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Saint Cole

Ethan Van Sciver lo conoscete tutti, importante fumettista americano che ha lavorato soprattutto per DC Comics, firmando opere come Green Lantern: Rebirth e The Flash: Rebirth. Quello che forse non tutti conoscono però è il fratello dell’artista, Noah Van Sciver, giovane cartoonist indipendente e alternativo, che emerge direttamente dall’underground più puro che gli States hanno da offrire. Coconino Press ha portato in Italia da poco uno dei suoi graphic novel più apprezzati all’estero, Saint Cole, pubblicato in originale da Fantagraphics. Una storia cruda e spiazzante, narrata con glaciale lucidità anche nei suoi deliri etilici, per nulla edulcorata o filtrata da alcun perbenismo o remora censurativa.

Protagonisti della stessa sono personaggi decadenti, vittime consumate dai propri sbagli, dai propri vizi e dall’incapacità di risollevarsi dalle proprie sventure, sempre più propensi a sprofondare nell’oblio più puro cercando una salvezza proveniente da fonti esterne, messa in moto da meccanismi più grandi di loro, quasi provvidenziali, che però potrebbe anche non arrivare mai. Persone che sguazzano nel quotidiano, senza ambizioni e senza grandi progetti, che si lasciano trasportare dal corso degli eventi, incapaci di reagire. E il protagonista Joe è il più rappresentativo di questa categoria di persone: cameriere in una pizzeria non particolarmente rinomata, alcolista disperato, padre di famiglia squattrinato e non in grado di badare al proprio figlio Oscar né alla sua ragazza Nicole, che si affida totalmente a lui senza contribuire più di tanto al nucleo familiare. Una sorta di inettitudine sveviana quella che accomuna tutti questi personaggi: abulia, incapacità di vivere appieno la propria esistenza, di cogliere i momenti salienti della stessa e le chance che gli sono offerte, sottomissione al grigiore routinario lavorativo e familiare, insoddisfazione e sofferenza.

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In questa storia drammatica c’è ben poco spazio per la speranza, per un barlume di cambiamento a cui aggrapparsi seriamente, non c’è apparente salvezza o catarsi per questi individui che cercano di sopravvivere alla meglio per chi non riesce a porsi un orizzonte che travalica la contingenza dell’hinc et nunc. Ma queste figure così decadenti sembrano quasi rappresentare una moderna e realistica versione eroica dell’uomo, almeno sotto un filtro distorto, deviato. Infatti abbiamo a che fare con uomini che devono arrivare a fine mese con i pochi soldi che guadagnano al lavoro, cercando di fare quanti più straordinari possibili per aumentare la retribuzione, persone che devono pagare un affitto, pagare le bollette, sfamare i propri cari e curare la propria famiglia. Una lotta titanica, quasi persa in partenza per queste persone, che non riescono a fare fronte agli ostacoli che si parano sulla loro strada, che molto spesso sono però autoindotti da vizi, da cedevolezza e da dipendenza dovuta all’insoddisfazione cronica. Certo, va aggiunta anche una bella dose di sfortuna a tutto ciò.

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La trama è molto semplice e lineare e non necessita una particolare trattazione: il lettore segue le vicende del protagonista che si svolgono in una settimana, lasso di tempo in cui riuscirà a rovinare irrimediabilmente la sua già precaria e routinaria esistenza, il tutto scandito in capitoli giornalieri, fino ad arrivare a un possibile evento straordinario che potrebbe dare una nuova direzione alla sua vita, sempre che il protagonista sia in grado di cogliere la sua chance.
Dal punto di vista grafico, abbiamo a che fare con un tratto fortemente marcato, volutamente sporco e impreciso, cartoonesco, tutto fuorché accademico o tradizionale, a volte persino abbozzato. Il tratteggio la fa da padrone negli spazi ampi, negli sfondi, con una fitta grisaglia che domina nella pagina quando non lo fanno le campiture nere e dense o le decorazioni e i pattern che vanno ad ampliare la struttura della pagina e a diversificarla, a renderla più fluida e spaziosa, per uscire dal canoni classici di layout.

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Una gran buona prova di un autore che da noi non è ancora molto conosciuto, e che ci permette di addentrarci ulteriormente nell’underground americano, spesso dominato solo dai soliti nomi, mentre è costellato di moltissimi artisti e talenti che rischiano di rimanere sconosciuti al grande pubblico, il che è un vero peccato. Ottima come sempre l’edizione Coconino, che per quanto sia essenziale, è realizzata con grande cura grafica e materiale. Prezzo molto adeguato.

Dati del volume

  • Editore: Coconino Press
  • Autori: Testi e disegni di Noah Van Sciver
  • Formato: 17×24 cm; 120 pp.; brossurato; B/N
  • Prezzo: 16€
  • Voto della redazione: 7,5
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