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Esclusiva Radium: la cover di Jacen Burrows per The Shadow Planet

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The Shadow Planet è il quarto progetto dell'etichetta indipendente Radium, dopo Rim City, Quebrada - Seconda caduta e Zeroi. Un progetto in crowdfunding che potete sostenere qui.

Il volume è realizzato dai Blasteroid Bros, il collettivo creativo formato dallo sceneggiatore Giovanni "James" Barbieri, dal disegnatore Gianluca "Johnny" Pagliarani e dal colorista Alan "Junior" D'Amico, supervisionati da Stefano Vietti (Dragonero). Un brivido dell’orrore cosmico creato da H.P. Lovecraft in un’ambientazione di retro-fantascienza alla “Pianeta Proibito”. Razzi, bulloni, scafandri spaziali e pianeti alieni non sono mai stati più spaventosi… e sexy!

Radium proporrà due edizioni del volume, piene di contenuti extraesclusivi e arricchite dalle copertine di due superstar del fumetto: Mario Alberti (edizione trade paperback di 128 pagine) e Jacen Burrows (edizione cartonata di 144 pagine). Per l'occasione, Comicus vi mostra in anteprima la cover realizzata da Burrows e colorata da Alan D’Amico, mentre nella gallery in basso trovate il work in progress in esclusiva.

MOCKUP BASE

MOCKUP INFO

EDIZIONI RECAP

Per sostenere: https://www.indiegogo.com/projects/the-shadow-planet/x/10309776
La pagina FB del progetto RADIUM: https://www.facebook.com/progettoradium
Per saperne di più: http://www.progettoradium.it
Tumblr: http://progettoradium.tumblr.com/
Pinterest: https://it.pinterest.com/progettoradium/
Twitter: https://twitter.com/ProgettoRadium

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Providence 1

Quando venne annunciato dalla Avatar Press, Providence fu etichettato dalla stessa casa editrice come il "Watchmen horror" di Alan Moore. Una dichiarazione forte considerando il valore del capolavoro di Moore e la sua importanza storica. D'altronde, e il ragionamento vale non solo per gli scrittori ma anche per musicisti, registi, etc., quando una o più delle proprie opere raggiunge un riconoscimento così ampio, è difficile poi mantenere alto il livello qualitativo nel tempo. I fattori, spesso, sono determinati da un effettivo calo di qualità, dovuto magari a scarsa ispirazione, o al non essere più al passo coi tempi, o appunto alle alte aspettative. Quante volte siete rimasti delusi dai nuovi dischi di vecchie e gloriose rock-band, ad esempio? Ecco, questo è il punto. Non sempre quello degli artisti è un percorso semplice e sono pochi coloro che riescono a mantenere un livello alto o dignitoso fino alla fine.

Il percorso che porta Moore a scrivere Providence è articolato. Innanzitutto, legato ad aspetti economici, ma siamo qui maggiormente interessati al puro aspetto creativo. Qualche anno fa, Antony Johnston realizza una versione a fumetti de Il Cortile, vecchio racconto di Moore facente parte di un'antologia perduta in gran parte e ispirata a Fungi from Yuggoth, un noto ciclo di sonetti scritto da Howard Phillips Lovecraft. L'opera, interessante e valida (che trovate in entrambe le versioni italiane di Neonomicon), ispira Moore che prosegue in prima persona le vicende narrate dando vita a una miniserie in 4 parti, chiamata appunto Neonomicon, edita dall'Avatar Press e disegnata, come il precedente racconto, da Jacen Burrows. L'opera, che ottiene un buon riscontro di pubblico e critica, spinge Moore a proseguire il discorso dando vita appunto a Providence, serie in 12 parti di cui il volume Panini Comics raccoglie i primi 4 albi.

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Gli eventi qui narrati precedono di vari decenni quelli di Neonomicon (in cui vengono citati più volte i protagonisti di Providence). Siamo nell'America del primo dopoguerra, Robert Black è un giornalista omosessuale ed ebreo che, dopo il suicidio di una persona a lui cara, lascia il suo incarico per andare alla ricerca (per una sua forte suggestione) di una trascrizione di un antico testo alchemico di origine araba risalente all'ottavo secolo dopo Cristo. In realtà il tutto è solo un pretesto per un viaggio nella faccia nascosta della società, ovvero quel mondo sotterraneo celato a tutti in cui si annidano i più cupi segreti e le più primitive pulsioni. Ma laddove la deviazione, la perversione e il razzismo affiorano in Lovecraft, in Moore sono esplicitati e mostrati nella loro crudezza.

Quello che interessa maggiormente ad Alan Moore è creare un'opera che analizzi, riassetti, rielabori ed espliciti il mondo di Lovecraft. Lo sceneggiatore prende a piene mani dall'opera di Lovecraft e dalla sua vita, fonde gli elementi e li porta nel nostro mondo reale, mescola e fa propri personaggi e tematiche dello scrittore in un continuo gioco di rimandi. Ogni capitolo riporta a uno specifico racconto di Lovecraft, ogni personaggio trova il suo corrispettivo nel fumetto. È naturale, dunque, sottolineare come nonostante Providence sia assolutamente apprezzabile da solo, senza una conoscenza più o meno approfondita delle opere di Lovecraft si perda tutto lo sforzo letterario, sottolineiamo sopraffino, fatto da Moore. Sfumature, dettagli, reinterpretazioni che tolgono all'opera molto senza un'adeguata conoscenza del materiale originario.

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Dal punto di vista narrativo, la costruzione della vicenda di Moore è molto introspettiva e procede lenta. Lo scrittore inglese pone grande attenzione a tratteggiare i profili dei protagonisti e cura minuziosamente i dialoghi e il contesto in cui le azioni dei personaggi si svolgono. Lo sceneggiatore, inoltre, ricorre all'utilizzo di intere pagine di prosa (espediente già utilizzato in opere come Watchmen o La Lega degli Straordinari Gentlmen) alla fine di ogni capitolo a fumetti. Possiamo, dunque, leggere fra un albo e l'altro alcuni estratti dallo zibaldone di Robert Blanck, oppure documenti di cui viene in possesso il protagonista. Le pagine dallo zibaldone approfondiscono tendenzialmente le vicende che il protagonista vive scritte in prima persona, tuttavia questo espediente appare un po' superfluo in quanto non aggiunge molto a ciò che possiamo leggere dalle tavole a fumetti. Più interessanti sono le note di avvenimenti che non vediamo nel fumetto vero e proprio e gli allegati esterni (opuscoli e scritti) che vengono inseriti.

Lo stile delle tavole resta invariato per tutta la durata del racconto (e qui possiamo far riferimento alla soluzione analoga, ma diversa nella composizione, dello schema fisso delle tavole di Watchmen): 4 vignette orizzontali che solo raramente variano, come nella scena della fuga da Lilith nel sotterraneo nell'albo 2, in cui da orizzontali diventano verticali per aumentare il ritmo all'azione, o come per le occasionali splash page.

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Burrows è molto ordinato nella costruzione grafica della vicenda e, come per Dave Gibbons, è ancorato ai fissi schemi impostigli da Moore. Ma il suo lavoro non è semplicemente funzionale ma minuzioso e artisticamente degno di nota in quanto riesce a conferire un'ottima caratterizzazione dei personaggi e a riportare su carta, e in maniera maniacale, la scenografia storica del periodo traducendo alla perfezione tutto il mondo descritto da Moore/Lovecraft.

Per quanto riguarda l'edizione Panini, nulla da eccepire. Davvero ottima la confezione del volume nella linea 100% HD, con la copertina cartonata morbida, una notevole qualità di stampa e tavole nel formato originale (rispetto a quello propostoci da Bao Publishing con il volume di Neonomicon, ristampato da Panini), a cui si aggiungono la sempre impeccabile traduzione di Leonardo Rizzi e l'apparato critico curato da Antonio Solinas.

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Tornando, dunque, al discorso fatto in apertura, è ancora presto per fare un paragone fra Watchmen e Providence, ma francamente poco ci importa stabilire se la nuova opera possa avvicinarsi o meno al capolavoro dello sceneggiatore inglese. Quello che ci interessa sottolineare è che se punti di contatto ci sono, questi vanno ricercati nella scrupolosità della ricerca e della narrazione e nella distruzione/costruzione di un mondo. Providence è un'opera monumentale, un'operazione narrativa che difficilmente vediamo fare a un autore di fumetti, ed è che questo che rende ancora oggi interessante Alan Moore: non si tratta del lavoro di una vecchia gloria, ma di un'opera viva di chi ha ancora molto da dire.

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Preview di Providence #1 e novità su Jerusalem di Alan Moore

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Vi abbiamo già parlato di Providence, il nuovo fumetto horror di Alan Moore ambientato nel mondo di H. P. Lovecraft e capitolo conclusivo della trilogia lovecraftiana creata dallo scrittore insieme a Jacen Burrows per la Avatar Press e composta da The Courtyard e The Neonomicon.

Ora possiamo finalmente mostrarvi le prime 3 tavole di Providence #1, non letterate, che potete trovare nella gallery in basso seguite dalle cover del numero 2.
L'albo uscirà il 27 maggio 2015 e sarà il primo di 12 numeri che comporranno l'intera opera.

"Di recente, mi sono accorto di alcuni aspetti di Lovecraft di cui non ero a conoscenza prima. Ho visto delle possibilità in Lovecraft che prima non avevo intravisto. Considerando il fatto che avevo progettato questa serie da 4 anni circa, è una coincidenza piuttosto casuale, se volete, per il mio interesse nell'autore e per il mio desiderio di narrare una storia differente, più appropriata per come percepiamo e comprendiamo noi le sue opere nel 21° secolo" ha detto Moore.

Un'altra importante notizia che riguarda questo guru del fumetto mondiale è relativa al suo primo romanzo dalla lunga gestazione, scritto con più di 1 milione di parole, Jerusalem, di cui vi avevamo già annunciato il completamento della prima stesura. Apprendiamo infatti che il romanzo verrà pubblicato nel 2016 da W.W. Norton negli States e da Knockabout in UK mentre in Italia sarà reso disponibile da Rizzoli-Lizard.

Tra le informazioni rese note recentemente segnaliamo il diverso stile di scrittura di ogni capitolo: ce ne sarà uno per esempio modellato sulle opere teatrali di Samuel Becket, un altro scritto in uno “stile sub-Joyciano completamente inventato” e un altro ancora in uno stile “in qualche modo simile a John Dos Passos”. Nel libro compariranno anche John Bunyan e Buffalo Bill.

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Providence, il "Watchmen" horror di Alan Moore

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Alan Moore ritorna insieme a Jacen Burrows nel mondo di H. P. Lovecraft dopo The Courtyard e The Neonomicon, e lo fa con la sua nuova opera, già attesissima, dal titolo Providence per la Avatar Press. Ora sono state rese disponibili le cover del primo numero e anche una breve descrizione promozionale che potete trovare nella gallery in basso.

"L'opera più importante del 2015 inizia ora con l'arrivo tanto atteso di Providence, opera epica e mozzafiato di Alan Moore con il suo partner artistico Jacen Burrows. Nel suo lavoro più studiato degli ultimi decenni, Moore decostruisce tutti i concetti di Lovecraft, reinventando la totalità della sua opera all'interno di un quadro accuratamente ricercato della storia americana. Sia sequel che prequel di The Neonomicon, Providence ha inizio nel 1919 e fonde perfettamente le mitiche visioni di HPL nel calderone di intolleranza razziale e sessuale che ha definito quel periodo sulla costa orientale degli Stati Uniti. Ogni tratto dell'artista Jacen Burrows è perfettamente levigato per completare questa esperienza coinvolgente. Il risultato è un capolavoro mozzafiato di arte sequenziale che definirà l'orrore moderno per questa generazione. Invocare un confronto con un capolavoro letterario non è qualcosa che va preso alla leggera, ma è di grande portata, importanza ed esecuzione: Providence è il Watchmen dell'orrore.

Moore ha progettato ogni cover, ogni singola pagina, e ogni sfumatura di questo lavoro per creare la sua visione più pienamente realizzata fino ad oggi. Non ci sono pubblicità, tutte le 32 pagine sono scritte da Moore e Jacen Burrows ha trascorso gli ultimi due anni prestando grandissima attenzione a tutti i minimi dettagli possibili sulle pagine. L'intero lavoro è già scritto, finemente realizzato per intrecciare insieme tutti i diversi fili che dominano l'intera serie. Accuratamente studiato, meticolosamente realizzato, siamo davanti ad un capolavoro sequenziale che servirà come importante segnale per la prossima generazione di scrittori di fumetti come Watchmen ha fatto 30 anni fa: si tratta di una dimostrazione definitiva di quanto bello e perfetto possa essere un fumetto. Disponibile Regular, Pantheon, Portrait, Dreamscape Wraparound, Women of HPL, e con una speciale cover Ancient Tome Incentive, tutte realizzate da Jacen Burrows".

La serie è composta da 12 numeri al prezzo di 3,99$ l'uno.

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