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Intervista a Marino Neri: Nuno salva la Luna, storia di crescita e responsabilità

È disponibile da qualche settimana per Canicola il volume Nuno salva la Luna di Marino Neri (Il re dei fiumi, La coda del lupo, Cosmo, L’incanto del parcheggio multipiano). L'artista modenese, per la prima volta, si confronta con un libro per ragazzi agganciandosi alle celebrazioni per i 50 anni dell'allunaggio e dando vita a una storia di formazione e assunzione delle proprie responsabilità da parte di Nuno, un guardiano intergalattico che lavora sulla Luna. Abbiamo incontrato l'autore allo scorso Napoli Comicon per approfondire il suo lavoro sul volume. 

Ciao, Marino. Per Canicola è da poco uscito Nuno salva la Luna. Parlaci di questo tuo nuovo lavoro.
Era da un po' di tempo che Canicola mi aveva chiesto se volevo impegnarmi per un progetto per la loro collana per bambini. Era una cosa che non avevo mai affrontato, non avendo mai realizzato un fumetto per bambini, ma che avevo sempre desiderato fare. Anche perché sono stato anch'io un lettore di fumetti da bambino e perché la trovavo una buona sfida. Dopo un po' di rimpalli, approfittando del cinquantennale dell'allunaggio, i ragazzi di Canicola mi hanno suggerito questo tema e da lì ho iniziato a pensare a questa storia ed è nato Nuno salva la Luna.

Ho notato che spesso nei tuoi lavori i protagonisti sono molto giovani, se non addirittura bambini. C’è una ragione precisa per questo? È una scelta, ci avevi mai riflettuto?
Ci ho riflettuto spesso. È chiaro che quando lavori ad una storia il primo approccio è molto istintivo e quindi ti accorgi dopo di stare trattando temi che hanno una certa continuità da un libro all'altro. Mi sono chiesto anch'io come mai, sopratutto i primi tre libri, hanno protagonisti dei bambini o comunque dei ragazzini. Forse la risposta è questa: In tutti e tre i racconti giocavo sul binomio realtà/fantasia per cui avere un protagonista bambino o ragazzino con cui potessi "switchiare" da un argomento realistico a uno fantastico rendeva il tutto più facile.

Infatti, elementi surreali sono spesso presenti nelle tue opere, in Nuno salva la Luna hai potuto definitivamente abbandonarti a un elemento più favolistico e poco ancorato alla realtà.
Esatto, con Nuno finalmente ho potuto mollare i freni su alcune cose, è un fumetto  di fantascienza , quindi ho potuto disegnare esseri che vivono su altri mondi, navicelle spaziali, piante giganti e - appunto - anche un omino verde con le orecchie a punta . È stata una bella liberazione da questo punto di vista.

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Come fonte di ispirazione iconografica, ha avuto qualche riferimento in particolare o sei andata a ruota libera?
Essendo un appassionato di libri e di film di fantascienza, come tutti quelli della mia generazione cresciuto a serie animate giapponesi e a comics americani, ho attinto a tutto l’immaginario che mi ha accompagnato durante la mia formazione. Ho cercato di creare personaggi dallo stile un po' retro', i riferimenti erano anche ai film anni '50-'60 e anche l'utilizzo dei colori va in questa direzione. Ho guardato comunque molto a Leiji Matsumoto per la capacità di ibridare i generi e a Moebius per la sua maestria nel creare ambienti e atmosfere aliene.

La colorazione è ad opera tua, giusto?
La colorazione è stata realizzata insieme a Riccardo Pasqual che mi ha affiancato per gli stretti tempi di lavorazione. Lui aveva colorato Barcazza di Francesco Cattani, che mi era piaciuto, così quando è iniziato questo progetto ho chiesto di poter lavorare con lui. Abbiamo lavorato di pari passo, io ho dato la prima palette di colori e lui ha introdotto delle cose nuove, che forse io non avrei utilizzato, come ad esempio dei rosa molto forti.

Infatti è differente dalla tua solita palette di colori, essendo un libro per bambini è più accesa.

Esatto, di solito io utilizzo una palette di colori più adulta, con colori più tenui, più "seriosi", e l'apporto di Pasqual è stato quello di metterci una palette di colori appunto più pop.

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Tendi ad ambientare le storie nelle periferie, Nuno Salva la Luna potrebbe sembrare una svolta, ma anche qui troviamo una vicenda ai margini. Trovo che il tuo punto di vista sia sempre decentrato, se così vogliamo dire, ti ci ritrovi in questa definizione?
Sì, assolutamente! È una cosa che mi ha sempre caratterizzato, ma perché è la cosa che mi interessa: guardare dove gli altri non guardano. Anche perché, lì c'è molta vita, ci sono molte cose da raccontare.

Abbiamo già accennato all'argomento prima, ma ci dici qual è secondo te il filo conduttore che lega tutti i tuoi lavori, se esiste?
Nuno è un ragazzino, un guardiano intergalattico a cui gli è stato affidato il  compito di preservare e salvaguardare gli strani esseri che abitano la Luna. Semplicemente gli viene chiesto di cambiare l’acqua alle vasche dei Lunari, aprire i boccaporti ai Pesci Spaziali e parlare a un piccolo fiore di materia oscura. Qualcosa a cui nessuno di solito si interessa e che qualsiasi bambino riterrebbe noioso. Nello specifico Nuno pensa che sia una perdita di tempo. Solo nel momento di maggior climax della storia, quando il fiore si trasformerà in una minaccia Nuno capirà di essere l’unico a poter intervenire per risolvere la situazione. C'è una presa di coscienza del personaggio: prendersi cura delle piccole cose è importante tanto quanto fare una grande avventura. Anzi probabilmente di più.
Volevo fare una storia per bambini che parlasse di cura e attenzione verso l’altro, diciamo ponendomi controcorrente rispetto a quello che mi pare sia il senso comune di molta narrazione odierna dove l’ “azione” e “l’interventismo” spadroneggiano. Nella mia storia infatti questo ruolo è affidato ai “cattivi”: i terrestri!
Diciamo, dunque, che un filo che unisce le mie opere è questa attenzione alle piccole cose, alla cura che si deve avere verso quello che potremo chiamare il “mondo dell’invisibile”. Anche ne L'incanto del parcheggio multipiano il protagonista, Zolfo, libera il fantasma dandogli un nome, una piccola cosa che in genere diamo per scontato. Ma il nome è essenziale per dare una storia, un'identità a qualcuno. Zolfo stesso si “libera” seguendo l’intuizione data da un sogno e dialogando con un fantasma, ancora una volta dando ascolto quindi all’invisibile.
Difficile trovare un filo conduttore alla proprie opere, ma se ci sono temi in comune sicuramente sono anche questi.

Seppur godibile a tutte le età, Nuno salva la Luna è un racconto realizzato per un pubblico di ragazzi. Abbiamo già parlato del tuo differente approccio a quest'opera, ad esempio riguardo ai colori. Dal punto di vista narrativo, invece, com'è stato realizzato questo volume? Hai semplificato la tua narrativa, immagino che tu abbia lavorato per sottrazione.
Sì, ho lavorato di sottrazione. L'opera ha diversi livelli di lettura, può essere letta anche da un adulto, però deve avere una forte accessibilità per i ragazzini. La cosa difficile è renderla coinvolgente per loro, è molto più facile coinvolgere un adulto rispetto a un ragazzino, che tende ad annoiarsi presto. Questo è stato l'elemento più difficile, per cui ho lavorato cercando di immaginarmi il coinvolgimento di un ragazzo durante la storia. È stato difficile anche sintetizzare la storia in 40 pagine, che comunque non sono tante. Dal punto di vista del disegno, l'altra cosa che mi sono ripromesso è stata quella di togliere alcune "sporcature" che spesso utilizzavo in altre storie. In un fumetto per bambini devi togliere alcuni fronzoli autoriali che magari un adulto può apprezzare perché è consapevole della stratificazione che c'è dietro un disegno, trovarci riferimenti a un'arte pittorica piuttosto che a un'altra. Il bambino, invece, ha bisogno di chiarezza: per cui ho tolto alcuni “grigi” e alcune pennellate più sporche.

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In generale, come ti approcci ai tuoi lavori? Parti da una sceneggiatura o hai un approccio più grafico e istintivo?
Quando ho iniziato a far fumetti lavoravo in maniera più istintiva, disegnando subito, scrivendo poco. Piano piano, con l'esperienza, ho capito che una buona struttura può aiutarti molto, anche perché nei primi libri buttavo via un sacco di cose, era molto sofferente come modo di lavorare. Quindi, faccio una sorta di sceneggiatura, che non può proprio essere definitiva tale perché questo mi annoierebbe, è più un racconto che scrivo un po' senza pensare che poi debba essere trasposto a fumetti. Poi lo riadatto facendo uno storyboard e poi dopo ridisegnando tavola per tavola. È un metodo abbastanza sistematico, che però mi permette di lavorare con serenità e non arrivare a metà libro finito capendo di aver sbagliato strada.

Una progettazione non troppo rigida, diciamo.
Sì, è un minimo di progettazione. Ognuno ha un suo metodo che vale se funziona. E questo è quello che ho trovato per farlo funzionare.

Un'ultima domanda. A cosa stai lavorando attualmente?
Attualmente sto lavorando a una serie di illustrazioni. Sto illustrando un libro di poesie di un autore italiano, alcune copertine di libri e sto iniziando a lavorare a un nuovo graphic novel che conto di far uscire entro il prossimo anno o poco più.

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Canicola presenta Lungo i bordi, il nuovo racconto di Zuo Ma: anteprima

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Canicola ha annunciato la pubblicazione di Lungo i bordi, il nuovo racconto di Zuo Ma. Per l'occasione, i lavori dell'asrtista saranno al centro di numerose iniziative in giro per l'Italia.
Di seguito potete leggere scoprirne di più e leggere qualche tavola d'anteprima nella gallery in basso.

"Dopo l’esplorazione del versante giapponese con le esposizioni e gli incontri dedicati a Yuichi Yokoyama (Il viaggio, 2011), Viaggio a Tokyo di Vincenzo Filosa (2016), Yoshiharu Tsuge (L’uomo senza talento, 2017); dopo la mostra personale dedicata alla coreana Ancco in occasione della pubblicazione di Ragazze cattive (2018), la ricerca sulla Cina, inaugurata con la monografica di Yan Cong (Il sogno dell’elefante, 2010) e la collettiva Isole cinesi (2012), ritorna con la presentazione dell’opera di Zuo Ma.

Zuo Ma, nome d’arte di Zou Jian, è uno dei fumettisti più importanti della scena artistica cinese contemporanea e nel 2018 ha avuto una duplice pubblicazione in Occidente - Entre Chien et Loup, una raccolta dei suoi racconti brevi per Cornelius in Francia, e Night Bus, graphic novelnotturno in bianco e nero e prova di maturità dell’autore edito da Bao publishing - che hanno permesso la diffusione della sua opera a un numero sempre maggiore di lettori.

Come l’anno scorso per la coreana Ancco, la mostra Lungo i bordi di Zuo Ma a cura di Canicola sarà ospitata nella prestigiosa sede di Casa Cavazzini il Museo di arte moderna e contemporanea, dove si potranno ammirare quasi un centinaio di tavole originali in bianco e nero, a colori, e pubblicazioni dell’autore. In occasione della mostra sarà pubblicato da Canicola edizioni il volume Lungo i bordi: un racconto breve che, attraverso l’inedito uso dei colori ad acquarello, ritorna sulle tematiche care all’autore nei racconti di Entre Chien et Loup ma filtrati dalla maturità stilistica e visionaria del romanzo Night bus; una riflessione intima su tempo e memoria che ricorda il cinema di Wong Kar-Wai e inframezzata da squarci lirici alla Takeshi Kitano.

In Lungo i bordi Zuo Ma prosegue lungo la strada aperta da Night Bus e disegna una storia che riflette attentamente sul valore dei ricordi e sulla labilità del confine tra sogno, ricordo e realtà. A Capodanno un giovane va a trovare la nonna in campagna, un rudere prossimo a cadere in pezzi. La campagna e i suoi abitanti, le loro superstizioni e le pratiche cruente, non hanno nulla da offrire al ragazzo che si allontana in preda a noia e straniamento. La lunga passeggiata però, riporta a galla sogni e vecchi ricordi e sembra dare un senso a quei luoghi. Al ritorno a casa il giovane guarda a quello stesso mondo con occhi più maturi e tolleranti ma con la consapevolezza di fare parte di qualcosa di diverso e incomunicabile.

In collaborazione con il festival Becomics! di Padova, Bao publising e l’Accademia di Belle Arti di Bologna, Zuo Ma sarà ospite delle seguenti iniziative:

Padova in occasione di Be Comics!:

Manhwa, alla scoperta del fumetto cinese

Mostra collettiva sul fumetto cinese contemporaneo dal 23 marzo al 7 aprile con gli autori: Zuo Ma, Zao Dao, Golo Zhao, Nie Jun, Zhao Ze, Li Kunwu, Chihoi.

> Centro culturale Altinate San Gaetano

> inaugurazione venerdì 22 marzo ore 18:00

> incontro domenica 24 marzo presso Sala incontri Padova Fiere

Milano in collaborazione con Bao Publishing:

Night Bus

Presentazione di Night Bus, graphic novel della collana “宝” (BAO ovvero “Tesoro”) di BAO Publishing. Incontro con i lettori e firmacopie. Modera Michele Foschini.
>La Feltrinelli Duomo Milano, ingresso Galleria Vittorio Emanuele II
>Martedì 26 marzo ore 18.30

Bologna in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti:

Lungo i bordi

Un incontro con Enrico Fornaroli attorno all’opera di Zuo Ma

> Accademia di Belle Arti, via delle Belle Arti, 54

> Mercoledì 27 marzo ore 17

Zuo ma, Lungo i bordi
Traduzione di Yi Yang
24pp a colori, 17x24, 2019
collana henry darger
testo italiano
isbn 9788899524357
8 euro

Zuo Ma, nome d’arte di Zou Jian, è nato nel 1983 a Zhijiang nella provincia di Hubei. Autore di fumetti e illustrazioni ha collaborato in Cina con la rivista Special Comix mentre in Europa con Orang, Strapazin e GQ. In Francia ha pubblicato Le repos de la baleine (Xiao Pan, 2007) e Entre chien et loup (Cornelius, 2018). Bao publishing ha tradotto in Italia la sua graphic novel Night bus (2018).

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Canicola edizioni: Dalla parte delle bambini, crowdfunding

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Segnaliamo un'interessante iniziativa "Dalla parte delle bambini" promossa da Canicola Edizioni che è possibile sostenere tramite crowdfunding al seguente indirizzo.

"Il progetto "Dalla parte delle bambine" è incentrato sulla pubblicazione di Io sono Mare di Cristina Portolano, un libro a fumetti per bambini dai 5 anni. Un’opera evocativa e un viaggio fantastico, per riflettere sulle tematiche dell’identità e della scoperta di sé, sui desideri e sulle emozioni in un’ottica di valorizzazione delle differenze, di inclusione e promozione delle pari opportunità.
Come Canicola riteniamo importante che ci siano più punti di vista su queste tematiche e vorremmo aggiungere la nostra voce, con il potenziale del linguaggio del fumetto, per proporre una storia a fumetti che abbia la capacità di parlare ai più piccoli, per sensibilizzare le giovani generazioni e per offrire uno strumento in più di riflessione alla comunità di adulti che ne accompagna la crescita. Sostieni anche tu “Dalla parte delle bambine”! Contribuirai alla realizzazione e diffusione di questo libro a fumetti per l’infanzia che offre molteplici spunti di riflessione.

Io sono Mare è il titolo del fumetto per bambini dell’autrice Cristina Portolano che vorremmo realizzare anche grazie al tuo contributo.

In un momento in cui il fumetto per l'infanzia sta conoscendo un periodo di ripresa produttiva – ma necessita di un nuovo e maggiore inserimento tra i media proposti ai più piccoli – riteniamo importante aprire un progetto di produzione come questo a un pubblico di lettori anche in relazione alla necessità divulgativa delle tematiche trattate.

Io sono Mare è un’opera di valore dal punto di vista artistico, narrativo e pedagogico, una storia a fumetti in cui tematiche importanti quali la scoperta di sé, l’amicizia e le relazioni, vengono affrontate attraverso un racconto delicato e poetico. Mare è la bambina protagonista e insieme al suo amico Franky, un pesce pagliaccio antropomorfo che non è né maschio né femmina, condurrà un viaggio evocativo e fantastico che la porterà alla scoperta di se stessa e di ciò che vuole essere.

Con il tuo sostegno potremo coprire voci di spesa legate alla pubblicazione, tra cui parte della stampa e della grafica, il compenso per l’autrice, costi di comunicazione e promozione del libro.

Io sono Mare è il quarto volume della collana editoriale Dino Buzzati dedicata al fumetto per l'infanzia, a partire dai cinque anni. La collana si struttura intorno a opere inedite di autori contemporanei dal forte immaginario e dallo stile ogni volta diversamente ricco. La copertina del volume è cartonata e a colori, l'interno è composto da 32 pagine a colori, il formato è di 17 x 24 cm con rilegatura a brossura.

Io sono Mare offre spunti possibili per una riflessione più ampia sulla cultura della non discriminazione, diventando utile strumento di mediazione tra il bambino e l’adulto e per la comunità educante, oltre che accrescere e arricchire l’immaginario visivo dei lettori di tutte le età. Crediamo che la produzione di storie di alta qualità e la promozione alla lettura siano strumenti efficaci per riflettere con i più piccoli sulle tematiche legate alla percezione e scoperta di sé e dell’altro e sull'educazione alle emozioni e all'affettività.

Io sono Mare fa parte del progetto più ampio “Dalla parte delle bambine” che ha l’obiettivo, attraverso pubblicazioni a fumetti e attività nelle scuole e nelle biblioteche, di promuovere un’educazione alle differenze in un’ottica di inclusione e di valorizzazione delle pari opportunità. All'interno del progetto "Dalla parte delle bambine" è già stato pubblicato il graphic novel "Ragazze cattive" dell'autrice coreana Ancco (Premio Rivelazione al festival di Angoulême nel 2017 con lo stesso titolo). L’autrice si fa portavoce di tutta la sua generazione trattando un tema delicato e doloroso quale la violenza sulle donne, raccontando una storia in parte autobiografica, in cui denuncia i maltrattamenti subiti da adolescente negli anni Novanta in Corea, periodo di crisi economica e morale molto forte per il Paese. Età di lettura dai 16 anni in su. L'autrice è stata ospite in Italia per un tour di presentazione del libro nelle città Udine, Bologna, Roma e Napoli dove è stata protagonista di una mostra, di incontri pubblici e incontri con le scuole superiori.

Cristina Portolano, autrice amata da un pubblico di lettori sempre più ampio, esordisce nel mondo del fumetto con Quasi signorina (Topipittori, 2016) e il suo secondo libro Non so chi sei (Rizzoli Lizard, 2017) diventa in breve tempo un vero e proprio caso editoriale. Illustra la storia della partigiana Claudia Ruggerini nel volume Storie della buonanotte per bambine ribelli edito da Mondadori. Con Canicola pubblica Gioca con Mare, albetto-gioco a fumetti che precede Io sono Mare.

Canicola è un’associazione culturale nata a Bologna nel 2004, si occupa di divulgazione della cultura del fumetto attraverso un progetto editoriale di ricerca in ambito grafico e narrativo, la promozione di giovani artisti, esposizioni e workshop.

Nel 2016 nasce Canicola bambini progetto dedicato all'infanzia che prevede laboratori, mostre, attività diverse per bambini e bambine, con un approccio pedagogico innovativo di contaminazione tra i linguaggi. Parallelamente nasce la collana di fumetto per l’infanzia “Dino Buzzati” dove ogni libro diventa il fulcro di progetti culturali di promozione alla lettura.


* Ritiro a mano:

    Presso festival: Treviso Comic 27/30 set 2018 (Treviso), Gender Bender 23 ott/3 nov (Bologna), Lucca comics 31 ott/4 nov 2018 (Lucca), Bilbolbul 23/25 nov 2018 (Bologna).
    Redazione Canicola: Bologna."

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Canicola Edizioni a Napoli Comicon: anteprima di Ragazze Cattive e Il giovane Yoshio

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Canicola Edizioni sarà presente a Napoli Comicon con tutto il suo catalogo e con due novità, Ragazze Cattive di Ancco e Il giovane Yoshio di Yoshiharu Tsuge. Trovate tutti i dettagli dei due volumi qui di seguito e un'anteprima nella gallery in basso.

"Ancco, Ragazze cattive

Dal 12 aprile nelle migliori librerieRagazzecattivel’attesographic novel della coreana Ancco, Premio rivelazione ad Angoulême. Il ritratto lucido di una adolescenza abusata. Una storia aspra e delicata in un paese nel mezzo di una crisi economica e morale.

L’autrice sarà ospite del Far east Film festival di Udine con una mostra al Museo di Arte Moderna e Contemporanea dal 20 aprile al 13 maggio 2018 e inoltre incontrerà il pubblico anche a Bologna, Napoli, Roma.

Prosegue l’indaginedi Canicola sul fumetto orientale che dopo le opere inedite dei giapponesi YoshiharuTsuge e Yuichi Yokoyama, dei cinesi Chihoi Lee e YanCong, presenta in Italia Ragazze cattive della coreana Ancco, prima graphicnovel dell’autrice Premio rivelazione ad Angoulême 2017.

Se di recente si sono imposte a livello internazionale scrittrici coreane come Han Kang con La vegetariana, o Kyung-SookShin con Prenditi cura di lei, attraverso romanzi che mettono al centro la figura della donna nella società contemporanea patriarcale e gerarchica,sondando le dinamiche della violenza e del dolore,la giovane fumettista Anccoripercorre il suo passato e dipinge il quadro oscuro e brutale dell’adolescenza coreana negli anni Novanta.

La Corea è nel pieno della crisi economica, la disoccupazione, i suicidi e la delinquenza giovanile prosperano. Il clima è cupo e la vita è difficile. A casa, a scuola, nelle strade, le ragazze vengono picchiate conogni pretesto. La violenza è la norma, e questo spinge le giovani a ribellarsi.

“All'epoca, la brutalità non era dissimulata. Ma non dobbiamo essere ingenui, questa violenza esiste ancora, è solo nascosta meglio", dice Ancco in una recente intervista su Libération. E prosegue l’autrice: "Immagino che il lettore possa pensare che la mia infanzia sia stata cupa, ma è più complicato di così. Quando vieni picchiato non stai lì a dirti che hai una vita difficile. Ti fanno male le costole, la testa, pensi a curarti. Le mie amiche vivevano la stessa situazione e comunque ci divertivamo… Non ci è mai venuto in mente di chiedere aiuto.”

Ancco sceglie una narrazione in cui passato e presente si alternano, proiettando il lettore nel mondo da cui lei stessa si sente sopraffatta. È una crescita in fuga da genitori opprimenti e da uomini guidati unicamente dagli istinti più violenti.Chinjue Jeong-ae, le due amiche protagoniste, si stringono nel dolore, assaggiano la libertà ed evadono dalle proibizioni, prima di cadere ancora più in basso immerse bruscamente nel mondo degli adulti. Solo la tenerezza che le unisce le fa resistere ai colpi continui che riecheggiano in un bianco e nero secco e profondo.

“Scrivere è stato doloroso, cominciavo ad avere successo e le persone che per anni mi avevano picchiata venivano a dirmi quanto erano fiere di me. Ci ho messo un bel po’ di tempo a fare ordine nella mia testa.”In Ragazze cattiveAncco trova la voce taciuta durante l’adolescenza, e rende inesorabile e sconvolgente questo viaggio nel cuore della notte coreana.


Ancco, Ragazze cattive
traduzione di Roberta Barbato
184pp in bianco e nero, 17x24, 2018
collanajaroslavfalta
isbn9788899524326
18 euro

Yoshiharu  Tsuge,  Il  giovane  Yoshio

Dal 10 maggio in libreria un volume inedito in Occidente dei racconti autobiografici del giovane Tsuge. I ricordi di un’infanzia difficile nel Giappone del dopoguerra, divisa tra la crisi insanabile di Yoshiharu in ambito familiare e la speranza per un futuro migliore.
Dopo il grande successo de L’uomo senza talento, Canicola presenta Il giovane Yoshio il primo di due volumi che raccolgono le storie a carattere autobiografico di Yoshiharu Tsuge, il pioniere del manga alternativo e indiscusso maestro del fumetto internazionale.
In una prima assoluta fuori dal Giappone, la vita a fumetti dell’autore che con i suoi lavori ha ridefinito i limiti del manga contaminandolo con la letteratura, la fotografia e il pensiero zen. Realizzate a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta nello stile realistico che ha incantato i lettori de L’uomo senza talento, i racconti de Il giovane Yoshio ci riportano nel Giappone del dopoguerra, tratteggiando i ricordi di un’infanzia difficile, divisa tra la crisi insanabile che ogni giorno vive in ambito familiare, le sofferenze per imaltrattamenti del patrigno, e la speranza per un futuro migliore.
Sei straordinari raccontinei quali assistiamoai primi passi del protagonista nel mondo del manga,le amicizie e le prime timide avventure romantiche. Sullo sfondosono ritrattele difficoltà delle classi meno abbienti nel Giappone nel dopoguerra, le tremende condizioni di lavoro nelle fabbriche a conduzione familiare dei bassifondi di Tokyo e la dolceamara vita dei mangaka esordienti.
Come L’uomo senza talento, i racconti de Il giovane Yoshio sono deiwatakushi manga,“fumetti dell'io” in prima persona densi di introspezione in cui la descrizione lucida e disincantata della realtà si alterna a momenti di puro lirismo, ritratti grotteschi si mescolano a delicate incursioni nella commedia.
L’opera di Tsuge esercita un'influenza enorme sui fumettisti di tutto il mondo – come Chris Ware, Art Spiegelman, David Mazzucchelli, David B. – e ha ispirato registi del calibro di Ishii Teruo, Nobuhiro Yamashita e Takenaka Naoto che, a cinque anni dall'uscita de L'uomo senza talento, neha tratto una trasposizione cinematografica.


Le storie di Tsuge rappresentano il culmine letterario della narrativa a fumetti. Chris Ware
Yoshiharu Tsuge è il Salinger del Gekiga, schivo e ritirato, ha fatto dell’assenza il suo marchio di fabbrica. Tsuge è il pioniere di una narrazione asciutta, condotta con poesia e durezza. Le sue storie sono dolenti, crude, piene di doloree mistero. Igort
Nella semplicità del suo disegno e della storia Tsuge raggiunge il più profondo dell'anima umana, c'è qualcosa del buddismo zen nella ricercadi sé attraverso i gesti quotidiani. David B.

Yoshiharu Tsuge, Il giovane Yoshio
224 pagine in b/n, 15×21, 2018
collana jason molina
isbn 9788899524340
19 euro"

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