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Bat-Girl finisce nel ciclone per un villain transessuale

Il team creativo di Batgirl, formato da Cameron Stewart, Brenden Fletcher e Babs Tarr, è finito nell'occhio del ciclone a causa di una scelta narrativa che ha innescato l'ennesima accesa discussione sul mondo dei comics. Entrando nello specifico, nella pagine di Batgirl #37, uscito negli USA lo scorso mercoledì 10 dicembre, Barbara Gordon/Batgirl, offronta una sua emulatrice decisamente troppo appariscente.

Andando avanti nella lettura, scopriamo che, nascosto dietro strass, paillettes ed una vistosa parrucca rossa, si nasconde l'artista Dagger Type, una drag queen mentalmente instabile. La reazione della nostra eroina di fronte a questa scoperta è tutto tranne che al passo con i tempi, evidenziando l'utilizzo, da parte degli autori della serie, dei soliti, ed anacronistici, stereotipi del personaggio transgender (l'isteria, il look eccessivo, oltre al mascara pronto a colare a causa delle lacrime di Type).

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Immediate sono state le reazioni della stampa. Segnaliamo un articolo da Autostraddle, dall'esplicativo titolo "Come Batgirl #37 ha distrutto un anno e mezzo di positiva rappresentazione dei Trans in una sola pagina": "In questo ultimo numero, non solo gli scrittori giocano con alcuni tropi transmisogini molto pericolosi, ma buttano dalla finestra lo sviluppo del personaggio di Barbara Gordon e la trasformano da miglior amica ed alleata di una transgender, a transofobica definitiva", con riferimento alla run di Gail Simone, nella quale viene introdotto il personaggio di Alysia Yeoh, personaggio transgender per nulla stereotipato e il positivo rapporto tra le due.

A cercare di spegnere una polemica, che come spesso accade quando si tratta di infangare il mondo dei comics assume connotati eccessivi, ci hanno pensato gli stessi autori, che nella giornata di domenica hanno diffuso il seguente tweet:

"Stiamo ricevendo reclami per questo numero e ascoltando attentamente le reazioni con grande preoccupazione.

Potremmo andare avanti per giorni e giorni cercando di spiegare le nostre intenzioni per quest'albo e per il personaggio di Dagger Type, e cosa volevamo raggiungere o non. Ma, le nostre intenzioni non vanificano la legittimità delle vostre reazioni a questa storia. Queste reazioni sono oneste e sentite, e sussistono indipendentemente dalle nostre intenzioni creative, e non vogliamo eliminarle.

Invece, vogliamo ammettere le ferite e le offese che abbiamo causato, e porgere le nostre sentite scuse. Siamo profondamente turbati dalle reazioni a questo numero e ne abbiamo fatto un punto di seria discussione tra noi. Mentre ci aspettavamo un grado di controversia circa l'identità e il processo artistico che questa storia voleva evocare, solo adesso realizziamo che la rappresentazione di questo personaggio è difettosa, per alcuni elementi della storia che hanno richiamato ai lettori quei meschini e fuorvianti tropi che associavano espressioni drag e gender con duplicità.

Siamo profondamente dispiaciuti per aver sconvolto i lettori che hanno creduto in noi. Ma siamo in debito con quelli che si sono alzati per gridare la loro prospettiva su storie come questa. Il loro commento ci conduce verso una narrazione universalmente migliore, per noi e per gli altri, e speriamo di innalzare il nostro standard per il futuro. Saluti, Cameron Stewart, Brenden Fletcher, Babs Tarr".

In un periodo storico come il nostro, in cui le polemiche divampano per un nonnulla, la penosa querelle che ha visto protagonista la cover di Spider-Woman, realizzata da Milo Manara, e in cui per una stragrande maggioranza della popolazione le unioni gay sono ancora viste come un cancro per la stabilità della famiglia, vedi la censura per i matrimoni gay, e i casi esplicativi che hanno coinvolto Archie e Astonishing X-Men #51, quello commesso da Stewart, Fletcher e Tarr è proprio un clamoroso autogol. Basteranno le scuse degli autori a fermare questa vicenda? Basterà questo gesto sentito e spontaneo a bloccare le accuse contro un media, quello del fumetto, che, invece, ha sempre dimostrato una maggiore apertura verso tematiche considerate dalla moltitudine come dei taboo?

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