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La Skybound di Robert Kirkman firma un contratto di 2 anni con la Universal

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THR riporta la notizia che la Skybound di Robert Kirkman ha firmato con la Universal Picture un contratto in esclusiva per due anni per la realizzazione di un progetto cinematografico. Ricordiamo che tra le proprietà intellettuali sotto l'etichetta troviamo The Walking Dead, Invincible e Outcast, di Kirkman stesso, oltre a Birthright di Joshua Williamson e Andrei Bressan, Ghosted di Williamson e Goran Sudžuka & Davide Gianfelice, e Manifest Destiny di Chris Dingess e Matthew Roberts.

"Al liceo vedevo L'armata delle tenebre praticamente ogni sera prima di dormire così ho visto il logo Universal ruotare attorno al pianeta che chiamiamo casa migliaia di volte. L'idea di produrre film che porteranno quel logo è incredibilmente impressionante. Non siamo riusciti a trovare partner migliori che il team della Universal. Credo che questa partnership aiuterà me e David [Alpert, da molto tempo partner di Kirkman] e raggiungere tutti gli obiettivi che ci siamo fissati quando abbiamo fondato Skybound cinque anni fa" ha dichiarato Kirkman.

Ad ora non si sa quale sia il titolo che verrà adattato anche se il sito esclude The Walking Dead dalla lista di possibili candidati.

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Outcast 1

Da quando la SaldaPress ha firmato un contratto con la Skybound, l’etichetta partner studio di Image Comics, creata nel 2010 da Robert Kirkman per pubblicare tutti i suoi progetti e quelli di autori selezionati che lo scrittore prende sotto la sua egida, vengono pubblicate in Italia molte opere di grande rilevanza che fanno parte del suo ampio parco testate.
Abbiamo visto The Walking Dead, Invincible, Brit, Manifest Destiny e ora ci apprestiamo a poter leggere Thief of Thieves di Andy Diggle e Outcast dello stesso Kirkman, di cui vi parleremo qui di seguito.

Outcast 1 a

Un fumetto dalle tinte horror questo Outcast, letteralmente "reietto", e il lettore scoprirà presto perché Kyle Barnes, il nostro protagonista, è stato rinnegato ed emarginato sia dalla società che… dai demoni. Infatti, per quanto realistica per volere dello stesso Kirkman, la storia non rinuncia alla componente soprannaturale, trattando tematiche come l’esorcismo, la possessione demoniaca, la presenza occulta delle forze diaboliche e dei demoni.

Outcast 1 b

Il personaggio principale possiede una sorta di dono – o per meglio dire una maledizione – che lo rende in grado di esorcizzare le persone possedute da entità maligne, che tuttavia sono al corrente di informazioni fondamentali riguardo alla sua peculiarità, che bramano per scopi al momento del tutto ignoti. E nella sua tormentata esistenza Kyle ha avuto a che fare diverse volte con questi demoni che gli hanno reso la vita un vero inferno: sia sua madre che sua moglie vennero infatti possedute e le sue (re)azioni per far fronte a questi problemi sono il motivo principale della sua emarginazione dalla società, che lo ritiene un individuo pericoloso e di dubbia moralità. Kyle dovrà quindi prendere coscienza di queste sue potenzialità di esorcista per aiutare il prossimo e fare chiarezza sui misteri che lo circondano e riguardano la sua vita fin troppo da vicino.
Ma non sarà solo in questo viaggio; al suo fianco infatti ci sarà il Reverendo Anderson, una figura chiave della serie che lo aiuterà e lo supporterà in questo tortuoso percorso. Notare come questa figura risulti assolutamente familiare al lettore con un minimo di conoscenza cinefila di base, che leggendo questa storia non può che richiamare alla mente Padre Lankaster Merrin del capolavoro horror L’esorcista di William Friedkin del 1973.
Un horror vecchia scuola quindi, non la corrente splatter e gore che ultimamente va molto di moda al cinema, che disgusta invece di terrorizzare.

Outcast 1 c

Tutto sommato, a fine lettura, l’opera convince, sebbene carburi lentamente e in questo primo albo ci siano solo le sparute radici di quello che potremo vedere in futuro. Lo storytelling tuttavia non annoia e già comincia a stuzzicare le speculazioni del lettore localizzando in maniera sapiente qui e là dei misteri e degli embrioni narrativi che verranno sviluppati in seguito in maniera presumiamo spiazzante, considerando l’abilità narrativa di Kirkman.

Menzione speciale per il comparto grafico; la SaldaPress ha deciso di optare per il bianco e nero, o meglio per una particolare scala di grigi a campiture dense e non retinate, solide, del tutto diversa dal formato originale a colori dell’opera. Decisione presa in accordo con la casa editrice Skybound e con l’artista Paul Azaceta che rende l’edizione italiana unica al mondo. In particolare segnaliamo, come comunicato a Cartoomics 2015, che la volontà di pubblicare l’opera in bianco e nero è stata accettata dalla casa madre proprio perché l’artista inseriva già questo step nel processo creativo originale. Infatti oltre a realizzare i disegni e le chine, Azaceta utilizza la scala di grigi per orientare e facilitare il lavoro del colorista, assicurandosi che così mantenga la sua stessa percezione della tavola. L’edizione è identica in formato a quella di The Walking Dead, quindi albo bonellide in bianco e nero, dal prezzo ridotto e di pregevole fattura. Per tutti i puristi, comunque, ricordiamo che a novembre uscirà il primo volume a colori della serie.

Parlando del tratto si nota come sia molto caratteristico e adatto per la resa degli ambienti tetri, oppressivi e angoscianti di una cittadina di provincia degli States in cui dimorano malvagie creatore demoniache. Lo stile è sporco, volutamente impreciso a tratti ma molto aggressivo, con inquadrature ricercate e atte a rafforzare la resa dell'orrorifico.

Outcast 1 d

Ricordiamo anche che della serie è già stato annunciato un adattamento televisivo ad opera di Cinemax, che oltre al pilot ha commissionato anche l'intera prima stagione; vi rimandiamo a questa news per il cast.

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Robert Kirkman svela nuovi dettagli sullo spin-off di The Walking Dead

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Dialogando con EW all'Austin festival Robert Kirkman ha parlato dello spin-off di The Walking Dead, di cui vi ricordiamo la AMC ha già ordinato due serie, parlando dell'intento della serie, della linea temporale di ambientazione e di molto altro.

"Non sarà collegata in nessun modo ai fumetti", ha detto Kirkman. "Fin dall'inizio dello show originale non abbiamo fatto altro che sentire 'Che cosa sta succedendo qui o in un altro posto'. Quindi l'intento del nuovo show è quello di espandere quel mondo e mostrare un altro angolo degli Stati Uniti e quello che sta succedendo lì. La collocazione temporale è leggermente precedente rispetto alla serie originale. Rick Grimes si è svegliato dal coma ed è stato tipo, 'Oh, cavolo, zombies, che strano!' [...] Ma io non lo chiamerei 'prequel', perché la totalità dello show non è ambientata prima [di The Walking Dead]. Alla fine si creerà un percorso parallelo".

Ci saranno connessioni tra i due show, questo di sicuro, ma non aspettatevi crossover, almeno non per ora.

"Una cosa che stiamo cercando di fare in tutti i modi con il nuovo show è di non renderlo derivativo. Si deve reggere in piedi da solo. Potete vedere anche solo questa seire e godervela lo stesso. Ma se si sta guardano entrambi gli show vedrete cose come, 'Oh, hanno scoperto questo, o hanno scoperto quest'altra cosa in un modo diverso.' Ci sono un sacco di cose sul mondo di The Walking Dead che questi personaggi devono imparare e comprendere per tirare avanti. E ci possono essere alcune cose che vengono scoperte nello spin off e che non sono state ancora scoperte nella serie originale. Quindi ci potrebbe essere una cosa in cui, 'Oh, hanno incontrato uno zombie nella stagione 4 di The Walking Dead che potrebbe fare questo e ora sappiamo perché'".

La serie tv sarà co-creata da Robert Kirkman e Dave Erickson, quest'ultimo sarà anche lo showrunner della serie mentre Kirkman stesso sarà produttore esecutivo insieme a Gale Anne Hurd e David Alpert. Adam Davidson dirigerà il pilot che verrà girato all'inizio del 2015. Nel cast ci sono Cliff Curtis e Kim Dickens nei panni della coppia protagonista, mentre Frank Dillane e Alycia Debnam Carey interpreteranno i figli avuti da lei in una precedente relazione.

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Robert Kirkman parla della serie TV spin-off di The Walking Dead

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EW ha fatto quattro chiacchiere con Robert Kirkman, creatore del franchise The Walking Dead, relativamente al progetto spin-off della serie televisiva che la AMC ha in cantiere.

“Posso dire che questo show sarà basato sulla famiglia. Ma su un tipo diverso di famiglia che non abbiamo ancora esplorato in The Walking Dead finora. Quindi quello che stiamo cercando di fare con questo spin-off è mantenere la storia il più familiare possibile per i fan di TWD, in modo che anche qui possano ritrovare ciò che amano della serie. Ma al contempo vogliamo raccontare questa storia in modo completamente diverso, con persone completamente diverse, in un'ambientazione completamente diversa che genererà uno show fondamentalmente differente. Credo che il look e l'atmosfera dello spin-off di The Walking Dead sarà sorprendentemente diverso".

La serie tv sarà co-creata da Robert Kirkman e Dave Erickson, quest'ultimo sarà anche lo showrunner della serie mentre Kirkman stesso sarà produttore esecutivo insieme a Gale Anne Hurd e David Alpert. Adam Davidson dirigerà il pilot che verrà girato all'inizio del 2015. Nel cast ci sono Cliff Curtis e Kim Dickens nei panni della coppia protagonista, mentre Frank Dillane e Alycia Debnam Carey interpreteranno i figli avuti da lei in una precedente relazione.

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