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Rizzoli-Lizard: Richard McGuire in Italia, Chris Ware parla di Qui

Rizzoli-Lizard: Richard McGuire in Italia, Chris Ware parla di Qui

Fra le opere più attese dell'anno certemanete troviamo Qui di Richard McGuire. Il volume sarà pubblicato in Italia da Rizzoli-Lizard che ha annunciato, sulla propria pagina Facebook, l'arrivo dell'autore in Italia in occasione del Salone Internazionale del Libro di Torino il prossimo 16 maggio.

Abbiamo una sorpresa per voi: in occasione dell'uscita di "Qui", portiamo Richard McGuire in Italia! L'autore sarà...

Posted by Rizzoli Lizard on Martedì 14 aprile 2015

L'editore, inoltre, ha pubblicato una nota con la traduzione di un estratto dell'articolo di Chris Ware per il The Guardian in cui l'autore parla dell'opera di McGuire. Ve la riproponiamo qui di seguito:

"La storia narrata inquesto libro strabiliante, per la cui realizzazione sono serviti quindici anni,si snoda dalla nascita della Terra fino all’estinzione dell’umanità.

di Chris Ware

Ricordo perfettamente dove fossi: seduto su un lacero divano nel salotto di una casa in affitto ad Austin, in Texas. 

Correva l’anno 1989. Era appena uscito il nono numero di “RAW”, la rivista sperimentale di fumetti edita da Art Spiegelman e Françoise Mouly. L’avevo acquistato in un negozio di fumetti locale e portato a casa, per leggerlo al riparo dal severo controllo del Dipartimento di Belle Artidell’Università del Texas.

Per un giovane studente di disegno con l’ambizione di raccontare storie impegnate a fumetti, l’uscita annuale della rivista che ospitava il Maus di Spiegelman a puntate costituiva un autentico evento, pari a un vernissage in galleria, ma, al tempo, l’esplorazione del mezzo fumettistico doveva ancora trovare una legittimazione estetica.

Una storia breve, Qui, attirò la mia attenzione. 

Mentre gran parte delle strisce che caratterizzavano “RAW” potevano essere definite sperimentali, espressioniste o stilisticamente sofisticate, quest’ultima appariva “leggera” e accessibile, quasi familiare.

In sei pagine in bianco e nero, semplicemente, mostrava l’angolo di una stanza in un’unica inquadratura fissa, in cui erano rappresentati svariati momenti, ricorrenze, persone, animali, eventi biologici e geologici. Tutto ciò che, apparentemente, definisce e conferisce un senso alla storia del genere umano, nello spazio di tanti riquadri contrassegnati da uno specifico anno (1971, 1957, 1999, 100, 097 AC).

L’universo in trentasei vignette.

Posai la rivista.

Era la prima volta che restavo meravigliato. Seduto su quel divano, percepii l’illimitato estendersi del tempo, all’indietro e in avanti, e avvertii tutta la magnificenza dei piccoli momenti frapposti nel mezzo. E non si trattava solo di una sensazione nella mia mente: Qui abbatteva i confini della narrazione del fumetto e ne espandeva l’universo in un lampo incendiario, introducendo una nuova dimensione per la narrazione attraverso immagini che, così, abbandonava radicalmente il tradizionale senso di lettura dall’alto verso il basso e da sinistra a destra. E la struttura era armonica, alludendo non solo al passato del medium, ma suggerendone al contempo il futuro. 

(Estratto dall’articolo “Chris Ware on Here by Richard McGuire –a game-changing graphic novel” apparso su The Guardian il 17 dicembre 2014.

Qui trovate la versione integrale: http://www.theguardian.com/books/2014/dec/17/chris-ware-here-richard-mcguire-review-graphic-novel)".

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