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Napoli Comicon 2015: le novità RW Lion

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Al Napoli Comicon 2015 si è tenuto un incontro RW Lion in cui Alessio Danesi e gli ospiti Mike McKone, Werther Dell’Edera e Giorgio Pontrelli hanno incontrato i fan DC Comics. Danesi, durante il panel, ha parlato delle novità Lion in uscita. Ecco cosa ha annunciato:

Su Superman la storia scritta da Geoff Johns e disegnata da John Romita Jr. entra nel vivo e il penultimo capitolo di Uomini del domani cambierà per sempre la vita del kryptoniano.

In Batman 41 il Gioco Finale di Scott Snyder e Greg Capullo arriverà quasi alla fine con il ritorno del Joker e dei suoi zombie sorridenti.

Justice League 41: il VIRUS AMAZO colpirà duramente la League; vedrete quindi come Johns ha rivoluzionato il concept di uno dei nemici più importanti della JL. Ad impreziosire il tutto Jason Fabok, la nuova superstar made in USA.

In Lanterna Verde 41 finisce il maxi evento Godhead che ha coinvolto anche Lanterna Verde Presenta Sinestro e potremo vedere l'alleanza del tutto inaspettata e imprevedibile tra Hal Jordan e un misterioso individuo.

Su Giovani Titani esplode la serie di Deathstroke con l’arrivo di Batman e Harley Quinn nella battaglia più brutale degli ultimi quattro anni realizzata da Tony Daniel. Per l’occasione si festeggeranno anche i 50 anni dei Giovani Titani con una speciale Variant Jumbo che ripercorre le storiche origini forse poco note dei Titani.

Verrà rivoluzionata la formula RW Lion Presenta che avrà un nuovo formato più grande per il magazine informativo.

Verrà pubblicato e distribuito in fumetteria Futures End Batman Volume 2 con uno sguardo al destino di Batman, Grayson, Birds of Prey, Damian e L’Eretico.

A breve distanza dalla sua uscita negli States arriverà anche Multiversity n.9 con l’epilogo della saga di Grant Morrison.

Tra le uscite classiche (nel senso di non appartenenti alla rivoluzione New 52) terminerà la pubblicazione dei Segreti Sei, molto legata alla nuova serie New 52 che troverà spazio nei mensili antologici da edicola e fumetteria. Maggiori informazioni a Etna Comics.

Batman Pulp raccoglie tre storie inedite scritte e disegnate da James Robinson, Alan Grant, JH Williams III e da Stefano Raffaele. Una declinazione anni 30 per del Cavaliere Oscuro.

Nella collana DC Deluxe arriva il momento di uno dei capolavori grafici di Bernie Wrightson, già apprezzato su Batman La Setta: dopo venti anni in Italia ritorna in una nuova edizione rimasterizzata The Weird. Batman, Superman e tutti i grandi eroi disegnati da un maestro dell’orrore.

Per quanto riguarda la Vertigo, uscirà Unwritten Volume 11 con l’inizio dell’Apocalisse, mentre in occasione dell’imminente serie tv Lucifer verrà proposta la riedizione completa della collana scritta da Mike Carey e disegnata da Peter Gross e Dean Ormston!

Verrà pubblicato anche l'ultimo lavoro di Warren Ellis per la DC Comics Two-Step, saga cyberpunk con i disegni di Amanda Conner.

Segnaliamo, inoltre, che nel piano di ristampa del materiale presente nel catalogo di Planeta DeAgostini verranno pubblicati anche numeri di Batman e Superman esauriti.

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Swamp Thing di Alan Moore: 1 - Grandi Opere Vertigo

Corre l’anno 1983 e la scena dei comics americani è dominata dalla Marvel. La cura di Jim Shooter, eccentrico e dispotico editor in chief,  iniziata alla fine del decennio precedente, ha sortito i frutti sperati partorendo cicli fondamentali nella storia del fumetto americano come Uncanny X-Men di Chris Claremont & John Byrne, Daredevil di Frank Miller, Fantastic Four di Byrne e Thor di Walt Simonson. I fumetti DC, ancora realizzati da vecchie glorie della Silver Age come Curt Swan o da vecchi leoni come Gerry Conway, Gene Colan e Don Heck, transfughi dalla Marvel a seguito dell’instaurazione del regime Shooter, appaiono inevitabilmente in ritardo se confrontati con le memorabili run sopra citate. Ma è solo la quiete prima della più grande tempesta che sconvolgerà il fumetto americano degli anni '80 e che passerà alla storia come British Invasion: apripista di questa vera e propria rivoluzione stilistica e di contenuti sarà un giovane scrittore dal futuro luminoso, Alan Moore.

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Moore, inglese di Northampton, nel 1983 è pressoché uno sconosciuto per il mercato americano, ma il suo lavoro sulle celebri riviste antologiche inglesi 2000AD e Warrior, attira l’attenzione di Len Wein, editor della DC. Wein, con un passato importante di scrittore alla Marvel (sua l’ideazione, tra gli altri, del personaggio di Wolverine), è preoccupato per le sorti di The Saga of The Swamp Thing, testata dedicata al personaggio della Cosa della Palude, character dalle storie a tinte horror da lui stesso creato un decennio prima per le matite di Bernie Wrightson. Nonostante un film dedicato al personaggio diretto da Wes Craven uscito l’anno precedente, le vendite colano a picco, nel disinteresse generale. Wein, all’epoca editor della testata, si mette alla ricerca di uno scrittore che possa portare nuova linfa vitale alla serie e la scelta ricade sul giovane Moore. L’editor americano era infatti un sincero estimatore del lavoro seminale di Moore su serie come Marvelman (dove aveva iniziato il discorso del revisionismo dei supereroi, successivamente ampliato nei lavori americani) e V for Vendetta. Siamo lontani dall’epoca di Internet e dei Social Network, ma Wein riesce a procurarsi il numero di telefono di Moore e a formulargli la fatidica proposta. Dopo un’iniziale incredulità, Moore accetta e il resto è storia.

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Il primo volume della nuova edizione Deluxe, curata da Rw Lion, contiene gli episodi 20-27. Con l’episodio 20, spesso saltato nelle prime raccolte della saga, Moore chiude le trame sviluppate dal precedente sceneggiatore: l'episodio 21, la seminale Lezione di anatomia, è unanimemente considerato lo starting point dello sceneggiatore di Northampton. In sole 23 pagine Moore sconvolge completamente il mondo della Cosa della Palude, operando un ribaltamento di prospettiva mai visto fino ad allora nel fumetto supereroistico americano. Alla fine dell’episodio Swamp Thing non è più un essere umano tramutato in mostro da un esperimento scientifico andato storto, ma l’avatar di una forza primordiale, il Verde, contrapposto al Rosso, il mondo animale. La sua ricerca non è più quella dell’umanità perduta (o, come scoprirà, mai posseduta perché innesto artificioso di ricordi non propri) ma, alla luce di questa drammatica scoperta, quella del proprio posto nel mondo. Swamp Thing di Moore è probabilmente il primo fumetto mainstream ad avere una fortissima connotazione ecologista e ambientalista, anticipando di pochi anni l’Animal Man di Grant Morrison. Memorabile la rappresentazione della Justice League, ritratta come un consesso di semidei che discute delle cose degli uomini con distacco, chiusi nel loro satellite in orbita intorno alla Terra: menzione speciale per la descrizione di Flash, che Moore definisce in poche parole “un uomo che si muove così velocemente che la sua vita è una galleria infinita di statue”.

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Sono stati scritti saggi sulla prosa di Alan Moore e non ci dilungheremo ulteriormente nell’analisi, ma a una rilettura di queste storie dopo tanti anni appare evidente il motivo di un impatto tale da cambiare il corso della storia del fumetto americano: una scrittura simile, che non è azzardato paragonare allo stream of conscioussness della letteratura Joyciana, non aveva mai nobilitato le didascalie di un fumetto prima di allora. Quindi ecco perché Swamp Thing, ecco perché oggi: i volumi di questa nuova edizione deluxe ci danno l’occasione di riscoprire l’opera che ha importato negli States il discorso del revisionismo supereroistico, cominciato da Moore in patria col celebre Marvelman/Miracleman, e che porterà da li a pochi anni al trionfo di Watchmen, allo sbarco nel mercato americano di altri giovani sceneggiatori inglesi come Neil Gaiman, Grant Morrison, Peter Milligan e Jamie Delano, e alla conseguente creazione di una sottoetichetta dedicata ai loro lavori, la Vertigo.

Non si possono non citare le matite dettagliate di Stephen Bissette e le chine ombrose ed evocative di John Totleben, che si amalgano alla perfezione alla prosa di Moore nella sua rappresentazione di un mondo fatto di paludi, misteri e strani incontri.
Una ristampa preziosa per un’opera imperdibile, che non ha perso nulla del suo impatto dirompente.

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RW Lion: annunci da Cartoomics 2015

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A Cartomics 2015 si è tenuta la conferenza RW Lion in cui sono state annunciate diverse novità. Ve le riportiamo qui di seguito:

- a luglio ci sarà una jumbo variant edition di Batman 39 per il 75° anniversario del Joker;
- ritorna Nuovi Dei su Lanterna Verde 39;
- la nuova serie di Lobo su Sinestro;
- Giovani titani dal numero 37 avrà nuove serie;
- Suicide Squad, da giugno ci saranno almeno 48 pagine di Harley Quinn;
- a luglio avremo Gotham by midnight di Ben Templesmith e Trinity of Sin;
- Infinity crisis, la serie ispisrata al videogame da luglio;
- Batman arkham knight, prequel del videogioco, in contemporanea mondiale a giugno. Verrà proposta anche Batman Arkham Knight Origns;
- Dead boy Detectives a luglio, a giugno terminerà Fairest;
- Hellblazer Newcastle, inediti con tanti oneshot in uscita a giugno;
- Hellbalzer Madrepatria a luglio;
- PunK Rock Jesus verrà ristampato con degli inediti;
- prosegue Animal Man di Jamie Delano;
- durante la seconda parte dell'anno ci saranno tante iniziative promozionali sui New 52 in giro per l'Italia.

Alla conferenza erano presenti anche Jock e Andy Diggle che hanno palrato dei loro inizi su 2000 A D.. Successivamente, Jock ha parlato del film Judge Dredd del 2012, non uscito nelle sale italiane, per cui ha curato il character design. Inizialmente non era stato scelto per tale ruolo ma dopo aver pubblicato sui social network degli artwork del personaggio che vennero scambiati per originali artwork del film in preproduzione, ricevette una telefonata da parte degli studios che lo assunsero definitivamente per il ruolo. Diggle invece ha parlato del ruolo di editor su 2000 A D. e di come gli abbia permesso di comprendere il meccanismo totale di produzione dei fumetti e aiutandolo nel suo talent scouting alla rivista e successivamente come scrittore.

Diggle ha anche parlato della sua run su Constantine. Lui non leggeva mai i fumetti americani ma lo colpirono la serie di Swamp Thing e personaggio di Constantine.

La sua run sulla serie era un tentativo di riportare tematiche sociali molto forti miste al sovrananturale, un ritorno al Constantine originale, più arrabbiato, più preciso, riportarlo a una condizione più raffinata e meno trasandata. Più vicino al Constantine di Alan Moore, una critica sociale come nella versione di Delano, la protesta e la rabbia che c'erano in Hellblazer all'inizio.

Anhe Jock ha disegnato una storia di Delano (Pandemonium) sulla testata. Jock considera Delano come il cuore pulsante di tutta la testata. Il suo stile, sebbene non sia molto realistico come nei numeri precedenti della testata, è ispirato a quello di Toppi che ammira moltissimo. Cerca di essere il più realistico possibile, in quanto crede che questo stile sia il più adatto alla serie.

Snapshot, la loro ultima opera, è nata da uno script cinematografico. La storia è stata realizzata scrivendo un racconto sul primo oggetto a portata di mano che per Diggle in quel momento era una fotocamera. "Se tu sei uno sceneggiatore e Jock ti chiede di poter disegnare una tua opera, allora tu dici sì senza pensarci due volte". Ecco come è nata questa ennesima collaborazione tra i due fumettisti.

Riguardo il telefilm Constantine, Diggle dichiara che non ha senso vedere una serie in cui non fuma non impreca e non ci siano riferimenti critici alla società. È difficile adattare qualcosa come Hellblazer per un pubblico di massa. Bisogna cambiare le cose quando si adatta una storia per un mezzo diverso, ma almeno bisogna mantenere lo spirito e la natura del personaggio e della storia. Ma John è un personaggio così controverso e intrinsecamente politico che non è facile adattarlo per un grande pubblico mantenendo incensurate le sue caratteristiche e non snaturato il personaggio.

Riguardo al recente restyling della DC, a Jock non interessa per nulla. Non ne ha visto ancora a sufficienza per esprimere un giudizio ma comunque non gli interessa farlo. Non è di sua competenza. Molto probabilmente non sono i veri Batman, Superman e Wonder Woman.

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RW Lineachiara: Josif – 1957 di Davide Barzi e Fabiano Ambu

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JOSIF – 1957: Comunicato stampa

C’era una volta un gorilla. E c’era una superpotenza, che poi, quasi all’improvviso, non ci fu più.
Rimase una storia. Anzi tante. Tutte coperte da segreto. Ma i segreti, come le bugie, hanno le gambe corte. In questo caso, anche molto pelose.
C’era una volta lo spazio, dove tutti volevano arrivare per primi e dove ora non vuol andare quasi più nessuno.

Questa vicenda del passato, occultata per decenni, perduta in un tempo e in uno spazio nebulosi, si ripropone oggi con decisione in un racconto a fumetti.

Scritto da Davide Barzi, disegnato da Fabiano Ambu e colorato da Rosa Puglisi.

Un racconto di verità, in cui molti misteri tornano a galla: USA, URSS, CIA, KGB, un fiorire di sigle a coprire un nome di cinque lettere: JOSIF. Chi era? Perché nessuno ne ha mai raccontato le gesta sinora?

Una saga di dolorose ma ormai inevitabili scoperte: le contrapposizioni, la narrazione serrata ed esatta, i toni grotteschi ma mai irreali, i razzi, lo spazio e tanto altro… che, fortunati voi, abbiamo raccolto in un volume speciale di ben 128 pagine, che contiene una lunga avventura che racconta della missione spaziale del gorilla cosmonauta e una breve storia con protagonista Stalin disegnata da Alberto Locatelli.

A impreziosire l’albo, una prefazione di Luigi Bignami e un ampio dossier, realizzato da Piero Lusso, sulle sperimentazioni sui primati nell’Unione Sovietica.

E, infine, c’è Lineachiara, che parte con la sua produzione autonoma italiana, con una nuova collana (Lineachiara Now) e tante sorprese a venire, sempre più grandi.

Il volume sarà presentato in anteprima a Cartoomics, fiera di cui sarà uno dei principali attori: oltre ad una variant cover limitatissima che sarà disponibile allo stand RW-Lineachiara/Alastor, Josif sarà protagonista anche di un incontro in cui sarà presentata l’anteprima del documentario “Josif – L’incredibile storia del Gorilla Cosmonauta” realizzato dal giornalista scientifico Luigi Bignami, che si terrà Sabato 14 alle 16.15 presso l’Agorà media del Cartoomics.

Josif torna dunque nel luogo in cui è nato, almeno a fumetti… Marzo 2014: Josif, il gorilla cosmonauta, è la mascotte di Cartoomics ideata da Fabiano Ambu, ispirata da una leggenda trovata su alcuni siti cospirazionisti che spopolano sul web. Il disegnatore, assieme allo sceneggiatore Davide Barzi, realizza una breve storia a tiratura limitatissima con il primate come protagonista.

Luigi Bignami, noto giornalista scientifico che lavora per Rai e Mediaset, esperto di esplorazione spaziale, scopre per caso il volumetto e contatta gli autori: sta lavorando infatti a un documentario sul progetto Josif. E ha testimonianze sulla veridicità di fondo dell’accaduto. Ambu, Barzi e Bignami procedono quindi i rispettivi progetti in parallelo, che dopo un anno finalmente si incontrano!

#Josifètuttovero

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JOSIF 1957 – La parola agli autori!

Ma di cosa parla questo libro a fumetti?

3 novembre 1957. Nel pieno della Guerra Fredda, la piccola cagnetta Laika, lanciata in orbita nella capsula spaziale sovietica “Sputnik” II, muore dopo pochi minuti dal lancio. Nel Cosmodromo di Baikonur, l’ingegner Korolëv, miglior progettista del Programma Spaziale Sovietico, è alla disperata ricerca di un’idea che faccia recuperare credibilità al progetto di esplorazione spaziale dell’URSS.

Quell’idea si materializza in Iosif Vissarionovič Džugašvili, gorilla nato nello zoo di Mosca il giorno della morte di Stalin…

Il carattere dell’albo è forte, risoluto e deciso, di stampo sovietico.

I balloon e l’impaginazione dei dialoghi sono squadrati anziché arrotondati: non sono concepiti come soli elementi di servizio al racconto, ma si integrano con la recitazione e lo stile del racconto.

Le cromie sono il rosso mattone della piazza rossa, l’ocra, il nero, il rosso vivo che caratterizzava la colorazione dei manifesti di propaganda presenti in quel periodo e i codici cromatici dei cosmonauti.

Tutti questi elementi che rendono “rigida” la composizione grafica sono contrapposti al dinamismo grottesco e fantastico di Josif, creando così un equilibrio tra realtà e fiction, tra opera storica ed eclettismo moderno.

Josif - 1957
Autori: Davide Barzi (testi), Fabiano Ambu (disegni), Rosa Puglisi (colori, lettering, grafica)
Editore: RW-Lineachiara
Formato: cm 21x29,7, colori, 128 pag. brossurato con alette.
Prezzo: € 13,95

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