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La Marvel annuncia la mini Fantastic Four: Life Story

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Per celebrare il 60° anniversario dei Fantastici Quattro ad opera di Jack Kirby e Stan Lee, la Marvel ha annunciato la pubblicazione di Fantastic Four: Life Story, una miniserie ad opera di Mark Russell e Sean Izaakse, che parte dalle loro origini radicate negli anni '60 e presenterà la loro "illustre saga" in un "modo radicalmente nuovo", secondo quanto indicato dall'editore.

In linea con la precedente Spider-Man: La storia della mia vita di Chip Zdarsky e Mark Bagley, Fantastic Four: Life Story seguirà il team raccontando una storia cronologica attraverso i decenni, dagli anni '60 fino ai giorni nostri.

"Fantastic Four: Life Story #1 si svolgerà nei Favolosi anni '60 quando Reed, Ben, Sue e Johnny intrapresero quel fatidico viaggio nello spazio che cambiò per sempre il volto della narrazione dei fumetti", recita la sinossi ufficiale dell'albo. "Sullo sfondo della Guerra Fredda e della Corsa allo Spazio, si verifica un terribile incidente che conferisce loro grandi poteri e un terribile segreto, legandoli per sempre alla storia della Terra mentre diveranno la prima squadra di supereroi al mondo".

"Quello che ho sempre amato dei Fantastici Quattro è il modo in cui riducono la lotta cosmica per la sopravvivenza umana a un battibecco familiare, trattando le relazioni personali come una questione di importanza veramente galattica", afferma Russell nell'annuncio. "Intrecciare la loro storia e il loro mondo alla nostra Storia e in quello che è successo nel nostro mondo negli ultimi sessant'anni è stato un importante promemoria per me di quanto sia interessante approcciarsi alla vita in questo modo".

"Lavorare a una storia sulla Prima Famiglia della Marvel non è solo un onore di per sé, ma ciò che lo rende ancora più eccitante è far parte del team che racconterà una storia così commovente e sentita su questi personaggi iconici, le loro lotte e i loro trionfi, in un modo nuovo che attinge a ciò che è accaduto prima", aggiunge Izaakse. "Se faccio bene il mio lavoro, questa sarà una storia che i fan dei Fantastici Quattro ricorderanno per molto, molto tempo."

Fantastic Four: Life Story #1, in uscita a maggio, presenta una cover ad opera di Daniel Acuña. Potete vederla qui di seguito insieme alle prime tavole interne ad opera di Izaakse.

Fantastic Four Life Story 1

Fantastic Four Life Story 2

Fantastic Four Life Story 3

Fantastic Four Life Story 4

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Fondazione Futuro, recensione: l'entertainment "minore" della Marvel

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Se siete dei veri Marvel fan, ecco una piccola chicca che non dovreste assolutamente lasciarvi sfuggire. Stiamo parlando di Fondazione Futuro, recente miniserie dedicata al gruppo di giovani eroi assemblato da Reed Richards diversi anni fa, rimasto per qualche tempo in una sorta di limbo editoriale, dopo il ritorno dei Fantastici Quattro sulla Terra, visto nei primi numeri della nuova collana dedicata a Mr. Fantastic e soci scritta da Dan Slott. Il team è una delle tante novità che Jonathan Hickman introdusse durante la sua lunga gestione del Quartetto e che, per breve tempo, prese addirittura il posto dei Fab Four, dopo l’apparente morte della Torcia Umana.

Simbolo di speranza per le nuove generazioni, il gruppo ha raccolto, fin dall’inizio, alcune delle giovani menti più brillanti del pianeta, pronti a unirsi senza esitazione al loro mentore anche nella ricostruzione del multiverso, seguita agli eventi raccontati - sempre a opera di Hickman - in Secret Wars. È lì che li ritroviamo all’inizio di questa nuova avventura, impegnati a recuperare i frammenti di Molecola sparsi nelle varie dimensioni, dopo la sua distruzione a opera dell’entità cosmica Funerea, avvenuta sempre nei primi numeri dei Fantastici Quattro di Slott. L’impresa, però, si rivela tutt’altro che facile, soprattutto quando a mettere i bastoni tra le ruote alla Fondazione arriva un nemico temibile come il Creatore, il Reed Richards malvagio proveniente dall’universo Ultimate.

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Fondazione Futuro è una miniserie di puro entertainment, senza nessuna ambizione autoriale, ma in essa si respira un po’ la stessa freschezza narrativa che sta caratterizzando un'altra collana dedicata a un team di giovani eroi, quella dei Runaways, di cui lo sceneggiatore Jeremy Whitley (fin qui noto solo per la miniserie Marvel The Unstoppable Wasp e per qualche titolo della IDW destinato a bambini e teenager) riprende i testi frizzanti e leggeri, aggiungendo anche una buona dose di umorismo. Direttamente dalle pagine dei Runaways, poi, arriva uno dei nuovi protagonisti, la scoppiettante Julie Power, che depressa per aver interrotto la sua relazione amorosa con l’aliena Karolina Dean (membro del suddetto gruppo), riesce a trovare di nuovo la serenità quando viene improvvisamente trasportata nello spazio da suo fratello Alex, attuale leader della Fondazione.

Il trentaseienne scrittore californiano, oltre ai testi pieni di brio a cui abbiamo appena accennato (che perdono smalto solo nella parte centrale della miniserie, quando la vicenda si appiattisce sull’inevitabile scontro tra i giovani eroi e il Creatore), mostra di saper utilizzare con assoluta naturalezza molti trucchi narrativi, grazie ai quali riesce a mantenere sempre viva l’attenzione del lettore. Pertanto, aldilà dell’avventura fantascientifica vera e propria, ecco anche divertenti battibecchi tra i protagonisti, flirt di vario tipo e maldestri approcci romantici, che vedono quasi sempre coinvolto il povero Bentley-23 (il clone adolescente del villain Wizard). Insomma, un po’ tutto l’armamentario tipico del fumetto per adolescenti (evidente target della serie).

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Whitley, inoltre, non nasconde di essere lui stesso un Marvel fan all’ultimo stadio, non solo valorizzando un cast di personaggi in gran parte ripescati dall’affollato sottobosco della Casa delle Idee, ma riuscendo anche a ridare lustro a due eroine affascinanti, che, dopo un breve periodo di gloria vissuto più di vent’anni fa, non hanno mai più svolto un ruolo importante all’interno dell’Universo Marvel: ci riferiamo a Rikki Barnes, la versione femminile di Bucky Barnes, creata da Jeph Loeb e Rob Liefeld durante l’evento Heroes Reborn e poi sporadicamente ripresa in saghe di poco conto, e a Lyja, l’ex moglie skrull di Johnny Storm, praticamente - e inspiegabilmente – ignorata (se si escludono una fugace apparizione durante il crossover Secret Invasion e la sua versione alternativa nell’universo MC2) da tutti gli autori che hanno seguito Tom De Falco nella gestione dei Fantastici Quattro. Assieme a Julie Power, i due personaggi sono serviti al cartoonist americano per dare un po’ più di spessore al corpo principale della Fondazione, che altrimenti, persi Franklin e Valeria Richards (tornati sulla Terra assieme al resto della famiglia), avrebbe potuto contare solo sulla wakandiana Onome e sui già citati Alex Power e Bentley-23. Nonostante la sua abilità, infatti, sarebbe stato difficile anche per Whitley riuscire a mantenere l’interesse dei lettori con quattro talpoidi evoluti, due discendenti di un’antica razza atlantidea, l’androide Dragon Man e i due bambini mutanti Artie e Pulce (che sono tutto tranne che due campioni di loquacità ed espressività).

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Per quanto riguarda i disegni, sui cinque numeri della miniserie si alternano ben tre autori: Will Robson, che, a dispetto degli annunci che lo indicavano come l’artista titolare della collana, firma solo il primo episodio (più il breve prologo all’inizio del volume, apparso in appendice a Fantastic Four 12), per poi essere affiancato da Paco Diaz nei due successivi, entrambi infine sostituiti da Alti Firmansyah negli ultimi due. Lo stile di tutti e tre richiama apertamente quello dei manga che, se da un lato rappresenta un modo ulteriore per attrarre i giovani lettori (un trend che, ormai, riguarda un po’ tutte le testate per teenager di Marvel e DC e da cui non è del tutto esente neppure la serie dei Runaways), dall’altro aiuta ad accrescere l’umorismo dei testi di Whitley. Dei tre disegnatori, tuttavia, noi abbiamo preferito l’indonesiana Firmansiah, che nonostante l’estetica “filo-nipponica” del suo tratto, non eccede con strampalati omaggi ai fumetti giapponesi. Cosa che, invece, capita più spesso a Robson (il quale, non a caso, in alcune interviste ha ammesso di essersi ispirato per questo lavoro ad Akira Toriyama, il papà di Dragon Ball e Arale), con il risultato di rendere troppo cartooneschi, e praticamente irriconoscibili, personaggi di ben altre caratteristiche come il Creatore. Diaz, al contrario, ci è sembrato quello meno in sintonia con il clima generale della serie: le sue tavole poco dinamiche, infatti, tradiscono l’evidente difficoltà ad adattare il suo stile più realistico a quello dei suoi due colleghi.

Fondazione Futuro non è sicuramente un volume da tramandare ai posteri, né un tassello imprescindibile della pluridecennale storia della Marvel, ma rappresenta l’ennesima dimostrazione che, quando le idee sono valide, è possibile realizzare una buona storia anche senza ricorrere ai big della casa editrice.

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Mark Waid e Neal Adams insieme su una serie dei Fantastici Quattro

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Mark Waid e Neal Adams realizzeranno una serie con protagonisti i Fantastici Quattro intitolata Fantastic Four: Antithesis. La storia, incentrata su un cattivo legato a Galactus, è la prima dedicata al quartetto Marvel realizzata da Adams.

“Lavorare con Neal Adams è stato un mio sogno sin da quando ero bambino. Condividere la pagina con un uomo del suo talento è un onore", ha dichiarato Waid. “La storia inizia con i Fantastici Quattro che lottano per salvare la Terra passando, poi, a un'avventura cosmica. Conosciamo tutti Galactus, ma fino ad ora nessuno ha mai incontrato la sua "Antitesi".”

Dal canto suo, Adams ha dichiarato che ha disegnato tutti i suoi personaggi preferiti dei fumetti, ma gli è mancano ancora i Fantastici Quattro, così non si è lasciato sfuggire l'occasione non appena Tom Brevoort gliel'ha proposto, a patto che ci fossero stati anche Galactus e Silver Surfer.

Fantastic Four: Antithesis #1 arriverà ad agosto, al momento non si conoscono il numero di albi che comporrà la serie.

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Empyre, il nuovo evento con Avengers e Fantastici 4 disegnato da Valerio Schiti

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Uscirà ad aprile il primo numero di Empyre, il nuovo evento Marvel che vede unire le forze di due gruppi di eroi: gli Avengers e i Fantastici 4.

Scritta da Al Ewing e da Dan Slott, per i disegni dell'italiano Valerio Schiti, la serie vedrà i due team battersi contro un'intera flotta di nemici in una storia dal sapore fantascientifico che attraverserà gli 80 anni di storia della Marvel.

È stato diffuso anche un teaser trailer dell'evento che vi mostriamo qui di seguito.

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