Menu

 

 

 

 

Addio Chunky Rice

ADDIO CHUNKY RICE (Black Velvet Editrice, brossurato, 128 pagine, b/n, € 12,00) Testi e disegni di Craig Thompson


-“Sei come un piccolo fiore diventato troppo grande per il proprio vaso… bisognoso di essere trapiantato per continuare a crescere. Ho ragione?”
-“Si. Ma non voglio abbandonarti. Voglio portarti con me. Fuggi via con me!”
-“Non posso. Appartengo a questo luogo”
.
Si consuma così, con un breve quanto intenso dialogo, l’addio tra Chunky Rice -la piccola tartaruga Chunky Rice- e la sua compagna, la topolina Dandel. Il sole tramonta sul mare davanti a loro, e insieme alla notte scende anche il sipario sulla loro relazione. Quello stesso mare che li ha visti protagonisti di tanti giochi e tanti momenti insieme, ora diventa uno sconfinato abisso che li separerà. Chunky deve partire, imbarcarsi in un nuovo viaggio, lasciandosi alle spalle gli affetti, la tranquillità e la città che l’ha visto crescere, diventata ormai troppo stretta e opprimente per lui. Nella piccola personale Odiessea che si appresta a compiere, Chunky non avrà più la sua amata accanto, ma un surreale, variopinto e a tratti persino inquietante cast di personaggi. Anche loro, dallo squallido equipaggio della nave alle deformi gemelle siamesi, fanno parte della “fuga”, del viaggio senza ritorno di Chunky; un viaggio che è soprattutto una scoperta di sé e del mondo che lo circonda. Dandel diventa così la sua “Penelope”, simbolo del suo passato, protagonista dei suoi ricordi, dei suoi rimorsi e del suo rimpianto: “La mia casa è sulla schiena. E tuttavia ho la sensazione che la casa più vera che mai avrò è il punto dove le nostre strade si sono unite e hanno corso insieme… per un po’”.
Addio Chunky Rice, opera prima dell’americano Craig Thompson, è una tenera favola a fumetti sull’amore e sull’amicizia; una favola moderna che attraverso le tante e strampalate vicissitudini di questi piccoli animaletti antropomorfi (sempre accostati ad adulti-umani gretti e crudeli) ci regala un’agrodolce riflessione sulla solitudine e sulla crescita, sull’abbandonare e sull’essere abbandonati.
Come e più che in Blankets, Thompson dimostra di saper padroneggiare il medium fumetto con la maestria del grande narratore; la ricercata composizione della tavola e la scelta mai banale delle inquadrature riescono ad esaltare l’atmosfera nostalgica e malinconica che pervade tutto l’albo. I piccoli gesti, i dialoghi toccanti e mai scontati, i calibrati silenzi, completano infine questa piccola emozionante “poesia a fumetti”; una storia che sa essere ironica e divertente, ma anche e soprattutto capace di colpire dritto al cuore.
“Oggi te ne vai e già i luoghi che abbiamo condiviso hanno acquistato bellezza e significato. Come hai potuto desiderare di abbandonare tutto questo? A ben pensarci, anziché acquistare significato, il mio mondo ne è improvvisamente svuotato. Che senso ha il panorama mozzafiato dell’oceano senza di te?” sono le parole che, con un messaggio in una bottiglia, Dandel affida al mare, lo stesso mare che ancora la divide da Chunky, ma anche un mare che –forse- è meno sconfinato di quanto pensassero. “Perché – sono ancora sue parole- Questo non è un addio Chunky Rice”.


Francesco Farru

Dati del volume

  • Voto della redazione: 8
Torna in alto