Menu

 

 

 

 

Le avventure di Superman 1-2

Le avventure di Superman 1-2 (Planeta DeAgostini, brossurati, 104-96 pagine a colori, € 1,95) testi e disegni di John Byrne

In occasione dell’uscita nelle sale italiane del film Superman Returns, la Planeta DeAgostini, nuovo editore (spagnolo) della DC Comics nel nostro paese, si rivela finalmente al pubblico. E lo fa con un’iniziativa editoriale che non ha precedenti nel nostro paese, ovvero una maxiserie con protagonista l’Uomo d’Acciaio per eccellenza composta da 40 uscite a cadenza settimanale! La serie in questione vuol essere una sorta di enciclopedia a fascicoli, come quelle che la DeAgostini è solita pubblicare da anni nelle edicole italiane.

Le avventure di Superman conterrà le migliori storie dell’Azzurrone pubblicate nel periodo compreso tra la prima Crisis (1986) e la seconda più recente (2006, appunto).

Si parte, in questi due numeri, con la ristampa della miniserie Man of Steel che all’epoca della sua pubblicazione rilanciò il personaggio, azzerandone il passato. Dato che questa è l’ennesima ristampa della miniserie, ci dilungheremo poco su di essa e ci limiteremo a dire soltanto che qui John Byrne era all’apice della carriera e questa è senza dubbio una delle sue produzioni migliori. Nonostante siano passati anni e abbiano subite numerose rettifiche di continuity, queste storie infatti rimangono ancora oggi molto fresche dal punto di vista narrativo, un po’ meno da quello grafico (in cui il barbuto autore canadese non ha mai raggiunto livelli di eccellenza, pur restando un buon illustratore dotato di un formidabile storytelling). Se da un lato il prodotto della Planeta si rivela intrigante e ben confezionato per grafica (molto semplice ed essenziale), tipo di carta utilizzata (patinata lucida) e formato (la brossuratura è ottima), dall’altro una tirata d’orecchie va fatto all’editore spagnolo per il lavoro di editing quasi inesistente.

Se sull’assenza di redazionali potremmo anche sorvolare per il momento, la vera nota stonata di questo esordio sono le traduzioni, realizzate malamente in Spagna. Gli errori sono grossolani e rendono il testo a tratti illegibile, considerando anche lo scarso lavoro di supervisione effettuato (o forse no?). Volendo essere buoni con un editore che si preannuncia come rivoluzionario per il mercato italiano (molte interesanti novità si profilano infatti all’orizzonte), potremmo dire che gli errori sono dovuti alla fretta di voler pubblicare forzatamente queste prime pubblicazioni in occasione dell’uscita del film.

Per i giorni a venire, la Planeta è già corsa ai ripari, annunciando che nell’immediato futuro degli importanti nomi del panorama italiano si occuperanno delle traduzioni. Non possiamo che essere fiduciosi per le prossime pubblicazioni e dare, in ogni caso, il benvenuto in Italia a questo nuovo editore, che promette davvero grandi cose.




Andrea Antonazzo
Torna in alto