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Superman e i diritti di copyright: non si arriverà alla Corte Suprema degli Stati Uniti

Nuovi aggiornamenti per la causa legale per i diritti di Superman. Il 6 ottobre la Corte Suprema degli Stati Uniti ha deciso che non interverrà nella disputa riguardante i diritti di copyright sul personaggio di Superman tra la Joe Shuster Estate e la Dc Comics.

Si rimane così fermi alla deliberazione del 2013 da parte della Court of Appels of Ninth Circuit che ha impedito al nipote di Joe Shuster di reclamare diritti di copyright su Superman, in base a una transazione avvenuta nel 1992.
In quella circostanza, infatti, la sorella Jean Peavy e il fratello Frank dell’appena defunto Joe Shuster, avevano negoziato in cambio della rinuncia al copyright di Superman, una cifra intorno ai 600.000 dollari e altri benefits, il ripianamento dei debiti di Joe e una pensione annuale a ciascuno di loro di 25.000 dollari.

La battaglia legale ha avuto alterne vicende, ora a favore della DC Comics ora a favore del Joe Shuster Estate, come quando nel 2008 una sentenza aveva stabilito che gli eredi di Shuster potessero godere del 50% dei diritti di copyright sul #1 di Action Comics, potendo così di fatto esercitare un potere di veto sull’utilizzo di tutti i contenuti e personaggi apparsi in quella storia nelle pubblicazioni con protagonista l’Azzurrone.

La sentenza del 2013 aveva ribaltato definitivamente le sorti a favore della DC Comics ed è per questo motivo che il Shuster Estate aveva fatto ricorso alla Corte Suprema degli Stati Uniti, adducendo la motivazione secondo la quale i diritti di copyright sul personaggio non potessero essere negoziati da fratelli o sorelle del defunto Joe Shuster, bensì dal coniuge o dai figli o loro discendenti diretti.

Pare tuttavia che questa decisione della Corte Suprema non ponga fine alla questione: si attende infatti l’esito del ricorso della famiglia Siegel, i discendenti dell’altro papà di Superman, presso la Corte di Stato. Una decisione favorevole a questi ultimi potrebbe riaprire i giochi.

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