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Iperurania, recensione: Dai dilemmi interiori allo spazio profondo

Iperurania, recensione: Dai dilemmi interiori allo spazio profondo

COVER IPERURANIA

Potete leggere l'intervista a Francesco Guarnaccia qui.

“L’artista è uno spirito ingordo che vive di e per altra vite”

Francesco Guarnaccia è un giovane autore, conosciuto principalmente per il suo From Here To Eternity, edito da Shockdom. In realtà, l'autore ha alle spalle una bella esperienza nel campo dell’autoproduzione, insieme al collettivo Mammaiuto, associazione culturale che da anni si sta imponendo nel panorama fumettistico per le loro opere di grande qualità, non a caso premiati quest’anno al Napoli Comicon con il premio Micheluzzi come miglior webcomic con il loro I tre cani.
Il suo nuovo lavoro, Iperurania per Bao Publishing, è un graphic novel fantascientifico, genere usato però come pretesto per un racconto molto più complesso e profondo. Mettiamo un po’ di ordine, partendo dalla trama.

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In un futuro dove ormai la colonizzazione spaziale di pianeti è ormai la prassi, l’estensione della civiltà umana va oltre i confini galattici, si incontra un pianeta estremamente ostile a questi propositi: Iperurania. Questo piccolo mondo ha delle caratteristiche strutturali che non permettono di essere abitato, né tanto meno attraccato. Ha una forza gravitazionale talmente potente da non permettere a chi, solo talora riuscisse ad entrare, di poterne riuscire. Ha campi magnetici estremamente forti da cortocircuitare ogni attrezzatura e dispositivo, rendendo impossibile l’utilizzo di apparati tecnologici. Gli esseri umani però non si danno per vinti. Dopo anni passati a cercare di colonizzarlo, hanno creato una stazione spaziale per poterlo monitorare. Hanno sviluppato tecniche di pilotaggio di tute spaziali per poter scattare foto di qualità per carpirne i segreti. Le diapositive sono affidate a esperti fotonauti che tentano in ogni modo e con ogni manovra di scattare la foto della loro vita. Le cose non girano bene però e da professione sovvenzionata, diventa un hobby, perché si è capito che il pianeta è inespugnabile. I giovani aspiranti quindi si ritrovano a seguire un sogno che nella realtà, è un’utopia, quasi. Tra questi c’è Bun, ragazzino che più di ogni altra cosa, desidera diventare un (metti nome fotonauti).

Bun vive ancora con i suoi quando invece il suo migliore amico, che lavora sulla stazione spaziale, è già indipendente mentre lui è timido, impacciato e non crede in sé stesso. Vuole però ardentemente scoprire Iperurania. Un giorno, per caso, in una strana manovra, anche un po’ goffa, si ritrova quasi per magia sul pianeta. Scopre piccoli esseri gommosi tentacolari che iniziano a ricoprirlo fino a… trovarsi a casa sua. Questo episodio si ripeterà, facendogli comprendere che ha la capacità di teletrasportarsi sul pianeta. Da qui ci saranno un susseguirsi di avvenimenti, vicende e colpi di scena che porteranno il lettore più volte a sussultare.

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Guarnaccia tesse una storia fantascientifica per raccontare le paure, i drammi, i risvolti sociali attuali, di chi si trova a sognare e a lavorare in campo artistico. L’autore, con grande maestria, mette tanta carne sul fuoco ma senza tralasciare nulla. Dalle aspettative del lavoro allo scontro con la realtà, dalle invidie distruttive dei colleghi a quelle costruttive, dagli stereotipi che girano intorno alla professione artistica da parte di chi lavora in ambiti diversi. È come se il fare un lavoro che ami sia un qualcosa di totalmente assurdo. Concezioni che risultano essenzialmente realistiche, oggigiorno. Non solo. L'autore descrive perfettamente gli stati emotivi di chi si trova ad avere aspirazioni e che puntualmente vede demolirsi man mano e che solo con la caparbietà e la forza di volontà può ricostruire. Un romanzo di formazione, potrebbe essere definito questo Iperurania, ma le accezioni attuali potrebbero portare ad ambiguità descrittive, quindi eviteremo questa etichetta. Sta di fatto che non si prefigge di formare nessuno, esplicitamente, ma regala piccole perle che, prese e rielaborate, potrebbero aiutare molti artisti nel superare tante situazioni di stallo emotivo e professionale. Il tutto con tono ironico che non sdrammatizza in maniera superficiale, ma dona solo un colore diverso al tema.

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La sceneggiatura risulta un po’ pesante nella parte iniziale, in particolare la prima ventina di tavole troppo descrittive e in cui si approfondiscono la caratterizzazione ai personaggi. Invero forse è l’unica pecca, se vogliamo definirla tale, dato che le restanti 170 pagine vengono divorate in maniera impressionante. Il tutto prende improvvisamente un ritmo talmente calzante da far perdere la cognizione del tempo, finendo l’albo d’un fiato. Il meccanismo narrativo di Guarnaccia comprime e decomprime le tavole con vignette larghe fino a microscopici quadratini per dare risalto e attenzione a particolari scene. Le griglie sono estremamente studiate e strutturalmente complesse. Alcune tavole superano ampiamente le 15 vignette. Lo stile personalissimo di disegno è un tratto che ormai contraddistingue l’autore nella marea di artisti italiani, cosa difficilissima in un panorama editoriale dove ogni giorno escono nuove leve e autori. Alcune tavole psichedeliche sono tanto allucinanti quanto altamente funzionali. Anche il tipo di colorazione pastello che passa da tonalità semplici a pagine superfluo, sottolineano la capacità di utilizzare ogni possibile dettaglio ai fini della narrazione. Insomma, Guarnaccia è un autore che ormai sa come muoversi con destrezza senza risultare banale né per tratto né per storia né per storytelling, pur essendo giovanissimo.

L’edizione Bao è uno spettacolo. Un cartonato 21x27 cm che evidenzia e amplifica la potenza di ogni tavola. Dovendo affrontare griglie non proprio classiche e dal gran numero di vignette, questa soluzione è la più efficace. La carta utilizzata rende grazia alla colorazione e la costina, con titolo in rilievo, è una chicca per l’esposizione in libreria di questo piccolo gioiello.

Dati del volume

  • Editore: Bao Publishing
  • Autori: Testi e disegni di Francesco Guarnaccia
  • Genere: Fantascientifico
  • Formato: 21x27, 192 pp., C., col.
  • Prezzo: 23€
  • ISBN: 978-88-6543-994-4
  • Voto della redazione: 8
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