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I 10 eventi Marvel che hanno avuto maggiore impatto sulla continuity

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Ormai l'attesa per Secret Wars è frenetica. L'ultimo evento Marvel promette di rilanciare come non mai l'intero universo narrativo e come prima di ogni maxi-saga che si rispetti sono state pronunciate queste parole: "Niente sarà più come prima".
La storia del fumetto made in U.S.A. ci insegna che a volte può essere una frase vuota ma a volte tra morti, resurrezioni e distruzioni di pianeti ci calza a pennello.

In attesa di leggere gli sperati stravolgimenti di Secret Wars, ecco la top ten secondo Newsarama degli eventi Marvel più influenti sulla continuity.

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10) Il Guanto dell'Infinito
Il grande cambiamento si ritrova in una Terra devastata da calamità naturali e con metà della popolazione deceduta! Tutto ciò non è stato duraturo in quanto resettato a fine serie. Uno degli effetti a lungo termine furono le nuove run Warlock. Insomma "Tutto cambia affinchè nulla cambi".

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9) Fear Itself 
Da molti considerata un flop, la saga del 2011 porta nella tomba il Bucky-Capitan America e Thor oltre ad allargare il pantheon asgardiano.

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8) Secret Invasion

Il motto della saga era "Di chi ti fidi?" e presentava una Terra invasa dagli alieni mutaforma Skrull che si erano sostituiti ad alcuni dei più importanti superoi. In termini di narrativa il suo scopo era spostare il potere dalle mani Tony Stark per darlo a quelle di Norman Osborn che è stato libero di plasmare il suo "Dark Reign".

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7) Secret Wars
Al numero sette lo strano caso del primo Secret Wars che stravolse i lettori non tanto per la sua conclusione bensì per il suo inizio e se ci si riflette è parecchio normale per una serie tutta composta da flashback. Uno dei personaggi più colpito da questi eventi fu Spider-Man che in queste storie comincerà ad indossare il costume nero che si rivelerà essere un simbionte alieno.

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6) Scisma
Qualcuno potrà vedere dietro a questo evento una scusa commerciale per dividere il franchise degli X-Men in due parti ma sta di fatto che il processo ha rinfrescato non poco le testate mutanti.

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5) Avengers vs X-Men
Oltre alla morte di Xavier e all'utopia proposta dai Cinque della Fenice, le botte di AvsX hanno portato ad un'era dove sia gli uomini X che alcuni personaggi cosmici come Nova sono più coinvolti nelle vicende del Marvel Universe.

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4) House of M
"Basta Mutanti" così pronunciava Scarlet alla fine dell'evento e portava la popolazione dotata di gene X a poco più che duecento elementi e quindi da razza dominante a razza in via d'estinzione. Tra l'altro l'universo dominato dalla Casata di M sarà una delle zone di Battleworld.

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3) Massacro Mutante
Uno dei cambiamenti più epocali per gli X-Men. La fine del soggiorno alla X Mansion dopo circa cento uscite, morti, nuovi membri e un nuovo Angelo. Vi basta?

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2) Onslaught
Forse uno dei cambiamenti più epocali nella storia della Casa delle Idee. Onslaught terminava portando con sè un mondo senza Vendicatori e Fantastici Quattro. La mancanza fu temporanea e durò fino a La Rinascita degli Eroi. Intanto attualmente sta girando un Teschio Rosso col cervello di Xavier.

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1) Civil War
La Guerra Civile è l'evento che ha segnato più a fondo l'universo Marvel andando a modificare la line-up e i contenuti dei titoli dei mesi successivi. Si è parlato di una nuova percezione del supereroe e della sua gesta in una storia moderna che ha offerto molteplici riflessioni. Se non è cambiamento questo...

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Marvel: cosa accadrà negli albi di maggio?

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Maggio sarà un mese di grandi cambiamenti per gli eroi della Marvel. Non ci riferiamo solo al maxi evento, Secret Wars, che annuncia di stravolgere l'universo narrativo della Casa delle Idee, e le relative mini annesse all'evento che esordiranno, come Old Man Logan, Inhumans: Attilan Rising, o Ultimate End, ma anche per le tante serie regolari che nello stesso mese promettono grandi sorprese, come la fine del ciclo di Brian Michael Bendis al timone di Uncanny X-Men #600.

La più interessante tra tutte le varie anticipazioni ci aspetta sulle pagine di Thor #8, dove lo scrittore Jason Aaron e il disegnatore Russell Duaterman ci sveleranno la vera identità del nuovo Thor donna.

Altro mistero che dovrebbe giungere ad una conclusione è quello che accompagna la nuova incarnazione degli Uncanny Avengers. Rick Remender e Daniel Acuña ci sveleranno la verità che distruggerà Scarlet Witch e Quicksilver.

Continuando a leggere le anticipazioni di maggio della Marvel, veniamo, finalmente, a conoscenza degli autori all'opera sull'antologico Secret Wars Journal: gli scrittori Prudence Shen e Michael Rosenberg, oltre agli artisti Ramon Bachs e Luca Pizzari. Troveremo tra queste pagine la storia delbandito Occhio di Falco dell'universo narrativo Marvel 1602.

Ad aprile raggiunge la sua conclusione Fantastic Four. Alcuni personaggi, però, troveranno spazio sul altre testate, come, ad esempio, Johnny Storm, sulle pagine di Silk #4, di Robbie Thompson e Stacey Lee.

L'immagine della cover di Superior Iron Man #8, scritto da Tom Taylor e disegnato da Yıldıray Çınarcertainly , ci lascia presagire il ritorno di Pepper Potts in armatura. "SUPERIOR IRON MAN IS DEAD! LONG LIVE SUPERIOR IRON WOMAN!".

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Altre serie giungono al termine, come Iron Fist: The Living Weapon di Kaare Andrews, ma anche archi narrativi terminano, come nel caso di Daredevil, di Mark Waid e Chris Samnee, o di Hulk, di Gerry Duggan e Mark Bagley e il loro Omega Hulk.

In fine, è previsto quello che potrebbe essere un primo tie-in alla serie TV Netflix Daredevil, una ristampa di Night Nurse.

(Via CBR)

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Marvel: promozione per Sana Amanat, autrice nuova Ms. Marvel

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Sana Amanat, editor Marvel e co-creatrice insieme a G. Willow Wilson di Kamala Khan, la nuova Ms. Marvel, è stata promossa al ruolo di direttore dello sviluppo personaggi e contenuti della casa editrice.

Anche se i suoi nuovi compiti non sono stati ancora specificati, si tratta di una promozione, aggiungiamo noi ben meritata per una delle migliori forze creative della Marvel più recente.

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Secret Wars: la Marvel ha bisogno di rilanciare il suo universo narrativo?

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Secret Wars, prossimo evento editoriale della Marvel, ha già iniziato a scaldare i cuori e la fantasia dei lettori dell’Uomo Ragno e soci, e a rendere ancora più spasmodica l’attesa ci hanno pensato i vertici della stessa Casa delle Idee, i quali hanno diffuso maggiori dettagli sulla saga che decreterà “la fine dell’universo Marvel così come lo conosciamo”.
 
I presupposti alla base di Secret Wars, scritta da Jonathan Hickman, per l’occasione affiancato alle matite da Esad Ribic e da Alex Ross, che si occuperà delle cover, si preannunciano sconvolgenti, con grandi cambiamenti all’orizzonte e radicali rivoluzioni di personaggi che ormai hanno visto il calo vertiginoso delle vendite dei loro albi. Ma provando anche solo per un attimo ad arrestare quell’enorme caravanserraglio che è il business, il Marvel Universe aveva realmente la necessità di rilanciare il proprio universo narrativo?

La Casa delle Idee, sin dalle sue origini, ha imposto ai propri autori il rispetto della continuity, ovvero una coerenza nello sviluppo degli eventi e delle vite dei personaggi. Questo aspetto, oltre all'innovativo concetto di "supereroi con super problemi", ha decretato un enorme successo e longevità per le creature di Stan Lee. Personaggi quali Spider-Man o i Fantastici Quattro sono cresciuti, si sono sposati, hanno addirittura avuto dei figli, in un continuum temporale verosimilmente adiacente al nostro. Il lettore cresceva insieme al suo beniamino, affrontava le stesse problematiche che attanagliavano Ben Grimm o Steve Rogers, soffriva e si divertiva proprio come gli eroi su carta di cui seguiva le gesta. Insomma, veniva azzerata la distanza che separava i lettori più scettici dai comics, veniva conquistata quella fetta di detrattori i quali consideravano il mondo delle nuvole parlanti una lettura destinata ai bambini, adolescenti sociopatici.

Forse Lee, Kirby, Romita, Thomas e tutti gli altri autori che hanno indissolubilmente legato il proprio nome alla creazione di questo mondo, non hanno avuto la lungimiranza di credere nel successo e nella longevità del loro lavoro, bruciando in fretta alcuni personaggi o archi narrativi che, invece, avrebbero potuto sviluppare diversamente (uno su tutti, la morte di Gwen Stacy, all’epoca fidanzata di Peter Parker). Già verso la metà degli anni ’90, gli autori Marvel avvertivano il peso della continuity, e per provare a dare maggiore libertà creativa ad una nuova leva di scrittori, la Casa delle Idee provò a creare un reboot con Heroes Reborn, nato dopo la drammatica conclusione del crossover Onslaught, durante il quale testate quali The Avengers, Iron Man, Captain America e Fantastic Four ripartirono dal numero 1, in un mondo nuovo, diverso, in cui i personaggi avevano una nuova esistenza che, in una prima fase, non aveva alcun legame con quella precedente. L’operazione, dal chiaro gusto commerciale, non ebbe un buon riscontro di vendite e dopo un solo anno di pubblicazione gli eroi fece ritorno nell’universo classico.

Insomma, dopo circa 40 anni dalla propria creazione, la continuity degli eroi Marvel si era trasformata in un boomerang, diventando una ragnatela troppo fitta che costringeva gli autori a storie, spesso, autoreferenziali, dal retrogusto stantio. Non solo, l'evoluzione di alcuni personaggi, come Spider-Man, li aveva condotti troppo lontano dalla caratterizzazione originale che il pubblico aveva amato. Oltre a quest'aspetto, dobbiamo anche considerare che Peter e gli altri si trovarono ad affrontare tecnologie sconosciute ed inimmaginabili negli anni ’60 (internet in primis) e le loro origini troppo lontane e vecchie per il gusto dei nuovi lettori. Eppure, la svolta è avvenuta.
Grazie all'intuizione e al lavoro di due autori quali Brian Michael Bendis e Mark Millar, si è riusciti a trasportare il bagaglio di avventura ed innovazione, tipico della Marvel, nel nuovo millennio tramite la creazione dell’universo Ultimate. Proprio per essere liberi da ogni vincolo di continuity si riscrissero le origini, in chiave contemporanea, di tutti gli eroi “classici”, donando loro nuova linfa e vitalità. Thor, per esempio, aveva perso definitivamente quella sua aura divina, a vantaggio di una versione contemporanea di santone-clochard, le cui parole e proclami venivano diffusi in rete tramite Youtube. Il successo, supportato anche da un ottimo lavoro dei sopracitati autori, fu clamoroso, segno che quando si scrivono storie realmente valide non c'è bisogno di mezzucci commerciali per vendere. Si iniziò a dubitare, dunque, sulle sorti editoriali di Terra 616, malignando sulla sua prossima chiusura a netto vantaggio di Terra 1610.

È doveroso ricordare, inoltre, che quelli erano anche gli anni dell’esordio dei Marvel Studios, e del grande successo che ottennero pellicole quali Spider-Man e X-Men che, a loro volta, rinarravano in chiave moderna le origini degli eroi.

Il punto di svolta, invece, che stravolse le carte in tavola fu la pubblicazione di Civil War (guarda casa scritta proprio da Mark Millar), dove l'universo classico faceva proprie tematiche e problematiche più contemporanee di quello Ultimate, l'universo Marvel si apriva, insomma, alla realtà così come era percepita nella prima metà degli anni zero. Si tratto, questo, di un cambiamento fondamentale per la storia della Casa delle Idee, che portò i comics alla ribalta dei mass-media, basti ricordare il clamore che suscitò (almeno negli USA) la morte di Capitan America durante il processo cui fu sottoposto dopo essersi opposto alla Legge di Registrazione dei Superumani.

Eppure, nonostante questo netto cambio di direzione, che ha alleggerito sicuramente il passato di ogni personaggio, rendendolo più fruibile ad un pubblico divenuto negli anni più generalista e alla ricerca di personaggi che siano sempre ben riconoscibili e riconducibili a canoni cristallizzati nei film, la Marvel si appresta a scrivere e a realizzare Secret Wars. La Casa delle Idee, sulla scorta anche dell'enorme successo che stanno riscuotendo al box-office pellicole quali Iron Man, Capitan America e Avengers, vuole probabilmente provare ad eseguire un'operazione molto simile a quella che si compie con gli hard disk, ovvero effettuare una deframmentazione di tutto il suo passato, cercando di rendere più lineari le storie dei singoli eroi.
L'idea è quella, dunque, di cristallizzare gli eroi, fissarne le caratteristiche e gli aspetti chiave, darne una versione definitiva con cui affrontare le prossime avventure ed eliminare, infine, le cose superflue, universo Ultimate in primis. Questo è il senso di questa operazione. Anche perché con Marvel Now e All-New Marvel Now, la Marvel ha optato per rilanci ciclici e mega-eventi costanti, creando continui starting-point per il lettore, sempre invogliato e stimolato all'acquisto. Certo, quello che purtroppo spesso manca è proprio la qualità intrinseca delle serie, dovuta in parte agli autori stessi non sempre in grado di trovare spunti e trame felici, in parte alla stessa casa editrice che preferisce questi continui rilanci che non consentono sviluppi a più ampio respiro, relegando la vita editoriale dei supereroi alle 12 uscite. Basta guardare i dati di vendita per capire che questa politica non paga visto che già alla terza uscita le vendite diminuiscono nell’ordine del 50/75%.

All'apparenza, ricordiamo che mancano ancora quattro mesi all'inizio di Secret Wars, il tutto sembrerebbe ricondurre questo grande evento estivo ad una retcon della continuity della Marvel. Molti detrattori troveranno del tutto superflua questa operazione, che oltre a scomodare, almeno nel titolo, una grande saga degli anni ottanta, coinvolge anche molte storie del recente passato. Negli anni addietro non sono mancate operazioni simili, ovviamente concentrate sui singoli eroi o comprimari, (scavando negli archivi Marvel Tony Stark è stato prigioniero prima in Vietnam, poi in Afganistan, così come Flash Thompson ha partecipato sia alla guerra in Vietnam che a quella in Iraq), decisamente funzionali per mantenere il personaggio e le sue origini al passo coi tempi, in questo nuovo corso editoriale post-Civil War.

L'operazione Secret Wars non sarà semplice, la speranza è quella che Hickman e la Casa delle Idee abbiano ben chiaro il percorso da seguire e che la saga non risulti manchevole in alcuni aspetti (sappiamo bene quanto in storie corali sia difficile conferire il giusto peso, la giusta caratterizzazione e sviluppo ad ognuno singolo personaggio). Il rischio sarebbe quello di trovarsi davanti a un'enorme occasione persa.

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