Giovani Titani 5
- Scritto da Redazione Comicus
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Giovani Titani 5 (Planeta DeAgostini, brossurato, 192 pagine a colori, € 12,95) testi di Gail Simone, Geoff Johns e Marv Wolfman, disegni di Rob Liefeld, Tony Daniel, Todd Nauck, Ed Benes, Dale Eaglesham, Tom Grindberg, Elton Ramalho
Quella dei Giovani Titani è senz’altro una delle serie DC meglio gestite degli ultimi anni. Tuttavia questo quinto e ultimo volume non le rende giustizia, creando un affresco caotico e qualitativamente altalenante.
Si comincia con una saga in due parti sceneggiata da Gail Simone in un modo quasi imbarazzante e disegnata dal discusso Rob Liefeld. Si prosegue con uno degli spunti narrativi più interessanti, vale a dire lo scontro tra Jason Todd e l’attuale Robin, Tim Drake. Purtroppo l’episodio si rivela niente più di un intermezzo prima del ritorno di Fratello Sangue, un revival dal sapore necrofilo di cui si poteva tranquillamente fare a meno.
A seguire, una sequenza di episodi che s’intreccia con le vicende di Crisi Infinita, storie che la Planeta pubblica colpevolmente in anticipo.
A impreziosire Giovani Titani 5 è senza dubbio l’Annual, scritto da Marv Wolfman e Geoff Johns, grazie soprattutto ai passaggi in cui i dialoghi si fanno particolarmente intensi. Meritevole di lode è anche il tratto di Tony Daniel, il quale ha saputo adeguare il proprio stile iperbolico, smorzando così i rimpianti per la dipartita di Mike McKone.
Quella dei Giovani Titani è senz’altro una delle serie DC meglio gestite degli ultimi anni. Tuttavia questo quinto e ultimo volume non le rende giustizia, creando un affresco caotico e qualitativamente altalenante.
Si comincia con una saga in due parti sceneggiata da Gail Simone in un modo quasi imbarazzante e disegnata dal discusso Rob Liefeld. Si prosegue con uno degli spunti narrativi più interessanti, vale a dire lo scontro tra Jason Todd e l’attuale Robin, Tim Drake. Purtroppo l’episodio si rivela niente più di un intermezzo prima del ritorno di Fratello Sangue, un revival dal sapore necrofilo di cui si poteva tranquillamente fare a meno.
A seguire, una sequenza di episodi che s’intreccia con le vicende di Crisi Infinita, storie che la Planeta pubblica colpevolmente in anticipo.
A impreziosire Giovani Titani 5 è senza dubbio l’Annual, scritto da Marv Wolfman e Geoff Johns, grazie soprattutto ai passaggi in cui i dialoghi si fanno particolarmente intensi. Meritevole di lode è anche il tratto di Tony Daniel, il quale ha saputo adeguare il proprio stile iperbolico, smorzando così i rimpianti per la dipartita di Mike McKone.
Simone Celli