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Leonardo Cantone

Leonardo Cantone

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Su Astonishing X-Men #13 un grande ritorno

La Marvel Comics ha presentato un nuovo X-Team sulle pagine di Astonishing X-Men #13. Cinque dei membri del team erano già stati precedentemente rivelati, il sesto e ultimo membro della squadra ha fatto finalmente il suo ingresso.

Seguono spoiler su Astonishing X-Men # 13.

Astonishing X-Men #13, di cui vi abbiamo parlato qui, è stato realizzato dal nuovo team creativo composto da Matthew Rosenberg, Greg Land e Frank D'Armata e ha il compito di avviare una nuova run completamente separata da quella raccontata nei dodici numeri precedenti. La copertina del numero ha rivelato i primi cinque membri del nuovo team X-Men: Havok, Bestia, Warpath, Colosso, Dazzler.

Havok, alias Alex Summers, sta cercando di ricongiungersi agli X-Men, ma il tempo trascorso come terrorista non gli consente di certo un caloroso ritorno. Dopo che Kitty Pryde ha cacciato Havok dalla Xavier School, Alex va all'università di Harvard dove insegna Beastia, quest’ultimo volontariamente allontanatosi dalla scena supereroistica. Havok cerca, dunque, di convincerlo a unirsi ad una nuova squadra di X-Men, quando Skullbuster e i Reavers interrompono la loro discussione perché intenzionati a catturare Bestia.

Havok e Bestia cercano di combatterli, ma ci sono troppi dei Reavers. L’unica idea che ha Beastia segna proprio il ritorno di uno storico X-Men. L’eroe avvisa Havok di coprirsi le orecchie e apre un'altra porta del suo laboratorio. Un forte rumore anticipa il ritorno di Banshee (vedi gallery).

Banshee era morto per cercare di impedire a Blackbird di scontrarsi con un altro aereo durante X-Men: Deadly Genesis. Ha fatto alcune apparizioni come uno dei morti durante run come "Necrosha" e "Chaos War", ma non è tornato dalla morte fino a quando i Gemelli Apocalisse non lo catturarono in Uncanny Avengers.

Piuttosto che ricreare i Quattro Cavalieri, i Gemelli Apocalisse decisero di creare quattro Cavalieri della Morte usando quattro Semi della Morte, resuscitando, così, quattro eroi (e villian) morti: Sentinella, Grim Reaper, Daken e Banshee.

Banshee ha combattuto i Vendicatori e una volta sconfitto è stato consegnato alla custodia degli X-Men. Bestia ha iniziato a lavorare su di lui per annullare la trasformazione di Banshee, ma ha avvertito che ci sarebbero voluti anni e una tecnologia altamente avanzata prima che potessero esserci risultati.

Questo spiegherebbe la ragione per cui Bestia aveva Banshee nascosto da qualche parte nel suo laboratorio di Harvard. Il volto di Banshee suggerisce anche che potrebbe non essere completamente guarito dall'influenza del seme della morte. I fan dovranno aspettare fino al prossimo numero per vedere esattamente cosa significhi tutto questo per Banshee e gli X-Men.

(Via Comicbook)

DC Universe: film, serie tv e fumetti in digitale. Tutti i dettagli del servizio DC Comics

La Warner Bros. e la DC Entertainment hanno finalmente rivelato tutti i dettagli di DC Universe, il loro nuovissimo servizio digitale pronto per il lancio questo agosto che offrirà ai fan l'accesso a contenuti ed esperienze esclusive, consentendo agli iscritti di guardare, leggere, connettersi, esplorare e acquistare attraverso un unico portale.
 
DC Universe offrirà nuove serie animate e serie live action originali, serie TV e film classici, una selezione curata di fumetti digitali, news, e l’accesso ad un’enciclopedia sull’universo DC. I fan saranno anche in grado di connettersi con gli altri nella community DC, guadagnare premi premium e partecipare a vari concorsi.

Craig Hunegs, presidente di Warner Bros. Digital Networks, ha dichiarato: "Sviluppare nuovi modi per i consumatori di accedere ad alcuni dei nostri marchi e franchise più famosi e iconici e a nuovi contenuti esclusivi ogni volta che vogliono e sui dispositivi che scelgono, è la priorità del nostro studio. La piattaforma DC Universe offre ai fan un posto in cui personalizzare la propria esperienza e costruire una relazione diretta con la DC in un modo mai fatto in precedenza".

"DC Universe è molto più di un servizio di streaming: è un luogo accogliente in cui tutti possono immergersi nel proprio livello di fandom DC, con personaggi epici, storie ed esperienze che si aspettano dalla DC", ha aggiunto Annunciato il catalogo del servizio digitale DC Universe

La Warner Bros. e la DC Entertainment hanno finalmente rivelato tutti i dettagli del DC Universe, il loro nuovissimo servizio digitale pronto per il lancio questo agosto. Il servizio di abbonamento digitale offrirà ai fan l'accesso a contenuti ed esperienze esclusive, consentendo agli iscritti di guardare, leggere, connettersi, esplorare e acquistare attraverso un unico portale.
 
Il DC Universe offrirà nuove serie animate e serie live action originali, serie TV e film classici, una selezione curata di fumetti digitali, news, e l’accesso ad un’enciclopedia sull’universo DC. I fan saranno anche in grado di connettersi con gli altri nella community DC, guadagnare premi premium e partecipare a vari concorsi.

Craig Hunegs, presidente di Warner Bros. Digital Networks, ha dichiarato: "Sviluppare nuovi modi per i consumatori di accedere ad alcuni dei nostri marchi e franchise più famosi e iconici e a nuovi contenuti esclusivi ogni volta che vogliono e sui dispositivi che scelgono, è la priorità del nostro studio. La piattaforma DC Universe offre ai fan un posto in cui personalizzare la propria esperienza e costruire una relazione diretta con la DC in un modo mai fatto in precedenza".

"DC Universe è molto più di un servizio di streaming: è un luogo accogliente in cui tutti possono immergersi nel proprio livello di fandom DC, con personaggi epici, storie ed esperienze che si aspettano dalla DC", ha aggiunto Jim Lee, qui nel ruolo di chief creative officer ed editor della DC Entertainment.

Ad agosto verrà dato l'accesso alla versione Beta che offrirà ai membri la possibilità di testare la nuova esperienza digitale e fornire feedback sulla versione iniziale del servizio, prima che possa essere pubblicata ufficialmente in autunno.

Titans, Doom Patrol, Swamp Thing, Young Justice: Outsiders e Harley Quinn sono la nuovissime serie live-action e animate in sviluppo per il DC Universe. Swamp Thing e Doom Patrol debutteranno nel 2019, seguendo la serie live action Titans, che andrà in onda entro la fine di quest'anno. La Warner Bros. Animation sta inoltre sviluppando la serie animata su Harley Quinn e la terza stagione di Young Justice: Outsiders. Entrambe le serie animate debutteranno nel 2019.

Titans seguirà i giovani eroi provenienti da tutto l'universo DC una volta diventati maggiorenni. Dick Grayson e Rachel Roth verranno coinvolti in una cospirazione che potrebbe portare l'inferno sulla Terra. Si uniranno Starfire e Beast Boy, diventando una famiglia e una squadra di eroi.

Doom Patrol sarà una rivisitazione di uno dei più strani gruppi di emarginati della DC: Robotman, Negative Man, Elasti-Woman e Crazy Jane, guidati dal misterioso Dr. Niles Caulder, saranno chiamati all'azione da Cyborg.

Swamp Thing vedrà Abby Arcane occupato ad indagare su quello che sembra essere un virus mortale in una palude di in una piccola città della Louisiana, per scoprire presto che la palude contiene segreti mistici e terrificanti.

Young Justice: Outsiders sarà il ritorno della serie animata preferita dai fan, con la promessa di vedere sia i supereroi più iconici della DC che personaggi nuovi di zecca. La stagione si concentrerà sulla corsa alle armi intergalattiche per il controllo dei superpoteri.

Harley Quinn, invece, seguirà le avventure di Harley dopo la fine della relazione con il Joker mentre si cimenta da sola in quella che sarà una commedia per adulti. Con l'aiuto di Poison Ivy, Harley cercherà di guadagnarsi un posto importante al più grande tavolo della Legion of the Doom.

Oltre ai contenuti originali, alcuni dei film di supereroi più amati della DC saranno disponibili al momento del lancio, inclusi tutti e quattro i film originali di Superman, un assortimento di film d'animazione tra cui Justice League: The Flashpoint Paradox, Green Lantern: First Flight e Wonder Woman. Saranno inoltre disponibili programmi TV classici, incluse le prime due stagioni di Batman: The Animated Series e la serie originale Wonder Woman in HD.

Come già detto, sarà presente una selezione di migliaia di fumetti DC. Alcuni di questi fumetti includono i fumetti del 1938 che fecero scoprire Superman al mondo e Detective Comics #27, la prima apparizione di Batman nel 1939. Sarà presente la Justice League di Jim Lee, Swamp Thing di Scott Snyder e la recente Harley Quinn, scritta da Jimmy Palmiotti e Amanda Conner.

Dan DiDio, editor della DC Entertainment, ha commentato: "Questa selezione curata delle nostre decadi di creazioni a fumetti offrirà ai fan una longbox digitale tematica da portare con sé sul dispositivo di loro scelta e consentirà loro di guardare contenuti video esclusivi su un grande schermo seguiti dal fumetto che li ha ispirati".

Gli iscritti saranno, dunque, parte di una community ampia: potranno valutare, creare e condividere le proprie playlist personalizzate. I fan saranno in grado di personalizzare il proprio profilo e selezionare il proprio avatar. Il forum consentirà di pubblicare informazioni, trovare nuove amicizie e condividere le passioni DC in un unico spazio.

I fan avranno anche l'opportunità di leggere le news più recenti e le interviste. L'enciclopedia DC consentirà di accedere alla bio di centinaia di personaggi e di luoghi DC. I membri avranno anche possibilità di vincere dei premi, tra cui l’accesso a eventi di cultura pop, ad esperienze esclusive e altro ancora.

DC Universe, che sarà disponibile negli Stati Uniti al momento del lancio su iOS, Android, Roku, Apple TV, Amazon Fire TV, Android TV, Web e Web mobile, e sarà gestito da Sam Ades, direttore generale e vicepresidente senior della Warner Bros. Digital Networks., qui nel ruolo di chief creative officer ed editor della DC Entertainment.

(Via SHH)

Senzaombra, recensione: Il fantasy young adult di Monteleone e Matrone

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Per leggere l'intervista agli autori, clicca qui.

È facile capire quando un lavoro è frutto del piacere di chi lo realizza: la sceneggiatura frizzante, immediata, i disegni potenti, la costruzione scenica perfetta. Tutto si può replicare con una buona dose di “mestiere” ma sarà irriproducibile il divertimento degli autori nel creare una storia. Senzombra di Michele Monteleone e Michele Matrone, edito da Bao Publishing per la collana BaBao è figlio dell’amore degli artisti per la loro creatura.

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Tristan, il giovane protagonista, è un senzaombra, un orfano che a seguito di un patto con un Collezionista è costretto a sconfiggere dei mostri per riscattare la propria ombra e la propria libertà, con la possibilità di poter esprimere un desiderio.
Tale sinossi richiamerà, ai più avvezzi all’universo nipponico fumettistico, il plot di diversi anime o manga – come, ad esempio, Puella Magi Madoka Magica – ma già con le prime tavole, tutto il mondo di riferimento e le passioni dei due autori si palesano in un caleidoscopico catalogo di elementi, situazioni, battute che collimano in unicum narrativo di grande divertimento.
Peter Pan, Berserk, Zelda, Cavalieri dello Zodiaco, Adventure Time, sono le prime “immagini” che vengono in mente al lettore. Ma il lavoro di Monteleone e Matrone non è certo solo una rassegna di strizzate d’occhio al mondo pop. I riferimenti sono solo il mare magnum che fa da impalcatura atmosferica a Senzaombra.

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La sceneggiatura è divertente, metanarrattiva e inquadra saldamente personaggi e situazioni, senza perdersi in “spiegoni” retorici. La marca distintiva del genere è palese, e questo permette a Monteleone di poterci giocare in maniera ironica svelando, attraverso le battute dei personaggi, il meccanismo che sottende la costruzione narrativa del genere nelle sue diverse declinazioni.
Il disegno di Matrone, nervoso e spigoloso, tratteggia i personaggi con una chiarezza del tratto che richiama la scuola francese, senza ostentare orpelli grafici che avrebbero appesantito inutilmente la lettura. La costruzione della tavola esplode della sua ricchezza compositiva, costruendo sequenze dal grande impatto visivo, spesso anch’esse dal gusto citazionista (la scena poco prima del finale) o dall’impianto ironico (la scena subacquea nel tempio).

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Senzombra è una ricca avventura leggibile a più livelli, specchio dei loro autori e della generazione che rappresentano attraverso l’immissione del proprio universo multimediale di riferimento. Tanto un adolescente amante del fantasy e dei manga, quanto un trentenne svezzato dall’immaginario pop di due decadi (’80 e ’90) potranno divertirsi nella lettura tanto quanto hanno fatto i due autori nel creare il fumetto.

 

Senzombra, il piacere di fare fumetti: intervista a Michele Monteleone e a Marco Matrone

Edito da Bao Publishing per la sua collana BaBao, Senzombra (qui la recensione) è il fumetto young adult di Michele Monteleone e Marco Martone, appassionati cultori del mondo nerd e pop in tutte le sue declinazioni che, nel loro lavoro, hanno voluto mettere tutte le loro passioni.

Durante l’Arf festival 2018, abbiamo avuto modo di parlare con loro di Senzombra.

Come nasce il progetto di Senzombra?

Monteleone: Nasce dalla summa delle nostre passioni: fumetti, manga, anime, videogiochi. C’è stato un periodo in cui ero parecchio preso da Scott Pilgrim di Bryan Lee O'Malley, stava per uscire The Legend of Zelda - Breath of the Wild, quindi sono stato ispirato da tutto quello che vedevo in quel momento. Infatti, il mondo di Tristan funziona come quello di un videogioco, in cui hai una sorta di quest e delle ricompense.

Durante il processo creativo, chi ha creato cosa?

Matrone: Tutto il concept è frutto del lavoro iniziale di Michele. Poi mi ha contattato e, cominciando a collaborare, abbiamo scoperto il terreno in comune e abbiamo cominciato a contaminarci a vicenda.

Avete lavorato partendo dalla sceneggiatura o anche in quella fase avete collaborato?

Monteleone: La trama l’ho costruita io ma, quando Marco parla di contaminazione è proprio vero: quando inizialmente gli affidavo un character design, lui metteva tutta una serie di elementi – dai vestiti che indossava o oggetti che portava – che mi hanno stimolato e mi hanno dato la possibilità di introdurre nuovi elementi legati a quel personaggio e alla storia. Ad esempio, alla fine dell’albo c’è una spada – che ha un ruolo importante nella trama – che inizialmente non esisteva. Marco l'aveva disegnata per un character design e l'abbiamo inserita.

Matrone: Quando dovevo disegnare un personaggio, non potevo fare a meno di chiedermi: “Chi è questo personaggio?” e, chiaramente, nel momento in cui cominciavo ad immaginarlo, mi confrontavo con Michele. Riguardo alla spada, volevo assolutamente disegnare una katana! Fai un fumetto e non disegni una katana? A Michele è piaciuta l'idea e l’ha utilizzata in un ruolo narrativo.

Monteleone: A volte, anche un oggetto semplice può far scattare l’idea per una svolta di trama, anche sostanzialmente forte. La contaminazione è sempre stata reciproca.

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Avete parlato di riferimenti, di passioni. C’è, però, un immaginario preciso a cui avete, anche non direttamente, fatto riferimento?

Matrone: L’immaginario non è mai preciso, è l’opposto della precisione. È qualcosa che ha i bordi così poco definiti che può abbracciare tantissime cose. Quando tenti di descriverlo, si rischia di rinchiuderlo in un recinto e non è più un “immaginario”. Gli unici paletti che abbiamo dovuto imporci sono stati quelli che servivano a trovare una coerenza tra le parti. Quel processo è stato fatto nel momento in cui abbiamo messo tutto assieme.

Monteleone: Sono assolutamente d’accordo. Basti pensare che l’immaginario degli anni ’90 era contaminato da quello degli anni ’70. Possiamo parlare di influenze partendo da Zelda, fino a Peter Pan, passando per l’animazione francese… Non saprei definirlo nemmeno io perché ci piacciono cose molto diverse tra loro.

Qual è stata, dunque, la gestazione di un prodotto del genere? Era nato come crowfunding, ed ora è approdato a BAO Publishing, nella collana BaBao, quindi destinato ad un target preciso.

Monteleone: Il progetto è cambiato drasticamente, quasi totalmente, ma non per adattarci al target o a esigenze dell'editore. BAO infatti ha preso il progetto esattamente per com’era. Non credo che ci sia bisogno di adattare le storie ai ragazzi. Da ragazzino guardavo Alien, lo Squalo, e non ho avuto grossi problemi [ride]. Basti pensare ai film di Johh Hughes come Sixteen Candles o The Breakfast Club: adesso sarebbero tutti censurati perché parlano di sesso e sono rivolti ad un pubblico di quattordicenni che, comunque, al sesso pensa [ride]. La stessa cosa vale per tematiche violente o horrorifiche. A volte si tende a proteggere il ragazzino per non spaventarlo. Ma un sentimento come la paura credo vada benissimo, è formativo.

Matrone: Ovviamente ci siamo mantenuti entro un certo limite.

Monteleone: L’unico adattamento che abbiamo fatto è stato il formato: ne abbiamo scelto uno che fosse più vicino possibile allo shonen giapponese e che richiamasse anche l’equivalente francese.

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All’uscita di Senzombra avete abbinato quella del videogioco. Com’è nata l’idea? Perché avete voluto realizzarlo?

Monteleone: Il principio è sempre lo stesso: i riferimenti non sono stati ricercati, ma sono frutto delle influenze di ciò che ci piace. Partiamo dal fatto che siamo entrambi videogiocatori [ride]. Mentre stavamo creando il fumetto, ci dicevamo: “Ma quanto sarebbe bello un gioco di Senzombra?”. Quindi alla fine è stato naturale dirsi: “Perché non farlo?”. Sono due linguaggi – fumetto e videogioco – che raramente si parlano e, quando lo fanno, producono dei risultati altalenanti.

Matrone: Sono due media in cui l’uno diventa surrogato dell’altro. Non c’è mai una vera e propria forma di comunicazione.

Monteleone: L’idea è che il videogioco fosse un’altra parte del mondo del libro. Senzombra come videogioco è una app che ha un immaginario di riferimento molto chiaro: i videogames anni ’80. Basti pensare che c’è un piccolo delay tra quando premi il pulsante e quando il personaggio salta, e questo era un classico di giochi come Castlevania in cui dovevi pensare un secondo prima rispetto all’azione. Sono particolari che abbiamo inserito perché ci appassionano.

Matrone: Quando faccio un fumetto, lo faccio come se volessi leggerlo io, da lettore e appassionato. Abbiamo fatto il videogioco allo stesso modo.

Monteleone: Assolutamente. BAO è stata così pazza che ci ha detto di sì a tutto [ride]. Avevamo carta bianca e abbiamo voluto fare quello ci piaceva fino in fondo.

State già pensando ad un eventuale seguito di Senzombra?

Monteleone: Diciamo che noi ci pensiamo.

Che sembra più un “noi ci abbiamo già pensato”.

Matrone: Noi ci abbiamo ragionato su [ride]. Al di là delle cose abbiamo raccontato, c’era un mondo che volevamo creare.

Monteleone: Bhe sì, ci abbiamo ragionato. C’è ancora tanto al di fuori di quella piccola parte che abbiamo raccontato. Quello che abbiamo ideato è mondo coerente che si nasconde anche all’esterno della pagina. C'è qualcosa di ancora non visto, qualcosa di solo nominato e che i fa venir voglia di esplorare ancora quel mondo.

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