Menu

 

 

 

 

Hotline Miami: Wildlife

Il franchise videoludico Hotline Miami realizzato dalla Dennaton Games di Jonatan Söderström e Dennis Wedin ha raccolto sin da subito numerosi plausi da critica e pubblico. Il primo capitolo della saga è uscito nel 2012, ma in Italia non ha avuto la medesima diffusione che ha ottenuto all’estero. Eppure, proprio nel nostro Paese, in Veneto per la precisione, hanno avuto origine i fumetti ufficiali del brand, realizzati dagli autori e artisti del Dayjob Studio, in particolare nelle figure di Federico Chemello e Maurizio Furini ai testi e Alberto Massaggia ai disegni.
Nella nostra intervista, potrete approfondire meglio il lavoro fatto da questo Studio nella realizzazione di una iniziativa unica in Italia, mentre qui discuteremo più nel dettaglio Hotline Miami: Wildlife, la serie spin-off che si distacca dalle vicende narrate nel videogioco Hotline Miami 2 Wrong Number, il secondo capitolo della saga, su cui il trio ha già lavorato nel 2015 realizzando una serie omonima in 5 albi molto legata al videogioco.

Ma facciamo un passo indietro, esplicitando a grandi linee la trama. La storia è ambientata in un 1989 distopico, almeno per quanto riguarda il primo capitolo, in cui troviamo una America sottoposta agli abusi della mafia russa, conseguenza della vittoria della Guerra Fredda da parte della Russia nel 1986 con il lancio di una testata nucleare sulla città di San Francisco. In questo scenario, alcuni individui vengono contattati da una misteriosa organizzazione che fornisce loro armi e maschere per celare la loro identità, con lo scopo di massacrare i russi invasori, che spadroneggiano commettendo atti criminali di ogni sorta rimanendo impuniti.

01

Con Wildlife, Chemello e Furini mettono in pista una storia standalone, ambientata nel mondo di HM ma godibilissima a sé stante, in cui un nuovo protagonista, Chris, dovrà prendere il testimone di vigilante iper-violento e occuparsi dei russi. Un fumetto d’azione adrenalinica e violenza splatter allo stato puro che tuttavia non si esaurisce in questo genere, ma trova una elevazione, se così vogliamo descriverla, nel dramma psicologico, nell’esplorazione della psiche tormentata dei personaggi, tutti in qualche modo vittime di traumi o di disturbi mentali, alienati e portatori di una visione distorta di una realtà senza freni, priva di etica e di certezze, incubatrice perfetta per mentalità deviate.
I due autori mantengono una struttura a missioni episodica per quanto riguarda gli scontri e i raid, con una narrazione scarna, rapida ed essenziale, per mantenere il ritmo serrato e concitato, mentre sviluppano maggiormente e con più ampio respiro la trama principale, dedicata alle interazioni personali di Chris e ai flashback relativi al periodo della Guerra. Nel corso della serie verranno sviluppate trame parallele, in cui i protagonisti saranno diversi, come visto con il capitolo 3, in cui il personaggio principale è Mike, ricollegando e intrecciando ogni vicenda con la trama principale, costituendo diverse interconnessioni.

In questi primi tre albi di 8, di cui solo due dedicati a Chris, abbiamo solo qualche accenno al passato del personaggio, lasciandolo ancora avvolto nel mistero, sebbene già si intuisca che uno dei moventi principali del suo exploit violento sia da ricercarsi nella vendetta personale. Sarebbe molto piacevole vedere all’opera delle macchinazioni mentali più marcate e definite nei prossimi numeri, portando l’agonia mentale del giovane ad un livello successivo, lasciando che intacchi come un morbo non solo la realtà che lo circonda ma anche la visione che il lettore ha della storia, scombussolando le carte in tavola, materializzando così, sia visivamente che narrativamente, la psiche turbata del personaggio, come tra l’altro accennato ottimamente nel primo numero. Le tinte pulp emergono prepotentemente in questo affresco à la Nicolas Winding Refn (con punte di Joel Schumacher), dominato da una violenza debordante, ma è la violenza psicologica di fondo quella che veramente colpisce nello stomaco il lettore, e su quella vorremmo che si giocasse nei prossimi numeri.

04

Per quanto riguarda invece il comparto artistico, mettiamo in luce come, sebbene gli anni ’80 non emergano così a colpo d’occhio dalle tavole, tuttavia il look cromatico folle e acceso, con colori chiari e abbaglianti, spesso quasi da fluorescenza neon, si sposa benissimo con le tematiche e l’ambientazione. I disegni di Alberto Massaggia sono in completa armonia con la tinte acid pop che trasmette la storia, molto dinamici e versatili, come lo è il layout di pagina che è totalmente assuefatto alla funzione comunicativa e mai statico, rigido. Ottimo anche il lavoro di Ludovica Ceregatti sul terzo albo, in cui i colori di Giorgia Lanza vertono su toni più cupi, più autunnali quasi.

Hotline Miami: Wildlife è quindi un buon lavoro made in Italy, che si fa leggere tutto di un fiato, tenendo il lettore incollato allo schermo e proponendo un entertainment non fine a sé stesso, spronando alla riflessione anche su temi molto attuali quali la violenza incontrollata, spesso risultato eclatante di problemi che si nascondono al di sotto della superficie, ma che tendono ad essere ignorati e lasciati crescere a dismisura. Sebbene i richiami al brand videoludico siano presenti, pensateli più come degli easter egg o delle informazioni complementari a cui può accedere chi ha familiarità con il franchise, ma che non intaccano la fruibilità di Wildlife ai neofiti. Dedicato principalmente al mercato estero e scritto in un inglese perfettamente comprensibile e molto fluido, questo progetto è quasi completamente non rivolto al mercato nostrano. Questa se vogliamo è la pecca più grande, ma ci si sta muovendo anche per proporre un’edizione tradotta in italiano. Il fumetto è disponibile sulla piattaforma Humble Bundle ad un prezzo veramente competitivo ed acquistabile qui.

Dati del volume

  • Editore: Dayjob Studio
  • Autori: testi di testi di Federico Chemello e Maurizio Furini, disegni di Alberto Massaggia
  • Formato: webcomic, colori
  • Prezzo: $ 1,99 cad., $11,99 serie completa
  • Voto della redazione: 1
Torna in alto