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Frank Cho lascia le variant di Wonder Woman per contrasti con Greg Rucka che le censura

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Come per le altre serie quindicinali di Rebirth, anche Wonder Woman ha un artista che disegnerà tutte le 24 variant dell'anno, ovvero Frank Cho. Il disegnatore è famoso per le sue prorompenti donne e già in passato, per questo motivo, è stato al centro di polemiche alle quali ha risposto sempre con grande ironia. Questa volta, però, sembra proprio che Cho non l'abbia presa bene.

Infatti l'artista ha lasciato il suo incarico sulle variant di Wonder Woman per contrasti con lo sceneggiatore della serie Greg Rucka. Quest'ultimo, infatti, pare che abbia criticato fortemente fino a censurarle, a detta di Cho, le sue cover perché mostravano troppa nudità. L'artista si difende dicendo che ha seguito il design del costume del personaggio. Probabilmente la sua rappresentazione è in contrasto con l'idea di Rucka.

A Bleeding Cool, il disegnatore dichiara:

"Tutto il problema è solamente di Greg Rucka.

Tutti amano le mie cover di Wonder Woman e vogliono che resti. Greg Rucka è l'unico che ha problemi con le copertine. Greg Rucka ha cercato di alterare e censurare il mio lavoro fin dal primo giorno.

Greg Rucka pensato che la mia cover di Wonder Woman #3 sia volgare e mostri troppa pelle, e sta sostenendo la censura, che è sconcertante dato che la mia immagine di Wonder Woman segue il modello e mostra la stessa quantità di pelle come le tavole interne, ed è una VARIANT e non dovrebbe avere alcun controllo editoriale su di essa. (Invece ce l'ha. WTF?!!!)

Ho provato a far buon viso, a non agitare le acque e a fare del mio meglio sulle copertine, ma la strana campagna politica di Greg contro di me e la mia arte ha reso impossibile questo lavoro. Wonder Woman è stato l'unico motivo per cui sono arrivato alla DC Comics.

A difesa della DC, in particolare dell'Art Director Mark Chiarello, posso dire che sono stati molto accomodanti. Ma si trovano tra l'incudine e il martello.

Volevo solo essere lasciato in pace e fare le mie variant cover di Wonder Woman in pace. Ma Greg Rucka ha intrapreso una strada ostile e sta causando inutili attriti sulle variant".

Greg Rucka ha rifiutato di commentare. Nella gallery in basso potete vedere le cover dei primi tre numeri della testata confrontate con la versione originale. Come potete notare, c'è un taglio netto nella variant del numero 3.

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Anteprima di Wonder Woman #1 di Greg Rucka e Liam Sharp

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Uscirà domani 22 giugno il primo numero della nuova serie di Wonder Woman, scritto da Greg Rucka e disegnato da Liam Sharp. Il primo capitolo della saga "The lies" promette di svelare molte segreti oscuri sull'amazzone.

Nella gallery in basso potete vedere un'anteprima dell'albo diffusa in esclusiva da CBR. Le cover sono ad opera di Liam Sharp e di Frank Cho.

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Anteprima di Wonder Woman: Rebirth #1

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Fra le serie Rebirth in uscita, c'è molta attesa per la testata dedicata a Wonder Woman che vede il ritorno ai testi sul personaggio dello sceneggiatore Greg Rucka. Ai disegni di Wonder Woman troviamo Liam Sharp e Nicola Scott che si alterneranno nella testata da ora quindicinale. Nei numeri dispari della serie, infatti, ci sarà "Wonder Woman The Lies" di Sharp con storie contemporanee in cui Diana scopre l'inconsistenza della sua esistenza, mentre nei numeri pari ci sarà “Wonder Woman: Year One” di Scott.

Nella gallery in basso trovate un'anteprima del #1 diffusa da CraveOnline. La variant cover è ad opera di Stanley "Artgerm" Lau. Ecco la sinossi:
"Dopo aver subito una inimmaginabile perdita, Wonder Woman deve ricostruire la propria missione di ultima campionessa e protettrice della Terra".

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Veil

Nata nel 2014, la collana SCP di Edizioni Star Comics, dedicata al fumetto americano e francese, ha proposto sin dai suoi esordi delle storie di livello artistico e narrativo sopra la media, come D-Day e Le 7 meraviglie, ma è con gli ultimi tre franchise proposti, Drifter di Ivan Brandon e Nic Klein, Veil di Greg Rucka e Toni Fejzula e Low di Rick Remender e Greg Tocchini, a breve in tutte le fumetterie e librerie, che questa collana si è fregiata di tre pezzi da ’90 del fumetto d’oltreoceano.

Prendiamo in esame la seconda: una storia dalle tinte oscure, mistiche, esoteriche, estremamente violenta e graffiante, con una narrazione rapida e incalzante, sferzante, che non lascia tempo al lettore di riprendere fiato fino a che non avrà voltato l’ultima pagina del volume. Un lavoro davvero particolare nato dalla mente creativa di Greg Rucka, vincitore di un Eisner Award per Gotham Central, e uno degli autori più interessanti e importanti degli ultimi tempi, che viene affiancato ai disegni da Toni Fejzula, attualmente in forze alla Dark Horse Comics, editore originale di Veil, talentuoso artista serbo abilissimo nell’uso dei colori, che qui sfoggia una paletta cromatica oscura e violacea fenomenale.

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Ma veniamo alla trama: una giovane donna si risveglia nuda in una fermata abbandonata della metro, senza ricordare nulla, incapace di esprimersi correttamente se non con frasi sconnesse e senza significato apparente, attorniata da un’orda di ratti che le ubbidiscono; non sappiamo nulla di lei, proprio come lei stessa sembra non conoscere nulla della sua vita, della sua esistenza, ma possiede una forza sovrumana, che tuttavia non percepisce come anormale. Oltre a questi poteri fisici, un fascino sovrannaturale, ammaliante e obnubilante, schiavizzante, che fa perdere la testa a qualunque uomo incroci la sua strada, a parte un certo Dante, un giovane ragazzo afroamericano che prova immediatamente un istinto di protezione e cura nei confronti della donna, a differenza della tensione sessuale che regola l’interazione di Veil, questo il nome della ragazza, con gli altri individui. Ma sin dalle prime pagine capiamo che l’aura sovrannaturale che circonda la protagonista ha natura demoniaca, vediamo pentacoli, evocazioni e poteri mistici all’opera negli scorci che ci propongono le immagini affascinanti di Fejzula. Una misteriosa figura nota come Cormac ha richiamato dagli Inferi Veil per conto di una multinazionale interessata al potere assoluto, ma potrebbe essere tutto un doppio gioco per impossessarsi lui stesso del potere della ragazza. Ma sulla sua strada si è inserita una variabile inaspettata, l’amore tra Dante e Veil, che scombussolerà tutte le carte in tavola.

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Sebbene l’intreccio di questa storia di magia e stregoneria, di mistici rituali e di demoniache creature, non eccella particolarmente sotto nessun particolare punto di vista, rimane un prodotto nella media tutto sommato interessante e intrigante, se considerato a sé stante, con una narrazione rapida e vorticosa, tipica di Rucka, che non si perde tanto in preamboli ma ci trasporta subito nel mezzo dell’azione. Ma è l’accoppiata con le tavole dell’artista serbo a rendere Veil eccellente. I meravigliosi disegni inquietanti, maestosi e iper-dettagliati, la commistione di tratto morbido e spigoloso, i primi piani cinematografici, scenografici, le inquadrature virtuose ed evocative, spesso inconsuete, la colorazione realizzata con semplice giustapposizione cromatica che si priva anche dell’inchiostrazione, sostituita da linee di colore, senza sfumati, con tinte cupe, incentrate sul borgogna, sui rossi violacei e sul magenta, e un filtro a grana grossa che dona una finitura opaca al tutto. Il comparto artistico, totalmente in sinergia con le tematiche trattate, è quello che rende Veil un fumetto distinto e affascinante, memorabile, che rimane a lungo nella mente del lettore. Si arriva al punto che è la narrazione di Rucka a dover star dietro allo storytelling grafico di Fejzula, più coinvolgente dei dialoghi stessi, più incisivo e vero tratto distintivo dell’opera.

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Veil si dimostra quindi un gran buon fumetto, soprattutto dal lato visivo e artistico, insolito e caratteristico, che fa risaltare ed esaltare oltremodo la sceneggiatura. Ottima l’edizione trade paparback con cover con alette della Star Comics, con una resa dei colori sulle pagine lucide molto appagante. Forse un cartonato avrebbe potuto garantire un effetto ancora più ricercato, ma il formato standard di SCP si adatta comunque egregiamente.

 

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