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Kill The Minotaur di Skybound verrà adattato a film per la Universal Pictures

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Con un comunicato ufficiale, la Skybound ha reso noto che Kill The Minotaur, serie a fumetti scritta da Christian Cantamessa e Chris Pantesso sui disegni di Lukas Ketner e Jean-Francoise Beaulieu che rivisita il classico mito graco di Teseo e del Minotauro, verrà adattata per il grande schermo da Universal Pictures, come frutto dell'accordo siglato tra le due società che garantisce a Universal l'esclusiva di trasposizione cinematografica.

“Christian e Chris hanno trasposto una delle storie horror del passato in un vitale sci-fi thriller. Non vediamo l'ora di poter lavorare con loro sulla trasposizione di quest'opera in un film elettrizzante, come merita di essere”, ha dichiarato David Alpert, CEO di Skybound Entertainment e co-presidente.

“Quando abbiamo creato il fumetto, volevamo imprimere una nostra nuova visione del classico mito greco, introducendo personaggi forti in cui immedesimarsi e scene spettacolari, in modo che lo si potesse fruire come una sorta di blockbuster. E quindi è un sogno che diventa realtà il poterlo davvero portare al cinema", hanno aggiunto congiuntamente i due scrittori.

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Amazon firma un contratto di esclusiva con Robert Kirkman

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Giornate frenetiche per le piattaforme di streaming. Se Netflix compra il Millarworld con tutte le opere di Mark Millar e la Disney si mette in proprio, tocca adesso ad Amazon rispondere.

La nota azienda di e-commerce ha annunciato oggi di aver chiuso un accordo con lo sceneggiatore Robert Kirkman (The Walking Dead, Invincible, Outcast) e con la Skybound Entertainment di Kirkman, co-fondata da David Alpert. Kirkman e Skybound svilupperanno progetti in esclusiva per Prime Video con l'autore che esce, dunque, dal contratto con AMC, la rete che trasmette The Walking Dead e Fear the Walking Dead

Questa collaborazione è alla base della nuova volontà di espansione di Amazon Studios in show di fantascienza, fantasy e horror. I co-presidenti di Skybound Entertainment, Bryan e Sean Furst, sovrintenderanno ai progetti Amazon in collaborazione con Kirkman e Alpert.

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Lorenzo De Felici approda alla Skybound di Kirkman: nuova serie e tutte le sue variant di settembre

  • Pubblicato in News

Sul sito ufficiale Skybound, l'etichetta Image Comics creata da Robert Kirkman, è stato annunciato che il disegnatore italiano Lorenzo De Felici lavorerà presto per una nuova serie che verrà annunciata prossimamente.

Intanto, a De Felici è stato affidato il compito di illustrare la copertine variant di tutte le uscite Skybound di settembre, ovvero The Walking Dead #171, Birthright #26, Gasolina #1, Invincible #140, Manifest Destiny #31, Kill The Minotaur #4, Horizon #14 e Redneck #6.
Potete vedere tutte le cover nella gallery in basso.

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Il fantasy contemporaneo di Birthright, la recensione dei primi 4 volumi

Il fantasy è un genere dalle caratteristiche molto ben definite che, nel corso del secolo che lo ha visto nascere e svilupparsi, ha subito un evoluzione molto importante, ma che non ha saputo abbandonare alcuni archetipi propri del genere, di derivazione squisitamente Tolkieniana, autore che ne è riconosciuto universalmente come il padre. Questo ha portato alla cristallizzazione di alcuni stereotipi (nella sua accezione peggiore) nella maggior parte delle storie fantasy.

In questo Birthright, in corso di pubblicazione dal 2014 per la Image Comics negli Usa e portata in Italia dalla Saldpress finora in 4 volumi, è un po' una voce fuori dal coro per due motivi. La serie a fumetti di John Williamson e Andrei Bressan si discosta parecchio dalla classica narrazione del fantasy epico, o anche dal classico sword and sorcery, dimostrando coraggio nel tentativo di uscire fuori dagli schemi, sebbene molti degli elementi presenti potrebbero essere facilmente definiti come tali. Qui sta la seconda differenza dal comun denominatore delle migliaia di opere fantasy sul mercato: se Brithright ha saputo abbandonare una parte degli stereotipi del genere, dall'altro ha abbandonato anche lo spirito più puro del fantasy epico ed eroico che richiamava, ricadendo invece nel genere più di nicchia dello urban fantasy, con scenari metropolitani nostrani piuttosto che tipicamente selvaggi e inesplorati. Una scelta degli autori che, benché non esattamente una novità, rende questa serie godibile da un gruppo di persone non necessariamente interessate al genere di riferimento.

Birthright 1

Altro punto di novità è il concept alla base: protagonista della vicenda è il “piccolo” Mike, che quando è solo un bambino sparisce in un bosco mentre gioca con il padre. Quest'ultimo viene così accusato dell'omicidio del figlio dall'opinione pubblica, causandone la depressione e la separazione dalla moglie e dal primogenito. Un anno dopo fa la sua comparsa un uomo adulto che afferma di essere il piccolo Mike, tornato da un altro mondo, dove il tempo scorre più velocemente, fatto di magia e creature spaventose. Lì, riconosciuto come il prescelto di un'antica leggenda, è stato addestrato per anni al fine di sconfiggere il Signore Oscuro di turno, il Dio-Re Lore e adempiere al proprio destino. Terminato il suo compito nel mondo parallelo, è tornato sulla Terra per completare la sua impresa e riportare su Terrenos alcuni maghi fuggitivi, criminali di guerra, con l'aiuto del padre, unico a credere fin da subito all'uomo che affermava di essere Mike, e del fratello. Ma la verità su come sia finita la guerra e la reale identità dei maghi risulta da principio ambigua.

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La trama si dipana in questo modo davanti al lettore su due livelli: il presente nel nostro mondo con la ricerca dei maghi malvagi e parallelamente una serie di flsahback che mostrano come si sono sviluppate le vicende nel reame di Terrenos, dai primi giorni di addestramento di Mike, fino alle battaglie contro le armate dell'oscurità. Entrambi questi filoni narrativi sono disegnati magistralmente da Andrei Bressan, alternando un buon realismo grafico per la Terra, a una visione travolgente di Terrenos, con colori accecanti e linee stravaganti, dando all'ambiente una dettagliatissima visione magica.

Questo dualismo narrativo e grafico è ribadito da Williamson, da poco avvicinatosi a mondo del fumetto dopo una carriera da scrittore per la tv, con una serie di dicotomie sparse per tutta la struttura narrativa: essendo questo un fantasy che si rifà all'epica e all'eroico, la prima che salta subito all'occhio è il classico scontro bene-male, qui però attualizzato nella moderna incertezza di valori morali dei personaggi. Il protagonista, sebbene rappresenti l'archetipo di eroe forte della tradizione epica, presenta una serie di ambiguità centrali dal punto di vista narrativo. Contemporaneamente gli antagonisti, maghi rifugiatisi sulla terra, sono portatori di una propria verità sul passato del mondo da cui provengono e su Mike stesso, contrapposta a quella del protagonista.

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La narrazione, molto robusta e lineare, è assolutamente un punto di forza che Williamson ha saputo valorizzare con colpi di scena molto azzeccati che accelerano nello svolgimento della storia, aggiungendo sempre nuovi elementi al passato di Mike e rivelando a poco a poco la verità su ciò che è accaduto su Terrenos. Questo mistero è il motore della vicenda, che attraverso richiami al giallo investigativo mantiene l'attenzione del lettore sempre elevata nella curiosità per il passato.
Detto ciò, Birthright non stupisce. Il lavoro degli autori è molto più che mediocre prova di sé, senza però raggiungere la lode; un soggetto e uno sviluppo interessanti, ma non eccellenti, che non catturano fino in fondo l'attenzione, lasciando queste serie in un angolo rispetto ad altre produzioni, probabilmente più “commerciali”, ma non coraggiose.

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