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Pantera Nera e la Banda, recensione: Il cuore di Harlem

Pantera Nera e la Banda, recensione: Il cuore di Harlem

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L’apporto che Ta-Nehisi Coates sta dando a Pantera Nera si sta rivelando fondamentale. Noto giornalista portabandiera dei diritti degli afroamericani, lo sceneggiatore ha dato nuova linfa vitale al personaggio, conquistando il favore di pubblico e critica e catturando anche l’attenzione della stampa generalista, grazie a una serie intensa che affronta importanti tematiche sociali e politiche. La Marvel non poteva, dunque, chiedere di meglio in vista dell’uscita del film dedicato a T’Challa e ha così affidato allo scrittore altre testate spin-off della principale. Le cose, però, non sono andate per il meglio. Se Black Panther, infatti, procede spedita a gonfie vele, Black Panther: World of Wakanda e Black Panther and the Crew sono state invece chiuse dopo pochi numeri.

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Panini Comics ha raccolto ora i sei albi usciti di Black Panther and the Crew in un unico volume, sulla scia di quelli dedicati alla serie principale, nell’ormai classico formato cartonato soft-touch.
A giudicare dalla lettura, la chiusura della serie non è certo dovuta alla sua qualità che, lo diciamo da subito, è molto alta, paragonabile a quella di Black Panther. Qui Ta-Nehisi Coates, affiancato dalla poetessa e scrittrice Yona Harvey, mette in scena una vicenda dalle forti implicazioni politiche e sociali. Ezra Keith, storico attivista di Harlem - noto col nome di Lince - è stato assassinato mentre si trovava in custodia della polizia. La sua morte non è casuale e cela impensabili intrighi e misteri. Un gruppo di eroi, composto da Pantera Nera Tempesta, Luke Cage, Misty Knight e Manifold, si unirà gradualmente per indagare sulla faccenda.

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Il tema centrale della storia è quello dell’identità, dell’appartenenza, di una comunità viva da proteggere. Ogni albo sposa il punto di vista di uno dei protagonisti della “crew” e parte mostrandoci il passato di Ezra Keith per giungere al presente grazie a un filo conduttore che è quello della difesa dei diritti. Come 50 anni fa, infatti, la lotta è sempre continua e, nonostante siamo nel nuovo millennio, le diseguaglianze e le ingiustizie proseguono ancora. Chiaro è il riferimento ai tanti casi di cronaca americani a danno degli afroamericani.
A complicare la faccenda, gli autori aggiungono anche una polizia “robotica” privata che dovrebbe garantire maggiore equità di giudizio, tuttavia la sua priorità primaria è difendere gli interessi dei propri finanziatori e la stessa polizia mostra evidenti falle al suo interno. Anche Misty, le cui perplessità su quanto accaduto a Lince sono indicative, mette in scena un retro-pensiero complesso e sfaccettato. In generale, i personaggi mostrano punti di vista tali da garantire una panoramica completa e reale della società nonché della popolazione di Harlem.

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Il complesso intreccio narrativo mette insieme un gruppo di eroi diversi nei loro pensieri, ma uniti da Harlem, vero cuore e co-protagonista dell’intera vicenda.
La trama si conclude col sesto albo lasciando alcuni punti in sospeso ma concludendo, tuttavia, la vicenda portante. Quello che lascia è invece l’amaro in bocca per una serie partita in quarta e di cui avremmo voluto leggerne il proseguo.

Alle matite di Pantera Nera e la Banda troviamo il veterano Butch Guice che, col suo stile classico e solido e il suo tratto sottile, è autore di un’ottima prova, seppur mostra di tanto in tanto qualche sbavatura nella raffigurazione dei volti dei protagonisti.

Dati del volume

  • Editore: Panini Comics
  • Autori: Testi di Ta-Nehisi Coates e Yona Harvey, disegni di Butch Guice
  • Genere: Supereroistico
  • Formato: 17x26 cm, 136 pp., C., col.
  • Prezzo: 16€
  • ISBN: 978-8891235336
  • Voto della redazione: 8
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