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Louis Armstrong

Louis Armstrong (Scritturapura Editore, brossurato, 54 pagine in b/n, € 11,00) testi e disegni di Philip Paquet

Quando Louis Armstrong era piccolo, negli Stati Uniti le persone di colore non godevano degli stessi diritti dei bianchi ma la potenza della musica riusciva laddove la democrazia falliva, restituendo dignità attraverso le sue note.

In realtà nel libro di Philip Paquet si parla poco di razzismo. Molte delle brutture accadute durante quel periodo non trovano spazio, lasciando adito ai ricordi più dolci, anche perché in fondo come canta lo stesso Armstrong: “What a wonderful world...”. Nel fumetto, che in realtà può definirsi “romanzo visivo” per il modo in cui le vignette si alternano alle didascalie - accompagnate raramente da balloons - il colore nero è protagonista, dalla gabbia ai disegni che nelle sfumature rivelano tratti sempre ironici, lasciando poco bianco. E in fondo è giusto così.

Si parlava del tratto di Paquet che accentua questa serenità di fondo, questa felicità nella musica, in un racconto in prima persona - realistico nell’intento - che narra dei primi anni di Louis, gli anni della scoperta della musica, dei primi successi e si ferma nel momento esatto in cui la carriera del trombettista decolla, lui ancora giovane, lui che ancora avrebbe suonato per molto. Un libro jazzato, da leggere magari ascoltando la musica del protagonista (il volume è in vendita anche in un’edizione libro + cd), che invoglia il lettore a lasciarsi andare sulle note di un vecchio jazz.

L’editore Scritturapura fa il suo esordio nel mondo del fumetto con la collana Strippers, che intende proporre graphic novel di qualità partendo appunto da Louis Armstrong, del giovane belga Philip Paquet.
Il racconto, basato sul libro Satchmo. My life in New Orleans di Louis Armstrong, scorre bene ma pecca nell’essere troppo didascalico. Un maggior uso dei balloons avrebbe dato maggior vitalità alla narrazione così come avrebbe giovato alle tavole una costruzione più “fumettistica” che avrebbe esaltato maggiormente gli splendidi disegni, amalgamandoli di più al racconto. Ottima la veste grafica e la qualità di stampa che rende al racconto la giusta dignità.



Gennaro Costanzo
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