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Il pesce di lana e altre storie... di Maryjane J. Jane, recensione: ovvero, le follie di Tito Faraci e Sio

Il pesce di lana e altre storie... di Maryjane J. Jane, recensione: ovvero, le follie di Tito Faraci e Sio

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La coppia artistica composta da Tito Faraci e da Sio (al secolo Simone Albrigi) va sempre più consolidandosi grazie sia al loro lavoro svolto in ambito disneyano che per i volumi Feltrinelli (per cui, Faraci, cura la linea editoriale “Comics” dedicata ai fumetti).
Già nel loro precedente lavoro per l’editore milanese, ovvero Le entusiasmanti avventure di Max Middlestone e del suo cane altro trecento metri, i due autori avevano sperimentato col medium dando vita a una folle avventura in cui si alternavo in maniera simmetrica la sceneggiatura di Faraci e le tavole di Sio che travisavano e prendevano “alla lettera” le indicazioni dello sceneggiatore, generando una spirale assurda di nonsense.

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Ed è proprio la comicità nonsense che guida anche il loro nuovo lavoro, ovvero Il pesce di lana e altre storie abbastanza belle (alcune anche molto belle, non tante, solo alcune) di Maryjane J. Jane, in cui due autori mostrano la loro piena sintonia in un altro folle volume che alterna fumetti a testi vari.
L’idea di base è dar vita a un’antologia dei lavori di Maryjane J. Jane, poliedrica autrice nata nel 1873 e morta nel 1973 (un giorno prima che compisse 100 anni, anche se il suo funerale, per un disguido, è stato celebrato alcuni anni prima) che ha dato i natali al fumetto e che ha scritto romanzi, poesie, canzoni, creato invenzioni assurde e fatto tanto altro sempre in anticipo sui tempi durante tutto il ‘900. Solo una piccola precisazione: Maryjane J. Jane non è mai esistita.

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Fin dalla biografia, infatti, i due autori delineano l’assurda vicenda umana e artistica della protagonista, che inventò il fumetto ancora prima di Richard Felton Outcault con il suo celebre Yellow Kid (il suo Blacky & The Feet venne considerato il miglior fumetto al mondo, finché non ne venne creato un altro), che suonò a Woodstock per 8 ore pur avendo composto una sola canzone, e tante altre cose improbabili riportate nel volume.
Faraci e Sio propongono una moltitudine di idee e trovate, cambiando di frequente registro compositivo, passando dalla prosa ai fumetti di continuo. Seguendo le vicende di Maryjane J. Jane per tutto l'arco del '900, dunque, i due autori ironizzano sulle tendenze artistiche dei vari decenni o, semplicemente, prendono di mira generi e stili.
Oltre alle parodie delle strip avventurose alla Dick Tracy, alle avventure di Scooby Doo, alle storie in rima stile “Corriere dei piccoli”, troviamo anche l’intero libro per bambini “Il pesce di lana”, un’intervista all’autrice, un romanzo e un’opera teatrale.

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Feltrinelli Comics propone il volume nella forma tipica di molte sue proposte letterarie, dal tipo di carta utilizzato fino alla grafica di copertina, il tomo è più simile a un libro che a un fumetto, e questo ne amplifica l'eccentricità dando in pasto al lettore un ibrido letterario.
La comicità surreale e spiazzante (nonché spesso demenziale) è il frutto della massima sintonia tra i due autori, Il pesce di lana e altre storie… risulta esilarante e pieno di trovate divertenti che alleggeriscono la lettura del volume grazie alla grande varietà proposta, senza mai scadere in una noiosa e prevedibile ripetitività. Emerge chiaramente quindi il divertimento che hanno provato gli autori stessi nella sua stesura: lo stesso che si prova a leggerlo tutto d'un fiato.

Dati del volume

  • Editore: Feltrinelli
  • Autori: Testi di Tito Faraci e Sio, disegni di Sio
  • Genere: Comico
  • Formato: 17x24 cm, 144pp, B., col.
  • Prezzo: 15€
  • ISBN: 978-8807550065
  • Voto della redazione: 8
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