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Pasquale Saviano da Mega 111

Editoriale tratto da Mega n. 111, si ringrazia Alastor per la gentile concessione.

ATTENZIONE: le note integrative del testo, prodotte in esclusiva per Comicus.it, sono contrassegnate da numeri fra parentesi tonde.



Non avrei mai pensato (e neanche sperato) che un giorno avrei avuto l’onore di scrivere un editoriale come questo. Si è alzato l’ultimo sipario sul tormentone che ha tenuto banco negli ultimi mesi in tutte le discussioni dei lettori italiani, e sicuramente di quasi tutti gli addetti ai lavori.

Ho perso il conto di quante volte mi è stato domandato cosa sarebbe avvenuto nel nostro piccolo e amato mercato con la risoluzione dei contratti che la DC Comics ha imposto ai suoi licenziatari italiani (Play Press e Magic Press). Chi sarebbe stato il nuovo editore? Quale sarebbe stato il suo programma? Quali le sue intenzioni? Quali equilibri sarebbero cambiati?

Ipotesi, congetture, illazioni, supposizioni che viaggiavano dalla fantaeditoria alla fantadistribuzione, alcune vicine alla verità, altre più contorte. Devo ammettere che, pur essendo un addetto ai lavori, sono rimasto sbalordito da come si è sviluppato il tutto.

E’ falso se si pensa che le cose erano sicure da molto, e chi prima dei tempi diceva di sapere tutto (prima di metà maggio, per intenderci) semplicemente credeva di sapere tutto. Per quanto le loro fonti potessero essere attendibili, hanno semplicemente puntato fortunosamente su uno degli attori che erano in gioco e che, anche se dire così è improprio, ha vinto. (1)

Non c’è stata assolutamente progressione come pensava qualcuno, ma è stata un’accelerazione improvvisa degna del miglior Flash (per rimanere in tema) partita con la decisione consensuale dello scioglimento anticipato del contratto tra Play Press e DC Comics previsto per dicembre 2006. Questa decisione come apprendiamo su Vertigo Presenta 50 è avvenuta a maggio e da quel momento è iniziata la corsa. La Play fa il primo annuncio e scioglie alcuni dubbi: la rescissione del contratto anticipa la sua naturale scadenza permettendo alla DC di scegliere un nuovo editore che la rappresenterà in Italia. (2)

La Panini, che sino ad allora era ritenuta la più probabile candidata alla successione, dopo qualche giorno dichiara, per una sua scelta aziendale, che non sarà l’editore italiano del DC Universe. Alle innumerevoli domande che inevitabilmente sorgono alla fine si chiarisce il tutto Pasquale Ruggiero con il succitato editoriale, non solo rispondendo indirettamente sul nome del nuovo editore, ma anche sui dubbi che riguardavano la sua casa editrice: la Magic doveva inchinarsi alla nuova politica della DC e rinunciare alla Vertigo, ma contemporaneamente, a dispetto di chi la considerava completamente fuori da ogni trattativa, conservava straordinariamente la Wildstorm come giusto riconoscimento di un lavoro, fatto col materiale tra i meno illustri della DC, che non aveva eguali al mondo.

A questo punto cala di nuovo il silenzio reso ancora più profondo dalle agognate ferie che ovattano tutto tranne i dubbi che continuano a circolare.
Non posso negare di essere rimasto anche io perplesso. Nessun annuncio, nessun proclamo, niente di niente. Cosa avrebbe prodotto il misterioso editore? Sarebbe andato solo in edicola o anche in fumetteria? Possibile che ad agosto inoltrato, a pochi giorni dall’uscita di Superman Returns nelle sale cinematografiche, non si sia pensato di sfruttare nemmeno lontanamente il treno del film che finalmente ritornava dopo 20 anni sugli schermi di tutto il mondo? (3)

Faccio un passo indietro, se devo essere totalmente sincero, al di là della normale curiosità professionale, devo dire che non ero comunque ansioso di scoprire cosa sarebbe avvenuto nel futuro della DC in Italia. Ero consapevole dall’inizio dell’anno che la DC aveva messo in discussione tutte le sue partnership a livello mondiale in ossequio alla sua nuova politica dei diritti per cui erano considerabili come suoi partner solamente editori di dimensioni ciclopiche rispetto alle caratteristiche del nostro mercato, editori che avrebbero potuto sfruttare senza nessuna restrizione economica e problemi di investimenti il grande valore aggiunto che la nuova era cinematografica stava portando ai comics.
Ma nonostante questa consapevolezza, a maggio la certezza che la Play e la Magic avevano perso i diritti è stato un duro colpo. Ho avuto il privilegio di distribuire per oltre quattordici anni la DC nella sua interezza in Italia, la Pegasus era cresciuta e aveva sofferto insieme alle alterne fortune della DC in Italia. Il fatto che gli editori di riferimento della Pegasus non potessero continuare questo lavoro era come perdere la protezione di qualcosa in cui ci si era identificati.

Questo, in qualche senso mi ha portato a pensare che il mio tempo in questo lavoro si era concluso in favore di forze più giovani che potessero organizzarsi in qualcosa di più adatto al nuovo mercato.
Invece accade l’inverosimile. Siamo a fine agosto, guardiamo già i trailer di Superman e, per usare una metafora, siamo chiamati di nuovo al fronte.
All’improvviso viene fissato un incontro, tutto si chiarisce, sia quello che si doveva sapere, sia quei retroscena che rimarranno, come in ogni vicenda del genere, per sempre in ombra di fronte alle luce propria dei prossimi programmi, uniche certezze del futuro lavoro.
L’editore è la Planeta DeAgostini (direi si conferma), e la divisione che si sarebbe preoccupata di produrre gli albi sarà quella spagnola.
Il nuovo editore ha la volontà di cambiare il meno possibile gli assetti che in tutti questi anni si sono positivamente cristallizzati sia dal punto di vista editoriale che da quello distributivo in Italia, ritenendo comunque nevralgica la sua presenza in fumetteria.
La Magic Press non solo continuerà il suo lavoro di editore ma sarà anche un service editoriale della Planeta DeAgostini per alcune edizioni italiane.
Il materiale sarebbe stato prodotto in Spagna e trasferito in Italia sia alla distribuzione da edicola che quella da fumetteria, utilizzando autotreni che settimanalmente partono da Barcellona. (4)

Oggi sto scrivendo questo editoriale ancora confuso di quello che è successo negli ultimi dieci giorni.
Ci sarà una produzione da stabilizzare che tenga conto delle abitudini italiane, ma su questo sono sicuro che la Planeta scegliendo tra i suoi partner strutture come la Magic, a cui faccio i miei migliori in bocca al lupo, saprà fare sicuramente bene.
Ci sarà una distribuzione da inventare (e da allineare a quella del colosso distributivo da edicola M-Dis) in poco tempo con tutte le problematiche necessarie per tenere agganciato al blockbuster di Superman le prime uscite targate Planeta DeAgostini.
Ci sarà un programma industriale a cui la Planeta DeAgostini, con un sforzo che non credevo usuale per strutture di quelle dimensioni, abituate a programmare le loro uscite con almeno quattro mesi di anticipo, sta entusiasticamente dando forma in nemmeno due mesi, per permetterci di avere gli albi che vedremo tra settembre e dicembre.
Ci sarà un programma editoriale della Planeta DeAgostini che prevede uno sforzo produttivo completamente inedito per quanto riguarda la DC nel nostro paese; una produzione che non si limiterà alla quantità di volumi immessi sul mercato ma, grazie al lavoro dei suoi partner italiani, sarà caratterizzato anche da una forte qualità.

Bisognerà tranquillizzare un mercato (sia i lettori che gli addetti ai lavori) che la Planeta si adopererà ad arricchire, grazie alla scelta della DC, che è interessata ad essere rappresentata in ogni dove da realtà ad essa assimilabili.
Credo soprattutto che bisognerà sostenere e perdonare gli errori di ingenuità e di gioventù che non solo noi di fronte a questa nuova situazione potremmo commettere, ma a cui anche la Planeta DeAgostini inevitabilmente è a rischio. (5)

Non credo di dire dover dire altro tranne che ringraziare tutti dalla DC alla Planeta, dalla Magic alla Play e tutti gli altri addetti ai lavori che ci hanno sempre supportato, ma in particolare Antonio Perez e Jaime Rodriguez, i dirigenti della Planeta che hanno creduto in questa avventura
Non mi resta che lasciare parlare per la prima volta la voce ufficiale della Planeta, Jaime Rodriguez nell’intervista che troverete più avanti tra le pagine del Mega [e qui su Comicus.it, ndr].
E’ proprio vero, Superman ritorna.
Buon lavoro a tutti.


Pasquale Saviano


Note:

1. La trattativa sui diritti inizia realmente, come tutti sanno, nel 2005 in ossequio alle nuove richieste della DC Comics di avere dei partner internazionali in grado di conferire una maggiore visibilità ai propri personaggi. Ma di fatto sino al maggio 2006, tutte le varie proposte erano solo tali e tutti in teoria avevano pari opportunità. La DC Comics, infatti, non aveva ancora necessità di pronunziare una scelta, dal momento che erano ancora in vigore i contratti stipulati con i propri licenziatari.

2. La decisione consensuale tra Play Press e DC, anticipa di fatto la scadenza dei contratti di sei mesi, generando la necessità immediata di scegliere il nuovo Partner per il mercato italiano. La rescissione è avvenuta a maggio inoltrato ed ha costretto la DC Comics a concretizzare in breve tempo la propria scelta, perchè si doveva tenere conto dell’approssimarsi dei primi di settembre e, quindi, della necessità di sfruttare commercialmente il film di Superman per garantire un rilancio alla sua controparte cartacea.

3. In realtà più dell’inizio della pubblicazione del materiale DC in Italia, la Planeta DeAgostini inizia una corsa contro il tempo per garantire ai lettori italiani un buon programma editoriale in grado di garantire visibilità e qualità. Questo primo obbiettivo deve, inoltre, supportare in maniera poderosa non solo quanto già detto ma anche il vincolo imposto dalle date di uscita del film. Bisognava scegliere un programma coerente che riportasse Superman in edicola con una pubblicazione che si sarebbe dovuta rivelare utile sia per il lettore occasionale che per il fan specializzato. Il programma, oltre a quanto detto, doveva soddisfare anche la necessità di trasformarsi nel pilastro sul quale l’editore doveva iniziare a costruire il suo catalogo. Un catalogo nel quale dovrà essere possibile nel futuro trovare tutti i riferimenti al complesso universo della DC, senza doversi collegare necessariamente alle passate pubblicazioni, lacunose e difficili da reperire. Una volta scelto l’arco della pubblicazione, bisognava studiare un piano produttivo per supportare le necessità delle edicole, trovare un accordo con il distributore delle stesse, cercare il materiale originale, trovare i traduttori, parlare con le tipografie e mandare tutto in stampa prima della pausa di agosto e non ultimo trovare il distributore delle fumetterie.

4. La Planeta DeAgostini insieme alla Magic Press, Play Press, Coniglio Editore, Hazard Edizioni e Dynit verrà distribuita in fumetteria stabilmente ogni venerdì.

5. Per quanto tutti non saranno d’accordo, era impossibile riuscire ad avere un settimanale di Superman, tradotto e supervisionato con redazionali e altro che rispettasse la data di uscita dell’ultima settimana di agosto in edicola (e quindi pronto dalle tipografie almeno 20 giorni prima visti i tempi necessari al trasferimento del materiale dalla Spagna all’Italia e le problematiche logistiche dei distributori) senza che si avesse qualche problema. Inoltre la pausa lavorativa di agosto ha determinato che l’effettiva andata in stampa dei primi numeri dovesse essere ulteriormente anticipata. Il coordinamento delle traduzioni richiede del tempo tecnico, nel quale bisogna chiudere gli accordi e permettere ai services (o il service) progressivamente di prendere carico del lavoro affidatogli. Stesso ragionamento per il programma editoriale che doveva bilanciarsi tra edicola (prodotti forti a prezzi popolari) e libreria (prodotti adatti agli appassionati con un prezzo adeguato alla minore tiratura) e che è stato redatto in un solo mese senza avere una storia editoriale con cui confrontarsi e con una percezione italiana dei prezzi sicuramente non favorevole all’editore in quanto più bassa di quella spagnola. Anche la distribuzione da fumetteria è stata accelerata solo nell’ultima settimana di agosto grazie alla buona volontà delle parti e assolutamente non programmata (basta osservare che il Mega era privo di informazioni pur col materiale in uscita).




Carlo Del Grande
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