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Esce per Shockdom Un giorno di Marco Rincione e Nelya Smus

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È disponibile per Shockdom il quinto volume della collana Skià curata da Marco Rincione, ovvero Un giorno illustrato da Nelya Smus. Trovate di seguito tutti i dettagli e una ricca anteprima.

"Shockdom presenta “Un Giorno”, il quinto volume della serie Skià, progetto di Marco Rincione che segna il debutto dell’illustratrice Nelya Smus nel fumetto, in fumetteria e libreria da oggi. Skià è una collana di racconti curati dallo sceneggiatore e prende il nome dalla parola greca che significa “ombra”. Pindaro (Pitica VIII, v. 95) la usa per descrivere l’insignificante fragilità dell’ uomo. Un’ombra che cambia, sfugge e si dissolve e che anima le storie della collana: un’esplorazione incompleta di vite quasi senza identità , sorprese nel frammento narrato della loro esistenza.

La storia “Un Giorno” probabilmente non è neanche una storia. Una premessa fondamentale, prima di cominciare con la trama: questo fumetto è senza testi. Neanche una parola. Perché il protagonista è un gatto, e i gatti non parlano. Non parlano ma vivono vite che neppure ci immaginiamo.

SINOSSI: Il nostro gatto vive in un bell’appartamento insieme ai suoi due vecchi padroni. Un appartamento di città in un grande palazzo, con solo un balcone come spazio esterno. Una mattina, il gatto si sveglia, attratto dal profumo dell’arrosto che cuoce in forno, e prova ad accedere al bottino. Arriva la scottatura, con il conseguente allontanamento del gatto. Deluso e innervosito, ma anche annoiato, decide di giocare col nuovo cactus da poco arrivato in casa (il giorno precedente non c’era), ma anche qui il suo gioco non va a buon fine: si punge e fugge. La finestra aperta attira la sua attenzione, e dopo un’apparente riflessione il gatto esce. Non ha mai lasciato l’appartamento e sa che non dovrebbe farlo, ma questo giorno è diverso. Desideroso di acchiappare il piccione che sembra prendersi gioco di lui, il gatto scivola giù. È troppo tardi, adesso: è sulla strada e la finestra è troppo in alto. La strada trafficata e piena di persone è il nuovo sfondo del mondo.

Marco Rincione racconta: «”Un Giorno” è l’ultima storia della collana Skiá, ed è stata pensata come tale sin dall’inizio, ovvero come punto di arrivo, conclusione. Conclusione di questo esperimento narrativo che ha attraversato diversi luoghi, tempi e personaggi, con stili mai uniformi, sia nella scrittura che nel disegno. “Un Giorno” rende la scrittura invisibile e si concentra sul movimento di un unico personaggio nel corso di una giornata. Il suo movimento è al limite della comprensibilità perché volutamente al confine del linguaggio umano. In miniatura, è un giorno di un altro Leopold Bloom, in versione felina. Rappresenta anche un punto e virgola nella mia carriera di sceneggiatore, perché ho promesso a me stesso di non scrivere altri fumetti prima di aver risolto un’altra questione (sempre editoriale). Mi convince ancor più, pertanto, che tutte queste pagine non facciano nessun suono.»

Aggiunge Nelya Smus: «“Voglio fare qualcosa di diverso.” Mi disse Marco a inizio lavoro. Un fumetto, disse, che non è proprio un fumetto. Una storia che non è proprio una storia, un viaggio che inizia e finisce in un solo giorno, che non sposta mai lo sguardo da un unico elemento costante, un punto invariabile che è il protagonista del racconto. La nostra, si può dire, era una specie di scommessa: contro noi stessi, contro i nostri lettori, contro gli schemi narrativi del genere, contro ciò che uno possa percepire come l’idea di un albo a fumetti. Ecco, io e Marco abbiamo preso tutto questo e l’abbiamo demolito a favore di “Un Giorno”. Una storia che racconta senza parlare – perché i gatti, si sa, non parlano – che scorre da sinistra verso destra come il nastro di una pellicola cinematografica. Se qualcuno mi avesse chiesto all’inizio di questo progetto come sarebbe andata a finire, non avrei saputo rispondere altro se non: lentamente, una vignetta per volta. Così è stato. Per leggere questo nostro fumetto, che è il mio primo, bisogna fare lo sforzo di abbandonare l’idea del leggere. Bisogna abbandonare l’idea del fumetto, anche. Si pensi alle vecchie animazioni, si pensi ai videogiochi con cui siamo cresciuti. Nell’aprire questo volume non si è più dei semplici lettori, si diventa narratori. Si diventa registi: a voltare le pagine siamo noi che facciamo avanzare la storia, siamo noi che facciamo andare avanti questo piccolo gatto.Muto, perché i gatti, si sa, non parlano.»

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AUTORI

Marco Rincione (Palermo, 1990) esordisce nel mondo del fumetto con Noumeno e Paperi (Shockdom). Sempre per Shockdom, ha scritto #Like4like, Vite di carta, Il canto delle onde, L’ultimo tramonto e Petali Sepolti, nonché i racconti della collana Skiá (Un solo corpo, La notte dello scrittore, Un amore).

Nelya Smus (Kovel, 1994) dopo aver studiato illustrazione a Napoli collabora a diversi progetti editoriali. Il suo stile si ispira all’animazione e libri per ragazzi del Nord ed Est-Europa. “Un Giorno” è il suo volume d’esordio nel mondo del fumetto."

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Anteprima di Auf Wiedersehen, Pulcinella!, edita da Shockdom

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Esce oggi per Shockdom Auf Wiedersehen, Pulcinella!, graphic novel scritto da Luigi Formola e disegnato da Antonio Caputo. Trovate di seguito tutti i dettagli e una ricca anteprima del volume.

"Shockdom pubblica oggi, in fumetteria e libreria, la graphic novel scritta da Luigi Formola e disegnata da Antonio Caputo “Auf Wiedersehen, Pulcinella!”: la vita dell’emigrante italiano nella Germania degli anni ‘70, vista attraverso gli occhi di una mamma, un papà e i loro due bambini che cercano di restare una famiglia. Una tematica chiarissima già dal titolo, in cui spicca il contrasto fra l’arrivederci in lingua tedesca e una delle più classiche figure del costume napoletano.

SINOSSI: Offenbach, 1975. Giulia, emigrata in Germania dal Sud Italia con Paolo e i loro figli, affronta la malinconia del primo Natale lontano da casa. La difficoltà ad integrarsi nel lavoro e sentirsi sempre stranieri si contrappone alla tenacia nel tenere unita la famiglia e godere dei piccoli attimi di felicità.

È un racconto che, fra malinconia, sogni e amore, parla di quanto sia fondamentale non dimenticare le proprie origini e ritagliare piccoli momenti di gioia per poter andare avanti, quando la lontananza da casa si fa sentire, così come la sensazione di non trovarsi al proprio posto in una città straniera, fredda e in cui è difficile integrarsi. Il racconto di una coppia che cerca in tutti i modi di non farsi sopraffare dagli eventi per restare unita e tenere unita la famiglia, e il racconto di due bimbi che aspettano, in tutta la loro trasparenza e ingenuità, il Natale: il momento di amore e unione familiare per eccellenza.

Luigi Formola dice: «L’esigenza di raccontare questa storia è maturata nel tempo, negli anni. Dopo aver ascoltato centinaia di racconti relativi gli anni trascorsi a Offenbach dalla mia famiglia, e non avendoli vissuti in prima persona, ho deciso di voler raccontare un piccolo frammento di quel periodo, ponendo l’attenzione sull’aspetto del calore familiare e dell’unione per non dimenticare che le difficoltà sono superabili.»

Antonio Caputo aggiunge: «Non si tratta di una semplice storia a fumetti. Luigi e io abbiamo legato tanto durante la lavorazione, ma prima di ogni cosa, notai quanto a lui facesse piacere raccontare questa storia, perché, fondamentalmente, è un regalo, una sorpresa che riguarda proprio i protagonisti del volume. A livello stilistico, non avrei potuto immaginare questa storia diversamente: la sua drammaticità si sposa bene con uno stile "cartoon", che non va assolutamente a renderla meno seria, ma, anzi, in un certo senso, la alleggerisce. E poi c’è la marionetta: io ho la fobia delle marionette! Quando cercavo reference per quella di Pulcinella mi sembravano tutte inquietanti, per questo motivo ho deciso di inventarne una, dandole quell'aspetto simpatico e innocente. Non poteva fare del male a nessuno, finalmente.»

Luigi Formola. Classe ’86, cresce a suon di batteria, concerti e storie drammatiche. Scrive fumetti (Bob Dylan - la risposta è nel vento e Milano Criminale), e romanzi (Ray Owlers & The Red Sparks Vol.1 e Vol.2).

Antonio Caputo. Classe '95, nasce in un piccolo paese lucano e studia fumetto alla Scuola Internazionale di Comics di Napoli. Batterista nel tempo libero, sognatore a tempo pieno. Auf Wiedersehen, Pulcinella! è il suo esordio."

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Shockdom annuncia Shin Manga, collana d'autore indipendente giapponese

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Shockdom ha annunciato per maggio l'esordio di Shin Manga, collana d'autore giapponese dedicata ai fumetti indipendente curata da Davide Castellazzi. Trovate di seguito tutti i dettagli.

"Shockdom lancerà a maggio la collana “Shin Manga”, nata grazie alla collaborazione con Davide Castellazzi (da venticinque anni scout, editor e articolista in ambito Giappone). La casa editrice fondata e guidata da Lucio Staiano, già leader in Italia nella pubblicazione di manga italiano, decide di pubblicare anche opere originali di autori giapponesi indipendenti.

“Da sempre Shockdom rompe gli schemi” dice Staiano “E quando Davide ci fece questa proposta, immediatamente l'accettai, era perfetta per noi: pubblicare alla nostra maniera ciò che in Italia ha ormai più di trent’anni di storia, dando spazio e voce in Europa a bravissimi mangaka che non sono legati a case editrici giapponesi, ma che si autoproducono, è totalmente in linea con la storia e il DNA di Shockdom”

I titoli offerti non sono stati pubblicati dalle case editrici giapponesi e quindi non risentono dei vincoli che esse impongono e saranno quindi difficilmente definibili con etichette come shonen, shojo, seinen e altri. Gli autori, inediti a livello internazionale, sono innovativi e sperimentali, sorprenderanno i lettori.

“È un’idea che ho avuto circa tre anni fa”, spiega Davide Castellazzi. “Nei miei numerosi viaggi in Giappone mi sono spesso imbattuto in autoproduzioni (dette anche dojinshi), manga pubblicati autonomamente da artisti giapponesi che li vendono in fiere specializzate, in librerie e per corrispondenza. Ho immediatamente notato che molte di tali produzioni sono di livello altissimo. Mi sono dunque chiesto come mai questi artisti non fossero pubblicati da editori locali. Molti di loro sono già dei professionisti in altri settori creativi (pittori, autori di videoclip, grafici, animatori, ecc.) e non hanno il tempo di collaborare in modo fisso con una rivista.

Decidono così di realizzare i loro manga coi loro tempi e di venderseli da soli. Ho quindi pensato che fosse un peccato che tanto ottimo materiale rimanesse sconosciuto agli occidentali. Quindi, mi sono messo in moto.”

Shin Manga esordirà con “Piccole Divinità e altri racconti” di Ryo Iha, immediatamente seguito da “Le Terme Magiche e altri racconti” di Ai Okada. Tutti i titoli saranno autoconclusivi e la collana verrà pubblicata in contemporanea in Italia, Francia e Spagna.

Shockdom aspetta i lettori in fumetteria e libreria con le nuove generazioni di artisti giapponesi.

AUTORI

Matto in attesa di certificazione, Davide Castellazzi è nato a Milano il 15 dicembre del 1966, ma vive sulle tranquille colline parmensi e passa buona parte del suo tempo nella caotica Tokyo. Da sempre appassionato di fumetto ed editoria, a partire dall'inizio degli anni Novanta se ne occupa a livello professionale, prima come articolista poi come consulente, direttore di riviste, “progettista” di intere collane e linee editoriali. Inoltre, scrive libri e si occupa dei social di alcune aziende. Si avvale dell’assistenza di numerosi cani e gatti."

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Shockdom: anteprima de Il Treno Di Dalì di Salvatore Vivenzio e Fabio Iamartino

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È disponibile in fumetteria e libreria per Shockdom Il Treno Di Dalì di Salvatore Vivienzo (La Rabbia) e Fabio Iamartino, qui al suo esordio. Di seguito trovate tutti i dettagli e un'anteprima del volume.

"Dalì, un investigatore privato senza talento, accetta un incarico che lo porta a Città Nuova per ritrovare una persona scomparsa. Ogni volta che comincia la sua ricerca però Dalì viene interrotto da eventi assurdi e inspiegabili. Quando ormai è sul punto di arrendersi, uno strano incontro gli ridà speranza.

Vivenzio racconta: «Il Treno di Dalì nasce da un periodo abbastanza turbolento della mia vita, quello che passa dall’ultimo anno di Liceo al primo di Università. Il mio approccio con il mondo degli adulti è stato difficile, ho dovuto mettere da parte molte cose e cercare di mediare tra quelli che erano i miei sogni, i miei desideri, e la dura realtà. Inutile dire che per un lungo tempo mi sono perso : non capivo più cosa stavo facendo né cosa volevo, ero poco lucido, ero caduto in una sorta di loop di giornate all’insegna dell’alterazione, per così dire. Era anche il periodo in cui mi ero appassionato al surrealismo, soprattutto cinematografico, da Bunuel a Resnais, oltre alla pittura. Ho unito il momento particolare che stavo passando alle influenze del momento ed è uscita fuori una storia sognante, sghemba, con un protagonista senza speranza. Era come mi sentivo in quel momento.»

Iamartino aggiunge: «Il mio intento, quando ho realizzato la storia che mi ha proposto Salvatore, era vedere ciò che io stavo capendo di quella storia, anche volutamente proiettando del mio sul suo racconto: simbologie, piccoli vuoti esistenziali, dubbi e confusioni che volevo vedere e che avevo deciso di attribuire al racconto di Salvatore e forse a quel periodo della sua vita. Essendo il background visivo del racconto ben esplicitato fin dal nome del protagonista, Dalì, il mio lavoro è potuto scaturire solo da una rielaborazione di tantissimi spunti e reference (molti partiti dallo stesso Salvatore) sui quali ci siamo confrontati e di cui mi sono circondato fin da subito: dalle influenze surreali più classiche di Dalì, De Chirico, Magritte alle sperimentazioni contemporanee di Cornellà, Robbie Trevino, Brecht Vandenbroucke, Eric Lambé.»"

Titolo: Il treno di Dalì
Autori: Salvatore Vivenzio – Fabio Iamartino
Collana: Fumetti Crudi
Misure: A4
Pagine: 80
Interni: colore
Rilegatura: cartonato
Prezzo: 15€
ISBN: 9788893362160

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