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Zdarsky e Bagley realizzano Spider-Man: Life Story Annual dedicato a Jameson

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Nel 2019 la Marvel pubblicò la miniserie Spider-Man: Life Story di Chip Zdarsky e Mark Bagley, che abbiamo recensito qui, in cui i due autori hanno raccontato le vicende dell'alter ego di Peter Parker come se si fossero svolte in tempo reale dal suo esordio avvenuto nel 1962. Ora, il team creativo si riunirà per un altro racconto della carriera di Spider-Man, in stile Life Story, questa volta dal punto di vista di J. Jonah Jameson.

Spider-Man: Life Story Annual #1 uscirà ad agosto e sarà un albo unico. "J. Jonah Jameson farà tutto il necessario per far capire al mondo che Spider-Man non è altro che una minaccia. I decenni della sua ossessione saranno fruttuosi per Jonah... o saranno la sua distruzione?" riporta la sinossi diffusa dalla Marvel.

"Proprio come la serie originale, questo albo speciale offrirà una retrospettiva stimolante dell'intera storia di Spider-Man come se fosse invecchiato in tempo reale dal suo debutto nel 1962, riformulando le sue più grandi avventure, la sua tragica storia d'amore con Gwen Stacy e i suoi cattivi più iconici sullo sfondo dei momenti chiave di ogni decennio. E ora, i lettori vedranno la storia rivoluzionaria di Spider-Man raccontata da un punto di vista diverso..."

È interessante notare che Zdarsky è lo scrittore che ha fatto rivelare a Peter Parker la sua identità di Spider-Man a Jameson nell'universo Marvel tradizionale in Spectacular Spider-Man #6 del 2017, modificando drasticamente il rapporto tra i due personaggi.

"Lavorare all'originale Spider-Man: Life Story è stato un sogno diventato realtà per me", afferma Zdarsky nell'annuncio dell'annual. "Ma il problema con la miniserie era che non avevo lo spazio per raccontare correttamente la storia della vita di uno dei miei personaggi preferiti di tutti i tempi: J. Jonah Jameson! Rivisitare nuovamente questo universo con Mark è stato un vero spasso!"

Spider-Man: Life Story Annual #1 uscirà il 4 agosto, con una cover ad opera dello stesso Zdarsky.

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(Via Newsarama)

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Norman Osborn/Goblin ritorna su Amazing Spider-Man 850

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Sul celebrativo Amazing Spider-Man #850 tornerà prepotentemente in scena Norman Osborn nelle vesti di Goblin. Come rivela la Marvel (via Comicbook) Nick Spencer, insieme a Ryan Ottley, Humberto Ramos e Mark Bagley saranno affiancati per l'occasione da una vera e propria Hall of Fame di Spider-Creatori per raccontare un capitolo culminante nel conflitto lungo anni fra Spider-Man e Goblin.

"Questo è forse il problema più pieno di azione e straziante di Amazing Spider-Man di sempre!" ha dichiarato l'Executive Editor Nick Lowe. "Ci sono davvero tanti colpi di scena e Spidey non è mai stato in difficoltà come prima d'ora."

L'albo uscirà a settembre e conterrà anche storie ad opera di Tradd Moore, Kurt Busiek, Chris Bachalo, Aaron Kuder e Saladin Ahmed.

Di seguito la cover di Ryan Ottley e l'immagine promozionale di InHyuk Lee.

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Spider-Man: La storia della mia vita, recensione: Peter Parker in tempo reale

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Chissà se per gli eroi di carta è una maledizione o una benedizione quella di cristallizzarsi nel tempo, non crescere mai ed essere sempre giovani mentre il mondo va avanti. Certo, si accumula l’esperienza ma non è la stessa cosa.
Quando nacque l’universo Marvel gli autori probabilmente non credevano che i loro personaggi sarebbero durati così a lungo, e infatti nelle prime avventure gli eroi crescevano quasi in tempo reale. In Amazing Fantasy #15 del 1962, Peter Parker era un quindicenne che frequentava il liceo, pochi anni dopo lo troviamo al college. Tuttavia, pian piano che si andava avanti, il tempo nei fumetti Marvel rallentava sempre più fino ad arrivare alla situazione attuale in cui, nonostante i calendari avanzano, gli eroi restano sempre gli stessi.

In una recente storia, così, si afferma che Peter Parker ha 25 anni, nonostante quando aveva 15 anni John Fitzgerald Kennedy fosse presidente degli Stati Uniti e, poco dopo, il suo amico Flash Thompson combatta in Vietnam. Certo, piccole operazione di ret-con hanno cercato di aggiustare la linea temporale, ma cosa accadrebbe se il tempo per Peter non si fosse mai fermato e fosse trascorso allo stesso ritmo di quello del mondo reale? Insomma, se il 15enne del 1962 avesse 25 anni nel 1972, 35 nel 1982 e così via fino ad oggi, 2020, in cui di anni ne avrebbe 73?

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È questa la domanda che si è posto Chip Zdarsky nella miniserie Spider-Man: La storia della mia vita. L’idea di far crescere un supereroe non è certo inedita, e già in diverse occasioni abbiamo visto versioni “invecchiate” dei personaggi: solo per Peter Parker ricordiamo Il regno di Kaare Andrews o Spider-Girl di Tom DeFalco, Ron Frenz e Pat Oliffe. Tuttavia, l’opera di Zdarsky e Mark Bagley è differente perché si pone l’obiettivo di raccontare l’intera vita di Peter Parker attraverso 6 decenni dagli anni 60 fino ai nostri giorni, mostrando uno sviluppo coerente delle sue vicende personali in relazione anche agli eventi storici reali oltre che al semplice passare degli anni.

È chiaro, dunque, che per portare avanti questa operazione, Zdarsky debba sviluppare una vicenda alternativa che già dalla fine degli anni ’60 si discosta da quella che è la cronologia ufficiale degli eventi narrati sulle testate di Spider-Man. Naturalmente, questi stravolgimenti, dati dall’avanzare del tempo, coinvolgono anche gli altri eroi, in particolare Reed Richards, Capitan America e Iron Man che giocano un ruolo importante nella vicenda. Anche il corso della Storia (quella con la S maiuscola) cambia e dunque l’autore apporta modifica essenziali anche alle vicende storiche sia rispetto al nostro mondo che a quello narrato nei fumetti Marvel tradizionali. Allo stesso tempo, tuttavia, Zdarsky cerca di agganciarsi il più possibile alle vicende di Spider-Man richiamando e riadattando quelle che sono le maggiori saghe del personaggio. Ogni albo, infatti, è ambientato in un decennio diverso e lo sceneggiatore rielabora quelle che sono state le maggiori saghe del periodo. Ad esempio, se negli anni ’80 arriva sulle pagine delle avventure di Spidey il costume nero e Venom, qui accade la stessa cosa. Se gli anni zero sono caratterizzati dall’arrivo di Morlun e quelli successivi dalla Guerra Civile fra gli eroi, qui accade lo stesso. E così via.

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Quello che ne esce fuori è sicuramente un’ottima storia supereroistica in cui Zdarsky riesce a rimodellare e ad alterare il mito di Spider-Man e l’epopea di Peter Parker secondo le sue esigenze ma senza mai tradirne lo spirito, sviluppando in maniera intelligente e coerente sia i personaggi che gli sviluppi narrativi. Dove l’autore pecca è forse nel coinvolgimento emotivo, con una narrazione a tratti fredda e un po’ distaccata. Ci saremmo aspettati un taglio più intimista e un maggior lirismo, in un’opera magari con maggiore epica.

La scelta di Mark Bagley, uno degli artisti più significativi e legati al personaggio, è sicuramente adatta al taglio narrativo dato da Zdarsky. L’artista è autore di un’eccellente prova, senza ombra di dubbio fra le migliori del suo repertorio del nuovo millennio, e la sua matita funziona tanto nelle numerose e spettacolari scene d’azione, quanto nelle altrettanto copiose scene di dialogo fra personaggi in cui l’espressività dei personaggi e la loro recitazione è sempre convincente e naturale. Merito del suo lavoro risiede anche un’ottima costruzione della tavole che offre soluzioni sempre diverse e adatte al contesto. Le chine di John Dell e Andrew Hennessy e i colori di Frank D’Armata risultano fondamentali nel completare degnamente il comparto artistico della miniserie.

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Spider-Man: La storia della mia vita arriva in Italia direttamente in libreria grazie al consueto ottimo cartonato soft-touch di Panini Comics che sicuramente dona prestigio a una storia dell'Uomo Ragno che certamente rimarrà negli anni, immutabile col trascorrere del tempo.

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Amazing Spider-Man: annunciata una miniserie spin-off sul Daily Bugle

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Il Daily Bugle, ovvero la testata giornalistica dell’Universo Marvel attualmente diretta da Robbie Robertson, sarà presto al centro dell’attenzione con una nuova miniserie in cinque capitoli intitolata Amazing Spider-Man: Daily Bugle, che vedrà all’opera l’artista Mack Chater e lo sceneggiatore Mat Johnson, qui al suo primo incarico per la Casa delle Idee.

La suddetta serie limitata intende rivoluzionare il mondo narrativo dell’Uomo Ragno, consentendo a Robertson di portare alla luce delle incredibili rivelazioni sul passato dell’alter ego di Peter Parker e dell’attuale sindaco di New York, Wilson Fisk, alias Kingpin. A seguire vi riportiamo la sinossi della prima uscita e la sua copertina realizzata dal leggendario Mark Bagley.

“Direttamente dalle pagine di Amazing Spider-Man! Il giornalista deve dire la verità contro il potere – a prescindere se sia esercitato in maniera responsabile o meno. Guidato dal mentore di Peter Parker, Robbie Robertson, lo staff del Daily Bugle sta finalmente inseguendo le storie che contano. E in una città comandata dal sindaco Wilson Fisk, mantenere informato il pubblico è un’impresa tanto essenziale quanto pericolosa. Intrecciandosi tra gli eventi di Amazing Spider-Man e Daredevil, Mat Johnson (Hellblazer Special: Papa Midnite, Incognegro, Loving Day) e Mack Chater (Black Panther and the crew, Briggs Land) cominciano a seguire un percorso nel passato di Kingpin e Spider-Man che cambierà il modo in cui adesso guardate il Tessiragnatele, mentre la sua storia prosegue.”

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