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New X-Men: Omicidio nell'istituto (GIXM 39/40)

New X-Men Omicidio nell’istituto (su “Gli Incredibili X-Men” 39/40 – nuova numerazione, spillati, 72 pagine a colori, 2,50 € cadauno, Panini Comics). Testi: Grant Morrison ; Disegni: Phil Jimenez. VOTO 8,5/10

Cielo, mio marito! è forse una delle espressioni più abusate e ormai quasi ridicole usate quando si parla di tradimento. Grant Morrison, da bravo rivoluzionario, capovolge la situazione e chi si scopre tradita è Jean Grey, o meglio Fenice, che è molto più pericolosa di un marito frustrato. La saga si apre proprio con la scoperta del tradimento psichico di Ciclope con la disinibita Emma Frost, che diventa oggetto della vendetta di Fenice, la quale entrando nei suoi pensieri le fa rivivere i momenti peggiori della sua vita e scopre finalmente cosa accadde nella famosa notte a Hong Kong trascorsa insieme tra Emma e Scott. Il risultato è devastante per la bionda telepate che si ritrova a pezzi prima mentalmente e poi… fisicamente! Qualcuno infatti le ha sparato ed Emma, nonostante avesse assunto la forma diamantina, si è trovata spezzata in migliaia di pezzi. A questo punto interviene la coppia di investigatori mutanti, Sage ed Alfiere, in missione mentre Tempesta si trovava a chiacchierare con Cannonball a Parigi.
La storia è ottima sotto tutti i punti di vista: aggiunge numerosi spunti a saghe future e mostra che l’omicidio di Emma è solo una parte di un piano molto grande, mette sotto nuova luce la morte di Sophie durante la rivolta all’Istituto e prospetta un tragico futuro per bocca della mente responsabile dell’omicidio. I personaggi tipici di Morrison sono perfettamente caratterizzati: la sempre più potente Fenice gode di ottimi dialoghi – specie nel suo discorso con Emma: solo lei e Jean… e la Fenice, così come mostra i suoi poteri ormai quasi divini nel finale della saga; Becco ed Angel sono molto ben costruiti, così come le Naiadi, l’unico punto negativo per molti è stato l’uso di Sage. Morrison pare infatti aver interpretato troppo letteralmente l’espressione computer umano rendendola capace di spedire e-mail dalla sua testa e facendole perdere gigabyte di dati dopo un’aggressione: una nota forse troppo realistica su una mutante che un tempo era considerata una telepate.
I disegni sono eccezionali: fantastiche Emma, Jean ed una Sage superata solo da quella di Salvador Larroca, molto ben fatti anche Becco, Bestia, Angel e la sua cucciolata. Davvero ottimi i disegni di un Phil Jimenez che – ahimé – è ora legato come Morrison in esclusiva alla DC.
La storia è quindi molto intelligente ed è una delle migliori di Morrison, seppur apparentemente sottotono perché non drastica come le altre saghe maggiori. Ma la grandezza di un autore la si trova anche – e forse soprattutto – nelle saghe di passaggio come questa, che spesso rischiano di perdere tono rispetto alle altre. Omicidio nell’Istituto invece non perde niente della brillantezza dei dialoghi, la cura dei disegni e dell’aggiunta di nuovi dettagli nel diabolico sviluppo della storia ad opera di un grandissimo Grant Morrison.

Salvatore Fabbiano
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