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DCeased - Pianeta Morto, recensione: il ritorno dei morti viventi targati DC Comics

Dceased Pianeta Morto

L’apocalisse zombie è il filone narrativo che più di tutti, in questi primi venti anni del nuovo secolo, ha rappresentato un’efficace allegoria delle crisi sociali, economiche e politiche che hanno attraversato il nostro tempo. La progressiva perdita delle certezze acquisite nella seconda metà del Novecento ha fatto si che la metafora di un mondo dove le istituzioni crollano sotto la spinta di morti viventi, concepita per prima da George Romero nell’arco della sua filmografia, dilagasse nella fiction cinematografica, televisiva e fumettistica. È il caso di The Walking Dead, serie cult scritta da Robert Kirkman e pubblicata da Image Comics che ha generato una longeva serie tv di grandissimo successo. Nel 2005, durante un breve periodo di collaborazione con la Marvel, Kirkman portò nella Casa delle Idee la sua predilezione per le storie a tema zombesco. Nacque così Marvel Zombies, riuscitissima combinazione tra morti viventi e il mondo dei supereroi che ha generato numerosi sequel e spin-off nel corso degli anni. Kirkman accompagnò i lettori in un universo Marvel alternativo, segnato dalla piaga di un contagio che non aveva risparmiato i super-esseri, costringendo un manipolo di sopravvissuti ad una difficile lotta per la sopravvivenza.

L’altra big del fumetto statunitense, la DC Comics, non ha inseguito immediatamente la moda a tema zombie come la rivale, salvo poi gettarsi nella mischia, nel 2019, con la miniserie DCeased, scritta da Tom Taylor e disegnata da Trevor Hairsine. Il gioco di parole che da titolo all’opera è eloquente: il lanciatissimo Taylor, esploso in DC grazie alla saga Injustice, tratta dall’omonimo videogioco ambientato in alternativo futuro distopico, immagina una terra parallela abitata da versioni a prima vista abituali delle familiari icone DC, ma in realtà profondamente diverse. Nel primo volume della saga, Apocalisse Zombie, avevamo assistito al tentativo di Darkseid, finito tremendamente male, di ricomporre l’Equazione dell’Anti-Vita partendo dalla metà in suo possesso e dall’altra metà prelevata dal corpo di Cyborg, rapito e portato per l’occasione su Apokolips. La scoperta tardiva che l’equazione è corrotta e che si tratta di un virus tecno-organico prende di sorpresa Darkseid, che pur rispedendo immediatamente Cyborg sulla Terra, provoca la distruzione di Apokolips e la sua stessa fine.
Sulla Terra la situazione degenera immediatamente: dai sistemi di Cyborg il virus si propaga subito online, sfruttando internet, e dai dispositivi compromessi attacca le persone, trasformandole in zombie. Cadono, tra gli altri, icone della comunità supereroistica come Superman, Batman e Wonder Woman, rimpiazzati dai loro eredi, ma anche Lanterna Verde, Flash e Aquaman.

Dceased Pianeta Morto 1

Nel terzo volume della saga, Pianeta Morto, da poco uscito per Panini Comics, il drappello di eroi superstiti, che hanno evacuato la Terra portando i sopravvissuti al sicuro, ricevono un messaggio da Cyborg, i cui resti cibernetici giacciono ancora sul pianeta abbandonato. È un messaggio importante, che potrebbe contenere la chiave per una cura per tutta l’umanità. La Justice League dovrà decidere se rischiare il tutto per tutto tornando sul pianeta ormai devastato, e la decisione porterà a nuovi ed inevitabili sacrifici. Ma la Terra non è rimasta del tutto indifesa grazie all’impegno di John Costantine e dello Shadowpact, gruppo di esseri dotati di poteri magici. E proprio Costantine si prenderà la luce dei riflettori, con una decisione che avrà un forte impatto sull’esito finale della vicenda.

Dceased Pianeta Morto 2

Dceased: Pianeta Morto porta a compimento le trame iniziate da Tom Taylor nei due volumi precedenti e ne costituisce il climax. Anche se la lettura dei due precedenti capitoli è consigliata, la miniserie non mancherà di appassionare anche i lettori appena arrivati, grazie alla scaltrezza narrativa di Taylor che, dopo una breve sintesi delle puntate precedenti, getta subito il lettore in una sarabanda di azione e suspense da togliere il fiato. Il fatto di giocare con versioni alternative delle più celebri icone del DC Universe dà allo sceneggiatore la possibilità di tratteggiarne caratterizzazioni segnate da lutti e da esperienze estreme, che le rendono simili ma diverse dalle controparti originali. Il copione è quello tipico delle opere apocalittiche di questo genere e della struttura restaurativa in tre atti (dopo la presentazione dei personaggi e la fase dello scontro e lotta, avvenuti nei volumi precedenti qui ci troviamo davanti alla risoluzione della crisi). Si tratta però di un piano eseguito brillantemente e non pedissequamente da Taylor, che colpisce duro sul piano emotivo causando shock a ripetizione al lettore.

Dceased Pianeta Morto 3

Dal punto di vista grafico è piacevole ritrovare Trevor Hairsine, artista britannico autore del primo volume e artista emergente dei primi anni 2000, quando si guadagnò un posto tra gli “Young Guns”, gli astri nascenti di casa Marvel. Hairsine è ricordato soprattutto per l’ottimo lavoro svolto sulla linea “Ultimate” della Marvel in quegli anni, che sembrava il preludio ad una carriera di altissimo livello. Non tutte le promesse sono state mantenute, ma in Dceased: Pianeta Morto il lavoro svolto è di notevole profilo. Il suo stile dinamico e dettagliato, capace di realizzare tavole spettacolari, è il perfetto compendio alla sceneggiatura mozzafiato imbastita da Taylor.
Dceased: Pianeta Morto viene presentato da Panini Comics con la consueta cura tipica della sua linea di cartonati da libreria, un volume consigliato per chi ama le letture cariche di suspense e l’intrattenimento di qualità.

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