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Cinema Panopticum


CINEMA PANOPTICUM (Black Velvet, brossurato, 104 pagine, b/n, € 12,50) Testi e disegni di Thomas Ott

Vincitore del premio Micheluzzi, all’ultimo Comicon, come miglior libro a fumetti estero, Cinema Panopticum è un racconto horror “graffiato” e “muto” che cattura il lettore fin dalla copertina.
Protagonista è un’ammaliata bimbetta che con solo cinque monete non può accedere in nessuna delle attrazioni di un luna park, come non se ne vedono più nelle nostre grandi città. Nella sua ingenua curiosità non può che farsi attrarre da una un misterioso tendone che nasconde cinque schermi, ognuno visibile con una delle sue monete. Da lì partono cinque storie brevi: la ragazza, l’hotel, il campione, l’esperimento, il profeta… con un bel racconto corale, solo apparentemente scollegato.
Sicuramente Ott ha il dono della sintesi: da tempo lavora nel cinema, per il quale ha già realizzato diversi cortometraggi, e la sua esperienza filmica si nota dal taglio decisamente immaginario e realista delle inquadrature. Le parole non servono: le sue vignette escono fuori da tavole dipinte di nero che lui materialmente, e magistralmente, graffia con architetture e ombre dallo stile che ricorda vagamente Piranesi e con personaggi che sembrano usciti dal pennino di un giovane Dorè; le sue storie sono assolutamente prive di testi e onomatopee, ma questo non ne viene a essere un handicap. Con un mix accurato e ben fatto, il gotico fumettista elvetico riesce appieno a farci entrare nelle atmosfere kafkiane del suo luna park.
Ai limiti del reale, Cinema Panopticum non prende alla spalle ma colpisce il lettore in pieno volto dopo averlo disorientato, dà un’inquietante visione della realtà vista attraverso gli occhi e le paure della protagonista e le esasperate, ma non forzate, emozioni dei personaggi, fino all’epilogo, forse leggermente telefonato, del finale. Thomas Ott il premio Micheluzzi se lo guadagna tutto, più per il suo modo di comunicare, però, che per il racconto in se stesso.

Nico Blunda











Andrea Antonazzo
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