, impegno e dedizione, con tutte le rinunce fatte per amore dell’arte da un lato, chiamato da lei La “Callas” e quello fragile, passionale, desideroso e sognante dall’altro, chiamato da lei “Maria”. Insomma tutte le sfumature possibili di una donna indomita e complessa.

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Vanna Vinci riesce ben a sviscerare i volti, o meglio i filtri della personalità di Maria Callas, sia tramite i suoi pensieri che quelli di chi le girava intorno. La narrazione lineare dell’autrice rende il racconto toccante e sincero. I biographic novel possono risultare spesso pesanti, per chi, magari, non è amante o conoscitore del personaggio ma in questo caso il problema non si pone. La Vinci non annoia il lettore e con l’esperienza e i suoi stilemi mette in atto una vera tragedia greca intorno alla Callas. Perché sì, la vita di Maria Callas assomiglia a una delle tragedie da lei interpretate. L’impostazione narrativa infatti assume i connotati della Medea di Euripide.

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Seguendo la struttura di una tragedia greca con prologo, parodo, stasimi ed episodi, l’autrice ci dona i momenti emblematici della soprano. Dalla Maria sovrappeso, con problemi legati alla percezione del suo aspetto e vessata da una madre egoista e ingombrante, a quello di leggenda. Le varie fasi della sua trasformazione fisica e gli amori che l’hanno circondata e tormentata emotivamente, come Meneghini, Pasolini, Visconti, e quello che più di tutti l’ha influenzata: Aristoteles Onassis. I successi e il disastro della Norma per l’inaugurazione dell’Opera di Roma, quando restò afona e abbandonò il palco, nel ‘58. Il ritiro dalle scene e la chiusura dal mondo nella sua casa parigina. Vanna Vinci scava e sviscera l’icona del Novecento fino a trovare la sua vera essenza.
Un’opera corale dove ogni personaggio si incastra in un racconto che diventa sfaccettato e in cui tutti sono chiamati in causa per aggiungere pezzi importanti della storia di Maria Callas. 

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L’autrice non utilizza gabbie visive, si libera di ogni forma di struttura come per evitare costrizioni al personaggio. Man mano la figura della Callas diventa sempre più imponente come una maestosa Medea o la sacerdotessa Norma. Le espressioni, sempre evocative e precise, rendono perfettamente lo stato d’animo della Diva nelle varie fasi della narrazione. Maria Callas nel tempo ha avuto molte trasformazioni fisiche e Vanna Vinci riesce nell’intento di comunicare la sofferenza e la gioia di alcune metamorfosi. Il suo tratto si destreggia egregiamente nel saper cogliere le sfumature della trasformazione fisica e mentale della soprano.
L’edizione Feltrinelli Comics è curatissima, un cartonato a colori 21x24 con sovraccoperta, molto elegante, che valorizza ancora di più l’opera.

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Vanna Vinci realizza una linea di prodotti esclusivi per Ono Arte

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Sabato 4 febbraio verrà presentata alla Ono Arte Contemporanea di Bologna (via santa margherita 10, ore 18:30) una linea di prodotti esclusivi interamente realizzata in collaborazione con Vanna Vinci. Di seguito trovate il comunicato e una gallery con le immagini diffuse:

"T-shirt, foulard, tovagliette americane, tazze, spille, cartoleria e accessori saranno ora disponibili in esclusiva per Ono Arte con le icone più famose che Vanna vinci ha già fatto rivivere in alcune graphic novel di grande successo, come la Marchesa Casati e Frida Kahlo.
A queste si aggiungono alcune delle classiche immagini de la bambina filosofica, la creatura più famosa di Vanna Vinci: nichilista, sarcastica, coltissima e cinica, il suo personaggio più ribelle e sulfureo.
Le immagini sono state realizzate in esclusiva nazionale appositamente per Ono Arte, per dare inizio ad un progetto grafico e di collaborazione destinato a crescere nel tempo, con collezioni sia stagionali che tematiche."

sabato 4 febbraio dalle 18,30

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Bao Publishing ristamperà Aida al confine di Vanna Vinci

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Apprendiamo dalla pagina Facebook ufficiale di Bao Publishing che a giugno verrà riproposto in volume Aida al confine, uno dei graphic novel più importanti della carriera di Vanna Vinci. Originariamente pubblicato da Kappa Edizioni nel 2003, l'opera è descritta come segue sul sito ufficiale dell'autrice

"Si dice che se i fantasmi appaiono è perché hanno lasciato qualcosa in sospeso. Quando Aida si trasferisce a Trieste si ritrova all'improvviso al centro di misteriosi mutamenti nello scorrere del tempo, e ritrova infatti i suoi nonni, morti ormai da anni. In una città dove tutto sembra immobile, lunare e misterioso, Aida conosce il notturno Nino, che la trascina in una ricerca personale e drammatica. Tra la prima guerra mondiale, l'occupazione nazista e i giorni nostri, Aida percorrerà un cammino a ritroso per colmare un rimosso familiare lontano e doloroso".

Nel post di seguito potete osservare le possibili copertine che verranno scelte per la nuova edizione

Stamattina abbiamo fatto una riunione di redazione per la nuova copertina di Aida al confine, di Vanna Vinci, che...

Pubblicato da BAO Publishing su Giovedì 11 febbraio 2016
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