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Revival 1 - Sei tra amici

Ultimamente siamo sommersi da opere che ci pongono sempre la stessa domanda: cosa succederebbe se i morti tornassero in vita? Eppure molte di esse partono dal presupposto che il ritorno dall’oltretomba coincida necessariamente con una devastante piaga malvagia atta a distruggere l’umanità; lo vediamo prevalentemente nelle serie a tematiche orrorifiche che hanno come protagonisti gli zombie, fenomeno che ormai è uscito letteralmente fuori controllo. Ma pochi sono i lavori che invece si concentrano sull’effetto sociale, psicologico e traumatico che il riavere indietro una persona cara possa provocare.

E questo è proprio quello che vediamo in Revival di Tim Seeley e Mike Norton, in cui misteriosamente tornano in vita, con il pieno delle facoltà mentali e fisiche, alcune persone nella cittadina di periferia di Wausau nelle campagne del Wisconsin. Si dovrà quindi fare i conti con l’effetto mediatico, scientifico e religioso di questo evento straordinario e saranno molteplici le ripercussioni che verranno originate per l’impossibilità di prepararsi e saper affrontare qualcosa di questa portata. Ovviamente il tutto è condito con una buona dose di aura sovrannaturale e atmosfere mistiche che ben si accomunano con la tematica principale.

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La trama già anticipatavi nelle precedenti righe ruota attorno all’agente di polizia Dana Cypress che dovrà occuparsi di tutto ciò che riguarda i risorti, in particolare di un brutale caso di omicidio per cui tutti sono sospettati, cercando di far luce su questo misterioso avvenimento e di fermare le forze oscure all’opera. Ad aiutarla la sorella Em Cypress, vera e propria star del fumetto, anche lei ritornata in vita dopo essere stata uccisa, che cercherà di far luce sugli incredibili eventi che la riguardano in prima persona e agirà di conseguenza.

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Un noir rurale questo Revival che è caratterizzato da un buon storytelling curato e ben costruito che tuttavia si perde un po’ in questo intreccio di generi che non vengono pienamente padroneggiati dallo scrittore. La componente noir infatti è sbiadita, sottotraccia, e quando emerge, nelle parti più lente e noiose della storia che hanno luogo prevalentemente nel dipartimento di polizia, risulta poco impressiva ed è nettamente surclassata dalla parte action, caratterizzata da un livello di violenza elevato, che spesso è fin troppo dominante. Infatti se questa serie si concentrasse maggiormente sugli aspetti di forza che la contraddistinguono come la originalità (almeno parziale) di trama, i personaggi ben costruiti e le ambientazioni che si prestano ottimamente ad uno slancio più orrorifico, potrebbe migliorare sensibilmente.

Sicuramente la netta contrapposizione tra il placido e pacifico scenario e la tremenda vicenda che vi ha origine ha un fascino molto interessante per il lettore, soprattutto perché ci si accorge di come il team creativo sia a proprio agio con quest’ambientazione riuscendo a farla propria e a caratterizzarla in maniera eccellente. Non solo a livello paesaggistico ma anche relativamente alle persone che popolano questa cittadina di periferia.

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Alle matite vediamo all’opera Mike Norton, vincitore di un Eisner Award per il Miglior Fumetto Digitale per Battlepug nel 2012, che tuttavia, pur essendo uno dei più apprezzati artisti del momento, realizza delle tavole dal forte impatto visivo ma con uno stile eccessivamente da comic book supereroistico, forse poco azzeccato per l’opera e non particolarmente entusiasmante. Magnifiche però le cover di Jenny Frison.
Alla luce del primo volume che raccoglie i primi 5 numeri dell’opera, notiamo un buon potenziale nella serie che tuttavia forse necessita di più numeri per essere apprezzata e per svilupparsi appieno.

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Saldapress: è disponibile Il suicidio spiegato a mio figlio

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Comunicato stampa:

È disponibile Il suicidio spiegato a mio figlio
di maicol&mirco

Come annunciato un paio di mesi fa, saldaPress l’ha fatto di nuovo. Dopo aver sostenuto con successo le Ragazzine di Ratigher – candidato al Premio Micheluzzi 2015 e divenuto nel frattempo uno dei fumetti più acclamati del 2014 – saldaPress ha deciso di bissare l’acquisto preventivo su primaomai.com, aggiudicandosi un certo numero di copie di IL SUICIDIO SPIEGATO A MIO FIGLIO, il nuovo lavoro di maicol&mirco.

Che cos’è IL SUCIDIO SPIEGATO A MIO FIGLIO? Un manualone di 400 pagine (formato cm 11,5 x 16,5, cucito filo refe, prezzo 20 euro) in cui maicol&mirco spiegano rosso su nero (o nero su rosso, in alcuni casi) perché, come dicono loro stessi, “su questa Terra occorre passare il minor tempo possibile. Un testo fondamentale in cui in cui vi illustreremo i modi, le maniere, i motivi e i trucchi sul trasferirsi velocemente nell’aldilà. Dovunque esso sia. In paradiso. All’inferno. O solo nella vostra immaginazione”.

Cosa ne sarà di questo indispensabile, poetico, cinico e illuminante manualone? Lo trovate nello shop online del sito saldaPress, fino a esaurimento copie.

Se vi siete persi IL SUICIDIO SPIEGATO A MIO FIGLIO di maicol&mirco, dunque, avete ancora l’occasione di acquistarlo nello shop del sito saldapress.com e di vedervelo recapitare a casa.

Ilsuicidiospiegato

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Saldapress: grande successo per Outcast

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Comunicato stampa:

OUTCAST: un esordio in grande stile
SaldaPress annuncia che le vendite di Outcast durante Cartoomics 2015 hanno superato le migliori aspettative

Robert Kirkman ha fatto di nuovo centro. Il primo numero di OUTCAST, la nuova serie horror dell’autore di The Walking Dead e Invincible, sta ottenendo grandi risultati anche in Italia, dopo aver fatto registrare record di vendite nel 2014, al suo esordio negli USA.

Durante le tre giornate milanesi di Cartoomics 2015, saldaPress comunica di aver venduto 2000 copie del primo numero di OUTCAST, uscito venerdì 19 in edicola e fumetteria. Si tratta di un dato che ha superato anche le migliori aspettative della casa editrice. Anche i primi dati di vendita nelle edicole e fumetterie italiane confermano la curiosità e il favore con cui è stata accolta la storia di Kyle Barnes, un giovane reietto che ha, suo malgrado, il potere di scacciare i demoni. OUTCAST, infatti, sta esordendo in edicola e in fumetteria con un successo superiore a quello iniziale di The Walking Dead, che venne a suo tempo subito ristampato, proprio per gli ottimi dati di vendita del numero inaugurale.

OUTCAST, di cui Cinemax sta già producendo la serie tv, si annuncia dunque come un nuovo fenomeno editoriale e, più in generale, come un altro importante tassello della narrazione a fumetti e crossmediale contemporanea. Le 2000 copie di Cartoomics e le altre migliaia vendute in edicola e fumetteria lo confermano.

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Outcast 1

Da quando la SaldaPress ha firmato un contratto con la Skybound, l’etichetta partner studio di Image Comics, creata nel 2010 da Robert Kirkman per pubblicare tutti i suoi progetti e quelli di autori selezionati che lo scrittore prende sotto la sua egida, vengono pubblicate in Italia molte opere di grande rilevanza che fanno parte del suo ampio parco testate.
Abbiamo visto The Walking Dead, Invincible, Brit, Manifest Destiny e ora ci apprestiamo a poter leggere Thief of Thieves di Andy Diggle e Outcast dello stesso Kirkman, di cui vi parleremo qui di seguito.

Outcast 1 a

Un fumetto dalle tinte horror questo Outcast, letteralmente "reietto", e il lettore scoprirà presto perché Kyle Barnes, il nostro protagonista, è stato rinnegato ed emarginato sia dalla società che… dai demoni. Infatti, per quanto realistica per volere dello stesso Kirkman, la storia non rinuncia alla componente soprannaturale, trattando tematiche come l’esorcismo, la possessione demoniaca, la presenza occulta delle forze diaboliche e dei demoni.

Outcast 1 b

Il personaggio principale possiede una sorta di dono – o per meglio dire una maledizione – che lo rende in grado di esorcizzare le persone possedute da entità maligne, che tuttavia sono al corrente di informazioni fondamentali riguardo alla sua peculiarità, che bramano per scopi al momento del tutto ignoti. E nella sua tormentata esistenza Kyle ha avuto a che fare diverse volte con questi demoni che gli hanno reso la vita un vero inferno: sia sua madre che sua moglie vennero infatti possedute e le sue (re)azioni per far fronte a questi problemi sono il motivo principale della sua emarginazione dalla società, che lo ritiene un individuo pericoloso e di dubbia moralità. Kyle dovrà quindi prendere coscienza di queste sue potenzialità di esorcista per aiutare il prossimo e fare chiarezza sui misteri che lo circondano e riguardano la sua vita fin troppo da vicino.
Ma non sarà solo in questo viaggio; al suo fianco infatti ci sarà il Reverendo Anderson, una figura chiave della serie che lo aiuterà e lo supporterà in questo tortuoso percorso. Notare come questa figura risulti assolutamente familiare al lettore con un minimo di conoscenza cinefila di base, che leggendo questa storia non può che richiamare alla mente Padre Lankaster Merrin del capolavoro horror L’esorcista di William Friedkin del 1973.
Un horror vecchia scuola quindi, non la corrente splatter e gore che ultimamente va molto di moda al cinema, che disgusta invece di terrorizzare.

Outcast 1 c

Tutto sommato, a fine lettura, l’opera convince, sebbene carburi lentamente e in questo primo albo ci siano solo le sparute radici di quello che potremo vedere in futuro. Lo storytelling tuttavia non annoia e già comincia a stuzzicare le speculazioni del lettore localizzando in maniera sapiente qui e là dei misteri e degli embrioni narrativi che verranno sviluppati in seguito in maniera presumiamo spiazzante, considerando l’abilità narrativa di Kirkman.

Menzione speciale per il comparto grafico; la SaldaPress ha deciso di optare per il bianco e nero, o meglio per una particolare scala di grigi a campiture dense e non retinate, solide, del tutto diversa dal formato originale a colori dell’opera. Decisione presa in accordo con la casa editrice Skybound e con l’artista Paul Azaceta che rende l’edizione italiana unica al mondo. In particolare segnaliamo, come comunicato a Cartoomics 2015, che la volontà di pubblicare l’opera in bianco e nero è stata accettata dalla casa madre proprio perché l’artista inseriva già questo step nel processo creativo originale. Infatti oltre a realizzare i disegni e le chine, Azaceta utilizza la scala di grigi per orientare e facilitare il lavoro del colorista, assicurandosi che così mantenga la sua stessa percezione della tavola. L’edizione è identica in formato a quella di The Walking Dead, quindi albo bonellide in bianco e nero, dal prezzo ridotto e di pregevole fattura. Per tutti i puristi, comunque, ricordiamo che a novembre uscirà il primo volume a colori della serie.

Parlando del tratto si nota come sia molto caratteristico e adatto per la resa degli ambienti tetri, oppressivi e angoscianti di una cittadina di provincia degli States in cui dimorano malvagie creatore demoniache. Lo stile è sporco, volutamente impreciso a tratti ma molto aggressivo, con inquadrature ricercate e atte a rafforzare la resa dell'orrorifico.

Outcast 1 d

Ricordiamo anche che della serie è già stato annunciato un adattamento televisivo ad opera di Cinemax, che oltre al pilot ha commissionato anche l'intera prima stagione; vi rimandiamo a questa news per il cast.

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