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Conan Il Cimmero 1-2, recensione: i racconti di Howard alla francese

Conan Il Cimmero 1-2, recensione: i racconti di Howard alla francese

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La vita multimediale di Conan è una vita lunga. Da quando lo scrittore texano Robert Ervin Howard lo presentò al mondo nel febbraio 1932, il bronzeo barbaro dai capelli corvini è stato protagonista di numerosi racconti (di cui solo poco più di una ventina di Howard), serie a fumetti targate Marvel, Dark Horse e, recentemente ancora, Marvel. Parallelamente alla casa editrice statunitense, la francese Glénat inaugura la propria collana: Conan il Cimmero.

Il fil rouge che lega tutte le produzioni fumettistiche dedicate a Conan è che questi lavori hanno al loro interno una trasposizione di tutti i racconti scritti da Howard. Tale scelta risiede nella volontà, da parte di chi “tratta” la materia Conan, di ricondurre costantemente alle primigenie, basilari, storie che lo hanno visto protagonista.
Fondamentale è anche la necessità di attingere al materiale di tali racconti perché fondativi non solo del personaggio, ma del genere dello Sword and Sorcery. Howard, principalmente con Conan, canonizzò un “sottogenere” del fantasy, contribuendo a stigmatizzare il genere letterario principale.
Glénat, dunque, ha deciso di mettere mano al Cimmero, iniziando la propria collana proprio con la riduzione di due racconti estremamente famosi: La regina della Costa Nera e Il colosso nero.

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Nel primo volume troviamo un giovane Conan fare la conoscenza con quello che sarà uno dei suoi grandi amori, la piratessa Belit. A bordo della sua nave, La Tigre, Conan fiancheggia le coste della Stygia razziando e depredando, ebbro dell’amore per Belit e delle scorribande. Il pericolo di questa terra, però, è in agguato tra fitte liane e fiumi melmosi.
Scritto da Jean-David Morvan e disegnato da Pierre Alary, il volume vive del gusto “letterario” da sempre presente nelle più fedeli traduzioni fumettistiche dei racconti di Howard: la voce fuori campo, dal grande gusto romanzesco, accompagna le immagini e descrive il tessuto emotivo di Conan. Il disegno di Alary è fortemente caricaturale nel tratteggio dei personaggi, ma risulta efficace e intenso sia nelle scene action quanto in quelle più emozionali. Dal grande fascino è la ricostruzione del mondo fantasy di Conan, attraverso paesaggi ostili per gli uomini e per le architetture che hanno tentato in maniera fallimentare di prevaricare sulla natura.

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Nel secondo volume, Conan è ormai adulto, soldato di ventura al servizio della principessa Yasmela, il cui regno è minacciato da un esercito potentissimo al servizio del misterioso Natohk.
Meno “romanzesca” del precedente, la sceneggiatura di Vincent Brugeas si concentra sull’aspetto guerresco della vita avventurosa di Conan, mantenendo l’equilibrio tra intrighi politici e scene di battaglia. Ronan Toulhoat, ai disegni, descrive il racconto con attenzione minuziosa al dettaglio degli ambienti e grande apertura scenica alle sequenze di battaglia o maggiormente fantasy.
Se La regina della Costa Nera crea un ponte con il romanzo, Il colosso nero sembra richiamare visivamente il cinema.

Entrambi pubblicati in Italia da Edizioni Star Comics, i volumi cartonati sono di grande pregio, un piccolo gioiello per gli amanti di Conan e del fantasy in generale. In calce ad entrambi sono presenti, oltre a studi dei protagonisti e omaggi di altri autori, saggi e approfondimenti sul personaggio, su Robert E. Howard e specificatamente sui racconti interessati.

Dati del volume

  • Editore: Edizioni Star Comics
  • Autori: Vincent Brugeas, Ronan Toulhoat, Jean-David Morvan, Pierre Alary
  • Genere: Fantasy, Sword and Sorcery
  • Formato: 21x28cm, 64-72 pagg, col., C. (cad)
  • Prezzo: 14,90€ cad.
  • Voto della redazione: 8
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