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Cartoomics, Shockdom: Fumetti Crudi e Fusion Manga

Cartoomics, Shockdom: Fumetti Crudi e Fusion Manga

Durante la manifestazione Cartoomics 2016 tenutasi in questi giorni a Milano, la casa editrice Shockdom ha tenuto due conferenze, presentando così in modo panoramico le nuove uscite e facendo un recap dei titoli attualmente disponibili per quanto riguarda l'etichetta Fumetti Crudi e il filone pseudo-orientale della sua produzione, incarnato da opere come Cotton Tales di Loputyn, Greedy Flowers di Alessandra "Alyah" Patanè, Aeon di Angela Vianello, 4 o'Clock di Fiore Manni e il nuovo progetto SchooRA di Eleonora Caruso e Luca Donnarumma. Un parallelismo con l'universo del manga giapponese, concetto di fusione tra stili e tradizioni differenti, per creare qualcosa di nuovo, di moderno.

Nel primo incontro, incentrato proprio su questa produzione Fusion che mescola in modo omogeneo la tradizione classica orientale del manga con quella del fumetto europeo e italiano, sono state presentate una per una tutte le opere precedentemente citate, mostrando quali elementi rendono caratteristiche e uniche le stesse, proponendo un unicum nel panorama fumettistico italiano.

Si è partiti da Aeon, sottolineano come il lavoro peculiare della Vianello sia quello che fra tutti i volumi già pubblicati, si avvicina di più allo stile plastico dei manga e delle illustrazioni digitali tipiche degli artisti nipponici, mostrando però come l'aggiunta del colore differenzi nettamente i suoi lavori da quelli del Sol Levante, introducendo quindi una discontinuità con questo stile. Anche in 4 o'Clock possiamo notare sì un tratto orientaleggiante, ma l'aggiunta di colori tenui permette una maggior resa della morbidezza della trama, con un effetto di maggiore sensibilità e delicatezza offerta alla sceneggiatura, incentrata sulla musica e sul rapporto tra fratello e sorella protagonisti dell'opera.

Presentata come novità, SchooRa invece, che al momento non è ancora stato pubblicato in formato cartaceo non essendo ancora stato realizzato completamente neanche in formato digitale, è un progetto che mira a omaggiare-parodiare due generi molto presenti nel fumetto giapponese: lo slice of life scolastico, leggero e con un protagonista shounen, e il genere drammatico, con un co-protagonista che è antitetico al precedente. La storia nasce rivolta ad un pubblico cresciuto leggendo manga, in grado quindi di capire i riferimenti, le strizzate d'occhio, i cliché e i luoghi comuni tipici di questa produzione. Tuttavia è pensata anche per poter essere facilmente fruibile anche a chi invece non ha questo background. Sulla pagina Facebook ufficiale dell'opera trovate maggiori dettagli, oltre alla storia stessa, finora comprensiva di un prologo e del primo capitolo.

Passando a Greedy Flower, opera ormai giunta al quinto volumetto, l'autrice ha mostrato come il disegno non sia prettamente orientale ma lo sia l'impostazione della tavola, la scansione delle vignette, il layout della pagina, il posizionamento dei balloon. Il disegno in sé è invece è particolarmente "tenero" e fa da contraltare alle tematiche horror e dark della trama, con un effetto di contrasto molto netto e peculiare. In questo caso l'opera è in bianco e nero, ma più che altro potremmo quasi parlare di mezzatinta, con una scala di grigi che rimanda allo stile visivo anni '20.
Passando a Cotton Tales, che vi abbiamo recensito qui, l'autrice Jessica Cioffi, qui la nostra intervista, ha portato l'attenzione anche in questo caso sull'aggiunta del colore che distacca la sua produzione da quella orientale. Sebbene gli stilemi, gli archetipi dei personaggi e la loro indole spesso rimandino alla cultura manga del Sol Levante, i colori tenui, seppiati, desaturati, rendono unica la sua arte, che accompagna una storia sentimentale con tanto di fantasmi a seguito. La componente vittoriana invece, che ben si amalgama con l'ambientazione e la trama, viene ammodernata da Jessica, riportandola ai giorni nostri, anche mediante la sua conoscenza della moda Lolita.
Il secondo volume è in lavorazione e in totale l'opera ne conterà tre.

Passando invece al collettivo di autori di Fumetti Crudi, gli stessi hanno presentato le loro opere più recenti durante la conferenza. Il nome di questa etichetta deriva prevalentemente dalla mancata intromissione della casa editrice in quella che è la creazione dell'autore, che viene autogestita e proposta senza tagli o censure di alcun tipo, previa ovviamente approvazione del progetto editoriale.

Si parte con Arca vuota di Aka B e Ernest Yesterday, una raccolta di 13 racconti dolorosi e molto attuali e contemporanei, che trattano tematiche scomode come la morte, il terrorismo, il lavoro e molto altro. Alcune storie sono molto cupe e pesanti, mentre altre sembrano solo in apparenza più leggere e astratte, mantenendo tuttavia il segno indelebile e profondo della sceneggiatura di Aka B.

Molto più leggero è il volume Io sono chiavica di Odde, uno sfogo satirico di tutte le frustrazioni dell'autore che vengono messe su carta in brevi storielle concise di grande efficienza umoristica, precedentemente apparse sulla pagina Facebook di FC.
Rimanendo in tema, Stefano Antonucci, già collaboratore de Il Fatto Quotidiano e il Vernacoliere, ha parlato invece di V for Vangelo, opera satirica realizzata dopo la trilogia di Gesù, assieme a Daniele Fabbri.
L'autore ha poi ricordato che è in corso di pubblicazione anche Quando c'era lui, fumetto ironico completamente a colori che riprende la figura del Duce.

Francesco Guarnaccia del collettivo Mammaiuto ha presentato From here to eternity, una spassosa storia che ha come protagonisti un gruppo musicale formato da Punkabbestia il cui cantante è un ex ferroviere 80enne, che non sa assolutamente nulla di cosa sia il punk o del mondo giovanile, ma prova esattamente le stesse cose che provano gli altri membri del gruppo. Nell'opera emerge il fascino della cultura punk ma trovano spazio anche altre tematiche sociali che stanno a cuore all'autore, più personali e intense.

Passando ai fratelli Giulio e Marco Rincione, ormai sulla bocca di tutti con il grande successo di pubblico e critica che stanno avendo i loro fumetti, Paranoiae e Paperi, i due autori hanno parlato del turbinio di emozioni negative che pervade le loro opere, fortemente depressive e infelici. Paperi soprattutto, parte da quello che è un mondo spensierato e disneyano che tutti conosciamo, per mostrarcene il rovescio della medaglia, il lato negativo, il dietro le quinte.
Nel corso dell'opera verranno trattati temi pesanti, in maniera molto cruda e senza filtro, per gettare volutamente il lettore nello sconforto, in modo da far comprendere senza addolcimenti quella che è la dura realtà dei personaggi narrati. In Paperugo, la storia comparsa nel primo albetto, si parla della condizione psicofisica di depressione maggiore, con il messaggio diretto alla trasmissione del concetto spesso abusato e poco conosciuto della depressione, facendo percepire al lettore quello che prova questo papero più umano degli uomini stessi, ma nei prossimi numeri si tratteranno anche altri temi scomodi della società umana.

Infine, M di Bigio, Manu e Albo, un fumetto parodi sul mondo di Dungeons & Dragons, che mischia avventura e ironia, pur rimanendo leggibile anche senza conoscere questo universo e The author di Bigio, che presenta la storia dello stesso autore, tra paranoie e crisi artistiche, dialogando con le proprie muse nel tentativo di arrivare a comunicare con la sua stessa opera.

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