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NPE presenta Incubi di Michele Penco inspirato al mondo di H.P. Lovecraft. Anteprima

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NPE Edizioni presenta Incubi di Michele Penco inspirato al mondo di H.P. Lovecraft. Di seguito tutti i dettagli e un'anteprima del volume.

"L’orrore ignoto e cosmico delle pagine di H.P. Lovecraft tradotto dallo stile meticoloso ed evocativo di Michele Penco.

Un artista vittima di un incubo senza fine, un villaggio che si popola di creature mostruose, una macabra verità che si cela dietro alla realizzazione di un dipinto, un uomo errante ossessionato da una figura che gli appare in sogno: quattro storie originali, ispirate ai racconti del solitario di Providence, accompagneranno il lettore in un viaggio ai confini del sogno: una dimensione oscura e indefinibile, entrata nelle mente e nelle mani dell’autore, quasi a guidarne la penna sul foglio.

Arrivato ai miei ultimi giorni, e spinto verso la follia dalle atroci banalità dell’esistenza che scavano come gocce d’acqua distillate dai torturatori sul corpo della vittima, cercai la salvezza nel meraviglioso rifugio del sonno.

Ex Oblivion, H.P. Lovecraft (1890-1937)"

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Marcel Labrume, recensione: il noir bellico di Attilio Micheluzzi

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Un film come Casablanca (1942, regia di Michael Curtiz), è entrato nella storia del cinema come uno dei più grandi capolavori del medium. È perfetto in ogni sua componente: la recitazione, la regia, la fotografia, la costruzione narrativa, l’eleganza delle immagini noiristiche, che funzionano come parti di un meccanismo ben oliato. Marcel Labrume di Attilio Micheluzzi lavora sulle medesime traiettorie.
Paragonare le due avventure del giornalista Labrume al film di Curtiz non è un caso: in entrambi “vive” l’amore per l’ambientazione esotica, per gli intrighi bellici, per le femme fatale misteriose ed entrambi costruiscono il racconto mediante una ricercata attenzione formale delle immagini.

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Micheluzzi pone il suo antieroe prima in Libia con il racconto Marcel Labrume e poi in Nord Africa con A la recherche du temps perdu (titolo di proustiana memoria): la prima storia presenta il fosco (il cognome del protagonista si traduce come “la foschia”) giornalista radiato dall’albo che, invaghito di una bella americana, si ritrova in un intrigo da spy story, e permette a Micheluzzi di presentare il tono e l’atmosfera delle avventure di Labrume; la seconda storia, invece, mantenendo il precedente intento narrativo, sposta l’asse del genere sul “racconto da trincea”, in cui Labrume è costretto alla fuga e a travestimenti per poter salvare la propria vita.

Il fumettista, dunque, orchestra la propria sceneggiatura attraverso uno strumento narrativo di matrice prettamente noiristica: la voce narrante fuoricampo. Questa non è mero artificio per portare avanti il racconto, non è neanche un modo per utilizzare le potenzialità del genere noir (piegato, dunque, ad un racconto “bellico”), quanto elemento necessario per vivificare al lettore il fondamentale rapporto tra protagonista ed eventi: l’io narrante di Labrume è protagonista e contemporaneamente commentatore delle azioni. Tale volontà è espressa da Micheluzzi con grande forza, specialmente, nella seconda storia presente nel volume, in cui il valore del racconto è rafforzato da quello della memoria, strumento umano fondamentale per la ricostruzione di eventi ed emozioni ma anche fallibile ed emotivamente condizionato.

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La sceneggiatura di Micheluzzi è complessa, sottende e palesa uno studio attento della Storia, e si esprime attraverso un dichiarato gusto letterario, manifestato in superficie proprio dall’utilizzo della voce fuori campo ed approfondito attraverso un’attenta costruzione delle tavole e del layout.
L’impianto artistico, infatti, opera verso un erudito recupero iconografico, necessario nelle ambientazioni, fondamentale per gli “oggetti di scena” come, ad esempio, i veicoli. Il tratto di Micheluzzi è estremamente riconoscibile: la sua linea leggera descrive contemporaneamente sia le figure di matrice francese per la loro sintetica e caratterizzante graficizzazione, quanto gli ambienti filologicamente ricostruiti con attenzione tale da dichiarare immediatamente l’atmosfera delle scene.

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Marcel Labrume è il primo volume della collana dedicata a Micheluzzi dalla Nicola Pesce Edizioni che inizia il recupero delle opere dell’autore con un suo lavoro fondamentale. Il libro cartonato di gran pregio, si affianca a quelli da collezione dedicati ad altri grandi maestri come Battaglia e Toppi e, grazie al formato, permette alle tavole di Micheluzzi il respiro necessario alla loro fruizione. Come consuetudine sono presenti editoriali di interesse non solo per la storia del fumetto o dell’autore, quanto compendio saggistico, utile per una comprensione più complessa ed articolata del lavoro e dell’arte di uno dei più grandi autori del fumetto italiano. Unica nota dolente: in fase di stampa due pagine sono state invertite nella seconda storia del volume; sebbene questo non infici la lettura, dispiace per la bellissima edizione di pregio.

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NPE inaugura la collana di Attilio Micheluzzi, ecco l'anteprima di Marcel Labrume

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È disponibile dal 26 ottobre il primo volume della collana NPE dedicata ad Attilio Micheluzzi, che ne presenterà l'opera integrale. Il primo volume è Marcel Labrume, che contiene le avventure del personaggio creato nel 1980 per la rivista Alter Alter.

"Marcel Labrume è un soldato francese di stanza in Africa settentrionale e l’anno in cui si svolgono le vicende è il 1942. Micheluzzi, grazie anche alle possibilità offerte da una rivista non destinata ai ragazzi (o almeno non solo), crea un personaggio più umano, cinico e disilluso, ricco di difetti e di contraddizioni, simbolo di una seduzione un po’ perversa, per quel suo ambiguo stato di persona poco chiara, senza ideali."

Il volume contiene entrambe le avventure di Marcel Labrume, ovvero:
– “Marcel Labrume”, storia di 48 pagine, ambientata nel Libano del 1940, pubblicata a puntate sulla rivista «Alter Alter», da ottobre 1980 a gennaio 1981;
– “Alla ricerca del tempo perduto,” storia di 84 pagine, ambientata nel Nord Africa del 1942, pubblicata a puntate sulla rivista «Alter Alter», da ottobre 1982 a giugno 1983.

Micheluzzi avrebbe dovuto lavorare a un terzo episodio ambientato in Indocina del 1947, ma non fu mai realizzato.
Di seguito, potete vedere un'anteprima del volume NPE.

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NPE, Sergio Toppi: un volume con Finché Vivrai, Naugatuck 1757 e Littel Big Horn 1875

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Sulle pagine del catalogo Mega sono stati resi noti i dettagli del prossimo volume della collana Sergio Toppi di Edizioni NPE, in uscita a breve. In esso saranno difatti contenute tre storie, Finché Vivrai, Naugatuck 1757 e Littel Big Horn 1875, come specificato nell'immagine seguente, presa direttamente dalla rivista Mega.

Finché Vivrai
di Sergio Toppi
21x30 cm, 128 pagine, cartonato, b/n, 19,90€

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