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Doctor Spektor: Maestro dell'Occulto

Cosa differenzia il reale dal non reale? Può un ricordo, un frammento di vita vissuta, essere solo frutto della nostra immaginazione? E se questi due mondi, quello in cui esisti e quello in cui non ci sei, fossero divisi da un muro ma legati da un cordone, l'interscambio a quali conseguenze porterebbe?

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La vita del Maestro dell'Occulto Adam Spektor è a dir poco fantastica. Il successo del suo reality, "Doctor Spektor riportali zombi", gli regala ogni giorno fama, prestigio e soldi. Ma, dopo ogni battaglia contro minacce soprannaturali, è costretto a fare i conti con immagini di un passato indefinito, che non ricorda, di cui non riesce a venire a capo. Lenny, il suo produttore, e Abby, la sua nuova segretaria-assistente, sono le persone preposte per stargli vicino, aiutarlo ad affrontare questi demoni che gli devastano l'anima e lo spingono verso il baratro.

Queste sono le premesse di Doctor Spektor: Maestro dell’Occulto #1, personaggio creato nei primi anni settanta da Donald Glut e l’artista Dan Spiegle ed edito dalla casa editrice Gold Key, che oggi ritorna in questa nuova incarnazione grazie al lavoro di Mark Waid. Pubblicata in Italia nell’interessante collana Star Comics Presenta, il volume raccoglie i primi quattro capitoli della serie americana, che vede alternarsi al tavola da disegno Neil Edwards e Roberto Castro.

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All’interno del progetto di rilancio dei personaggi della Gold Key, la serie più attesa era proprio questa, vista anche la presenza di un autore come Waid. E in questa prima parte della storia le aspettative non vengono disattese. Se nella prima fase assistiamo a uno sviluppo della trama lineare, in cui veniamo introdotti gradualmente al personaggio attraverso una puntata del suo show e i dialoghi che intercorrono tra Lenny e Abby, al termine del primo capitolo ecco il primo colpo di scena durante un confronto televisivo con Madame Rose. Quello che poteva sembrare un fumetto incentrato sul dramma personale di Spektor, la cui vita è in continuo bilico tra gli sfarzi del successo e il dolore scaturito da queste immagini che affiorano dalla sua mente, tutto d’un tratto si trasforma assumendo i connotati di un’avventura ricca di azione, in cui la trama si fa più frammentaria, un alone di mistero inizia ad avvolgere gli sviluppi e nuovi elementi si aggiungono ad infittire la natura dell’opera e dei singoli personaggi.

Come già visto sulle pagine di Daredevil, Waid mescola diversi mood letterari, imbastendo una storia in cui thriller, occulto, e horror si alternano, creando un vortice emozionale capace di tenere col fiato sospeso il lettore. Dietro la facciata dell’ennesima star viziata, tracotante e superficiale si nasconde un animo più fragile, pieno di quesiti e dubbi. Questa insicurezza Adam cerca di combatterla con le uniche arme a sua disposizione, la ragione e l’intelletto. La paura dell’occulto viene fronteggiata da un equipe di fisici alle dipendenze di Spektor, ma il tentativo risulta vano. Troppo forti sono i poteri in campo, troppo grande è la battaglia che ben presto il Maestro dell’Occulto si troverà ad affrontare una situazione davvero complicata in cui, grazie all’ottimo lavoro di caratterizzazione di Waid, dovrà diffidare di tutte le persone che lo circondano.

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Se la trama ha uno sviluppo solido, forte che, nonostante gli intrecci, non registra passaggi a vuoto o collegamenti forzati, lo stesso non si può dire per quanto riguarda l’aspetto grafico del volume. Il ritmo dello storytelling è serrato, ogni pagina è ricca di vignette allineate secondo uno schema regolare tipicamente europeo. I momenti salienti della narrazione sono evidenziati da entrambi gli artisti con soluzioni a tutta pagina, mentre in quelli più concitati degli scontri vedono una rottura del reticolo dell'impaginazione. I due autori hanno due stili molto diversi, e ciò influisce sulla tenuta generale del volume. Edwards molto più realistico, abile nel variare l'angolo prospettico, campo e controcampo, ricalcando il gioco di inquadrature tipico delle trasmissione televisive. Buona caratterizzazione ed espressività di ogni personaggio, perde in alcuni tratti la pulizia del suo tratto. Molto più cartoonesco, invece, lo stile di Castro che presenta maggiori imprecisioni rispetto ad Edwards. Le matite sono spesso solo abbozzate, lo spessore delle linee si appesantisce penalizzando non poco la fase di svolta della storia, quella in cui, forse, l'artista avrebbe dovuto osare maggiormente. Non convince la prova di Castro.

Nonostante, dunque, questa poca costanza nella resa grafica, l'albo edito dalla Star Comics si lascia apprezzare nella sua interezza merito anche di un finale aperto del tutto inaspettato che crea una grande hype per il prossimo volume del Maestro dell'Occulto.

Dati del volume

  • Editore: Star Comics
  • Autori: Testi di Mark Waid, disegni di Neil Edwards e Roberto Castro
  • Formato: 17x26 cm, brossurato, 112 pp, colori
  • Prezzo: 13€
  • Voto della redazione: 7,5
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