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Panini Comics pubblica un volume dedicato a Harley Quinn

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Nel mese di novembre Panini Comics pubblicherà un volume a Harley Quinn, il celebre personaggio DC Comics salito alla ribalta grazie all'interpretazione di Margot Robbie nel film Suicide Squad. The Art of Harley Quinn presenterà una serie di illustrazioni e aneddoti sull'anti-eroina che quest'anno celebra i suoi 25 anni di vita. Potete vedere tutti i dettagli da Anteprima qui di seguito.

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Panini Comics aumenta i prezzi degli albi, il messaggio della redazione

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Dalle pagine di Anteprima 313 è stato annunciato un aumento del prezzo di copertina degli albi Panini Comics dal mese di dicembre. Riportiamo qui di seguito il redazione completo con tutte le spiegazioni nel dettaglio:

"Sfogliando le pagine di questo numero di Anteprima, non faticherete a notare che stanno per arrivare alcuni aumenti nei prezzi di copertina per le pubblicazioni di comics Panini, invariati da molti anni. Il formato da 48 pagine, quello ormai imperante, e che gradualmente si sta rivelando il più amato dai lettori, dieci anni fa, nell’estate 2007, passò da 2,50 € a 2,80 €, e da allora è rimasto tra i 2,90 € e i 3,00 € a seconda del tipo di rilegatura della copertina. Era assolutamente necessario, dopo un decennio di aumenti dei costi vivi, riduzione del numero di punti vendita ed erosione del mercato, rivedere la nostra griglia dei prezzi, e piuttosto che limitarci a un puro arrotondamento (da 2,90 € a 3,00 €, che avrebbe solo eluso la questione) passiamo da 2,90 € a 3,20 € sui 48 pagine, e aumentiamo di 1,00 € in media il costo dei libri, mentre le 72-80 pagine, il formato più in sofferenza, rimane "politicamente" a 3,50 € (ma è un formato che nei mesi vedremo comunque quasi scomparire, ed è un quasi non banale).
Non sono belle notizie, e sono le comunicazioni che nessun editore vorrebbe dare, ma sono ormai 32 anni che mi  tocca l’onere di condividere queste scelte, e confido nella vostra intelligenza nel capire questi meccanismi ahinoi inesorabili in editoria e in qualsiasi impresa commerciale.
Pensando che negli USA per acquistare un solo albo a fumetti autocopertinato, con 20 pagine di storia, oggi occorrono 3,99 dollari (oltre 3,30 €), direi che ci manteniamo a livelli pari alla metà dei prezzi originali, con un prodotto editoriale della massima qualità.
Buona lettura e... ci vediamo sui fumetti."

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Recensione di Star Wars: La Minaccia Fantasma, l'adattamento a fumetti di Episodio I

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Quando nel 1999 uscì Star Wars: Episodio I – La Minaccia Fantasma diretto da George Lucas si creò attorno alla pellicola un grosso clamore. Dopo 16 anni, infatti, usciva un nuovo capitolo di Guerre Stellari, un prequel che narrava quanto accaduto prima di Una nuova Speranza. L’attesa era enorme, le file al cinema interminabili e molte aziende chiusero nel giorno dell’uscita del film per permettere ai dipendenti di vederlo al cinema. Non a caso, la pellicola fu un successo commerciale raggiungendo la top 3 dei film più visti in USA. Tuttavia, le stesse alte aspettative per un evento del genere erano davvero difficili da assecondare, specie se il film in questione si presentava con difetti più o meno evidenti, dando vita a disquisizioni sulla bontà o meno della pellicola che durano ancora oggi.

La Minaccia Fantasma di certo è un film sicuramente inferiore ai suoi predecessori, sebbene rimanga comunque spettacolare e godibile, decisamente migliore del successivo La Guerra dei cloni, ma che paga, oltre ad una trama piuttosto lineare, la presenza di un attore protagonista come Jake Lloyd, nel ruolo del piccolo Anakin Skywalker, poco convincente e affiancato da una spalla oltremodo fastidiosa come Jar Jar Binks.

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La storia parte dal blocco navale della Federazione dei Mercanti attuata come protesta per la tassazione sulle rotte commerciali decisa dalla Repubblica Galattica. Dietro le mosse della Federazione c’è l’ombra di Darth Sidious, Signore dei Sith, e per questo motivo una rappresentanza dell’ordine dei Jedi inviata per risolvere la questione viene attaccata. I due Jedi, Qui-Gon Jinn e Obi-Wan Kenobi, riescono a fuggire e atterrano sul pianeta Naboo dove incontrano Jar Jar Binks e soprattutto la regina Amidala, pedina politica fondamentale per contrastare le mosse della Federazione. Giunti su Tatooine per riparare la propria la nave che non è più in grado di sostenere l'iperguida, il gruppo farà la conoscenza di Anakin, uno schiavo in cui scorre potente la forza. Qui-Gon è convinto che sia colui in grado di portare equilibrio nella forza, ma il consiglio dei Jedi, in particolare il maestro Yoda, avvertono in lui una vulnerabilità al Lato Oscuro.

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Panini Comics nella riproposizione degli adattamenti delle pellicole di Star Wars nel formato lussuoso Grandi Tesori (cartonato 25,5X35,5), ristampa la miniserie in 4 numeri del 1999 che adatta l’omonimo film La Minaccia Fantasma. La versione a fumetti del film è scritta da Henry Gilroy e vede il disegnatore Rodolfo Damaggio alle matite. Il risultato finale è assolutamente dignitoso, senza però eccellere, e risulta fedele alla controparte dal vivo e superiore alla media degli adattamenti fumettistici di pellicole.

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Gli eventi vengono presentati in maniera naturale e con cognizione di causa, senza difettare in eccessiva fretta o pedante prolissità. Al contrario della pellicola, inoltre, difetti elencati sopra come la prova attoriale di Lloyd e la presenza fastidiosa di Jar Jar Binks vengono attutiti. Tuttavia, scene spettacolari come quella della corsa di sgusci con Anakin ne escono decisamente depotenziate.
Damaggio svolge un buon lavoro alle matite con tavole che mostrano strutture interessanti e funzionali. Il tratto, però, non è eccessivamente dettagliato e il presentare le tavole in formato maggiore rispetto a quelle per comic-book ne accentua i limiti in tal senso. Ad ogni modo, un lavoro che non mancherà di soddisfare i fan di Star Wars.

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Eden: l'inferno in Terra, la recensione di Postal 1

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La nuova serie crime della Top Cow parte da un cliché narrativo consolidato: una comunità chiusa che nasconde un segreto. Eden è una città che non è segnalata sulle cartine geografiche né su Google Maps: di fatto, non esiste. Ma è qui che arrivano i criminali decisi a rifarsi una nuova vita lasciandosi tutto alla spalle. Eden non è una città senza legge, sia ben chiaro: è amministrata col pugno duro dal sindaco Laura Shiffron, una donna machiavellica, con l’aiuto dello sceriffo Rory Lafleur.

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Protagonista di Postal è Mark, figlio di Laura e postino della città, un ragazzo affetto dalla sindrome di Asperger. Questo particolare gli consente di analizzare la realtà in modo inedito e dunque di scovare indizi e particolari che nessun altro vede. Quando una ragazza viene ritrovata morta davanti alla chiesa, Mark scopre che è in realtà sua sorella e che a ucciderla è stato suo padre, Isaac, fondatore di Eden che gli stessi concittadini impiccarono stufi delle sua manie di onnipotenza. Isaac, ora, sfuggito alla morte, è tornato e la tranquillità di Eden è destinata a cessare. Mark, con l’aiuto di Margaret, una cameriera, ex spacciatrice e infiltrata dell’FBI, inizierà ad andare sempre più a fondo ai segreti della città e a capire qual è il suo posto ad Eden.

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Gli autori Matt Hawkins e Bryan Hill scrivono una vicenda solida, con un protagonista atipico e distaccato, e una serie di comprimari di cui è difficile intravederne le reali qualità morali. Sì, Eden è una città di ex-criminali e ognuno ha il suo segreto. Dopo aver avviato la vicenda nei primi 4 albi, gli autori allargano la visuale mostrandoci eventi e personaggi, nonché abitudini, di questa insolita cittadina. Così, mentre la trama principale avanza, l’affresco che compone Eden si fa sempre più vivo. La serie mantiene una struttura episodica e non gira mai a vuoto, seppur l’intreccio iniziale viene messo da parte per avviare nuove sotto-trame. In generale, il lavoro degli sceneggiatori è valido, specie sui personaggi, e il lettore è spinto a proseguire la lettura. Tuttavia manca qualche intuizione, qualche guizzo che elevi il tutto, oltre a una maggior freschezza nei dialoghi molto classici nella loro impostazione.

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I disegni di Isacc Goodhart si avvolgono di una costruzione della tavola solida e funzionale che non presenta soluzioni azzardate ma vantano una regia buona. Il suo tratto, tuttavia, risulta un po’ legnoso e la recitazione dei personaggi non sempre spontanea, si nota una certa rigidità di fondo. Un effetto amplificato anche da una colorazione che non sempre risulta naturale nella resa. Tuttavia, sia le matite di Goodhart che i colori di Betsy Gonia restano comunque di buon livello e assolutamente dignitosi riuscendo a sostenere bene la trama ideata dai due autori.

L’edizione Panini 100% HD è ottima come al solito, nel primo volume di Postal sono presenti i primi 8 albi della serie e lo speciale Postal: Dossier 1. Una lettura sicuramente valida di cui attendiamo il seguito per valutarla sul lungo raggio.

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