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RessurXion: Sina Grace e Alessandro Vitti sulla serie dell'Uomo Ghiaccio

  • Pubblicato in News

Dopo avervi riportato i team artistici delle nuove serie X-Men Gold e X-Men Blue, scopriamo ora chi sono gli autori della nuova (e prima) serie di Iceman. Sina Grace e l'italiano Alessandro Vitti, realizzeranno gli albi della testata dedicata all'Uomo Ghiaccio, mentre le cover verranno affidate a Kevin Wada.

Come riportato da Nerdist, la serie seguirà la versione adulta di Bobby Drake, esplorerà la sua omosessualità e si cercherà di comprendere appieno il suo potere, essendo lui un mutante di livello Omega. Naturalmente, non verrà persa la verve comica del personaggio.

Il primo numero di Iceman è previsto per aprile 2017.

ICEMAN Teaser

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Il ragazzo invisibile 1

Recensione in anteprima. Il fumetto sarà disponibile a Lucca Comics & Games 2014 e dal 6 novembre in edicola e fumetteria.

Il ragazzo invisibile
è ad oggi un progetto cross-mediale. Non è solo il nuovo film del Premio Oscar Gabriele Salvatores, non è solo il fumetto di Diego Cajelli ai testi, Giuseppe Camuncoli, Werther Dell’Edera e Alessandro Vitti ai disegni e non è solo il libro edito da Salani e scritto da Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo. È il classico esempio di insieme maggiore della somma delle singole parti. E soprattutto per il mercato italiano è una novità assoluta.

D’altronde si sa, Salvatores è un pioniere, lo si era già evinto da Nirvana che nel 1997 rese reale l’allora inconcepibile idea, principalmente per gli italiani, di crossover tra media cinematografico e videoludico. Il concetto di allagare l’esperienza, di travalicare i confini del genere e del media e di aprire a nuovi scenari narrativi trasversali c’era già allora e dopo quasi vent’anni la storia si ripete. Questa volta il regista sceglie due nuovi media, forse più adatti e affermati del videogioco made in Italy anni ’90, ma altrettanto espressivi e sicuramente più facilmente plasmabili e fruibili: il fumetto e la narrativa.
Salvatores si butta a capofitto sul format del cinecomic che spopola ormai nelle produzioni Hollywoodiane tant’è che le major cominciano a fissare le date con parecchi anni di anticipo. Ma non è del film che vi vogliamo parlare, ma del fumetto. Ma proprio per questa cross-medialità la trama doppiamo estrapolarla dal film, perché dal primo dei tre albi del fumetto emerge la storia di una altro personaggio, di Andreij e non di Michele. Ed è Michele il vero protagonista, il ragazzo invisibile.

IL-RAGAZZO-INVISIBILE-ANTEPRIMA TAVOLA 1

La storia è in linea con il fumetto supereroistico classico, d’altri tempi oseremmo dire, in cui abbiamo il nostro protagonista con superpoteri ma anche con superproblemi; il classico dilemma ragnesco, insomma.
Abbiamo un adolescente, Michele appunto, il classico ragazzo timido, introverso, impopolare, senza meriti né demeriti particolari; non eccelle in nulla e si attesta nella grigia medietas, stallo psicologico della vita adolescenziale media, fertile terreno per la narrazione di innumerevoli storie. E di conseguenza è vittima e generatore di incomprensioni emotive e comunicative con il resto del mondo, dalla madre Giovanna ai compagni di scuola.
Ad aggiungersi ai suoi problemi esistenziali tipici dell’età che sta vivendo, compaiono i tormenti amorosi, la “cotta” per la bella Stella, ragazza dolce e sensibile che tuttavia non sembra accorgersi di lui.
Questo è l’incipit da cui poi prende il via la storia quando il ragazzo si ritroverà improvvisamente dotato del potere dell’invisibilità, quasi manifestazione fisica della sua condizione di incertezza, a cui farà seguito l’ingresso nella sua vita di misteriose figure quali il telepate Andreij, Ylena e lo psicologo Basili. Infatti Michele non è l’unico ad essere dotato di poteri, molti altri, definiti "Speciali", hanno sviluppato abilità sovrannaturali, in seguito ad un incidente nucleare nella Russia degli anni ’90.

Ora, tutto questo non emerge dal fumetto. O meglio in quello che è il primo albo di tre totali, l’unica figura che emerge è quella di Andreij. Diego Cajelli narra la sua storia, non quella di Michele; tant’è che dei tre piani narrativi proposti, ben due sono incentrati sul telepate in due diversi periodi della sua vita. Michele risulta essere una figura quasi marginale, non ricopre certo il ruolo di protagonista che dovrebbe avere. Il ragazzo compare si e no in quattro tavole.

Ma questo non pregiudica assolutamente il prodotto. La storia narrata è ben scritta e ben disegnata. Vi confluiscono diversi aspetti ben sviluppati, dall’amore all’odio, dalla perdita alla convivenza con il dolore, la tematica dello “scambio equivalente” di alchemica memoria. La psicologia stessa dei personaggi è affrontata accuratamente dandogli il giusto spessore senza appesantire inutilmente la narrazione e permettendo la nascita della giusta dose di empatia e risonanza che si instaura tra il lettore e i personaggi.
Il lettore però al termine del primo albo è spronato a seguire le vicende di Andreij, a seguire la sua storia e a vedere come evolverà il suo personaggio. Solo che si fatica a capire che la storia principale è quella del ragazzo.

IL-RAGAZZO-INVISIBILE-ANTEPRIMA TAVOLA 2

Questa purtroppo o per fortuna è una conseguenza dell’adottare il metodo della cross-medialità. Per evitare di riportare la stessa storia in 3 media diversi, si diversificano le tematiche trattate e i punti focali su cui si concentrano le diverse produzioni del medesimo progetto. Solo che a film non ancora uscito, tutto quello che può sapere il lettore/spettatore deriva da questo albo, che cronologicamente è il primo in ordine di pubblicazione. E a questo punto sarebbe lecito aspettarsi un film su Andreij e non su Michele. Ovviamente però questa è una considerazione fatta unicamente alla luce di questo primo albo. Che ad ora però rimane l’unico materiale reperibile sull’opera.

Passando al comparto grafico, le tavole sono affidate addirittura a tre artisti italianissimi di fama internazionale come Camuncoli, Dell’Edera e Vitti. I tre stili associati rispettivamente ai tre diversi piani narrativi si amalgano alla perfezione e avvicinano molto questo fumetto alla produzione e allo stile del comic d’oltreoceano. Passiamo dallo stile gritty, violento e oscuro e graffiato di Dell’Edera sull’Andreij più provato, navigato, ai colori luminosi e ai tratti nitidi e molto giovanili di Camuncoli sulle tavole di Michele. Diversi stili, diverse tavolozze, diversi tratti che però si mescolano senza frizioni.

In sostanza Il ragazzo invisibile è un buon fumetto, con una storia valida e ben narrata ma soprattutto corredata dalle belle illustrazioni dei tre artisti riuniti per l’occasione. Bella l'edizione panini stile comic book americano e con un apparato redazionale molto approfondito con interviste esclusive a Salvatores e agli altri artisti coinvolti nel progetto.
L’unica pecca è proprio quella che si vede e si percepisce ben poco di quella che dovrebbe essere la storia centrale. Non ci resta che continuare la lettura per i prossimi due albi e vedere come continuerà la vicenda, fiduciosi che al termine del percorso sia emersa la figura del protagonista, spiccando al di sopra di quella dei suoi comprimari.

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