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La vendetta non è mai "niente di personale", la recensione di Walter dice: director's cut

La vendetta non è mai "niente di personale", la recensione di Walter dice: director's cut

"Ho superato il punto di non ritorno. Sai qual è? È il punto in cui, in un viaggio, è più conveniente proseguire che tornare indietro."
(William FosterUn giorno di ordinaria follia; di Joel Schumacher, 1993)

Walter, impiegato di un'azienda che non ha molto da dire per chi gli sta intorno, è un tipo che passa inosservato e quasi fa pena. Viene mobbizzato dal collega e dal suo capo che lo sfruttano come un mulo senza nemmeno pagargli gli straordinari; la moglie lo tradisce e la padrona di casa, dove ha in affitto un piccolo studio, gli impedisce di far avverare il suo sogno: mettersi in proprio e andarsene dall'attuale occupazione. Walter non dice molto ma agisce. Pianifica con perizia la sua vendetta contro chi lo ha continuamente ferito ed umiliato, ammazzandoli uno ad uno.

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La trama di Walter dice si sviluppa in 7 capitoli ben congegnati che non presentano alcuna forzatura né esagerazioni di sorta e che vantano con una sceneggiatura lineare e chiara. Ai testi Dario Sicchio fa un buon lavoro sui dialoghi e non eccede sulle scene violente se non in alcune vignette che lo richiedevano. La narrazione è serrata e si snoda tra le varie storyline con stacchi che non fanno perdere il ritmo di lettura. Flashback messi ad hoc per approfondire le dinamiche e la caratterizzazione dei personaggi rendono l’opera scorrevole e appetibile.

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Il fumetto richiama per stile e caratterizzazione del personaggio al film Un giorno di ordinaria follia con Michael Douglas, anche se in quel caso il piano non era calcolato e freddo ma esplode in un raptus emotivo senza mai scendere. La caratterizzazione di Walter è strutturata in modo da creare un’ambivalenza emotiva/razionale. Lui subisce ingiustizie di ogni genere e calcola con perizia la sua vendetta, ma quanto è giusta? Uccidere chi ti ha così ferito per anni è realmente una soluzione? Dovremmo realmente simpatizzare per un calcolatore omicida?
Il ribaltamento di prospettiva ricorda molto Dexter, opera letteraria di Jeff Lindsay prima e serie tv emessa dalla Showtime poi, dove il protagonista uccide chi commette soprusi, facendoti però tifare per lui.

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I disegni e la colorazione di Lorenzo Magalotti si sposano bene con la narrazione creata da Sicchio. Il suo stile, molto espressivo e dai tratti sintetici, è la migliore soluzione al tipo di storytelling creato dallo sceneggiatore. I colori sono uno dei punti di forza dell’opera: 4 diverse tonalità per 4 antagonisti e una per i flashback. Ogni colore associato a un personaggio richiama l’opposto della simbologia del colore stesso (il verde per la tranquillità che dovrebbe dare l’ambiente familiare per esempio, usato proprio per la storyline della moglie), sottolineando proprio quella falsa promessa o illusione. Il fil rouge della colorazione però è proprio il rosso, assegnato al protagonista, agli oggetti e ai momenti essenziali del racconto. Le sequenze sono molto concise e piene di pathos fino ad esplodere nei momenti clou in splash-page catartiche ed impattanti.

Walter dice nasce come webcomic sulla piattaforma Verticalismi nel 2015 e, visto il suo successo, viene ora proposto da Magic Press, in una versione rieditata e uncut. Questo fumetto è uno degli ultimi esempi dell'influenza e del potere del web sui comics, tra l'altro tema portante dell'ultimo Napoli Comicon dove l'opera è stata presentata.
L’edizione Magic press si presenta come un brossurato (tipico della casa editrice) di buona fattura, con l'aggiunta all’interno di studi dei personaggi e due omaggi a Walter da parte di Fabrizio De Tommaso e Stefano Simeone per rendere ancora più appetibile l’edizione molto ben curata.

Dati del volume

  • Editore: Magic Press
  • Autori: Testi di Dario Sicchio, disegni di Lorenzo Malagotti
  • Formato: 17x24, B., 144 pp, col.
  • Prezzo: 14€
  • ISBN: 978-8869133138
  • Voto della redazione: 7,5
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