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DC Universe 1

DC Universe n°1 (spillato, 80 pagine, Colore, € 5,00, Play Press Publishing) testi di J. Loeb, M.Waid, K.Giffen/J.M. De Matteis – disegni di J. Lee, L.F. Yu, K. Maguire VOTO 6,5/10

Prima uscita per il nuovo attesissimo antologico di casa Play Press che si pone l’obbiettivo di presentare al pubblico italiano il meglio della produzione della casa editrice DC, di New York.
Nelle 80 pagine dell’albo troviamo quindi inseriti 3 serial, freschi dei grandissimi consensi ottenuti oltreoceano: Batman – Hush, Superman – Rinascita, e Quelli che un tempo erano la Justice League. Passiamo innanzitutto ad analizzare le storie presenti:

1. Batman – Hush parte 1: Scritto da Jeff Loeb e disegnato dalla superstar dei comics Jim Lee, questo primo capitolo mostra il Cavaliere Oscuro in azione per sventare un comune rapimento, che inaspettatamente spalanca le porte ad un intrigo criminale ben più complesso in cui sono coinvolti alcuni dei villain più noti della saga dell’uomo pipistrello.
Dal punto di vista grafico la storia è ineccepibile e mostra il ritrovato entusiasmo nel disegnare da parte di Lee. La cura di ogni singola vignetta è evidente anche ai lettori più distratti, così come sono evidenti le sue fonti d’ispirazione: Frank Miller – Il ritorno del Cavaliere Oscuro. La dimostrazione di ciò è ad esempio a pagina 18: nella seconda ed ultima vignetta la posa di Batman è presa direttamente dall’opera di Miller.
Anche i testi di Loeb fanno un chiaro riferimento al Batman milleriano: ritroviamo qui i primi accenni alla non più verde età del pipistrello e ritorna l’ ”io narrante”. Va però detto, che almeno in questo primo numero, il racconto risulta ben poca cosa: scontato e stereotipato sia nella trama che in alcuni dialoghi, poco incisivo nella caratterizzazione dei personaggi, ad esclusione di quella di Batman, che però, come già detto, nulla aggiunge a quella voluta da Frank Miller.

2. Superman – Rinascita parte 1: Primo capitolo della Maxiserie di 12 numeri scritta da Mark Waid e disegnata da Lenil Francis Yu, che si propone di narrare in chiave moderna, e strizzando l’occhio alla serie TV Smallville, le origini del ragazzone in blu. Questo numero si apre proprio col tragico addio del neonato Kal – El al suo pianeta natale Kripton, a bordo di una razzo spaziale sperimentale. E prosegue con una delle prime missioni di Clark/Kal come giornalista freelance. Del Superman in costume non v’è traccia, almeno per ora, e pare proprio che Waid si diverta a voler dare una continuazione ideale al serial televisivo. La storia è sicuramente emozionante nelle sue prime tavole ambientate a Kripton, ma risulta a tratti noiosa e con dialoghi eccessivamente verbosi nelle sequenze ambientate sulla terra. I disegni di Yu sono decisamente di buona fattura, sebbene presentino ancora dei momenti di eccessiva staticità.

3. Quelli che un tempo erano la Justice League: Ritornano in pompa magna gli autori e gli eroi che illuminarono i comics USA negli anni 80 con la serie Justice League , in questa miniserie di 6 numeri. Keith Giffen e J. M. De Matteis riprendono alcuni dei loro vecchi personaggi/macchietta e li arruolano per questa nuova, strampalata avventura. I testi come allora sono intelligenti, irriverenti e divertentissimi, la trama godibilissima. I disegni sono di nuovo affidati al guru delle anatomie e dell’espressività Kevin Maguire, che ritrova qui lo smalto e l’entusiasmo di un tempo. E’ quindi superfluo definire questa come la vera perla dell’albo, sia per gli amanti della vecchia serie, sia per i neofiti.

Da buon magazine DCU presenta anche alcuni articoli di approfondimento, e news sul mondo DC, che però data la lunghezza della seconda storia risultano ancora di piccola entità. E’ presente anche una pagina della posta, per anni assente dalle pubblicazioni Play Press, che sarà sicuramente gradita dai lettori. Di ottima fattura sono poi il lettering e le traduzioni.
La nota negativa dell’albo è purtroppo la qualità della carta: decisamente troppo sottile, tanto da lasciar trasparire la tavola successiva a quella che si sta leggendo. Speriamo sinceramente che questo inconveniente possa essere corretto strada facendo. Va ricordato infine che l’albo può essere acquistato solo nelle fumetterie, ma ci auguriamo che presto la Play Press ritrovi il coraggio di tornare nelle edicole, data l’importanza dei personaggi presentati qua sopra.


Fausto Ruffolo
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