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100% Marvel: Alias 2

100% MARVEL: ALIAS – IL SEGRETO DI RICK JONES (brossurato, 144 pagine a colori, 10,00 €, Paninicomics) Testi: Brian Michael Bendis; Disegni: Michael Gaydos – Bill Sienkiewicz VOTO: 8/10


Secondo appuntamento italico con Jessica Jones, ex-supereroina dell’universo Marvel ed ora titolare di un’agenzia investigativa, la Alias Investigations.
Chi è un lettore di vecchia data di comics Marvel, come anche chi segue ogni mese l’ottimo Capitan Marvel sulle pagine della testata nostrana dedicata ai Fantastici Quattro, si sarà chiesto già dal primo volume se l’omonimia del cognome della protagonista della serie con quello di Rick Jones, professione comprimario per antonomasia, fosse casuale o voluta. Come suggerisce il titolo del volume, fra le altre cose si farà luce anche su questo arcano.
Nelle prime pagine Jessica, dopo aver aiutato Capitan America come visto nei primi episodi della serie, è tornata alla normalità… o quasi: non è normalissimo, nemmeno in un mondo popolato da mutanti e super-esseri, pranzare con una vendicatrice come Carol Danvers che cerca di combinarti un’uscita galante con Scott “Ant-Man” Lang e rivela che Luke Cage ha l’hobby di tampinare le supereroine.
Jessica è impegnata a smascherare il classico marito fedifrago quando gli si presenta la moglie di Rick Jones, preoccupata per la scomparsa del marito, nonché cugino di Jessica. Ma le cose non sono affatto come sembrano e rivelare il finale dello storyarc sarebbe un delitto.
Piuttosto si potrebbe riflettere sul fatto che Brian Michael Bendis - sempre a suo agio con le atmosfere noir/poliziesche/urbane come abbiamo potuto constatare anche grazie a Daredevil, Sam & Twitch e Powers - stia diventando davvero un fine conoscitore dell’Universo Marvel e riesca a infarcire le pagine di Alias con varie apparizioni e citazioni di “super-tizi” o a recuperare gustosi particolari come La Spalla, autobiografia di Rick Jones di cui riusciamo a leggere persino qualche pagina (godendoci nel frattempo un po’ di tavole, ed è cosa sempre gradita, di Bill Sienkiewicz).
L’episodio che chiude il volume è decisamente più leggero ma ha l’indiscusso merito di riportare in scena la redazione del Daily Bugle, ormai scomparsa dalle pagine delle serie dedicate all’Uomo Ragno, ed in particolar modo un J. Jonah Jameson intrattabile come vuole la tradizione (e Betty Brant nel suo vecchio ruolo di segretaria e non in quello più recente di giornalista, ma si può chiudere un occhio davanti questo piccolo errore).
I disegni di Michael Gaydos, sebbene non siano affatto appariscenti o particolarmente elaborati, li trovo ideali per la narrazione “nervosa” di Bendis, utili a caratterizzare ulteriormente il tono molto cinematografico delle storie.
Nel complesso, la serie mi pare migliorata rispetto al già buon primo volume ed attendo trepidante la traduzione dei prossimi episodi, consigliando nel frattempo questo 100% Marvel a chi ama Bendis, le storie di poliziesche ed anche ai cultori della Marvel dal momento che l’autore dimostra un grande amore per i personaggi e le situazioni tipiche dell’affresco narrativo marvelliano, sempre sullo sfondo delle indagini di Jessica.

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Lorenzo Cavalli
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