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Oblomov: Fiore di notte 1. Sogni infranti, il nuovo lavoro di Marco Nizzoli e Giovanna Furio

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È in uscita per Oblomov Edizioni il primo volume di Fiore di notte, il nuovo lavoro di Marco Nizzoli e Giovanna Furio. Trovate di seguito tutti i dettagli e un'anteprima.

"Dopo “La strada della vita”, un nuovo, grande affresco storico della coppia Nizzoli - Furio. Un amore proibito nell’Italia fascista.

Auschwitz, inverno del 1943. Una giovane donna si spoglia prima di entrare nella camera a gas, una fotografia le scivola fuori dalla tasca e cade a terra.
Tre figure, due ragazzi e una ragazza, sorridenti e felici. Testimonianza di una torrida estate del 1933 a Venezia, ricordo di una grande amicizia e di un’appassionata storia d’amore.

Nelle lunghe giornate di scorribande tra le calli e attraverso i giardini, e nella penombra delle loro grandi case, i tre amici prendono coscienza dei propri desideri e aspirazioni. Complice un dramma teatrale, Fiore di notte, scritto dalla ribelle e anticonformista Ester, sorella gemella di Jacopo, i due ragazzi si ritroveranno amanti, ben presto costretti ad affrontare, in sé stessi e nel loro ambiente, il tabù e lo stigma sociale dell’omosessualità. Jacopo è ebreo, Hans è tedesco: entrambi sono figli di quell’élite che, per interesse, favorì l’ascesa del fascismo in Italia. 

Marco Nizzoli e Giovanni Furio ritornano al romanzo storico con un grande affresco dell’Italia fascista, il primo volume di una storia dolente, che vede le belle speranze di tre giovani amici inghiottiti dalle tenebre della Storia.

In libreria il 15 marzo

Marco Nizzoli - Giovanna Furio

Fiore di notte
1. Sogni infranti

Collana: Feininger
Pagine: 56 - Colore
Formato: 21,5x30
Confezione: Cartonato
Prezzo: 20,00

FIORE DI NOTTE 01

FIORE DI NOTTE 02

FIORE DI NOTTE 03

FIORE DI NOTTE 04

Marco Nizzoli è uno dei disegnatori più amati del panorama italiano. Alterna i suoi lavori più personali, come “I gatti di Riga” (Comma22, 2015), “La strada della vita” (con Giovanna Furio, Oblomov 2018), a quelli seriali per editori di grande prestigio, tra cui ricordiamo “Alan Ford”, “Angel Dark”, “Raymond Capp”, “Napoleone”, “Le Jour des Magiciens” e “Les Enfants du Crépuscule”. Ha collaborato con Alejandro Jodorowsky per la serie Il Mondo di Alef Thau, edito da Comma22. Dal 2010 fa parte del team di disegnatori di Dylan Dog, per il quale ha realizzato otto albi. Collabora in modo continuativo con l’editore Glénat in Francia.

Giovanna Furio si occupa di esoterismo, misticismo e religioni. Sin dall’infanzia si appassiona alla letteratura dell’orrore, agli antichi egizi e alla musica punk inglese e dopo aver letto “Il nome della Rosa" di Umberto Eco, decide che un giorno la parola scritta sarà il suo raggio d’azione. L’esordio nella narrativa arriva nel 2006 con il romanzo breve “Mangiami l’anima e poi sputala”, seguito nel 2011 da “I fantasmi di Milano”. “La strada della vita” (Oblomov 2018) segna il suo esordio come sceneggiatrice di fumetti, per proseguire poi con “Cuori di ghiaccio” e “Fiore di notte” (Glénat 2021). Con quest’ultima pubblicazione affronta il genere del dramma storico tout court. Attualmente collabora in Francia con l’editore Glénat e con diverse riviste italiane."

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Come rubare un Magnus, recensione: il testamento artistico di Davide Toffolo

come rubare un magnus

Lo scorso 25 aprile a Napoli, durante la premiazione del Palmarès Ufficiale del Comicon, Davide Toffolo - magister della manifestazione - ha stupito il pubblico annunciando il suo ritiro dal mondo del fumetto. Musicista, fondatore del gruppo punk Tre allegri ragazzi morti, Toffolo è attivo come fumettista dai primi anni '90, ma già in precedenza aveva mostrato le sue enormi qualità quando nel 1979 vince un concorso per diventare il nuovo disegnatore di Alan Ford, nonostante poi non venga preso per la sua minore età (soli 13 anni). È significativo, dunque, che la sua carriera si chiuda idealmente con un'opera dedicata al suo maestro artistico, ovvero Roberto Raviola in arte Magnus. Un'opera che Toffolo ha tentato a più riprese di portare a termine dopo il suo avvio nel 2008 sulla rivista Animals di Coniglio Editore e finita solo grazie a Oblomov Edizioni.

Come rubare un Magnus è un racconto che mescola la finzione narrativa alla biografia reale di Magnus, un fumetto che parla di fumettisti e del Fumetto stesso, un modo per parlare sì di un grande autore del passato (forse il più grande) ma anche di se stesso.
La storia si svolge su due piani temporali: nel primo, ambientato nel presente, troviamo Toffolo andare da un fisioterapista (cieco) per un mal di schiena. Contemporaneamente, l'artista è costretto a far luce su un mistero legato a un originale di Magnus (la copertina numero 9 di Necron) rubato prima di una mostra a lui dedicata curata da una professoressa di storia dell'arte. Gli eventi del presente, dunque, diventano occasione per narrare il passato.

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Nella seconda linea temporale viene raccontata invece la vita di Magnus, partendo dai primi passi nel fumetto popolare con l'incontro con Luciano Secchi, alias Max Bunker, che portò alla nascita di serie quali Kriminal, Satanik, Alan Ford e altre ancora. Ma Magnus era uno spirito inquieto, macinava centinaia di tavole al mese ma voleva andare sempre oltre. Abbracciò, così, totalmente la vita da artista allontanandosi da tutti, il suo bisogno di fare arte divenne un qualcosa di viscerale, un'esigenza che risucchiava la sua intera esistenza. Così, diede vita a nuove serie, nuovi personaggi, come quello che forse è il suo capolavoro: Lo sconosciuto. Poi la malattia, quel tumore che pian piano lo consumò e quell'ultimo lavoro, il Texone per Sergio Bonelli, che disegnò maniacalmente per 7 lunghi anni.

Il racconto diventa per Toffolo l'occasione per raccontare la realtà del fumetto degli anni 60-90 e dei diversi personaggi noti che hanno incrociato la vita di Roberto Raviola. Fra tutti, vale la pena di soffermarsi su Franco Bonvicini, in arte Bonvi, amico intimo di Magnus al quale legherà tristemente il suo destino. Saputo della malattia che stava consumando l'amico, Bonvi organizzerà una raccolta fondi per Magnus, ma morirà in un assurdo incidente la sera in cui avrebbe dovuto partecipare al programma televisivo Roxy Bar per dare il via alla raccolta. Magnus lo raggiungerà solo pochi mesi dopo.
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Come rubare un Magnus è un'opera, dunque, sentita, ricca e raffinata nella sua ideazione e nella sua realizzazione, tanto quanto risulta scorrevole e appassionante. C'è tutto l'amore di Toffolo per il fumetto, per la sua storia e per i grandi autori del passato da cui ha tratto ispirazione, fra cui Magnus e Bonvi su tutti, che ci vengono restituiti in tutta la loro complessità, personaggi vivi e reali. C'è, naturalmente, tanto anche del fumettista stesso che realizza quasi un trattato sul suo grande amore: il fumetto. In quest'opera c'è tutta la poetica di Toffolo, il suo passato, il suo presente e il suo futuro. Sicuramente, il suo testamento artistico, considerando il suo ritiro.

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Per quanto riguarda le tavole, il doppio binario narrativo viene evidenziato visivamente dall'utilizzo di due diverse tonalità fredde/calde: indaco per il presente, ocra per il passato. Il segno è quello classico di Toffolo che costruisce tavole dalla gabbia sempre varia e funzionale, ma capace di essere suggestive e potenti all'occorrenza. Solo quando Toffolo deve disegnare i personaggi di Magnus, utilizzando il suo stile, o quando disegna qualche volto di personaggi noti del fumetto, il suo segno cambia e si adatta con grande naturalezza al resto.

Oblomov Edizioni ripropone ora Come rubare un Magnus in un cofanetto molto elegante che oltre al libro, caratterizzato dalla classica ottima cura editoriale, presenta anche un albetto inedito dal titolo Kaino, un "fumetto perduto" di Magnus realizzato da Toffolo come omaggio ultimo all'autore.
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Manuele Fior: le prime tavole di Celestia

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Uscirà per Oblomov Edizioni il nuovo lavoro di Manuele Fior che ha richiesto 5 anni di lavorazione. Celestia, questo il titolo dell'opera, è una storia in due volumi il primo dei quali uscirà a fine mese e sarà disponibile a Lucca Comics & Games. Di seguito trovate tutte le info mentre, nella gallery in basso, potete vedere le tavole diffuse.



MANUELE FIOR
CELESTIA
VOL. 1 di 2 - pp. 148 - € 18,00
In anteprima a Lucca Comics, dove l'autore sarà presente.

Due ragazzi in fuga da loro stessi, dalle proprie paure, in cerca del proprio ruolo in un’epoca di grandi mutamenti. La metafora di un’isola che, nella crisi del mondo intorno, ritrova la sua centralità nella storia.
La grande invasione è arrivata dal mare. Molti sono fuggiti, alcuni hanno trovato rifugio su una piccola isola della laguna. Un’isola di pietra, costruita sull’acqua più di mille anni fa. Il suo nome è Celestia. 
Distrutto il ponte che la collegava alla terraferma, Celestia è diventata un ghetto abitato da delinquenti, trafficanti vari e una comunità di giovani telepati.
Dora e Pierrot, i protagonisti di questa avventura, si spingeranno fino ai limiti della laguna per scoprire il nuovo mondo che la circonda. Una zona in piena metamorfosi, una società al contrario in cui i bambini si prendono cura dei pochi adulti superstiti dell’invasione, ancora rinchiusi nelle loro fortezze.
Sarà proprio quest’ultima generazione a indicare le coordinate di un’umanità nuova, dalla forza incontenibile, ancora senza un nome.

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Kokoro, il nuovo libro di Igort per Oblomov Edizioni

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Uscirà per Oblomov Edizioni il prossimo 23 maggio il nuovo libro "giapponese" di Igort, presentato in anteprima al Salone del Libro di Torino. Di seguito trovate tutti i dettagli e alcune tavole nella gallery in basso.
 
"Dopo il grande successo dei Quaderni giapponesi, Igort torna nel Sol Levante

IGORT
KOKORO
Il suono nascosto delle cose


Collana: Hiroshige - Pagine: 128 - Prezzo: 22 euro
Confezione: cartonato - Dimensione: 29,5 x 21 orizzontale
Uscita in libreria: 23 maggio 

Domenica 12 maggio l’autore presenterà il volume in anteprima al Salone del Libro di Torino (ore 11.30, Sala El Dorado).

Attingendo ai propri taccuini di viaggio, riprodotti in formato originale, Kokoro racconta l’incontro di Igort con alcuni tra i più importanti esponenti della cultura giapponese del dopoguerra, da Ryuichi Sakamoto (premio Oscar per la colonna sonora de L’ultimo imperatore di Bertolucci e protagonista della musica elettronica d’avanguardia, insieme a David Sylvian) a Katsuhiro Otomo (creatore di Akira, fumettista e regista pluripremiato), sino a Rumiko Takahashi (regina del manga, autrice di Ranma 1/2, Lamù, Maison Hikkoku, raccontata dal suo editor): uomini e donne di frontiera, capaci di parlare alla sensibilità dell’Oriente e dell’Occidente.
Guidato da inesauribile curiosità, Igort si interroga sulle forme e sul senso della permanenza, nella cultura giapponese contemporanea, degli spiriti e delle divinità tradizionali, delle cerimonie e dei riti ancestrali: come ritornano i mostri cari alla tradizione nell’immaginario del dopobomba? E che cos’è il club dei morsicatori, cui l’autore viene iscritto d’ufficio come unico membro occidentale? E cosa cercano le Kogal, lolite che si travestono da donne aliene? E cosa sono gli appuntamenti a pagamento?
Kokoro, in giapponese cuore, sede dei sentimenti e delle emozioni spirituali, è anche un’ esplorazione del mistero e della sensualità nipponiche. Un ritratto innamorato del Sol Levante, ultramoderno e antichissimo, che spazia da Basho al cinema di Ozu, da Hokusai a Tsuge. Dal sublime all’ultra-pop, per conoscere meglio “il suono segreto delle cose”.

IGORT è personalità poliedrica di artista. Autore prolifico di graphic novel pluripremiati, regista, illustratore ed editore, è anche autore di racconti, romanzi e musiche. È stato il primo occidentale a disegnare un manga in Giappone e ha pubblicato su tutte le più prestigiose riviste italiane e internazionali. Premiato al Comicon come migliore disegnatore del 2016, a Lucca Comics come migliore autore 2016, Premio Napoli per la diffusione della cultura italiana, Premio Romics alla carriera 2017."

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