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Anteprima di Suicide Squad: Rebirth #1

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Uscirà mercoledì 3 agosto l'albo Suicide Squad: Rebirth #1 scritto da Rob Williams e disegnato da Philip Tan e Jonathan Glapion.

Soldato. Eroe di guerra. Traditore. Il capitano Rick Flag è stato uno dei più grandi comandanti militari americani prima che fosse bandito in una prigione militare segreta. Ma dopo anni di isolamento, la vita di Flag cambierà per sempre quando una donna di nome Amanda Waller gli offrirà il riscatto in cambio del lavoro più pericoloso in tutto il DC Universe: mantenere in vita la Suicide Squad!

Nella gallery in basso potete vedere un'anteprima dell'albo. La varian cover è ad opera di Amanda Conner.

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Etna Comics: Jimmy Palmiotti e Amanda Conner: Harley Quinn tra cinema e Rebirth

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Durante la prima giornata di Etna Comics 2016, Jimmy Palmiotti e Amanda Conner si sono intrattenuti con i lettori e i fan, rispondendo alle loro domande.
Il tono della conferenza è stato rilassato e informale, con Palmiotti che ha coinvolto l'uditorio strappando risate e applausi e con Amanda Conner che ha realizzato un disegno di Harley Quinn sullo sfondo dell'Etna per l'asta benefica di domani. Ma non sono mancate domande e spunti interessanti.

Il tema centrale è stato, ovviamente, Harley Quinn, personaggio sul quale la coppia lavora ormai da diversi anni e di recente in maniera esclusiva. Ma sono stati toccati anche altri temi, quali i nuovi reboot e il rapporto tra fumetti e cinema.

“Abbiamo voluto prendere Harley e portarla fuori da Gotham. Lì era la fidanzata del Joker, in una relazione molto particolare, e un personaggio di supporto nel cast dell'universo batmaniano. Abbiamo voluto portarla fuori da questa relazione, sviluppare la sua personalità, la sua individualità di personaggio. Abbiamo lavorato per cercare di separarla un po’ dal suo passato. Non completamente ovviamente, abbiamo mantenuto le origini ma volevamo un personaggio femminile forte, che potesse reggere da sola la scena in un albo mensile. Per cui questo ha significato creare un nuovo cast, una nuova personalità, una nuova ambientazione; infatti è stata portata a Coney Island e le sue origini stabilite a Brooklyn.”

È stata una scelta voluta quella di portare il personaggio in città realmente esistenti e non immaginarie (come Gotham City).
“Volevamo farla evolvere e diventare protagonista, come l’adolescente che per diventare adulto deve lasciare casa dai genitori e andare a vivere da solo. Io ho vissuto a lungo a Brooklyn e la conosco bene; il fatto di ambientare la vita di Harley in una zona di Brooklyn che somiglia a un grande parco di divertimenti è consono con il personaggio, che può andare in giro truccata e vestita come fa sempre senza destare alcuno stupore. Del resto, tutti gli italiani più pazzi sono arrivati a Brooklyn centinaia di anni fa, per cui lei lì sta benissimo.”
E prosegue “Far vivere il personaggio in una città reale, rende più reali anche le storie."
"A me piace fare questo; se dovessi portarla in Italia, le farei visitare una città che io conosco perché l’ho vista, e potrei raccontare di un posto che ho conosciuto, così da farlo sentire al pubblico fargli sentire che si tratta di un posto vero. Di conseguenza anche la storia ha qualcosa in più”

Quindi scherza “Se dovessi ambientare una storia qui sarebbe con lei che continua a mangiare, mangiare, mangiare, mangiare e non riesce a trovare il bagno.”
“Voglio farvi io una domanda: come fate a non essere tutti obesi? Si mangia così bene qui, e si mangia tantissimo! Dopo ieri sera non ho bisogno di mangiare per una settimana!”

Painkiller Jane, Harley Quinn, Power Girl, Starfire, Poison Ivy. Tutti personaggi femminili.

“Mi piacciono le donne” scherza Palmiotti. “Mi piacciono molto i personaggi femminili, e noi ci lavoriamo molto bene insieme. Il nostro primo personaggio è stato Painkiller Jane, negli anni '90.
Quando abbiamo cominciato a lavorare nel mondo del fumetto, i personaggi femminili erano soprattutto dei comprimari o le vittime in pericolo e da salvare. Ma ho sempre pensato che ci fosse già una parte del pubblico cui non si parlava nel modo giusto, cui si poteva indirizzare un prodotto fin lì quasi ignorato. Mi è sempre interessato cercare di parlare a quel pubblico a cui mancavano dei personaggi femminili importanti, che fossero altrettanto interessanti quanto i maschili.
Rispetto a 10 anni fa il pubblico che legge fumetti è cambiato negli Stati Uniti, dove il pubblico femminile costituisce ora quasi la metà dei lettori.”

Riguardo la relazione tra Harley e Poison Ivy, Palmiotti afferma che “sono amiche molto 'speciali'”.
Riguardo la sessualità nei comics, afferma che “in passato alcune cose non si potevano dire. Oggi qualcosa è cambiato, e le cose si possono dire anche se solo in parte, vista la giovanissima età di una fascia ampia dei lettori. Ma, per esempio, Painkiller Jane è stata sempre bisessuale; Harley Quinn è molto diversa ma è un personaggio capace di innamorarsi di tutto e di tutti, si innamora in continuazione di qualsiasi cosa senza che questo peraltro implichi un reale coinvolgimento sessuale”.

Quindi si è parlato di cinema, e di influenza tra film e fumetti. La prossima uscita sul grande schermo di Suicide Squad, rendeva inevitabile toccare l'argomento.
Per Amanda Conner il film ha influenzato solo marginalmente il loro lavoro. In particolare, è stata una loro spontanea scelta quella di cambiare il colore dei capelli di Harley Quinn, che, da rossi e neri, diventano biondi con le punte colorate, come quelli del personaggio nella versione interpretata da Margot Robbie nella pellicola.
“Abbiamo deciso di farlo senza che ce lo chiedesse né la DC, né la Warner. Abbiamo pensato di proporre al pubblico che vedrà il film un personaggio che fosse familiare e immediatamente riconoscibile.”

“Per il resto” aggiunge Palmiotti, “Siamo stati più noi a influenzare il film, che il contrario”.

Quindi torna a scherzare, strappando risate e applausi “Quanti di voi andranno a vedere il film al cinema?” Tutti in sala alzano la mano. “Visto, evidentemente il nuovo look va bene”.

Interrogato in merito all'accoglienza non proprio benevola che la critica riserva ai film DC al cinema, Palmiotti afferma che a loro è molto piaciuto Batman v Superman e che, se fosse stato lui a fare il film, le critiche gli avrebbero dato molto fastidio.
Riguardo il futuro della DC al cinema e come questo potrebbe cambiare nei prossimi tempi, preferisce non esprimersi, ma afferma con tono scherzoso che gli piacerebbe lavorare ad un film, perché si guadagna molto bene.
Tuttavia sottolinea come preferisce concentrarsi sui fumetti e sui lettori, senza curarsi troppo di quello che succede sul versante cinematografico.

Gli piacerebbe invece molto lavorare alla scrittura di una ipotetica trasposizione animata della sua Harley Quinn “Ovviamente mi piacerebbe moltissimo e mi piacerebbe molto lavorare con Bruce Timm che ha creato il personaggio insieme a Paul Dini. Il fatto che lei abbia queste personalità differenti e che al pubblico piacciono tutte fa capire come questo personaggio sia ben fatto, come sia un bel personaggio.”

Palmiotti ha sempre avuto la grande capacità di reinventare e rigenerare i personaggi su cui ha lavorato. Basti pensare a Marvel Knights. E ora con Harley Quinn.
Come ci si approccia a un lavoro del genere? Come si rigenera un personaggio?

“Intanto devi sentirti davvero sicuro di quello che stai facendo. Devi avere ben presente qual è il nucleo, il cuore del personaggio, cos’è che piace alla gente di quel personaggio e anche quali sono le motivazioni che muovono quel personaggio e le sue storie
Per quanto riguarda Harley Quinn, quali erano le sue caratteristiche principali? Dal punto di vista visivo, il suo costume deve essere sempre rosso e nero; non ha importanza come sia fatto il costume quali siano i dettagli, l’importante è che ci sia questo accostamento cromatico. Poi, lei è un personaggio divertente e quindi devi cercare di accentuare questo che è il suo aspetto originario. Poi è diventato un personaggio molto più oscuro, ma la sua caratteristica principale resta quella delle origini. È vestita in modo buffo e questo contribuisce a renderla un personaggio totalmente imprevedibile.”

Quando viene chiesto su quale personaggio Marvel vorrebbero ipoteticamente lavorare, Palmiotti è piuttosto titubante ma riesce comunque ad ottenere un altro applauso “Beh, sapete tutti che ho lavorato su Deadpool...”
Più decisa Amanda Conner “She-Hulk e Tigra!”
Poi aggiunge Palmiotti “Penso che sarebbe divertente lavorare sui Fantastici Quattro. Visto che tutti quelli che ci hanno lavorato finora li hanno rovinati” riscuotendo ancora un applauso a scena aperta.

Si è poi toccato l'argomento dei grandi eventi/reboot che, ormai sempre più spesso, azzerano o comunque interrompono le serie in corso, ultimo il DC Rebirth che, di fatto, annulla in New 52 di due anni fa.
Da questo punto di vista Palmiotti esprime qualche perplessità. “A volte è un problema” dice “perché magari una serie funziona molto bene, ma a un certo punto l’azienda arriva e dice 'ok adesso cambiamo tutto e ricominciamo da capo'. Ti ritrovi a dover abbandonare quello che stai facendo e questo non è divertente.
Come contropartita c’è che il pubblico cambia costantemente e questo rinnovamento negli universi narrativi, questo ricominciare le storie, porta nuovi lettori. E questa ovviamente è una cosa buona.

“La cosa positiva” aggiunge, “è che Harley Quinn sta andando così bene che sarà toccata solo marginalmente dal Rebirth, e potrà andare avanti in autonomia, utilizzando Batman, Joker e tutti gli altri personaggi, senza doversi curare di quanto succede nei crossover, nei grandi eventi o sulle altre testate. Preferisco una serie così, a sé stante, in cui i lettori possano leggere un’unica storia e non siano obbligati a comprare altri 52 albi per capire cosa sta succedendo.”

Una volta gli scrittori pianificavano le storie per anni. Oggi forse non è più possibile.
“Da questo punto di vista siamo stati fortunati, perché abbiamo lavorato con storie come Harley Quinn, o Jonah Hex, che andavano avanti, diciamo, di numero in numero e non avevamo grossi piani per gli anni a venire. Comunque è una cosa con cui devi fare i conti, sai che può succedere, e l’unica cosa che puoi fare è mettere quelle storie nel cassetto, sperando di poterle utilizzare magari qualche anno dopo”.

Good-bye Jimmy e Amanda, e chissà, magari vedremo un'avventura di Harley Quinn in Italia.

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Tutti gli autori in esclusiva per DC Comics

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Con il lancio di Rebirth al WonderCon, che vi abbiamo riportato in questa notizia, la DC Comics ha messo a segno alcuni contratti esclusivi con autori e artisti di fama internazionale, tra cui Scott Snyder, Amanda Conner e Tom King.

Snyder sarà impegnato sulle pagine di All-Star Batman, una serie incentrata sui principali villain delle storie di Batman che saranno illustrate da autori del calibro di John Romita Jr., Sean G. Murphy, Jock, Afua Richardson e Tula Lotay. Il contratto però gli permetterà di continuare la sua Wytches alla Image Comics.

Conner invece, da contratto, disegnerà ben tre serie per la DC. Ricordiamo che l'artista ha realizzato i promo di Flintstones, la nuova serie basata sui personaggi Hanna-Barbera.

Altri contratti esclusivi siglati recentemente dalla compagnia riguardano Clay Mann, John Timms, Steve Orlando, Evan Shaner e Jesus Merino.

(Via CBR)

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Ad aprile Harley Quinn alla riscossa

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Aprile sarà il mese di Harley Quinn. La DC ha infatti annunciato l'uscita di uno one-shot e l'esordio di una miniserie dedicati al personaggio.

Lo one-shot, Harley Quinn and the Suicide Squad April Fool's Special, uscirà il 6 aprile. Sarà scritto da Rob Williams (Marthian Manhunter, Unfollow) e avrà tra i disegnatori Jim Lee, di nuovo all'opera, oltre a Scott Williams e Sean "Cheeks" Galloway.
La cover è di Jim Lee e Scott Williams, la variant è di Galloway, oltre alla blank variant cover.
Promo e anteprima della cover sono state diffuse via ComicVine.

Evil Anonymous è il gruppo di supporto per villain in difficoltà. Nessun problema è troppo folle o omicida e la discrezione è assicurata come solo una clown principessa del crimine può garantire: per nulla.
Ma quando Harley Quinn comincia a usare gli schemi malvagi dei suoi "pazienti" contro loro stessi, qualcuno farà a lei uno scherzo molto più grande, pericoloso e sconvolgente.

Il 13 aprile uscirà invece Harley Quinn and Her Gang of Harleys #1, primo numero della nuova miniserie su Harley Quinn annunciata dalla DC Comics sempre via ComicVine.
La serie è scritta da Frank Tieri e Jimmy Palmiotti, con i disegni di Mauricet e cover di Amanda Conner (variant cover ancora di Mauricet).

Harley Quinn è stata rapita e il suo nuovo team di assistenti, "the Gang of Harley" si mette all'opera per ritrovarla. Ma sono tutti in pericolo, sia loro che le loro famiglie, per via di un nuovo strano cattivo con un rancore molto personale nei confronti di Harley.

Di seguito in gallery le cover delle due uscite di aprile.

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